Luigi ha scritto:...
Ricordato che per me la strategia vincente è la prima,
...Mandi.
Luigi
Di sicuro sarebbe quella. Ma...
"Crediamo che nessuno possa contestare che dal giorno in cui questo libro fu scritto (
1924, mia nota. L'Autore scrive queste righe nel 1948) la situazione è più che mai peggiorata, non soltanto in Occidente ma in tutto il mondo, sola cosa da attendersi quando non si fosse verificato un ristabilimento dell'ordine nel senso da noi indicato; d'altra parte, ed è pressoché superfluo dirlo, non ci siamo mai aspettati che tale ristabilimento dell'ordine potesse effettuarsi in così breve tempo. Bisogna tuttavia dire che il disordine è andato aggravandosi in modo ancora più rapido di quanto si sarebbe potuto prevedere, e di ciò bisogna tener conto, anche se non influisce per nulla sulle conclusioni da noi formulate.
In Occidente, il disordine in tutti i campi è diventato così evidente, che sempre più numerosi sono coloro che cominciano a mettere in dubbio il valore della civiltà moderna. Ma, benché si tratti di un segno in un certo qual modo favorevole, il risultato ottenuto non rimane con ciò meno puramente negativo; molti emettono eccellenti critiche sul presente stato di cose, ma non sanno praticamente quale rimedio porvi, e di quel che suggeriscono nulla va oltre il livello delle contingenze, per cui tutto ciò rimane manifestamente privo di ogni efficacia. Da parte nostra non possiamo se non ripetere che l'unico vero rimedio consiste in una restaurazione dell'intellettualità pura; purtroppo da questo punto di vista le probabilità di una reazione che provenga dall'Occidente in quanto tale sembrano diminuire ogni giorno di più, giacché quel che di tradizionale rimane in Occidente è sempre più contaminato dalla mentalità moderna, e di conseguenza sempre meno atto a costituire un solido fondamento per una tale restaurazione; cosicché, senza escludere nessuna delle possibilità che ancora possono esistere, pare più che mai verosimile che l'Oriente debba intervenire più o meno direttamente, nel modo da noi esposto, se un giorno o l'altro questa restaurazione dovrà realizzarsi.
D'altra parte, per quanto riguarda l'Oriente, dobbiamo convenire che i danni causati dalla modernizzazione sono andati considerevolmente aumentando, almeno dal punto dì vista esteriore; nelle regioni che più a lungo vi avevano resistito, il cambiamento sembra ormai effettuarsi a ritmo accelerato; l'India stessa ne è un esempio caratteristico. Tuttavia nulla di tutto ciò ha ancora raggiunto il cuore della Tradizione: dal nostro punto di vista, questa è la sola cosa che importi, e sarebbe senza dubbio errato attribuire un'importanza eccessiva ad apparenze che possono essere soltanto transitorie; ad ogni modo, è sufficiente che il punto di vista tradizionale, con tutto ciò che esso comporta, sia integralmente preservato in Oriente in qualche luogo inaccessibile all'agitazione della nostra epoca. E inoltre non bisogna dimenticare come in realtà tutto quel che è moderno, anche in Oriente, non sia che il segno dell'invadenza della mentalità occidentale; l'Oriente vero, l'unico che meriti realmente tale nome, è e sarà sempre l'Oriente tradizionale, quand'anche i suoi rappresentati siano ridotti a non essere più che una minoranza, ciò che attualmente è ancora ben lungi dall'esser vero. E' di questo Oriente che noi intendiamo parlare, così come, parlando dell'Occidente, ci riferiamo alla mentalità occidentale, e cioè alla mentalità moderna e antitradizionale, in qualunque luogo si possa trovare: di fatto, quella che prendiamo in considerazione è prima di tutto l'opposizione di questi due punti di vista, e non semplicemente quella di due termini geografici.
Approfitteremo infine di quest'occasione per aggiungere che siamo più che mai inclini a considerare lo spirito tradizionale, in quanto ancora vivente, come rimasto intatto unicamente nelle sue forme orientali. Se l'Occidente possiede ancora in se stesso i mezzi per ritornare alla propria tradizione e restaurarla pienamente, sta ad esso provarlo. Nell'attesa, siamo obbligati a dichiarare che finora non abbiamo rilevato il minimo indizio che ci autorizzi a supporre che l'Occidente, abbandonato a se stesso, sia realmente in grado di portare a termine questo compito, qualunque sia la forza con cui s'imponga ad esso l'idea della sua necessità ."
A chi indovina Autore e Titolo, un bacio in fronte
Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86