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Von Kleist
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Io però non credo che i militari di truppa si considerino apportatori di pace o di aiuti umanitari, anche leggendo sull'Alpino l'intervista fatta al Gen. Graziano si riesce ad intuire che non ci sia tutta questa voglia da parte dei militari di considerarsi soltanto dei benefattori.
Più che altro credo siano lo SME e la stampa a voler creare questa immagine di italiano buono e generoso, che può essere anche vero, anzi sono convinto che sia vero, ma anche io penso che il compito principale di un esercito non sia fare della beneficenza...
Purtroppo credo che tramite questi espedienti si cerchi di trovare una giustificazione all'intervento militare che possa mettere d'accordo la maggioranza degli italiani.
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
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Federico
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Luigi ha scritto:
...

Il tutto conseguenza della mancanza di qualsiasi senso del tempo e della verticalità , cioè dell'ordine, del prima e dopo, dell'inferiore e superiore. Tutto diventa presente ed orizzontale (cioè uguale), e come tale si vive. Ennesimo esempio: sulla "Pravda della Sera" di oggi, l'ex lottatore continuo Riotta scrive, a sostegno di Bonino mindife, di volontari delle ONG e militari come fossero uguali, perché entrambi "guerrieri dei diritti umani". Allucinante, ma ovviamente necessario a qualcuno.

...

Mandi.
Luigi
Mi permetto di riproporre questo passo di Luigi che mi ha molto (favorevolmente) colpito. Il perchè mi ha colpito sarebbe lunghissimo da spiegare, perciò ve ne faccio grazia :D . Però quello che posterò qui sotto ad alcuni farà  forse capire di che si tratta. Faccio presente che la politica non c'entra nulla, essendo essa non altro che una conseguenza, un effetto. Le cause, cioè ciò che importa, potrebbero, anzi: è sicuramente possibile ricavarle dal confronto tra ciò che ha scritto Luigi qui sopra e ciò che, per estratti, copierò qui sotto. Mi scuso in anticipo se ciò che incollerò farà  saltare i nervi a qualcuno. Concludo l'introduzione aggiungendo un'ultima cosa, legata alle cause di cui parlavo prima: questo post che si basa sul confronto tra due scritti potrebbe essere intitolato polarità . Buona lettura :D

... Un luogo fisico che possa ospitare una Camera Internazionale delle lavoratrici e dei lavoratori autogestita, dove si possano incontrare i lavoratori e le lavoratrici, precari e non, per intraprendere un percorso di emancipazione autorganizzata sulla base di un metodo assembleare, dell' orizzontalità  delle decisioni e della solidarietà  al di là  delle divisioni "di mestiere". ...

... Ma cos'è un'autogestione: anche questo. Riteniamo che il metodo sia la riappropriazione diretta e dal basso delle nostre esigenze, l'organizzazione autogestita che si concretizzi nel continuo confronto tra individui, in maniera orizzontale, senza alcuna gerarchia di metodo o di forma, che non conceda spazio a logiche di rappresentanza o delega: quindi decisione collettive ed unanimi (assemblea), rotazione dei compiti, lotta contro ogni tendenza verticistica.


Bel confronto, eh? Tengo a precisare, ripetendomi, che la politica non c'entra per nulla. E' la concezione stessa di umanità  e, quindi, di società , qui, ad essere messa a confronto. Polarmente, come ho detto prima, essendo le due visioni opposte e, per ciò stesso, assolutamente inconciliabili. Io trovo tutto ciò molto interessante, se ne possono trarre delle conclusioni, a livello personale, estremamente utili. E delle scelte, naturalmente.

Ciao

P.S.: gli estratti qui sopra vengono da qui. Le sottolineature nei testi riportati sono state aggiunte da me.
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Abbadia
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Per fortuna non ci ho capito una mazza....
Questo mi da una qualche speranza sulle mie possibilita' di recupero a livello umano.
Per favore non spiegatemi nulla !! grazie
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Federico
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Abbadia ha scritto:Per fortuna non ci ho capito una mazza....
Questo mi da una qualche speranza sulle mie possibilita' di recupero a livello umano.
Per favore non spiegatemi nulla !! grazie
Prego, figurati

A ciascuno il suo

Ciao
Art. Federico
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Luigi
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Federico ha scritto: Mi permetto di riproporre questo passo di Luigi che mi ha molto (favorevolmente) colpito [...]
Davvero? Non l'avrei pensato... :P
D'altronde, anche rimanendo nel minimo spazio di un esercito, è noto che esso funziona finchè c'è chi comanda e chi ubbidisce. Non per nulla "loro" stanno iniziando a gran voce a chiedere un sindacato. "Quando vengono a mancare i segni, crolla la struttura" (cito a memoria).

Abbadia, solo una piccola precisazione: ho scritto di Riotta solo perchè è stato l'ultimissimo (a me noto) ad argomentare in un certo modo. Che poi tanti altri ci sguazzino alla meraviglia, lo so bene (purtroppo).
Naturalmente, le mie erano riflessioni personali che non hanno la pretesa di convincere nessuno.
Mandi.
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Abbadia
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Federico,
non so se si sia capito..ma la mia un commento irinico.... :lol:

Luigi,

credo che ci si capisca benissimo senza tante parole...

Abbadia
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Federico
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Abbadia ha scritto:Federico,
non so se si sia capito..ma la mia un commento irinico.... :lol:

...

Abbadia
Ma certo che avevo capito, e anche la mia risposta era da intendere allo stesso modo.

Ciao
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Luigi
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Un'osservazione.
Non so se è accaduto anche sugli altri quotidiani, ma ho notato che "La Pravda della Sera" dedica in questi giorni meno spazio ai tristi fatti afghani rispetto a quanto avvenuto la settimana scorsa per l'attacco di Nassriya (oggi, ad esempio, c'è solo una piccola foto con meno di cento parole di commento).

Il primo pensiero che ha cercato di farsi largo in me è che gli alpini diano fastidio anche da morti. Ma naturalmente l'ho respinto subito. Il secondo, velocemente subentrato, è che altri caduti a distanza così ravvicinata non siano sfruttabili dai pennivendoli.
Però, mi son detto, quale ne sia la ragione questo profilo basso è molto più adatto alle tradizioni dei "soldati del silenzio"...
Mandi.
Luigi
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Condivido Luigi, spero sia cosi' sempre, come sempre !
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Come già  scritto in altro "coso", non vorrei fosse un segnale di uno striciante modo di abituarsi a certi fatti.

Saluti Alpini
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Pierpa
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La poca risonanza degli eventi di Kabul rispetto a Nassirya va attribuita invece, secondo me, alla sempre scarsa attenzione che il teatro operativo afghano ha riscosso nei nostri media, salvo ovviamente nei primissimi tempi dell'intervento occidentale.
Non ci va praticamente nessuno a fare reportage o servizi televisivi, non fa notizia.

E se fosse invece vera l'ipotesi fatta da Luigi, bene: concordo con lui che scrive "...questo profilo basso è molto più adatto alle tradizioni dei "soldati del silenzio"... ".
MAI DAÛR!
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Luigi
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Pierpa ha scritto: Non ci va praticamente nessuno a fare reportage o servizi televisivi, non fa notizia
Proprio venerdì sera, TG-Kabul :P ha mandato in onda un interessante servizio da una FOB USA, presidiata anche da personale afgano: appena arrivato in zona un colpo di mortaio, si son visti aprire il fuoco un obice ed una mitragliera C/A sovietica...
Altro che la nostra retorica delle missioni di pace!
Mandi.
Luigi
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Pierpa
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Si vabbè, tg Kabul è favorito.. sta lì a due passi... :lol:
mi sa tanto di "casuale" coincidenza... :twisted:
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M26
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Caduti ed onorificenze.

Mi ricollego a quanto scritto all'inizio di questo “coso”.
Senza nulla voler togliere al sacrificio dei caduti ed al profondo ed immenso dolore dei loro cari, ma in cuor mio le parole “eroi” e “martiri” suonano un po' stridenti; così come tutto questo gran parlare di concedere le dovute onorificenze al valor militare.

Sabato scorso mi sono recato al Passo Monte Croce Carnico, luogo in cui nel corso della I Guerra si sono massacrate schiere di giovani Italiani ed Austriaci.
Fra le varie trincee e le fortificazione del Vallo Alpino, vi si trovano vari cippi commemorativi.
Di questi uno era costituito da una semplice croce in pietra, dedicato all'Artigliere Alpino Nino Paris perito nel settembre 1935.
La lapide riporta così:

caduto nel compimento del proprio dovere

quanto di più semplice, ed al tempo stesso infinitamente glorificante, si possa citare alla memoria di un militare.

Onore ai Caduti. Sempre.
Stefano
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cavalli
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Bravo M26 approvo e sottoscrivo quello che dici! ci si è dimenticato la motivazione con cui il C.te del CIMIC di Oderzo è stato incriminato dalla magistratura militare? non aggiungo altro.
rimane il dolore per chi è caduto durante l'esplettamento del servizio e il dovere al sostesgno delle famiglie.
la max trid.

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