Complesso caserme "Tommaso Salsa" e "Michele D'Angelo" - Belluno


Nel 1908 il Genio Militare di Belluno su indicazione del Ministero della Guerra, informa il Sindaco della Città che a causa delle modificazioni dell'ordinamento dell'Esercito, il presidio di Belluno dovrà essere aumentato. All'epoca era presente la sola caserma "Fantuzzi", giudicata insufficiente per ospitare il numero di truppe previste dal piano di difesa.
Belluno dovrà ospitare un nuovo reggimento di Alpini e un reggimento di Artiglieria, rendendo quindi necessaria la realizzazione di due nuove caserme.
E' del 1910 il contratto tra il Regno d'Italia e il Comune di Belluno per l'acquisto di terreni in località Mussoi per l'edificazione delle due nuove strutture. A tale scopo il Comune si impegna con la cifra di 150.000 lire.
I terreni sono in parte proprietà del Sovrano Ordine di Malta, ma in parte già ceduti a terzi i quali resistono fino in tribunale alla cessione.
Per tale motivo l'amministrazione Militare di Padova in base alla legge 25 1865, emette un decreto di occupazione del terreno per cause di pubblica utilità.
il 9 febbraio 1910, l'Ufficio Autonomo delle Fortificazioni di Belluno pubblica l'avviso d'asta per la costruzione delle due caserme.
La caserma destinata all'artiglieria avrà un costo stimato di 670.000 lire, mentre quella destinata al reggimento Alpini avrà un costo di 775.000 lire.
L'edificazione iniziò poco dopo e tra il 1912 e il 1913 le due strutture furono completate e consegnate ai reparti il 1° ottobre 1913.
L'intitolazione ufficiale delle due caserme avviene nel 1919. Alla medaglia d'Oro Michele D'Angelo è dedicata la caserma d'artiglieria, mentre alla medaglia d'Oro Tommaso Salsa, viene intitolata l'altra struttura.
Il 23 maggio 1926, alla presenza del Re d'Italia, viene inaugurato il monumento ai caduti del Settimo Alpini nella caserma "Salsa". Il monumento realizzato dallo scultore, già tenente degli Alpini, Silvio Zaniboni, viene completato poi nel 1937 con la deposizione alla sua base di un'urna di metallo contenente la terra dei luoghi in cui il Settimo ha combattuto. Tale urna è iniziativa del comandante dell'epoca, colonnello Carlo Ghe, il quale la disegna e la fa realizzare in ferro battuto. Tutto intorno sono piantati alberi dedicati alle medaglie del reparto. Ricorrendo nel 1937 il cinquantenario del reparto, il colonello Ghe decide anche la creazione di un Museo-Sacrario da realizzarsi nei locali della caserma.
Tale Museo Sacrario viene inaugurato il 13 dicembre 1939 nei locali del comando Reggimento al primo piano.
Fino alla seconda guerra mondiale le due caserme ospitano il 7° Alpini e il 3° Reggimento Artiglieria da Montagna.
Nel dopoguerra, a partire dal 1° luglio 1953, la caserma "Salsa" ospita il Battaglione" Belluno" del 7° Reggimento Alpini, mentre la caserma" D'Angelo" ospita il Gruppo" Lanzo" del 6° Reggimento Artiglieria da Montagna.
Con lo scioglimento dei reggimenti nel 1975, la situazione rimane pressoché invariata. Il battaglione "Belluno" rimane alla caserma "Salsa", mentre il gruppo" Lanzo" continua a utilizzare la caserma "D'Angelo".
Il 26 marzo 1991 il Gruppo "Lanzo" lascia Belluno per trasferirsi a Bassano del Grappa. Le caserme vengono quindi unificate e utilizzate dal Battaglione "Belluno" prima e poi dal 16° Reggimento " Belluno".
Con lo scioglimento del reggimento nel 2004, la caserma viene utilizzata per alcuni mesi dal Nucleo Stralcio.
Nel 2005 diviene la sede del 7° Reggimento Alpini che lascia la caserma "Zanetelli " di Feltre per tornare nella sua sede storica.
Nel 2011 viene realizzato, a fianco del monumento ai caduti del 7°, un monumento in marmo bianco dedicato ai caduti del reparto durante la missione in Afghanistan.


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