m57
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Re: L'alpino tornerà a parlare veneto.

Imbrogliare le commissioni mediche alla tua età  era come sfondare una porta aperta, l'occhio, se permetti, lo chiudevano loro!
io sono più dell'idea che loro (i medici militari) erano occupati a cercare chi ci vedeva bene ma fingeva di non vederci, o non di sentirci,... di chi insomma cercava di evitare la naja con qualche scusante sanitaria.
non di chi, magari non essendo propriamente al 100%, la naja voleva farla! :-k
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andrzup
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Re: L'alpino tornerà a parlare veneto.

Vi ricordate le percentuali del 2000 degli obiettori di coscienza? Il 53%, superando i ragazzi di leva. La maggior parte di loro erano del nord. Certamente non c'era la crisi di oggi e la naja veniva vista come una perdita di tempo e denaro. Ai giorni nostri la situazione non è cambiata. Sento spesso dire "a cosa serve l'esercito", "che siano i terroni ad arruolarsi", "non sopporto l'uso delle armi", "ho studiato per un lavoro serio, non per l'esercito" e anche se la tendenza sta cambiando, c'è chi preferisce ancora vivere alle spalle spalle di mamma e papà , piuttosto di "sporcare" la propria sudata laurea con lavori umili. Ad Arzignano non mi risulta che i lavori sporchi, svolti dagli extracomunitari, vengano fatti dai locali. In generale, dal nord, non ci sono le colonne di volontari per l'arruolamento come per i ragazzi (o ragazze) del sud, ma forse mi sbaglio. Vi ricordate qualche anno fa, lo sdegno che fece, quando girò voce che avrebbero abolito il corpo degli alpini? Se attualmente non ci sono i numeri per poterlo comporre con la maggioranza di personale del nord è preferibile farlo sparire? Non voglio poi entrare nel merito della doppia lingua in certe regioni, un veneto è rivoluzionario perchè vuol parlare il proprio dialetto, mentre è lecito parlare principalmente francese, tedesco, sardo ecc.. Bah va a capire gli italiani. Purtroppo l'evoluzione sta cancellando le care vecchie tradizioni, le quali, ormai rimangono un ricordo dei vecchi najoni.
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Hellis
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Re: L'alpino tornerà a parlare veneto.

...in effetti a Sanremo se Van de Sfross canta in dialetto comense, c'è gente che si indigna, mentre se si canta in napoletanto è arte.
Comunque sono d'accordissimo con Andrzup (che ha fatto la naja nella mia stessa caserma): diamo per scontato che i 20enni del nord vogliano in gran parte arruolarsi negli alpini, ma la verità  è ben lontana.
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Abbadia
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Re: L'alpino tornerà a parlare veneto.

Beh basta pensare che nell'ultimo stage , fatto al fresco di novembre , in quattro caserme erano ben 142 ( in tutto ) compresi i "richiamati" dopo la prima settimana .
Immaginiamo quanti sarebbero disponibili a farsene un anno .....la demagogia paga ...purtroppo e oramai anche gli alpini servono spudoratamente alla politica.....
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ribrob
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Re: L'alpino tornerà a parlare veneto.

Ma anche quest'anno la cosa si ripeterà  con due stage di 15 giorni.....stiamo a vedere quanti se ne presentano.......per quel che ne so' la maggior parte erano a Pisa,a S.Candido è freddo in novembre.......
.....cala il vento nella valle la campana suona ancora mentre il sole se ne va.......
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Innichen
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Re: L'alpino tornerà a parlare veneto.

andrzup ha scritto:Ad Arzignano non mi risulta che i lavori sporchi, svolti dagli extracomunitari, vengano fatti dai locali.
E con questo? La pittoresca compagine che vede nelle campagne del Sud le risulta forse manovalanza autoctona?

Lavoratori immigrati stagionali a Rosarno (RC)
Io schiavo in Puglia

Provengo da una modesta famiglia nella quale sono l'unico a non aver mai lavorato in una conceria, e me ne vanto pure.
E infatti quotidianamente cerco di fare il mio meglio per empatizzare con il botticino bresciano, l'arabescato orobico, il perlino di Asiago, il rosso di Verona, la pietra d'Istria, il travertino classico, vari calacattoidi di Carrara e un interessante assortimento di onici persiani. E sono in compagnia di soli vicentini.

O ti butti sulle pelli o ti schianti sul marmo. Oppure il trend che sta prendendo piede, quello di mollare la palude italica e pagare le pensioni agli arzilli tedeschi o aussies emigrando in Germania o in Australia. Il ricco Nord-Est come il Veneto post-plebiscitario di fine '800.

Signor Tenente, capisco dove vuole arrivare, e in parte le do anche ragione (ma sfido a trovare un genitore orgoglioso della propria primogenita impiegata come badante, o che non agogni a un rampollo "dottore", con la laurea 3+2, dove il 2 si riferisce agli anni fuoricorso indispensabili, tra un Orgasmus e l'altro, per conseguirla), ma personalmente non accetto morali sui "lavori che gli italiani non vogliono fare", da nessuno. Punto.

Quindi se il meridionale preferisce scappare dalla sua piccola patria lasciandola in mano alla criminalità  organizzata preferendo i 140 euro di diaria per il servizio svolto nel corso di una guerra "in conto lavorazione" (diaria pagata con i miei e i suoi tributi, tolti alla nostre strade/scuole/ospedali per difendere l'Occidente sbattezzato ma cristianeggiante) ai miseri 40 euro al giorno per raccogliere le arance (troppo dequalificante anche per chi ha la sola licenza media in tasca, che all'E.I. basta e avanza...), detta fuori dai denti, sono affari suoi.
Parimenti al riguardo di qualunque bamboccione, sia egli cimbro o levantino, laureato in filologia romanza che attende stoico e irremovibile l'assegnazione di una cattedra qualsiasi nel liceo della propria gioventù.

Signor Tenente, se permette, lei confonde "volere" e "potere".
O forse dovrei credere che di tutte le migliaia di aspiranti Alpini provenienti dal classico bacino di reclutamento regionale un buon 70/80% risulta, al banco di prova di Bologna, affetto da tare psicofisiche altamente invalidanti?
Perchè qui dentro, a spulciare nei meandri del forum i topic aperti tra il 2004 e il 2005, è tutto un fioccare di arringhe contro quel deus ex machina del colloquio con lo psicologo, la vera mannaia che blocca l'accesso al vieffepìuno.

E quelle discussioni, così oneste e limpide e legittime, chissà  perchè, sono state seppellite dal cicaleccio gramignoso (a mio avviso pure pettegolo e ridondante, quindi per sua stessa natura sconclusionato e sfociante nel nulla) sul tema di quella pagliacciata di cattivo gusto che risponde al nome di Mini Naja e/o Pianeta Difesa e/o Vivi le Forze Armate, della cui trattazione, ricordo, esistono già  un paio di topic aperti per chi proprio ne avvertisse l'incomprimibile impellenza di tirarla ogni volta in ballo.
m57 ha scritto:non di chi, magari non essendo propriamente al 100%, la naja voleva farla! :-k
Con il termine "imbrogliare" mi riferivo appunto al tuo caso personale, dovevo virgolettarlo... Per quello ho scritto che l'occhio, tu che avevi problemi di vista, lo avrebbero chiuso loro senza tanti patemi e sguardi inquisitori.
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ROBERTO0853
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Re: L'alpino tornerà a parlare veneto.

Non sono veneto , ma lombardo di città  , ho fatto l'artigliere da montagna in quel di Silandro alla Druso 38 anni fa , all'inizio con certa malavoglia ( avevo già  un lavoro ) , poi volentieri ( quante lezioni ho imparato e quanto mi sono servite) . Negli anni successivi ho notato un sempre maggiore distacco da parte dei nostri giovani ( del nord , ma non solo ) nei confronti del servizio militare , quindi devo dire che l'abolizione della leva è stata una conseguenza, ed è inutile nasconderlo , necessaria . Quanti anni sono che nelle forze armate e di polizia la maggioranza dei militari è del sud ?? E con questo ?? Quanti dei nostri giovani , pur con le difficoltà  di impiego attuali , sarebbero disposti , per una retribuzione che non ritengono giusta , a prestare servizio e rischiare in proprio la propria vita ?Oppure preferiscono attendere il posto giusto ? Io credo che alla fine di tutto quello che conta sia lo spirito giusto nell'affrontare le cose . Molti di noi quello spirito non l'avevano quando hanno varcato i cancelli delle varie caserme , ma lo portavano e lo portano ancora dopo esserne usciti .
Le varie sparate , e non sono le prime , di certi politici sanno proprio di propaganda elettorale in cerca di voti facili .
Mi picerebbe, ma con sincerità  , sapere quanti di questi politici , hanno varcato e sono rimasti fino alla fine , nelle caserme alpine .
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andrzup
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Re: L'alpino tornerà a parlare veneto.

Al Sig. Innichen voglio precisare che non voglio fare nessuna morale, sono solo stanco delle solite lamentele. Vogliamo mantenere in vita il corpo degli alpini? Bene, accettiamo il cambio di tradizioni e l'avvento del personale proveniente dal sud. Personalmente non sono d'accordo per le missioni all'estero ed i motivi sono molteplici, in primis quello economico. Non vogliamo le forze armate? Beh si faccia qualcosa per abolirle. Per quanto riguarda i lavori che gli italiani non vogliono fare, basta con le solite lagne, proprio per il detto “volere” “potere” un'alternativa c'è sempre, anche andando ad ingrassare le pensioni di qualche tedesco e siccome sono figlio di emigranti degli anni ‘49-'50, rientrati fortunatamente presto nei natii colli euganei, non “esprimo” il mio giudizio su chi giudica con arroganza quel tipo di scelta, specialmente se non l'ha mai provata(?) ed ora il Punto lo metto io. Per il resto “no comment”. credo di aver deviato anche troppo dall'argomento originale. Sono d'accordo con quanto detto da ROBERTO0853. Saluti
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Innichen
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Re: L'alpino tornerà a parlare veneto.

Come al solito si continua a fraintendere: ho scritto che qui dalle mie parti o finisci come tirapelle o mangi polvere, in buona compagnia di gente veneta, però da qualche anno più di un giovane ha pensato bene di staccare il biglietto aereo e contribuire al sistema pensionistico tedesco o al welfare australiano.
Vista la stratificazione sociale italiana divisa tra falsi invalidi, moduli ISEE taroccati, LSU, PA affetta da grave forma di ipertrofia e partite IVA dall'estro un po' creativo, è sicuramente un'ottima scelta che approvo in pieno: non riesco proprio a capire quali sono i termini che denotano una certa "arroganza" nella mia esposizione, ben conscio del fatto che lo stesso mio bisnonno, classe 1891 e reduce del Btg "Vicenza" (maggio 1916 - agosto 1919) se n'è andato in cerca di fortuna in Francia nel 1951, all'età  di 60 anni. La mia osservazione era un elogio rivolto a chi ha il coraggio di andarsene, perdonate l'off-topic, ma un conto è controbattere le tesi smontandole punto su punto, come cerco di fare, un altro è tacciare di arroganza.

Mantenere in vita una tradizione accettando un cambio di tradizioni suona come una contraddizione in termini.
Ma come ha detto Luigi di fronte a questa ristrutturazione, imposta dall'alto, dagli stessi vertici che hanno decretato il trasferimento dei Rengers da BZ a VR (e chissà  per quali validi motivi, aggiungo io), si può fare ben poco, a parte qualche solitario e velleitario beau geste.

E il fatto che queste tradizioni sopravvivano grazie all'apporto di tutte le latitudini mi ricorda vagamente il leit-motiv globaloide che strilla sui titoli di giornale "Crisi demografica: Italia salvata dagli immigrati".

Meglio arruolato nelle FF.AA. che tra i ranghi della Mafia/Camorra/'Ndrangheta/Sacra Corona Unita: ora ho la conferma che la funzione di ammortizzatore sociale svolta dall'E.I. è condivisa trasversalmente, e che è ben accolta l'idea di una valvola di troppopieno utile a scolmare dal bacino di reclutamento malavitoso, anche se in minima parte, la meglio gioventù del Meridione.
Purtroppo rimane una cura palliativa, servirebbe un esercito di 2/3 milioni di effettivi per assorbire tutta la "manodopera".

Ma queste, lo ammetto, sono pippe mentali in confronto alla truffa che segue.

Il vero scandalo è l'aver legato a doppio filo il vieffepìuno con l'accesso alle carriere nelle FF.OO., quindi lo squilibrio che si registra nell'E.I. lo si ritroverà  poi in Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale e così via. Nulla di più anticostituzionale, e qui lo ripeto.

Ma sollevare discussioni sulle discriminazioni positive è faccenda assai impopolare (quando introdurranno, per sciagurata ipotesi, le quote rosa anche nell'esercito a difesa del provvedimento cosa si dirà : che le donne non possono o non vogliono arruolarsi?) e deve fare inevitabilmente i conti con un pensiero politicamente corretto peloso e ammorbante.
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Luigi
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Re: L'alpino tornerà a parlare veneto.

ROBERTO0853 ha scritto:Quanti dei nostri giovani, pur con le difficoltà  di impiego attuali, sarebbero disposti, per una retribuzione che non ritengono giusta, a prestare servizio e rischiare in proprio la propria vita?
Temo molti più di quanto credi, e fra loro molti più di quanto si pensa nonostante la retribuzione - per altro tutt'altro che bassa - perchè animati da certe idee.
Purtroppo in questo ha perfettamente ragione Innichen.

Potrei parlarti di italiani che vivono a nord di Firenze, e solo per questo si sono sentiti chiedere da un selezionatore "ma tu cosa vieni a fare nella marina di Roma?", in sede di concorso per l'ammissione alla prima classe dell'Accademia.
Potrei parlarti di friulani sistematicamente sottoposti, nella "Julia" - nella "Julia", che hanno creato col loro sangue! - a quello che in altre sedi si chiamerebbe mobbing, per il solo fatto di essere friulani e quindi in licenza a casa tutti i fine settimana.
Del resto, a suo tempo un comandante delle TT.AA. aveva riconosciuto come ci fosse qualcosa che non andasse nelle selezioni (ne avevamo parlato anche qui; mi pare fosse il gen. Iob).

Se vuoi possiamo andare oltre: il personale selezionato non vale, mediamente, quello di leva.
L'introduzione del servizio femminile ha ulteriormente ridotto il livello, sia in maniera diretta che indiretta.
Tutti questi discorsi hanno però importanza solo relativa; come espressamente riconosciuto nel link che ho segnalato, le Forze Armate non servono più a vincere le battaglie.
Per questo gli Alpini vanno in giro per il mondo senza muli, senza artiglieria e con le donne al seguito.
(Verrebbe da chiedersi a cosa servano, allora, le FF.AA.)

In una cosa tu e gli altri avete ragione: la Leva è stata sospesa per volere del popolo italiano.
Penso non vi sia stato mai un provvedimento, nella storia della Repubblica, che abbia incontrato una simile approvazione.
In questo non si può proprio dire che ci sia stato imposto.
Ecco perchè, e lo ripeto, ci meritiamo Napolitano, Berlusconi, Fini; nonchè tutto quello che sta avvenendo.
Può anche essere che non si potesse ottenere altro, pur in presenza di diversa disposizione degli italiani.
Ricordo però che ai tempi della lurida Rivoluzione francese, una regione della douce France accettò - solo apparentemente senza risultati - il martirio, pur di non sottomettersi.
Evidentemente erano altri uomini.

Innichen ha scritto:E il fatto che queste tradizioni sopravvivano grazie all'apporto di tutte le latitudini mi ricorda vagamente il leit-motiv globaloide che strilla sui titoli di giornale "Crisi demografica: Italia salvata dagli immigrati".
La crisi demografica esiste.
Quello che le gazzette dimenticano è che è stata creata ad arte, grazie alla legge 194/78 ed al clima culturale imperante.
Cinque milioni e duecentomila italiani uccisi col beneplacito dello Stato si sono dovuti sostituire - ma che strano! - con un numero pressapoco uguale di extracomunitari.
È infine un fatto, dimostrato anche in sede di dibattito parlamentare, che la volontarizzazione del sistema militare italiano ebbe come scopo confessabile la creazione di un ulteriore bacino occupazionale.

Mandi.
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"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
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Re: L'alpino tornerà a parlare veneto.

Mi pare che gira e rigira la conclusione sia logicamente una sola : non unicamente gli Alpini , ma tutte le FFAA di oggi sono diverse da quelle della leva ; come i levaioli erano diversi dai firmaioli .
Se quello che serve oggi sono professionalsubitocaporali che vanno in fine settimana a casa ....che "lavorano" come lavoravano i marescialli della Fureria, del Minuto mantenimento, della Cucina , allora andiamo benissimo , ma non possiamo pensare che i ragazzi che hanno ora il cappello alpino ( parlo di noi ) siano uguali a quelli della leva ...nel bene e nel male .
Le due categorie erano e sono operative in modi totalmente diversi
Non si tratta di stabilire chi é o era meglio, ma prendere nota che sono due cose molto diverse e chi deve farlo decida di cosa ha bisogno .
Parlavo con un carrista e mi diceva che il piu' delle volte va in licenza una parte dell'equipaggio, magari a 200/300 km di distanza, quindi di fatto il mezzo é immobilizzato...checche' se ne dica ,,,
Poi possiamo fare tutti i discorsi che vogliamo .......se ho bisogno di un trattore lo devo paragonare con altri trattori, se ho bisogno di un SUV , é con i SUV che confrontare .....impossibile mischiare patate e cavoli mi diceva la mia maestra.
Ma prima devo scegliere se voglio trattore o SUV .....
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piemont
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Re: L'alpino tornerà a parlare veneto.

La naja obbligatoria non andava abolita, in questo modo uno aveva (obbligatoriamente) la possibilità  di vivere la vita di caserma e non è detto che la riluttanza iniziale non si trasformasse poi in passione per questo tipo di lavoro.

Personalmente ho avuto modo di vivere l'anno di naja con tantissimi meridionali e devo dire che molti sono stati (e sono tutt'ora) degli ottimi professionisti (sia di truppa che sottufficiali o ufficiali) e devo dire grazie a quell'anno (per me meraviglioso) se ho avuto modo di conoscere meglio la cultura meridionale, cosa che mi permette di dire che ci sono persone con uno spessore umano indescrivibile ed allo stesso tempo ci sono "nordici" lavativi che avrebbero dovuto essere puniti un giorno si ed uno anche.

PS: il sottoscritto è del nord-ovest (da come si evince anche dal nick), figlio di generazioni sempre "nordiche"
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Nobis incedentibus rupes ruunt


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l'alpinacc al va e 'l canta:
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Re: L'alpino tornerà a parlare veneto.

La leva é stata sputtanata per avere la comoda scusa per abolirla .
E' stata forse una delle decisioni prese con la maggior soddisfazione del Popolo Italiano : Ragazzi, alti militari, mamme , politici..... tutti quanti d'accordo.... salvo il cappello sul petto ( e non tutti erano d'accordo di fare una simile ...esternazione ) e il viaggio a Roma a cose fatte .
Quindi abolire la leva andava bene a ...quasi tutti....
Gia' la "mia leva " era molto diversa dalle ultime leve...diversa per i tempi , le persone , le condizioni..
Noi si usciva in divisa...si andava in licenza quando ...pisciavano le galline e si passava da fare la guardia armata a lavare i cessi e piatti e marmitte;eravamo disponibili e "en servis " 24 ore su 24 nel vero senso della parola....potevamo maledire la naja che nessuno ci diceva : l'hai fatta la domanda ?
Veramente a noi dicevano : tuo padre ha venduto la vacca per farti fare l'alpino e allora adesso piega crinass ...ma é il tono che era diverso : molto piu' militaresco quello rivolto a noi .....
Poi c'era i Cucu' ( che non era appeso in fureria, ma dentro l'armadietto.....) il lavaggio dei piedi ..a tarda ora causa contrasto tra il fiato alcoolico dei vej che tornavano dalla "libera" e i piedi dei crinass che avevano finito la 24a ora di servizio..... e chiaramente a prevalere era il fondo del pintone ....
Io sono sicuro che gli ultimi levaioli ( non parliamo dei volontari ) sorrideranno come il bimbo che ascolta una favola dal nonno e lo fa per non far vedere quanto lo consideri rincoglionito ...
Si comincio' a parlare di nonnismo ...per noi era La religione ...e gia' qui si intuisce la differente considerazione del...progetto......
Le mammine entrarono in caserma per controllare il pasto ( niente piu' rancio ) dei bimbi ....ai quali faceva male la schiena a ramazzare il cortile....o ad andare in marcia con lo zaino piu' pesante di 2 kg e mezzo...intervengono gli psicologi ( credo i padri degli psicologi che rovinano oggi le Truppe Alpine ) a evidenziare i traumi psicologico-mentali dei poveri ragazzi....i quali cosi' si annoiavano tutto il giorno e ci scappava qualche canna... ( no ...non di fucile .....) e , facendola corta , arrivo' il giorno fatidico della domanda : ma a che servono tanti soldati di leva ?
Braccia sottratte al lavoro dei campi e agli abbracci di mamma ? Sospendiamo la leva ....per un piccolo intoppo di natura costituzionale....ma non andiamo a guanrdare tanto per il sottile ...
Cosi' diamo la possibilita' a quelli che hanno la "vocazione " ...e nelle TTAA " il vero spirito alpino" per scegliere il mestiere delle armi .......
Tutti felici e contenti...lo ripeto...una legge che fece felici il 95% degli Italiani ...mai successo prima ....... ( stessa cosa succede con gli stage e l'ANA , ma é un altro discorso ....).
Si svegliarono per primi i marescialloni e i tenenti che pensavano di avere a che fare coi ragazzi di leva che aspettavano " é finita" e invece si trovarono ad avere a che fare con degli statali che lavoravano, non certo per loro volonta' a 1000 km da casa, che volevano le ferie, i permessi...llo straordinario...che non pulivano le pentole ...non parliamo poi dei cessi....impiegati del catasto insomma....La naja alpina , mi dispiace dirlo, é finita con l'ultima piega o pincia a secondo dei reparti ....ora abbiamo degli onesti lavoratori ( come prima avevamo degli onesti soldati di leva ......)
Non possono essere la stessa cosa....non meglio o peggio non mi esprimo per la non conoscenza della situazione attuale ...ma diversi ....se usiamo il metro di oggi per misurare noi poveri levaioli veri, facciamo ridere... se usiamo il nostro metro per i dipendenti statali di oggi ( e anche di ieri ...vabbuono che le cose non cambiano in un giorno ) , scadiamo anche qui nel comico.
Certo ci sono le eccezioni , ma io parlo di "modello" non di singolo ...ieri e oggi.
L'ANA tenta la disperata ipotesi di misciare l'acqua con l'olio...mettendo anche il sale degli stagisti a complicare le cose ........il punzimonio funziona con gli ortaggi, non con gli alpini ...
Sarebbe lunga ..bisognerebbe anche paragonare l'Amor di Patria" di allora e di oggi e qui non credo ci sarebbero grandi differenze .....o lo spirito di corpo e l'orgoglio del Cappello ...vinciamo noi 300 a 0 ,
Sinceramente io mi sento un alpino "di allora" con poco in comune coi ragazzi di oggi ..., li accetto come alpini perché capisco che i tempi cambiano e anche le situazioni mutano ....e sono alpini perché il cappello glielo danno alla vestizione , non al congedo..... per il resto vedo poche possibilita' di capirci....( sempre eccezioni a parte ) e sinceramente per quanto riguarda la sopravvivenza dell'ANA non mi preoccupa proprio; quando i Gruppi saranno diventati centri di assistenza per le pensioni ( come accade oggi per carabinieri, bersaglieri, marinai eccetera ) gli alpini saranno un bel ricordo come i Garibaldini per fare un esempio....voler vestire con le camicie rosse....fare gli incontri di teatranti scimmiottando Teano ...sinceramente spero proprio di non arrivare a vederli .
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btgtolmezzo
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Re: L'alpino tornerà a parlare veneto.

Non per fare il polemico, ma la mia domanda nasce proprio spontanea! Ma i Reduci di guerra vi hanno fatto tanto pesare il fatto di aver fatto la naja in tempo di guerra? Perchè quelli che ho conosciuto io non li ho mai sentiti dire di come erano più Alpini o quant'altro!
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Re: L'alpino tornerà a parlare veneto.

Btgtolmezzo sei Un GRANDE, sotto ogni punto di vista.
Un poco di modestia da parte di tutti non sarebbe male.

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