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btgtolmezzo
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Re: uniformi e distintivi dell'IT-Army

sicuramente siamo usciti dal discorso, succede! per jolly46, immagino quanto ti possa mandare in bestia il discorso" marescialli ladri"! è la stessa identica cosa che succede a me quando leggo certi commenti anche abbastanza pesanti sul nostro conto, però ti dico anche che se si vuole criticare bisogna essere aperti alle critiche!
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axtolf
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Re: uniformi e distintivi dell'IT-Army

Vero, ma chiacchierando amabilmente si fanno delle digressioni, partendo magari da un semplice inciso piccante.
Aprire una pagina nuova avrebbe fatto perdere il collegamento.
Questa discussione avrebbe potuto dare origine a tre filoni (in italianoTV spin-off)
a) Distintivi vari fatti con i piedi (in italiano Patch and crest)
b) Differenze tra vecchio EI e nuovo IT Army (in italiano Oh Happy Days)
c) Furbetti in divisa (in italiano Sgt Bilko)
Ma se LIBERAE SUNT NOSTRAE COGITATIONES [i nostri ragionamenti sono liberi (Cicerone, Pro Milone)] IN VERBA MAGISTRI [sulle parole del maestro] non si può discutere, quindi OBBEDISCO.
PS E' vero, fa molto caldo!
Sul caldo credo che siamo proprio d'accordo. Sottoscrivo quello che dici riguardo agli spin off e anche sul fatto che i ragionamento sono liberi. Volevo solo mantenere un po' di ordine non di certo limitare i pensieri (leciti e interessanti).
Se si vuole parlare delle tre cose, evitiamo le generalizzazioni, come hai già  detto tu in sostanza.

Però mi sfugge il collegamento tra l'inglesizzazione delle nostre forze armate (e, ahimè, non si tratta solo di quelle) e il fatto che ci sia gente disonesta.
Il discorso dei distintivi fatti con i piedi, come dici tu, non credo sia collegato nemmeno ai tempi belli dell'esercito, perchè il fatto di voler usare termini stranieri per dire cose che in italiano si possono tranquillamente dire, è una malattia che hanno, tantissime società , pubbliche e private. E il cittadino medio non è esente ovviamente. Viene da chiedersi come mai tra coloro che i distintivi li pensano e creano non ci sia qualche mente illuminata.
sicuramente siamo usciti dal discorso, succede! per jolly46, immagino quanto ti possa mandare in bestia il discorso" marescialli ladri"! è la stessa identica cosa che succede a me quando leggo certi commenti anche abbastanza pesanti sul nostro conto, però ti dico anche che se si vuole criticare bisogna essere aperti alle critiche!
Un piccolo appunto e una opinione personale. C'è differenza tra dire che è una persona è disonesta e dire, ad esempio e rimanendo in tema, che la maggior parte dei volontari sia interessata quasi solo allo stipendio. Uno può vivere tranquillamente pensando solo allo stipendio e essere un lavoratore/soldato ottimo (dipende molto dai comandanti e dalla sua voglia di fare). Se da un lato parliamo di disonestà  e di crimini, dall'altro parliamo di efficenza di uno strumento. Sono due cose differenti.
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wintergreen
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Re: uniformi e distintivi dell'IT-Army

Axtolf, quello che volevo dire, parlando di collegamento, non era riferito all'argomento in discussione, ma alla singola frase che porta alla digressione; per indolenza si preferisce continuare sulla stressa pagine e non aprire una nuova discussione. Capita anche parlando.
Mi pare, comunque, che malgrado il disordine siano emersi spunti interessanti.
Quello che certamente dobbiamo evitare è di generalizzare e, a questo punto, non uscire dal tema.
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Lorenzo
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Re: uniformi e distintivi dell'IT-Army

axtolf ha scritto:Viene da chiedersi come mai tra coloro che i distintivi li pensano e creano non ci sia qualche mente illuminata.
Perchè, parlo per esperienza, in Italia chiunque sia in grado di tenere una matita in mano, crede di poter fare l'artista/grafico/designer.
O peggio, chiunque abbia un Corel Draw nel PC. Già  saper tenere una matita in mano sarebbe qualcosa, ma è fuori moda. Quelli che come me tengono in casa un rarissimo esemplare di matita di legno (e lo usano prima del PC) sono in via di estinzione.
Dall'altro lato spesso chi deve giudicare un lavoro di grafica non ha la minima competenza per farlo (il gusto personale non basta), ed i risultati si vedono.

Lo si vede ogni tanto anche nei manifesti dell'Adunata. Feci notare la cosa anche nel forum ANA, a suo tempo, attirandomi le ire di più di un utente.

Se andiamo indietro nel tempo vediamo dei manifesti che sono dei veri e propri capolavori, per disegno, equilibrio tra i vari elementi, colore, idea. E gli autori sono artisti di tutto rispetto, infatti.
Mano a mano che ci avviciniamo ai giorni nostri gli esempi di manifesti fatti come si deve cominciano a mischiarsi con veri e propri lavori senza senso.
Emblematico quello dell'adunata di Cuneo, interessante e valido come concetto espresso, ma forse il peggiore mai realizzato dal punto di vista grafico.

Parafrasando Axtolf, mi chiedo come mai tra coloro che scelgono questi lavori non ci sia qualche mente illuminata. Se siamo circondati da cose brutte la colpa è anche loro. Una volta si affidavano i lavori ai professionisti, per cui se anche chi sceglieva tra varie proposte era un profano, si cascava sempre in piedi.

Ora si lascia fare questo mestiere anche ai profani, come profani sono quelli che decidono. 2+2... i risultati si vedono.

E non parlo solo di ambito alpino.
C.le Lorenzo
7°/92 | 51 mortaista, addetto al tiro/tavolettista | 167^ Cp. Mortai "La Signora" | Battaglione Pieve di Cadore | 12° Reggimento Alpini | Brigata Cadore

Europa risvegliati!
demarchi
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Re: uniformi e distintivi dell'IT-Army

Mi collego a questa discussione a proposito di esterofilia per sottolineare come la contaminazione si sia estesa al linguaggio con l'introduzione di termini usati anche nei documenti ufficiali ma che nom hanno nulla a che fare con la lingua italiana. Uno di questi è "assetti". Negli ultimi tre o quattro anni troviamo questa parola usata a piene mani un po' dappertutto per significare "risorse". In effetti "asset" in inglese significa proprio questo: risorsa, bene, patrimonio. Assetto in italiano vuol dire tutt'altro: ordinamento, struttura, pronto a (assetto di volo, assetto di guerra). Termine che in inglese si traduce con "trim". Qualcuno glielo può dire al nostro ministro della Difesa o al CSMD?
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Luigi
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Re: uniformi e distintivi dell'IT-Army

Leggere questo intervento:
viewtopic.php?p=54696#p54696
è stato come riempirsi i polmoni, il 20 gennaio, a duemila metri di quota: la purezza e freschezza dell'aria sono tali da risultare perfino dolorose, quando si è abituati ai miasmi delle pianure del politicamente corretto.
Penso che qualche burbero sottufficiale, di lassù, si sia potuto concedere un fremito di composta fierezza.

Il re è nudo.
Fatevene una ragione, e ascoltate il bambino.

Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


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