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Re: Prepotto

il pl. D.V. è l'elemento che consente al C.te dell'opera/sbarramento di colmare alcune lacune insite , per la sua stessa natura nella F.P. , cioè: difficoltà  di osservazione, limitazione nello sfruttamento delle armi, difficoltà  di alcune postazioni di difendersi alla brevi distanze, battere i punti morti, eliminare eventuali infiltrazioni, costituire ove necessario i P.O.A., . Il compito principale del Pl. è la difesa vicina dell'opera/sb. che esplica: prima dell'attacco , mediante osservazione e pattugliamento per evitare l'azione di sabotatori; durante l'attacco con il fuoco con il fuoco dei f.m. e delle armi degli assaltatori per completare e raffitire la difesa perimetrale, l'azione dei mo. leggeri per battere le zone defilate che si prestano ad essere sfruttate dall'attacante , in caso di penetrazione del complesso da parte del nemico, battendo le immediate vicinaze delle postazioni per impedirne la distruzione, continuando l'azione a favore delle postazioni ancora efficienti , ritardando ulteriormente, specialmente in montagna, in corrispondenza del campo minato arretrato, la progressione delle unità  nemiche. in conclusione il pl. D.V. costuituisce il mezzo più efficiente con il quale le opere/sb. vengono preservate dall'azione degli assaltatori e pionieri, che infiltratosi, tentino di distruggerle con l'esplosivo. Questo in breve erano i compiti del pl. D.V. , ritornando ai nostri ricoveri a mio parere essi erano utilizzati dai rincalzi del pl. in argomento, in sosta durante l'attacco , tali ricoveri dovevano garantire la massima protezione al personale ed essere ubicati in una zona che ne favorisca il rapido schieramento. Questo in un'opera di pianura, in montagna il pl. D.V. si appoggiava all'opera o alle opere più idonee per posizione; di ricoveri appositi ne sono a conoscenza solo per lo sb. di Dobbiaco. Resta ben inteso che durante la preparazione dello sb. per il combattimento il pl. D.V. preparava degli appostamenti per uomini, postazioni per le armi ,secondo un piano già  preparato in tempo di pace. Per ultimo il C.te del pl. D.V. doveva agire in stretto coordinamento con i C.ti di pl. presiodio opere e con il C.te dell'opera/sbarramento.
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Re: Prepotto

Questo in un'opera di pianura, in montagna il pl. D.V. si appoggiava all'opera o alle opere più idonee per posizione; di ricoveri appositi ne sono a conoscenza solo per lo sb. di Dobbiaco. Resta ben inteso che durante la preparazione dello sb. per il combattimento il pl. D.V. preparava degli appostamenti per uomini, postazioni per le armi ,secondo un piano già  preparato in tempo di pace. Per ultimo il C.te del pl. D.V. doveva agire in stretto coordinamento con i C.ti di pl. presiodio opere e con il C.te dell'opera/sbarramento
Che tu sappia, negli sbarramenti Alpini dove presenti manufatti GAF non riattivati, era previsto il loro utilizzo, se utili, per il plotone difesa vicina o per l'utilizzo da parte dei reparti impiegati in concomitanza alle opere in caso di difesa? E manufatti della prima guerra mondiale? Oppure era lasciato al comandante del Pl DV improvvisare usando quello che il terreno offriva?
Ad esempio in Val di Landro molti luoghi si prestavano a essere utilizzati per la difesa vicina delle opere o per vitare aggiramenti delle opere. Inoltre potevano essere utilizzati altri manufatti per integrare l'azione delle opere con il personale dei reparti dislocati per la difesa. E' solo una idea malsana, oppure qualcosa era previsto?
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Re: Prepotto

Ax scrive:
Che tu sappia, negli sbarramenti Alpini dove presenti manufatti GAF non riattivati, era previsto il loro utilizzo, se utili, per il plotone difesa vicina o per l'utilizzo da parte dei reparti impiegati in concomitanza alle opere in caso di difesa? E manufatti della prima guerra mondiale? Oppure era lasciato al comandante del Pl DV improvvisare usando quello che il terreno offriva?
cosa intendi per manufatti G.a.F.? se si parla del progettato 'impiego degli sb. ante 2° G.M. è un conto, se parliamo della riattivazione post guerra devi dirmi cosa intendi per manufatti G.a.F.,è ovvio che solo conoscendo il piano difensivo di un determinato settore potrei rispondere, per certo alcune casermette di confine sicuramente erano impiegate come base per le truppe impegnate nella sorveglianza e interdizione dei valichi . come già  detto precedentemente fin dal tempo di pace esisteva un piano per l'impiego del pl. D.V. e che prevedeva tra l'altro anche la costruzione di apprestamenti campali, è ovvio che tutto ciò che poteva servire per una efficace difesa era impiegato.d
Ad esempio in Val di Landro molti luoghi si prestavano a essere utilizzati per la difesa vicina delle opere o per vitare aggiramenti delle opere. Inoltre potevano essere utilizzati altri manufatti per integrare l'azione delle opere con il personale dei reparti dislocati per la difesa. E' solo una idea malsana, oppure qualcosa era previsto?[/quote]per altri manufatti cosa intendi? opere non riattivate? certo che al bisogno queste potevano costituire elementi attivi di un caposaldo, nulla doveva essere trascurato pur di assolvere il compito!
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Re: Prepotto

Intedevo dire con manufatti GAF tutte le opere e le casermette che poi non sono state riattivate nel dopoguerra. Ho detto manufatti proprio per includere qualsiasi tipo di lavoro eseguito in concomitanza con la costruzione del Vallo e non riutilizzato nella riattivazione. Oppure anche trincee e scavi della prima guerra mondiale.
Ad esempio, durante gli addestramenti a PMCC, qualcuno aveva una carta o per lo meno una indicazione dei manufatti esistenti a PMCC utilizzabili per lo schieramente dei plotoni difesa vicina (a PMCC qualche trincea nel bosco c'è, e anche qualche opera non utilizzata, anche se un po' lontana da quello che era lo sbarramento riattivato). E i reparti che si dovevano schierare in difesa del territorio, avevano una idea di dove si trovavano opere non riattivate, vecchi forti o caserme abbandonate?
Ricordo che sul libro Noi Alpini, il bel libro fotografico di qualche anno fa, c'è una foto di alpini in addestramento che dormono al coperto. E si capisce bene che si tratta di un'opera (difficile dire se riattivata).
Inoltre ricordo anche di aver visto le foto di un addestramento della Cadore, in cui il comando era stato stabilito dentro un'opera (ed era PMCC).
Se io ad esempio devo difendere PMCC da una invasione, ho le opere, e quello non si possono muovere. Il plotone difesa potrà  occupare qualche trincea e riadattarla. Il reparto, o meglio, i reparti che devono difendere, mettiamo, sparando completamente a caso, che si tratti del battaglione Vicenza, si schiererà  sul passo. Ora piuttosto che lasciare allo scoperto tutti gli uomini, può essere vantaggioso metterli al coperto in un'opera non riutilizzata oppure in un forte. Così se ad esempio ho anche schierato due pezzi del gruppo Lanzo (sempre assolutamente scelto a caso), li posso mettere in alto, su una delle opere dello sbarramento Alto Padola dove posso, se non mettere al coperto i pezzi, almeno i materiali e gli uomini, e mascherare facilmente i pezzi vicino ai manufatti esistenti.
Di certo mi sono spiegato, ma non quante cavolate ho scritto... :mrgreen:
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Re: Prepotto

Tornando al discorso di Prepotto e in generale della difesa vicina invece, mentre è ovvio che questi ricoveri, anche se spartani, ascicuravano una protezione per gli uomini presenti, da schegge, mortai e colpi vaganti. Ovviamente un colpo diretto di artiglieria avrebbe fatto un bel danno, ma quella era sfiga e non era lo scopo del ricovero.
Una sola domanda, legata comunque al mio intervento precedente, chi diceva ai reparti schierati alle opere che c'erano i ricoveri? Perchè oltre alla difesa vicina immagino che potessero essere utili (e magari anche pensati) per i reparti schierati. Ugualmente saperlo evitava troppi episodi di fuoco amico.
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Re: Prepotto

D'accordo con Ax ricoverare uomini, mezzi, armi e munizioni in un'opera non riattivata anche perché l'arancione non avrebbe invaso solo col bel tempo e proprio sul quel passo c'ho preso la neve (neve-neve non nevischio!) il 2 settembre.
Così come mi è capitato in Friuli di prendere pioggia per una settimana di fila e la montagna era tutta un ruscello.
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Re: Prepotto

secondo me il discorso di Ax non fa una piega. Mi pareva, in occasione di un giro in trentino, mi di aver discusso di qualch cosa di analogo in occasione dell'attivazione degli sbarramenti di prato alla drava versciacco dobbiacco dov'era previsto l'eventuale rinforzo d'artiglieria con l'utilizzo di alcune opere dismesse.
Ax :oops: :oops: ...però non ricordo chi erano i reparti che avrebbero dovuto completare lo scacchiere ed i pezzi (100mm o qualche cosa del genere come mortai... da 81?) da utilizzare nelle opere non riattivate...
In questo periodo ho un po di fumo per il cervello :--""
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Re: Prepotto

evidentemente non ho la capacità  di scrivere in modo chiaro, faccio un'altro tentativo
axtolf ha scritto:Intedevo dire con manufatti GAF tutte le opere e le casermette che poi non sono state riattivate nel dopoguerra. Ho detto manufatti proprio per includere qualsiasi tipo di lavoro eseguito in concomitanza con la costruzione del Vallo e non riutilizzato nella riattivazione. Oppure anche trincee e scavi della prima guerra mondiale.
Ad esempio, durante gli addestramenti a PMCC, qualcuno aveva una carta o per lo meno una indicazione dei manufatti esistenti a PMCC utilizzabili per lo schieramente dei plotoni difesa vicina (a PMCC qualche trincea nel bosco c'è, e anche qualche opera non utilizzata, anche se un po' lontana da quello che era lo sbarramento riattivato). E i reparti che si dovevano schierare in difesa del territorio, avevano una idea di dove si trovavano opere non riattivate, vecchi forti o caserme abbandonate?rammento che durante la battaglia difensiva, la cp. d'arresto (parlo di alpini, ma vale anche per la fanteria seppur con altre denominazioni) è inserita in un dispositivo chiamato gruppo tattico che di norma, assieme, all'arma base, associa artiglieria, genio, ed elementi delle trasmissioni e dei servizi , il gr.tatt, ovvimente è inserito a livello superiore,in un rgpt o brigata. esso non agisce da solo ma in concerto con gli altri elementi di difesa che possono essere ai lati o a tergo, nonchè con la componente aerea finchè esiste. il c.te del gr. tatt. ovviamente disporrà  che tutti gli elementi presenti nella sua zona (appigli tattici) siano sfruttati al massimo per aumentare le capacità  difensive del suo dispositivo, va da se che fin in tempo di pace i quadri delle truppe destinate ad operare in un determinato territorio compivano delle ricognizioni ed acquisivano tutta la documentazione, onde sfruttare, come detto in precedenza al meglio il terreno.
Ricordo che sul libro Noi Alpini, il bel libro fotografico di qualche anno fa, c'è una foto di alpini in addestramento che dormono al coperto. E si capisce bene che si tratta di un'opera (difficile dire se riattivata). si tratta di una cp. d'arresto del val Chiese
Inoltre ricordo anche di aver visto le foto di un addestramento della Cadore, in cui il comando era stato stabilito dentro un'opera (ed era PMCC). finchè lo sb. era attivo al di fuori del personale del battaglione arr., pochi"estranei" potevano accedere alle opere, rammento che lo sb. in argomento dal 1976 passo alle dipendenze del Val Brenta, B. Alp. Tridentina. In ogni caso , negli aurei tempi, la B. Cadore aveva la sua sede di campagna protetta in zona...........proprio dentro un'opera allestita per lo scopo, cosi' come pure la Tridentina.
Se io ad esempio devo difendere PMCC da una invasione, ho le opere, e quello non si possono muovere. Il plotone difesa potrà  occupare qualche trincea e riadattarla.preparà  quelle previste dal piano di difesa o a seconda della situazione tattica del momento Il reparto, o meglio, i reparti che devono difendere, mettiamo, sparando completamente a caso,come sparando a caso, c.zzzzo non siamo mica in un barracone di tiro a segno, ogni unità  deve conoscere i suoi settori di tiro, normali e eventuali. che si tratti del battaglione Vicenza, si schiererà  sul passo. Ora piuttosto che lasciare allo scoperto tutti gli uomini, può essere vantaggioso metterli al coperto in un'opera non riutilizzata oppure in un forte. è quello che sto ripetendo da mo! Così se ad esempio ho anche schierato due pezzi del gruppo Lanzo (sempre assolutamente scelto a caso), li posso mettere in alto, su una delle opere dello sbarramento Alto Padola dove posso, se non mettere al coperto i pezzi, almeno i materiali e gli uomini, e mascherare facilmente i pezzi vicino ai manufatti esistenti. certo che si può anzi sarebbe da fessi non farlo, attenzione però prima di incasamattare i pezzi bisogna valutare i pro e contro, e tenere conto che l'artiglieria alpina non è statica ma spara e si sposta velocemente vds. le strade militari ma questo è un'altro discorso.
Di certo mi sono spiegato, ma non quante cavolate ho scritto... :mrgreen:
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Re: Prepotto

rammento che durante la battaglia difensiva, la cp. d'arresto (parlo di alpini, ma vale anche per la fanteria seppur con altre denominazioni) è inserita in un dispositivo chiamato gruppo tattico che di norma, assieme, all'arma base, associa artiglieria, genio, ed elementi delle trasmissioni e dei servizi , il gr.tatt, ovvimente è inserito a livello superiore,in un rgpt o brigata. esso non agisce da solo ma in concerto con gli altri elementi di difesa che possono essere ai lati o a tergo, nonchè con la componente aerea finchè esiste. il c.te del gr. tatt. ovviamente disporrà  che tutti gli elementi presenti nella sua zona (appigli tattici) siano sfruttati al massimo per aumentare le capacità  difensive del suo dispositivo, va da se che fin in tempo di pace i quadri delle truppe destinate ad operare in un determinato territorio compivano delle ricognizioni ed acquisivano tutta la documentazione, onde sfruttare, come detto in precedenza al meglio il terreno.
So bene che i reparti operavano in maniera congiunta, e infatti, il mio quesito era proprio di capire come sarebbe avvenuta questa cosa.
Dunque, giusto per andare piu' nel dettaglio e vedere se ho capito bene, i reparti che avrebbero operato in difesa, ad esempio, in Val Di Landro, avevano già  le indicazioni della dislocazioni di eventuali struttura e peculiarità  utilizzabili in caso di difesa? O meglio, le indicazioni le avevano i quadri o comunque esisteva della documentazione... Ho capito bene?
finchè lo sb. era attivo al di fuori del personale del battaglione arr., pochi"estranei" potevano accedere alle opere, rammento che lo sb. in argomento dal 1976 passo alle dipendenze del Val Brenta, B. Alp. Tridentina. In ogni caso , negli aurei tempi, la B. Cadore aveva la sua sede di campagna protetta in zona...........proprio dentro un'opera allestita per lo scopo, cosi' come pure la Tridentina.
Appena le trovo posto una foto o due. Non so in quale occasione fossero state fatte e in che anno quindi.
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Re: Prepotto

axtolf ha scritto:[
So bene che i reparti operavano in maniera congiunta, e infatti, il mio quesito era proprio di capire come sarebbe avvenuta questa cosa.
Dunque, giusto per andare piu' nel dettaglio e vedere se ho capito bene, i reparti che avrebbero operato in difesa, ad esempio, in Val Di Landro, avevano già  le indicazioni della dislocazioni di eventuali struttura e peculiarità  utilizzabili in caso di difesa? O meglio, le indicazioni le avevano i quadri o comunque esisteva della documentazione... Ho capito bene?
bravo vedi che hai capito, in guerra tutto deve essere pianificato se non son c.....zzi amari.

Appena le trovo posto una foto o due. Non so in quale occasione fossero state fatte e in che anno quindi.
sono proprio curioso di vederele, ma dove si può dedurre che sono di P.M.C.C.?
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Re: Prepotto

Saluti a tutti. mi inserisco, tardivamente, per portarvi la mia esperienza diretta in merito alla questione sollevata da XVI e 120 Fornovo sui ' tiri ' a sagome di carri. Nel 1975 ho frequentato la Scuola A.U.C. di Ascoli, 79 corso 6' compagnia. Fanteria d'arresto. A fine corso ( sett. 1975 ) noi della F.A. ci trasferimmo in Friuli, ospiti del 52' ( Cacciatori delle Alpi ) alla caserma di Ipplis per una sorta di esperienza sul campo prima dell'esame finale. Durante quei 15 giorni effettuammo anche una trasferta a Tolmezzo ( ospitati in una caserma di alpini in pieno paese ) durante la quale fummo portati ( credo proprio utilizzando un trenino ) ad una esercitazione di tiro con dei 90/50 MECAR ( credo questa fosse la sigla ) contro delle sagome di carri che si muovevano su rotaie. Spero di esservi stato utile.
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Re: Prepotto

All'epoca la ferrovia passava nei paraggi, oggi con il nuovo percorso non più, erano sì trenini, mà  non a scartamento ridotto!
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Re: Prepotto

ippo1956 ha scritto:
Nel 1975 ho frequentato la Scuola A.U.C. di Ascoli, 79 corso .................
Benvenuto nel forum ................. mio fratello era con te in quel di Ascoli ma di fanteria motorizzata.
..... E PER RINCALZO IL CUORE!
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Re: Prepotto

Interessano ancora le postazioni mancanti di Prepotto o nel frattempo le avete trovate?
Oggi ho fatto un giro in loco e qualcosa ho rinvenuto :)
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Re: Prepotto

Interessano TUTTE!
Ops! Scusa Ax se ho -strillato-. :wink:

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