6° Reggimento Artiglieria da Montagna


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Il 6° reggimento artiglieria viene costituito il 15 novembre 1941, con sede comando a Ivrea, nell’ambito della creazione della VI Divisione Alpina Alpi Graie. Alla sua nascita inquadra gruppi di artiglieria “valle” e precisamente:
Val Chisone: Costituito inizialmente nell’ambito del 1° reggimento d’artiglieria, nel 1939 con sede a Condorè.Nel 1941 durante le operazioni in Montenegro passa alle dipendenze del 6° reggimento con le batterie 47°, 48°, 49° e 50°. Nel settembre 1943 viene sciolto.
Val d’Adige: Costituito in seno al 2° reggimento d’artiglieria nel 1939, con sede a Borgomanero. Opera sul fronte occidentale dal 1940 e nell’ottobre dello stesso anno viene sciolto. Nel 1941 rinasce alle dipendenze del 6° reggimento con le batterie 75°, 76° e 77°, opera in Montenegro, Seguendo le vicende del reggimento fino allo scioglimento nel settembre 1943.
Val d’Orco: Costituito nell’ambito del 1° reggimento d’artiglieria con sede a Pallanza, opera sul fronte greco-albanese a partire dalla sua formazione, nel 1939. Nel 1941 passa alle dipendenze del 6° reggimento d’artiglieria con le batterie 51°, 52° e 53° (fino al 1940 alle dipendenze del gruppo Aosta). Il 20 luglio 1942 il reparto dislocato in Francia, passa alle dipendenze del XX° raggruppamento alpini sciatori. L’8 settembre in seguito all’armistizio il Val d’Orco viene sciolto.
Il 6° opera nel Montenegro dal 27 febbraio fino al 3 dicembre 1942 con il gruppo Val d’Adige e con l’aggiunta del gruppo Valle Isonzo(btr. 37, 38). Il 21 aprile a Dalinovgrad il reggimento riceve la bandiera di guerra. Il 9 dicembre il reggimento con il solo gruppo Val d’Adige, rientra in patria, lasciando il gruppo Valle Isonzo alle dipendenze del Comando Forze Armate in Grecia.
Il 1° gennaio 1943 , mentre è dislocato ad Aosta, il 6° reggimento prende alle sue dipendenze il gruppo Val Tagliamento (41°, 42° e 43° batteria) e lo raggiunge ad Aqui. Da questa data fino all’armistizio, il 6° ha compiti di riserva e difesa nella zona della Liguria, partecipando alla difesa del porto di La Spezia. Nel mese di agosto perde il gruppo Val Tagliamento e riacquista il Val Chisone. Il 10 settembre viene sciolto a La Spezia. La bandiera di guerra viene conservata dal vescovo di Pontremoli fino alla conclusione delle ostilità, quando trova sua collocazione nel museo sacrario delle bandiere di guerra a Roma.
Il 1° luglio 1953, nell’ambito della ricostituzione delle truppe alpine, viene ricostituito con sede a Belluno caserma "D'Angelo" alle dipendenze della neo-costituita Brigata Alpina Cadore. Inquadra tre gruppi di artiglieria da montagna, Lanzo (13-14-15) su 75/13 Skoda,  Pieve di Cadore (1-2-3)su 100/17 ,Agordo (1-2-3) su mortai da 107 (sede caserma Piave) ed un Gruppo contraerei leggero (1°, 2° e 3° batteria su 40/56), ognuno dei quali articolati su tre batterie (più la batteria comando).Nel 1954 le numerazioni ritornano a denominazioni già appartenute a batterie precedenti:
Lanzo: 16°, 44°, 47° batteria. Fondato originariamente alle dipendenze del 5° reggimento artiglieria alpina nel 1935, partecipa alla guerra di Etiopia. Viene sciolto nel 1937.Ricostituito all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, sempre alle dipendenze del 5° reggimento e nell’ambito della Brigata Alpina Pusteria. Alla fine delle operazioni sul fronte occidentale, il Lanzo nell’estate del 1943 viene mandato in Provenza, dove termina la sua vita operativa con l’armistizio, non prima di aver partecipato alle operazioni contro i tedeschi insieme all’11° reggimento alpini. Nel 1953 viene ricostituito all’interno del 6° reggimento . In effetti il Lanzo si può considerare molto più antico. La 16° batteria è infatti stata costituita nel 1905 (prima indipendente poi all’interno del gruppo Bergamo), mentre le altre due nel 1916. Nonostante l’appartenenza a reggimenti e gruppi diversi, le tre batterie si trovarono tutte e tre sul Montello nel 1918 (la 16° nel 2° rgt, la 44° nel 1° rgt e la 47° nel 3° rgt).
Agordo: fondato il 1 luglio 1953 (caserma "Piave" di Belluno), inizialmente armato solo con mortai da 107 mm, nel 1955 il gruppo inquadra le batterie 41°, 42° e 43°, costituite in Libia nel 1913. Durante la Prima Guerra Mondiale partecipano inquadrate in vari reggimenti di artiglieria alpina e someggiata (41° nel 18° reggimento artiglieria da campagna, 42° nel 30 ° reggimento artiglieria da campagna, 43° nel 1° reggimento artiglieria alpina).
Durante la Seconda Guerra Mondiale le tre batterie sono inquadrate nel gruppo Val Tagliamento e partecipano alla campagna di Grecia dal novembre 1940 all’aprile 1941. Nel settembre 1941 il gruppo si trasferisce in Montenegro fino all’agosto dell’anno successivo. Successivamente le tre batterie vengono dislocate ad Aqui, dove per un breve periodo sono inquadrate nel 6° reggimento. All’armistizio il gruppo Val Tagliamento e le tre batterie vengono sciolte.
Nel 1957 fu distaccato nella caserma Zannettelli di Feltre (Bl).
Pieve di Cadore: fondato il 1 luglio 1953, inquadra le batterie 37°, 38° e 50°. La 37° viene costituita nel 1911 all’interno del gruppo Mondovì, la 38° all’interno del gruppo Belluno (?) nello stesso anno, mentre la 50° nel 1916. Le prime due batterie hanno una storia comune e partecipano alle operazioni a Piezzo(1915), a Ceckla(1916), sul Monte Rombon (1917), sul Monte Pasubio, e sul Monte Pertica (1918) nell’abito delle battaglie del Piave. Durante la Seconda Guerra Mondiale sono inquadrate nel gruppo Valle Isonzo (1939) e combattono sul fronte occidentale, sul Moncenisio e nel 1941 in Albania. A partire dal 1942 fanno parte del 6° reggimento artiglieria e operano in Montenegro. Vengono sciolti in seguito all’armistizio.
La 50° batteria viene costituita nel novembre 1916, partecipa alle operazioni sull’Ortigara e sul Montello. Durante la Seconda Guerra Mondiale opera sul fronte occidentale e nel 1941 su quello Greco-albanese. Infine opera nel Montenegro. Segue le vicende del 6° reggimento fino all’armistizio. Nell'aprile 1957 fu distaccato a Strigno in provincia di Trento presso la caserma De Gol;nel febbraio 1963 la sede è Bassano caserma Monte Grappa, le salmerie sono ospitate nella caserma San Zeno di S.Giuseppe di Cassola.

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Il 1 gennaio 1956 il Gruppo Contraereo entrò a far parte del 2° Reggimento Artiglieria Contraerea di Manovra.
Il 6 gennaio 1959 furono radiate le vecchie armi e i Gruppi furono riorganizzati su 2 btr da 105/14 ed una di mortai da 120 mm.
Il 9 ottobre 1963 i reparti del 6° intervengono a Longarone per soccorrere le popolazioni colpite dal grave disastro del Vajont. Per questo motivo viene assegnata la medaglia d’oro al valor civile, come a tutti i reparti intervenuti.
Nel novembre 1966 Il 6° reggimento partecipa al soccorso della popolazione della provincia di Belluno colpita da una grave alluvione.
Il 1 aprile 1970 anche i mortai vengono sostituiti con i 105/14.
Nel 1975 i reggimenti scompaiono, rimangono battaglioni e gruppi. Le batterie del gruppo Agordo vengono sciolte, così anche il gruppo Pieve di Cadore, che cede le sue batterie con uomini e materiali al gruppo Agordo. In quell’occasione il gruppo Lanzo eredita la bandiera di guerra del 6° reggimento, come gruppo più anziano.
Il 26 marzo 1991 viene sciolto il gruppo Agordo.
Nel 1992 una riforma dell’esercito riporta in vita i reggimenti e il 12 settembre rinasce così il 6° reggimento (Col. Massimo ANELONI), basato sul solo gruppo Lanzo.
Il 15 luglio del 1995 il 6° reggimento (Col. Giuliano FONTANA) e il gruppo Lanzo  vengono definitivamente sciolti, come presagio allo scioglimento della Brigata Cadore, che avviene nel 1997.

Motto: "Ferro inique ad excelsa"

Decorazioni:

Medaglia d'Oro al Valor Civile - decr. 18 maggio 1964.

Sedi:

1941-1941: Ivrea
1942:: Aosta
1943-1943: Acqui Terme
Caserma Michele D'Angelo - Belluno
Caserma Giuseppe Degol - Strigno (TN)
Caserma Monte Grappa - Bassano del Grappa (VI)

Comandati:

1941-1943:
Col. Camillo SUQUET
Ten.Col. Ampelio ZANOCCO
Ten.Col. Giuseppe PAUSINI
Col. Mario PEDERZOLLI

1953-1975:
Col. Giulio BARBERIS
Col. Antonio SALADINO
Col. Franco ANDREIS
Col. Giuseppe SCARELLI
Col. Salvatore BAVOSA
Col. Ugo RABINO BOLLEY
Col. Bruno GALLAROTTI
Col. Celestino MAMINI
Col. Mario DI LORENZO
Col. Achille AMICO
Col. Vittorio CAMPANA
Col. Luigi POLI
Col. Arrigo ANDREOTTI
Col. Giuseppe RIZZO
Col. Luciano GHIO
Col. Ennio LANATI

1992-1995:
Col. Massimo ANELONI
Col. Giuliano FONTANA.