axtolf ha scritto:Viene da chiedersi come mai tra coloro che i distintivi li pensano e creano non ci sia qualche mente illuminata.
Perchè, parlo per esperienza, in Italia chiunque sia in grado di tenere una matita in mano, crede di poter fare l'artista/grafico/designer.
O peggio, chiunque abbia un Corel Draw nel PC. Già saper tenere una matita in mano sarebbe qualcosa, ma è fuori moda. Quelli che come me tengono in casa un rarissimo esemplare di matita di legno (e lo usano prima del PC) sono in via di estinzione.
Dall'altro lato spesso chi deve giudicare un lavoro di grafica non ha la minima competenza per farlo (il gusto personale non basta), ed i risultati si vedono.
Lo si vede ogni tanto anche nei manifesti dell'Adunata. Feci notare la cosa anche nel forum ANA, a suo tempo, attirandomi le ire di più di un utente.
Se andiamo indietro nel tempo vediamo dei manifesti che sono dei veri e propri capolavori, per disegno, equilibrio tra i vari elementi, colore, idea. E gli autori sono artisti di tutto rispetto, infatti.
Mano a mano che ci avviciniamo ai giorni nostri gli esempi di manifesti fatti come si deve cominciano a mischiarsi con veri e propri lavori senza senso.
Emblematico quello dell'adunata di Cuneo, interessante e valido come concetto espresso, ma forse il peggiore mai realizzato dal punto di vista grafico.
Parafrasando Axtolf, mi chiedo come mai tra coloro che
scelgono questi lavori non ci sia qualche mente illuminata. Se siamo circondati da cose brutte la colpa è anche loro. Una volta si affidavano i lavori ai professionisti, per cui se anche chi sceglieva tra varie proposte era un profano, si cascava sempre in piedi.
Ora si lascia fare questo mestiere anche ai profani, come profani sono quelli che decidono. 2+2... i risultati si vedono.
E non parlo solo di ambito alpino.