Il battaglione “Val Varaita” , nappina verde, cp (221^ , 222^ , 223^) è figlio del “Saluzzo”.
Il 23 maggio 1915, indetta la mobilitazione, si trova ad Arta in riserva alle truppe della zona Carnia dislocate a guardia del confine nella Valle del But ed il 27 si trasferisce a Rivo e a Cercivento.
Il 31 si porta in linea con le compagnie 221^ e 223^ in rinforzo al battaglione “Tolmezzo” che nonostante attacchi nemici difende le posizioni di Monte Pal Grande. Nella serata del 1 giugno cessato il pericolo ritorna nei precedenti accantonamenti.
Occupata e perduta nella giornata del 6 la cima del Freikofel, il comando ne ordina la riconquista. La sera del 7 il battaglione, già trasferitosi a Stauli Roner dal giorno precedente, con la 221^ cp seguita dalla 223 ^ inizia la salita al Freikofel mentre la 222^ e la 109^ del “Tolmezzo” occupano posizioni laterali di rincalzo.
L’azione è diretta dal comandante del “Val Varaita” che ha in riserva la 12^ cp ed un plotone della 72^ del “Tolmezzo” e la 212^ del “Val Tagliamento”. Alle ore 24 la vetta è conquistata. Il mattino seguente il nemico appoggiato da un forte bombardamento riesce a porre piede nelle nostre linee ma un deciso contrattacco lo ricaccia.
Nei giorni 9 e 10 si svolgono attacchi e contrattacchi ai quali concorrono le compagnie del battaglione. La sera del 10 giugno il monte torna definitivamente in nostro possesso e le compagnie vengono dislocate a difesa della vetta conquistata. La 222^ cp viene dislocata di riserva a Casera Pal Piccolo di Sotto. Nelle prime ore del 14 gli austriaci riescono ad occupare la cima di Monte Pal Piccolo. La 222^ accorsa con altri reparti concorre a ristabilire la situazione. Nei giorni seguenti il nemico sferra continui tentativi di riconquista sempre respinti dalla salda resistenza alpina.
Per le brillanti azioni condotte fin dal primo giorno di guerra viene concessa al 2° reggimento alpini la medaglia d’argento al valor militare.
“Sin dal principio della guerra,con indomito valore, i battaglioni “Val Varaita” e “Val Maira” concorsero in lotte aspre e sanguinose contro preponderanti forze nemiche alla conquista e alla tenace difesa delle importantissime posizioni di Pal Piccolo,Freikofel,Pal Grande(24 maggio-4 luglio 1915)”.
Il 21 luglio il comandante di battaglione assume il comando della zona di Monte Pal Piccolo. Il 28 ricevuto il cambio si trasferisce a Sutrio per un periodo di riposo. Il 7 agosto ritorna a presidio delle trincee di Monte Pal Piccolo e del Freikofel dove rimane sino al 20, giorno in cui si trasferisce a Treppo Carnico.
Il 3 settembre assume la difesa delle posizioni del sottosettore di Monte Pasularo e disloca le compagnie a Passo di Pramosio, Cuestalta e Cima Val di Puartis.
Nelle prime ore del 14 settembre l’artiglieria nemica inizia un violento fuoco di quattro o re che provoca sensibili perdite e gravi danni alle trincee, seguito da un attacco di fanteria contro le linee fra Monte Cuestalta e Cima Val di Puartis. Arrestati in un primo tempo dal fuoco della 223^ cp sulle pendici del Monte Lodin,nel primo pomeriggio il nemico riesce ad occuparne la cima. Piazzate alcune mitragliatrici sulla nuova posizione, gli austriaci fanno fuoco contro il fianco ed il rovescio delle trincee di Casera Lodin e Cima Val di Puartis obbligando i difensori a ripiegare.
Nella notte nuovi reparti accorsi, occupano una linea arretrata arrestando l’avanzata nemica. La 223^ si riordina a Treppo.
Il 25 settembre il comandante del battaglione, portatosi a Casera Culet assume il comando delle truppe dislocate fra Rio del Fontanon, Rio Michel, Casera Dimon , Casera Culet di cui fa parte anche la 223^ cp tornata in linea. Il 9 ottobre queste truppe passano alle dipendenze del sottosettore Alto Chiarzò, mentre la 221^ e 222^ cp dislocate a Monte Cuestalta-Creta Rossa e Passo di Pramosio sono a disposizione del sottosettore Monte Paularo.
Il 12 ottobre concorrono a respingere un attacco nemico contro le posizioni di Creta Rossa.
Fino alla fine dell’anno le compagnie rimangono a presidio delle posizioni di prima linea dove vengono impiegate per lavori di fortificazione e sgombero neve.
Il 30 gennaio 1916 il comando di battaglione lascia il sottosettore alto Chiarzò per spostarsi a Casera Malpasso in quello di Monte Paularo. Il giorno seguente la 221^ è in linea a Passo Pramosio, la 223^ s Pizzo Avostanis e la 221^ a Monte Cuestalta. Per tutto il 1916 il battaglione rimane su queste posizioni dove non si registrano particolari fatti. Il 21 aprile passa a far parte del 3° gruppo alpini.
Il 12 febbraio 1917 passa l 12° gruppo (26^ divisione) ; il 12 aprile si porta a Timau, il 18 a Paluzza. Il 5 maggio è dislocato nei dintorni di Premariacco.
Le truppe nemiche conquistano Monte Kuk; gli alpini che il 15 si erano spostati a Podberg,,il 16 a Debeuje passano alle dipendenze del corpo d’armata e il 17 si accampano a Grune.,
Iniziate le operazioni per la conquista del Monte Vodice, il mattino del 18 maggio il battaglione assegnato con il “Moncenisio” alla divisione, si porta a Zagomila.
Il giorno successivo gli alpini dei due battaglioni concorrono alla conquista della selletta del Vodice catturando prigionieri ed armi. Provveduto alla sistemazione della linea, il gruppo la sera del 21 ripassa l’Isonzo ed il 23 si accampa a Podresca. In seguito si trasferisce tra Premariacco ed Orsaria alle dipendenze del XIV° corpo d’armata rimanendo però a disposizione del comando zona Gorizia.
L’ 8 giugno parte in ferrovia da Cividale per Calalzo dove giunge nello stesso giorno. Assegnato alla 4^ armata, il 13 raggiunge S. Vito di Cadore.. Il battaglione negli ultimi giorni del mese occupa le posizioni di prima linea tra la forcella di Cima Falzarego, pendici del Grande Lagazuoi, Tofana in Val Costeana sempre alle dipendenze del 12° gruppo.
Il 30 agosto passa a far parte del 14° gruppo che unitamente al 12° costituisce il VI° raggruppamentoe si porta nelle trincee di cima, forcella e costone di Col dei Bois.
Il 3 novembre si porta in ripiegamento a Tai di Cadore, poi in ferrovia ed autocarri nella zona di radunata del Piave.
L’8 novembre con altri reparti organizza una testa di ponte a Vidor per permettere il passaggio del fiume alle truppe in ripiegamento. Il 10 resiste ai ripetuti attacchi del nemico che cerca d’impadronirsi della strategica posizione. Le perdite sono rilevanti: 9 ufficiali tra cui il comandante (magg. Ippolito Banfi) e 241 sottufficiali ed alpini. Tra gli ufficiali cade eroicamente meritando la Medaglia d’Oro alla memoria il capitano Stefanino Curti.
La sera stessa, assolto il compito , passa il Piave e si porta tra Castelli e Levada. Il giorno successivo si unisce al 14° gruppo e si accantona nei pressi di Vettorazzi. Il 14 si sposta a S:Margherita in riserva divisionale ed il 19 è chiamato a presidio delle prime linee da Casa Neranzine a Pederobba alle dipendenze del raggruppamento che assume la difesa del settore est della 17^ divisione.
Gli austriaci riescono a conquistare il saliente del Monfenera, un contrattacco sferrato il 19 non riesce. La notte sul 20 il “Val Varaita” ed il “Val Pellice” si lanciano all’assalto , ma solo alcuni tratti di trincea vengono riconquistati.
Il 21 il battaglione si porta a Castelcies in riserva di corpo d’armata. Il 23 passa alla 18^ divisione e si accantona fra Castelli,Molino Tempesta e Belvedere.
Arrestata l’avanzata nemica, il raggruppamento passato al VI° corpo d’armata si riorganizza nei dintorni di Liedolo dove viene raggiunto dal “Val Varaita” il 7 dicembre 1917.
Alcuni giorni di riposo poi il giorno 11 raggiunge in Val di Poise il comando di gruppo. Il 14 si sposta in zona Fossetta, il 15 in Val Damoro e il 16 assume la difesa della linea arretrata di Val S.Lorenzo.
Il 18 l’avversario sferra un violento attacco riuscendo ad occupare Monte Asolone. Gli alpini prontamente accorrono e contribuiscono a fermare l’avanzata nemica. Successivamente nei giorni 19,20,21 mantengono le posizioni occupate. Il 27 il raggruppamento scende per riodino ed il battaglione il giorno 28 si disloca a Liedolo.
Riprese le operazioni per la riconquista di Monte Asolone, il 12 gennaio 1918 si porta a Osteria del Campo. Il 14 si riunisce al 14° gruppo in Val Damoro, il 15 è a Capitello di rincalzo ed il 16 è in trincea in rinforzo ai reparti fortemente impegnati. Il 19 passa allo sbarramento di Val Damoro in rincalzo. Poiché il raggruppamento è destinato alla 1^ armata, il 22 si reca a Liedolo ed il 28 da Cittadella si trasferisce in Val Camonica e si accantona fra Pisogne e Breno.
Il 15 febbraio 1918 il “Val Varaita” viene sciolto e le sue compagnie vengono assegnate al battaglione “Fenestrelle”.
Nel dicembre 1935 viene ricostituito dal 2° reggimento alpini in sostituzione del battaglione “Saluzzo” passato all’11° alpini della divisione alpina Pusteria.
Nell’aprile 1937 terminata la campagna africana e dopo il rientro al 2° reggimento del battaglione "Saluzzo",viene sciolto.