wintergreen ha scritto:^^^^^
qualsiasi cosa noi facciamo non va mai bene, e vorrei proprio capire il perchè, e mai possibile che sia tutto sbagliato! non credo!
^^^^^
Su questo punto , per me, btgtolmezzo ha perfettamente ragione!
Mi sembra che, mentre noi dibattiamo, lui almeno fa.
Potrebbe fare di più, forse, ma noi che facciamo?
Wintergreen che vuoi dire? dobbiamo forse chiedere di arruolarci nell'It.Army? mi pare che ognuno di noi faccia qualcosa in qualsiasi campo se non altro per avere un reditto. Il fatto è che l'It. Army e talmente diverso dal E.I., dove noi abbiamo onorevolmente militato, che noi (io) non riusciamo a capirlo. Il fatto è che ai nostri tempi chi intrapendeva la carriera militare era considerato un fallito o quanto meno uno scansafatiche, al di là delle vere motivazioni personali, ora invece è una professione, che grazie alle missioni estere, è tenuta in debita considerazione dalla pubblica opinione, anche se personalmente giudico negativamente la professionalizzazione delle FF.AA. specialmente nei bassi livelli. si sà , sono sempre stato un vecchio nostalgico del E.I.
La Max Trid.
EX Gran Maestro delle Fortificazioni
(riciclato NATO)
Memento Audere Semper
Sui "nastrini" rimango della mia idea, la proliferazione incontrollata svilisce la qualità dell'impegno, non credo di essere cinico se evidenzio come la distribuzione in questi anni di alte decorazioni al valor militare non corrisponde ad effettivi atti di valore individuali visto che in genere siamo di fronte a militari vittime di attentati.
I criteri da valutare per la concessione delle decorazioni al valor sono ben specificati nei decreti istitutivi e non mi pare che sempre ci si attenga a tali disposizioni.
Con l'ottica odierna tutti i Caduti delle ultime guerre avrebbero dovuto essere decorati al valore, facendo così perdere prestigio ed esempio a tali simboli ed a coloro che per lo più alla memoria gli avevano ottenuti.
Sulle commemorative resto dell'idea che stante la natura delle missioni sia sufficiente un'unica medaglia da "caricare" con stelle ed eventualmente barrette, inutile ribadisco abbinare anche i distintivi ricordo.
Resta il fatto che poi sullo stato di servizio è ben specificato quante missioni si siano fatte.
De Gaulle disse "Le medaglie non si chiedono, non si rifiutano e non si portano", probabilmente un'affermazione eccessiva visto che anche lui le portava ma indicativa del fatto che servire il Paese o la Patria è il dovere di ogni militare, compito da assolvere al di là del fatto se poi la Patria si ricorderà di te con una medaglia od altra forma di gratitudine.
Almeno a noi quando abbiamo servito questo ci è stato insegnato .... certo agli occhi odierni oziavamo nelle nostre fortezze in attesa di qualcosa e qualcuno, senza orari e senza straordinari ..... eravamo sfruttati? ... può darsi ma è un problema che mai ci siamo posti ..... la cosa certa è che eravamo orgogliosi di indossare l'uniforme, anche senza nessun nastrino da esibire ... erano sufficienti le stellette.
Tornando alle missioni all'esterno, non metto in dubbio l'impegno di tanti (ho amici che sono stati impegnati su tutti i teatri a partire da Libano negli anni 80 fino all'odierno Afghanistan) ma non posso fare a meno di prendere atto di situazioni "strane".
Il campanello di casa mia ha suonato molte volte da parte di "qualcuno" che voleva andare in missione e confidava (vanamente) in un mio interessamento, inutile dire che la motivazione per partire era essenzialmente di tipo economico. Ovviamente le missioni ONU, meglio renumerate, erano in cima ai desideri degli astanti.
E cosa viene fatto nelle missioni (ed anche cosa non viene fatto) se permettete lo so abbastanza, ritengo di non parlarne perchè il forum è pubblico e non è corretto affrontare certi argomenti.
Per quanto riguarda le critiche e le osservazioni qui fatte, credo rientri nei nostri diritti ma non di forumisti quanto di cittadini e soprattutto contribuenti, d'altronde nei giorni scorsi autorevoli fonti quali il Gen. Mini ed il Gen. Marizza sono intervenuti sul tema missioni in maniera molto critica e franca .... e non credo lo abbiamo fatto contro l'istituzione ma proprio per l'istituzione.
Se non vogliamo accettare questo allora inutile continuare.
wintergreen ha scritto:^^^^^
qualsiasi cosa noi facciamo non va mai bene, e vorrei proprio capire il perchè, e mai possibile che sia tutto sbagliato! non credo!
^^^^^
Su questo punto , per me, btgtolmezzo ha perfettamente ragione!
Mi sembra che, mentre noi dibattiamo, lui almeno fa.
Potrebbe fare di più, forse, ma noi che facciamo?
Dedichiamo il nostro tempo a mettere in rete siti, forum e materiale che aiutino le prossime generazioni a non dimenticare le tradizioni, per esempio?
C.le Lorenzo
7°/92 | 51 mortaista, addetto al tiro/tavolettista | 167^ Cp. Mortai "La Signora" | Battaglione Pieve di Cadore | 12° Reggimento Alpini | Brigata Cadore
le critiche vanno bene, ma devono essere costruttive e non fatte solo per il gusto di criticare e appena avviene qualcosa di nuovo si parte prevenuti a criticare senza aspettare che possano esserci dei risultati negativi o positivi! molte volte mi trovo io stesso a criticare determinate cose che avvengono in ambito lavorativo, è una cosa normale ma ripeto prima i risultati! sulla professionalità dei bassi livelli, facciamoci tutti un esame di coscenza! io sono nato e cresciuto vicino le caseme quindi ho potuto vedere cosa succedeva, professionisti che facevano affari con materiale dell'amministrazione tipo generi alimentari, carburante, vestiario ecc ecc! e visto che non erano pochi fa capire che certe persone non erano proprio spinti d'amor di patria. però siamo noi la causa di tutto, siamo noi che non conosciamo lo spirito di patria!
Mus in pas, leons in vuere (Muli in pace, leoni in guerra)
********
Dedichiamo il nostro tempo a mettere in rete siti, forum e materiale che aiutino le prossime generazioni a non dimenticare le tradizioni, per esempio?
************
Forse, ma si corre il rischio di diventare dei
LAUDATORES TEMPORIS ACTI lodatori del tempo passato
Esempio“Ormai non ci sono più le mezze stagioni” (Lorenzo Magalotti, segretario dell'Accademia fiorentina del Cimento, lettera in data 9 febbraio 1683).
Le lagnanze sui tempi moderni sembrano risalire addirittura al terzo millennio A.C. (papiro egiziano di Prisse)
Riferimento preso da Enzo Tommasi Latinorum MMV Verona, Urbs Bacchettona, Anno Domini 2005 2758 Ab Urbe Condita
PS
Parlando di tradizioni, cerchiamo d applicare il motto del 5^: Nec videar dum sim.
Vale sia per chi si riempie di distintivi tipo gite scolastiche che per chi (e mi ci metto anch'io) ritiene di aver fatto grandi cose solo perchè le ha fatte lui.
^^
Sinceramente non mi pare un delitto così atroce.
^^
Certo, basta non esagerare, infatti IN PRAETERITUM NON VIVITUR non si vive nel passato
PS
Visto che, giustamente, si critica l'abuso dell'inglese e si cerca di mantenere vive e nostre radici, penso che qualche riferimento classico non faccia male!.
Anche questo può aiutare le prossime generazioni a non dimenticare le tradizioni.
btg tolmezzo scrive tra l'altro:"io sono nato e cresciuto vicino le caseme quindi ho potuto vedere cosa succedeva, professionisti che facevano affari con materiale dell'amministrazione tipo generi alimentari, carburante, vestiario ecc ecc! e visto che non erano pochi fa capire che certe persone non erano proprio spinti d'amor di patria"
perchè non si è proceduto alla denuncia?. per l'amor di patria vorrei sapere quanti dei tuoi commilitoni lo hanno! mi pare che Jolly ha chiarito molte cose nei suoi post!
La Max Trid.
EX Gran Maestro delle Fortificazioni
(riciclato NATO)
Memento Audere Semper
***
Perchè non si è proceduto alla denuncia?
****
Perché non conveniva a nessuno!
Scusa Cavalli, ma dove ha vissuto?
Lo sapevamo, e lo sanno tutti, che questo avveniva:
1) Carne e pasta uso famiglia
2) Benzina uso autovettura privata
3) Giacche a vento e scarponi per l'inverno
4) Utilizzo del personale militare di leva specializzato per lavori di casa (imbianchino, idraulico falegname, meccanico).
5) Attendenti collaboratori domestici a tempo pieno, del tutto perso come militati, in quanto esentati dais servizi di caserme.
6) Uso di mezzi militari per trasporti personali (figli a scuola e traslochi per la suocera).
Dicevano: ci pagano poco, quindi.
E questo in un reparto dove le possibilità erano limitate
Ed anche oggi è così:”” …. i giudici contabili hanno stabilito che ……. «non è determinante la presenza di alcuni familiari al seguito per escludere il carattere istituzionale di un soggiorno del comandante generale del corpo in una scuola alpina della Guardia di finanza……””, ma non hanno controllato se era proprio necessario utilizzare il mezzo aereo se non ricordo male era un ATR42400MP, specializzato per il controllo marittimo, utilissimo quindi in Val di Fiemme!
E' stato statuito un principio per me aberrante, esteso poi anche ai politici.
Al riguardo, condivido quanto scritto da Leonardo in un altro intervento:
Speciale fu rimosso perchè stava indagando nella direzione "sbagliata" [e quindi non per il fatto specifico, che era prassi normale] Il peculato è purtroppo diffuso in ambito militare, strano però ricordarsene solo in alcuni determinati casi e soprassedere sul restante 95% e oltre!
Pur se mi sembra che l'argomento "disonesti in divisa" esuli dal tema dell'argomento, mi sento di aggiungere che tali comportamenti (ad ogni livello) ci siano sempre stati (dal tempo dei romani) ad oggi, magari con andamento sinusoidale a seconda dei periodi.
Qui non si può dire che un periodo era migliore di un altro, credo che il fenomeno in ambito militare sia lo specchio di quanto accadde negli altri mondi della vita nazionale, ne' più ne' meno.
Credo sia sotto gli occhi di tutti come ad esempio nei tempi più recenti sia enormemente cresciuto il numero di appartenenti alle forze dell'ordine perseguiti penalmente per reati comuni compiuti al di fuori delle loro attività istituzionali.
Per quanto riguarda i "marescialli ladri" divento intrattabile su questo luogo comune forse perchè mio padre è stato maresciallo e so benissimo i sacrifici che ha fatto per mandare avanti la famiglia in anni difficili.
Durante la sua intera carriera non ha mai voluto fare il responsabile della mensa o del magazzino viveri, quando gli è stato proposto ha rifiutato.
L'avrò anche già scritto ma quando fu incaricato come consegnatario carburanti del distaccamento (ed i carri all'epoca erano a benzina non a gasolio) si accorse ben presto che qualcosa non quadrava e per essere sicuro che la cosa non si arenasse informò del "movimento" la Tenenza dei Carabinieri competente per territorio (quindi non i CC "militari").
E quando il caso scoppiò ed i responsabili tentarono di scaricargli le colpe ebbe buon gioco a far sì che i veri colpevoli fossero individuati.
Ovviamente non si è potuto permettere il lusso di comprarsi la casa ma a noi suoi figli ci ha lasciato un'eredità molto più grande e preziosa.
Quindi più che ai luoghi comuni credo negli onesti e nei disonesti, e quest'ultimi devono essere perseguiti in tutti i modi, equiparare tutti i militari a quelli che rubano è essere contro l'istituzione e contro la verità e realtà dei fatti.
E non è vero che tutti tacciono e fanno finta di niente, nel 1975 il Colonnello vicecomandante del reparto dove prestavo servizio fu silurato seduta stante anche (ma non solo) perchè utilizzava militari di leva per lavori nel suo alloggio demaniale.
E sapete chi fu il "siluratore"? .... il padre dell'attuale responsabile nazionale della Protezione Civile.
Dimenticavo, per gli ATR della GdF è prevista anche la configurazione per trasporto passeggeri per le esigenze del corpo.
Non è che io difenda il Gen. Speciale, solo che conoscendo l'ambiente dell'Esercito da dove proviene e quindi certi trascorsi mi sento in grado di pensare in un certo modo piuttosto che in un altro.
Ed il "certo modo" ho il sospetto che si riconduca alla voglia di condizionare politicamente il Corpo.
Quanto scritto da Jolly46 mi serve per ammettere di aver fatto un errore che spesso imputo agli altri: ho generalizzato.
Ma il problema esiste e la sentenza di assoluzione del Gen. Speciale, certamente messo sotto inchiesta perché dava fastidio, non lo migliora.
E' la statuizione del concetto del teniamo famiglia con cui potranno essere giustificati comportamenti non lineari (eufemismo).
Onore invece a chi ha il coraggio di denunciarli, magari a rischio, se non della pelle, della carriera.
Mi sembra si stia parlando di divise, nastrini, distintivi. Tirare fuori le cattive abitudini di alcune delle persone che vestono una divisa mi sembra fuoriluogo, perchè, oltre a essere una generalizzazione, è completamente staccato dall'argomento di cui si stava parlando.
In effetti non capisco cosa c'entri questa cosa con l'inglesizzazione dell'esercito di cui si stava parlando.
Vero, ma chiacchierando amabilmente si fanno delle digressioni, partendo magari da un semplice inciso piccante.
Aprire una pagina nuova avrebbe fatto perdere il collegamento.
Questa discussione avrebbe potuto dare origine a tre filoni (in italianoTV spin-off)
a) Distintivi vari fatti con i piedi (in italiano Patch and crest)
b) Differenze tra vecchio EI e nuovo IT Army (in italiano Oh Happy Days)
c) Furbetti in divisa (in italiano Sgt Bilko)
Ma se LIBERAE SUNT NOSTRAE COGITATIONES [i nostri ragionamenti sono liberi (Cicerone, Pro Milone)] IN VERBA MAGISTRI [sulle parole del maestro] non si può discutere, quindi OBBEDISCO.
PS E' vero, fa molto caldo!