qualcuno per caso si ricorda o ha sentito parlare di un pezzo anticarro che venne studiano negli anni 50 utilizzando l'affusto del 47/32 e un pezzo da 75 mm ?
Mi sono imbattuto in un riferimento a un progetto su un libro online e, se ho capito bene, si tratterebbe del 75/21 ovvero quello che venne impiegato poi nelle opere.
Di questo pezzo sono anni che cerco riferimenti precisi senza successo, e mi chiedevo quindi se parliamo dello stesso pezzo.
Si potrebbe impozziare quindi che sia una delle mille varianti del 75mm che produceva l'Ansaldo ..
le mie informazioni parlano del cn da 75/21 IF realizzato dall'arsenale di Napoli utilizzando i materiali già esistenti come il blocco culatta del pezzo da 47/32 e altri organi del 47/40 per carro M15/42. ritengo che si tratti dello stesso materiali citato da Ax. si ha notizia che nell'anno 1943 dell' installazione della bdf da 75, ignoro da 21 o 34, a titolo di sperimentazione sull'affusto del 47/32.
La Max Trid.
EX Gran Maestro delle Fortificazioni
(riciclato NATO)
Memento Audere Semper
Si queste notizie sono scritte un po' ovunque su internet, ma mi manca il riferimento tecnico. Questa notizia arriva da qualche articolo, manuale o semplicemente e stata scritta una volta e ora tutto internet lo riporta?
E poi, non sono assolutamente preparato sull'argomento, ma come si fa a usare un blocco di culatta di un pezzo più piccolo come il 47 per un arma come il 75 ? Mi sfugge la "compatibilità tra le due soluzioni".
Sulla questione del 75, qualche riferimento ce l'ho. Il 75/34 venne utilizzato sull'M42, e dato che si era verso fine guerra credo siano poi avanzati abbastanza semilavorati per realizzare quelli delle opere. Esisteva comunque anche un 75/18 e un 75/46, il primo dei quali andava sempre sulla stessa classe di mezzo, mentre il secondo venne montato dai tedeschi su scafi M15/42.
Su qualche riferimento su internet il 75/18 viene dato come derivato del 75/18 modello 34.
Su "la meccanizzazione dell'esercito fino al 1943" (a proposito, ma c'è un seguito del libro?), ci sono varie foto di scafi M con pezzi vari da 75 (tra cui appunto, 75/18, 75/34, un misterioso 75/32 su scafo P40 e su scafo M40)...
Questo è quello che, non mi dispiacerebbe dissipare un po' questo "casino"..
le notizie le ho tratte dalle pubblicazioni di cappellano, per quando riguarda gli adattamenti anche il 90/32 MECAR ha utilizzato affusti del 75/21, l'ingegnosità italica non ha limiti .
La Max Trid.
EX Gran Maestro delle Fortificazioni
(riciclato NATO)
Memento Audere Semper
Anche se sembra interessare a pochi, riporto gli aggiornamenti della mia ricerca.
il 75/34 a quanto ho capito è solamente la versione allungata del 75/32 che era l'arma in studio per un obice per artiglieria divisionale. Prodotto e montato su affusto del 75/18 si dimostrò poco utile come artiglieria divisionale dato che aveva una portata ridotta. Aveva invece buone doti anticarro e venne quindi scelto per essere montato sui mezzi tipo il P26/40.
Il 75/34 delle opere quindi è lo stesso identico pezzo del P40, sempre che non abbia errato nelle mie ricerche.
Il 75/21 intanto invece rimane un mistero.
Come sempre correzioni alle castronate che posso aver scritto, sono ben accette.
75/34 ok sul carro P40, ed anche su semoventi con scafo M42 prodotti 61fino all'8.9.43 +80(+80?) successivamente
su scafo M43 prodotti 1 fino all'8.9.43 +29(+8?)successivamente
ho fatto ricerche sul pezzo in esame, il 75/21 NON era in dotazione durante il secondo conflitto, come ho già scritto precedemento esso è il risultato della lavorazione di semilavorati giacenti nell'arsenale di napoli è fu realizzato esclusivamente come armamento della fortificazione permanente (I.F. installazione fissa).
la scelta del calibro fu dettata da:
- disponibilità di semilavorati di quel calibro, dunque risparmio ;
- la possibilità di usare materiali già del 47/32 arma standart nella f.p. anteguerra;
- calibri di lunghezza ridotta che dava la possibilità di occultarlo nell'interno della feritoia;
- calibro ritenuto ancora efficace nel tiro controcarri.
ovviamente la validità di questo pezzo nel corso degli anni si perse ed esso fu sostituito dai 90/32 L e P.
mi auguro di aver spiegato con poche parole la storia del misterioso cannone a/c.
La Max Trid.
EX Gran Maestro delle Fortificazioni
(riciclato NATO)
Memento Audere Semper
Esisteva anche un 75/27 mod.11, mod.06 e mod.12. Io in collezione ho le tavole di tiro per la granata a pallette e la granata perforante per questo cannone. Nella prima pagina c'è un bel timbro tondo del Comando 4° Regg. Artiglieria Alpina "Cuneense".
Mus in pas, leons in vuere (Muli in pace, leoni in guerra)
Beh si era anche usato in opera infatti, ma si tratta di altra arma.
Grazie ad Andrea per le spiegazioni, da quello che è emerso, sembra quindi che si tratti di un pezzo ex-novo fabbricato appositamente dall'arsenale.
Si lo avevi postato, infatti me lo ricordavo e sono andato a riprendermelo.
Solo che non ho capito se si tratta della stessa arma di cui sto parlando o no...