Il BM 59 nasce a seguito dell'esigenza da parte delle Forze Armate Italiane di disporre, pochi anni dopo la fine del secondo conflitto mondiale, di un fucile automatico moderno.
Subito dopo la guerra l'Italia aveva adottato numerose armi di produzione americana e inglese, disponibili in grandi quantità. Tra queste il fucile semiautomatico Garand, prima adottando esemplari ceduti direttamente dagli Stati Uniti, poi producendolo direttamente in Italia su licenza. La produzione era affidata alla Beretta e alla Breda.
Modificando il Garand nelle parti essenziali era possibile ottenere un'arma automatica, camerata per il calibro standard Nato del'epoca, 7,62mm x 51. I vantaggi erano numerosi. Non era necessario sviluppare una nuova arma automatica o acquistare esemplari di un modello già esistente, era possibile modificare esemplari già in arsenale e utilizzare molti dei pezzi di ricambio disponibili. Le fabbriche di armi potevano inoltre utilizzare gli stessi macchinari già allestiti per la produzione del Garand. Negli Stati Uniti venne ideata una soluzione molto simile e nacque l'M14.
Adottato ufficialmente dall'Esercito Italiano nel 1959, venne distribuito massimavente ai reparti a partire dal 1962 circa. Venne ovviamente adottato anche dalle altre Forze Armate, da Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia. Sostituì il Garand e il Lee Enfield, che alcuni reparti avevano in dotazione. Il Garand rimase in dotazione nella versione per tiratore scelto.
Venne esportato anche in altri paesi come l'Argentina, l'Indonesia, il Marocco e la Nigeria, quest'ultima anche assemblando e producendo parti su licenza.
Il BM59 è un'arma automatica a sottrazione di gas dalla canna derivato, come già accennato, dalla modifica di un fucile Garand, di cui mantiene molte delle parti originali. Contrariamente al Garand, l'arma dispone di un caricatore da venti colpi e del selettore per il passaggio dal tiro semiautomatico ad automatico. Dispone anche di tromboncino lanciabombe (con attacco per baionetta) incorporato sull'arma stessa, avente anche funzione di freno di bocca, deflettore e spegnifiamma, e di dispositivo laterale di mira da utilizzarsi per il tiro curvo degli ordigni. L'alzo è fissato alla culatta ed è a quadrante con vite micrometrica.
Oltre al normale grilletto è presente anche un grilletto supplementare, denominato grilletto invernale, che permette il fuoco anche con i guantoni.
E' stato inoltre applicato un bipiede in lega leggera, ripiegabile lungo il fusto. Il bipiede è agganciato al cilindro presa gas mediante un supporto che permette la rotazione assiale dell'arma a destra e sinistra, di 90°.
Tre sono le versioni principali adottate dalle nostre Forze Armate. Il BM 59 "normale", denominato modello I, con cassa e calcio in legno evaporato in un unico pezzo, il BM 59 T.A. (per Truppe Alpine), che è BM 59 modello III con calcio metallico ribaltabile e impugnatura a pistola in corrispondenza del ponticello, e il BM 59 per paracadutisti, variante del modello III, sempre con calcio metallico ma con canna più corta di 22 mm e tromboncino rimovibile. I due modelli con calcio metallico erano denominati anche rispettivamente, ITAL-TA e ITAL-Para. Sul calcio in legno è montato un tampone in gomma allo scopo di attutire l'urto nel tiro curvo con le bombe da fucile. All'interno del calcio è presente anche un alloggiamento per gli accessori. Se invece è montato il calcio metallico ripiegabile, non sono presenti né il tampone in gomma né l'alloggiamento per gli accessori.
Dall'alto al basso: BM59, BM59 T.A. , BM59 Para, BM59 MK4 (catalogo Beretta 1966)
Il modello II è stato utilizzato militarmente solo all'esterno (prevalentemente in Nigeria) e non è stato adottato in Italia.
Per tutte le versioni la canna è solcata internamente da 4 righe elicoidali a passo costante volgenti a destra. La culatta è in un unico pezzo, solidale alla canna, e costituisce elemente di sostegno e guida delle varie parti meccaniche dell'arma.
Sono presenti tre sicure, una ordinaria e due automatiche. L'ordinaria è data dalla leva di sicurezza montata nella scatola di scatto ed azionabile dall'esterno tramite apposita codetta passante attraverso una apposita finestrella realizzata sul ponticello. La leva una volta inserita blocca sia il cane sia il dente di scatto superiore, impedendo la rotazione del primo in caso di sgancio accidentale dello stesso. Impedisce inoltre meccanicamente la rotazione del grilletto in caso di pressione. La prima sicurezza automatica è costituita dalla codetta del percussore, dal varco praticato nella culatta, dal nasello del cane e dallo sguscio dell'otturatore. Se l'otturatore non è completamente bloccato in chiusura, il percussore non può avanzare perché ostacolato dalla mancata corrispondenza del nasello del cane con lo sguscio dell'otturatore. La seconda sicura automatica è costituita dalla corsa a vuoto di circa 8 mm dell'asta di armamento prima che il piano inclinato del carrello agisca sull'aletta dell'otturatore. Questo ritardo garantisce la chiusura dell'arma fino a che la pallottola rimane all'interno della canna.
Esiste anche un modello VI, denominato ITAL-Pesante, ideato come arma di squadra, con canna pesante e calcio in plastica. Non venne adottato dalle FFAA italiane, ma ebbe un discreto successo di export sempre in Nigeria, che lo assemblò anche localmente.
Ne esiste anche una versione civile denominata BM62, disponibile in calibro .308 Winchester e con caricatore da 5 colpi. Si tratta di un arma semiautomatica, priva di tutte le caratteristiche militari, quindi del bipiede e del tromboncino per il lancio di bombe.
Caratteristiche generali
BM59 | BM59 T.A. | BM59 Para | |
Peso totale (con caricatore pieno) (Kg) | 5,338 | 5,445 | 5,596 |
Lunghezza totale (mm) | 1096 | 1111 (calcio disteso) | 1122 (calcio disteso) |
870 (calcio ripiegato) | |||
855 (calcio ripiegato) | 980 (calcio disteso senza tromboncino) | ||
728 (calcio ripiegato senza tromboncino) | |||
Lunghezza cann (mm) | 490 | 490 | 463 |
Lunghezza linea di mira (mm) | 543 | 543 | 543 |
Peso caricatore vuoto (Kg) | 0,314 | ||
Capacità caricatore | 20 colpi | ||
Celerità di tiro teorica (colpi/min) | 720 | ||
Calibro | 7,62 mm x51 |
Come già detto l'arma venne usata anche dalle forze di polizia, che la utilizzavano per il lancio dei lacrimogeni. E' documentato l'utilizzo da parte della Marina Militare come fucile lanciasagole a bordo delle navi.
La denominazione dell'arma utilizzata dalle FFAA, Fucile Automatico Leggero, può generare confusione in quanto il BM59 è ben diverso e non ha nulla a che fare con l'FN FAL (Fusil Automatique Léger).
Largamente utilizzato, è stata una delle armi più longeve delle nostre Forze Armate, terminando la carriera solo diversi anni l'adozione dell'arma che lo ha sostituito, l'SC70/90. I reparti lo hanno avuto in servizio fino a diversi anni dopo il 2000.