Le sue origini si fanno risalire al tempo dei romani ma dati certi si hanno a partire dal Medioevo. Nel XII° secolo i Conti D’Albon (nominati successivamente Principi Delfini) poiché erano spesso in conflitto con i Conti di Savoia, costruirono un castello fornito di torri circolari. Nel 1349 a seguito dell’estinzione della casata dei Delfini, il castello e tutta la valle Oulx passarono al Regno di Francia Nei secoli il maniero fu teatro di scontri ed assedi. Nella seconda metà del XVII° secolo divenne prigione di Stato, dal 1681 al 1687 ospitò la celebre “maschera di ferro” sulla cui identità sono state fatte numerose ipotesi.
Nell’ottobre 1707 Vittorio Amedeo II° dopo la liberazione di Torino iniziò le operazioni d’assedio al forte che si conclusero il 12 agosto 1708 con la capitolazione della guarnigione. Il forte passò definitivamente alla sovranità Sabauda.
Nel 1715 Antonio Bertola , il grande architetto militare, iniziò l’opera di rifacimento ed ampliamento,i lavori terminarono nel 1740.
Nel 1796 le armate di Napoleone sconfissero le truppe sabaude che con l’armistizio di Cherasco dovettero smantellare completamente l’opera. Passato il periodo napoleonico, il forte venne completamente ed integralmente ricostruito. I lavori terminarono nel 1844. Erano presenti 74 bocche da fuoco servite da 180 artiglieri.
Allo scoppio della prima guerra mondiale, le batterie furono disarmate e le artiglierie inviate sul fronte orientale. Nel corso del conflitto parte della fortezza ritrovò l’antico ruolo di carcere ospitando Ufficiali austriaci prigionieri.
Negli anni 20 la rapida evoluzione degli armamenti ed il mutare della situazione politica fecero perdere al forte notevole importanza.
Il complesso fu adibito a caserma e centro logistico di mobilitazione del battaglione “Exilles” del 3° reggimento alpini, ruolo che aveva già espletato nel 1915 e che mantenne sino al 1943.
Dopo l’8 settembre1943 , abbandonato ai saccheggi, fu occupato sino al 26 aprile 1945 da truppe tedesche .
Dismesso dall’Esercito nel 1947 cadde ben presto in rovina.
Dal 1994 all’ 8 luglio 2000 la Regione Piemonte si è fatta carico dei lavori necessari al ripristino e restauro di questo complesso.
Dal 1996 la gestione è affidata al Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” di Torino che negli spazi delle cannoniere ha creato l’area museale delle Truppe Alpine. Le uniformi sono indossate da manichini di pietra ricavati dalla stessa roccia con cui è costruita la fortezza.
Altre aree espositive riguardano la storia del forte e sono a disposizione per mostre tematiche.
Ai piedi del forte è stata eretta una cappella in ricordo dei Caduti del 3° reggimento alpini dove annualmente viene organizzato un importante raduno alpino.