Avatar utente
Hellis
Tenente
Tenente
Messaggi: 2617
Iscritto il: ven gen 24, 2003 2:22 pm
Località: Parma

Beppe, quel che voglio dire è un attimo più avanti.

Tu puoi aprire quel documento PDF e fare il copia e incolla perchè il Colonnello Usa si è dimenticato di spuntare un flag nelle proprietà  del documento, per cui ammette l'operazione di copia e incolla: visto che si è ufficialmente dimenticato di spuntarlo tu puoi fare il copia e incolla, altrimenti ciccia; tutto ciò non in ambito Acrobat Reader (che è gratuito), ma in ambito Acrobat (che costa circa 350 €), ovvero il software che ti permette di creare, modificare, gestire i pdf. Tutto ciò in teoria.

In teoria solo chi ha la password di protezione del documento può modificarlo, o accedere a queste proprietà : ad esempio lo puoi rendere leggibile ma non stampabile, leggibile ma non copincollabile etc etc.

Ma per un istante mettiamo che il Colonnello avesse proceduto regolarmente, quindi avesse spuntato il falg che vieta il copia e incolla, e protetto il tutto con una password come da manuale.

Ora se io volessi comunque leggere tutti gli omissis, le parti nascoste, o più semplicemente avere in chiaro quel file PDF protetto dal colonnello usa, basta che faccio click col destro mouse sul file, lo salvo sul mio pc, acquisto un tool o ne cerco uno gratis (e credimi ci sono e funzionano), e nel giro di 2,5 minuti ho sprotetto il documento riservato.
Tutto ciò eseguito da un modestissimo utente. Figurati un hacker che riesce ad entrare nel sistema informatico di una banca.
Il sistema di protezione del documento, anche se fosse stato implementato correttamente dal colonnello, è una fetecchia al cubo, ergo quel documento segretissimo sarebbe comunque stato reso disponibile in chiaro nel giro di due minuti.

Ora un ci vedi tu l'Esercito USA, che implementa sistemi di crittografia avanzatissimi etc etc, pubblicare un documento pieno di omissis con un grado di protezione avente un'efficacia prossima allo 0?

Io non ci credo alla giustificazione della dimenticanza della spuntatura del flag. Non sono un complottista, ma quegli omissis erano li per essere raggiunti.
Avatar utente
Federico
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2165
Iscritto il: lun dic 09, 2002 4:59 pm

Se si vuole che il documento creato con Acrobat (poniamo una presentazione: in questo si tratta all'incirca di una cosa simile (ma infinitamente migliore) a Powerpoint) risulti protetto e non modificabile, blindato, le protezioni del documento mediante password e/o flag spuntati non servono ad una cacchio. Motivo: la password è ovviamente scritta nel file (anche se non la si vede: altrimenti come farebbe il file a sapere che voi l'avete inserita giusta o sbagliata?) per cui o con un editor di testo o, meglio ancora, con un hex editor, ti vissualizzi tutto il file (e pure di più, anche cose che non sapevate di avere nel computer o, in questo caso, nel pc di chi ha creato il file), trovi la password, et voilà , file aperto.

Tutto questo vale per qualsiasi password e flaggaggi vari di tutti i programmi di normale uso: Word, Excel, Powepoint, Access eccetera.

Ma con Acrobat puoi fare una cosa che con gli altri non puoi fare: convertire TUTTO il file in un'immagine con estensione .pdf: in questo modo la famigerata pecetta nera di cui trattiamo (che è un attributo grafico, non convertibile in testo e quindi non riconosciuto da Word), sovrapposta al testo, ed il testo stesso (che è testo, come in Word) diventano una cosa sola, diversa dalle precedenti: un'immagine con estensione .pdf. Il file è sempre leggibile da Acrobat Reader (è quindi consultabile da tutti) ma non è più modificabile.

Il buon Macchianera o chi per lui, in questo caso, non avrebbe avuto un tubo da selezionare e copincollare: quello che si vede è un unicum, come una foto. Lo stesso risultato lo si ottiene "stampando" il file su di una stampante virtuale e/o facendo "stampa" --> salva come .pdf: se aprite questo file, vedete che è come una foto.

Certo: con Photoshop ci puoi intervenire e magari modificarlo in qualche maniera: ma le pecette mica le puoi togliere e vederci sotto.

Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86
Beppe
Maggiore
Maggiore
Messaggi: 4255
Iscritto il: lun dic 09, 2002 10:36 pm
Località: Prato - Vernio
Contatta: ICQ Sito web

Hellis...aoh! ti stavo dando ragione! :)))
Beppe - http://www.gruppoalpiniprato.it - Riservismo Estremo
Immagine
Avatar utente
Hellis
Tenente
Tenente
Messaggi: 2617
Iscritto il: ven gen 24, 2003 2:22 pm
Località: Parma

Qualche tempo fa, per contratto, dovevo fornire a un Cliente l'Analisi dei rischi della macchina. QUesto documento è solitamente riservato, e non vige nessun obbligo di consegnarlo al Cliente, a meno di specific accordi contrattuali.
Ora, se un tuo concorrente può sbirciare e soprattutto copincollare la tua analisi dei rischi, diciamo che a seconda della macchina, può risparmiare qualche decina di migliaia di euro.
Pertanto si è molto restii a dare questo documento.
Ovviamente nel caso eccezionale di cui sopra, e si doveva fornire una Spa che costruiva anche mezzi militari, concordammo di consegnare l'Analisi dei rischi in fromato Acrobat PDF, con varie discalimer da loro controfirmate. Inoltre, utilizzando le protezioni di Acrobat, non sarebbe stato possibile stampare e/o copincollare il documento.
Non utilizzammo la funzione della sovrapposzione del layer, perchè a noi interessava che il cliente potesse consultare il documento, ma non divulgarlo in formato cartaceo e sopratutto, nel caso fosse finito nelle mani della concorrenza, almeno che non fosse copincollabile.
Uno dei nostri softwaristi sorrise, e disse che stvamao perdendo un sacco di tempo: creato il file pdf, falggato e protetto, lui scaricò un tool grautito che individuò tranuqillamente la password.
Aperto il file utilizzando la password, rimosse i flag e lo salvò in modo completamente trasparente copincollabile e stampabile.

Il file pdf non è esattamente una foto: la sarebbe se lo si esportasse in jpeg o tif o formato similare.
Se Acrobat può esportare un pdf come una immagine vettoriale non lo so, ma comunque il colonnello usa certamente non ha usato questa eventuale funzione. Prova ne è che, non flaggando l'opzione che vieta il copincolla, il contenuto nel layer sottostante era disponibile, quindi evidentemente c'era. E pertanto, mi ripeto, con questa procedura gli omissis erano comunque disponibili praticamente a chiunque.

Normalmente ed in sostanza (a meno della funzione particolare che cita Federico, ma che non trovo) non è che flaggando l'opzione esporti un immagine, e non flaggandola esporti un documento: la spunta del flag non abilita il destro mouse al copincolla..
Avatar utente
Federico
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2165
Iscritto il: lun dic 09, 2002 4:59 pm

Hellis ha scritto: ...

Normalmente ed in sostanza (a meno della funzione particolare che cita Federico, ma che non trovo) non è che flaggando l'opzione esporti un immagine, e non flaggandola esporti un documento: la spunta del flag non abilita il destro mouse al copincolla..
Appunto: flaggare o meno quelle opzioni non fa che comunicare al programma che quel particolare file che sta visualizzando ha delle opzioni abilitate/disabilitate. Il tutto è "protetto" da password (uso le virgolette perchè la protezione è più una pia intenzione che una sicurezza reale). Le stesse opzioni, mutatis mutandis, le ritroviamo ad esempio in Excel quando abbiamo la possibilità  di autorizzare o meno le modfiche a certe celle, ad esempio, oppure di chiudere con password il file.

Si tratta, nella migliore delle ipotesi, di sicurezze operative: se ad esempio alcune celle contengono complicate formule che fanno riferimento ad altre "zone" del foglio di calcolo, e se su quel file debbono operare molte persone, per evitare il rischio che qualcuno accidentalmente faccia dei casini dive non deve, bloccare alcune celle dietro ad una password risulta certamente di aiuto. Ma se, invece, i dati contenuti nel foglio elettronico sono riservati, nel senso che devono venire a conoscienza esclusivamente delle persone autorizzate, è assolutamente opportuno utilizzare dei veri e propri sistemi di criptazione. Ce ne sono, in giro, anche a "doppia chiave".

Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86
Avatar utente
Hellis
Tenente
Tenente
Messaggi: 2617
Iscritto il: ven gen 24, 2003 2:22 pm
Località: Parma

Perfetto Federico. Siamo d'accordo.

Quindi, a mio avviso, proteggere un documento del genere, ma soprattutto proteggerne gli omissis, utilizzando comunque funzioni standard offerte da Acropbat, equivale alla "pia intenzione".
Avatar utente
Federico
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2165
Iscritto il: lun dic 09, 2002 4:59 pm

Hellis ha scritto:Perfetto Federico. Siamo d'accordo.

Quindi, a mio avviso, proteggere un documento del genere, ma soprattutto proteggerne gli omissis, utilizzando comunque funzioni standard offerte da Acropbat, equivale alla "pia intenzione".
Esattamente. Come lo sarebbe credere che un file di Excel "chiuso" con password sia impenetrabile.

Posto che in linea teorica nulla lo è, la password dei programmi Office (per citare quelli di più comune diffusione) va bene al limite per tenere lontano un curioso un po' sprovveduto.

Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86
Avatar utente
Luigi
Capitano
Capitano
Messaggi: 3075
Iscritto il: sab dic 14, 2002 4:12 pm
Località: Piacenza

cavalli ha scritto:per Luigi: La differenza sta che sono caduti con le armi in mano o morti sotto tortura o rimasti volontariamente in Russia per aiutare i prigionieri, esempi non ne mancano, andarsi leggere le motivazioni.
Pensi che non ne abbia mai lette?
Calipari, funzionario del SISMI, si è sacrificato in zona di guerra per proteggere una connazionale.
Dove sta la differenza?
in ogni caso si vuole la testa dei quei soldati per farne cosa? estradarli in Italia per processarli? gli U.S. difendo a torto o ragione sempre i propi militari, qualcuno del forum si è mai calato nei panni di costoro? si è chiesto cosa averebbe fatto in quella situazione?
Già , il Pentagono protegge i suoi soldati. Pure noi, visto che crediamo al loro racconto e non a quello dei nostri.
Questa è la differenza fra gli USA e l'Italia.

Quanto al resto, sai meglio di me che se si violano le consegne si paga...
Se uno è soldato, accetta anche il rischio di sbagliare ed assumersi le proprie responsabilità . Come fa, in genere, la gente comune.
I militari della NG in Iraq operano di sicuro in condizioni difficili.
Ma fa parte della loro condizione di soldati. E visto che non sono di leva, potevano pensarci prima.

Ma questo è già  un livello più interno della questione. Il mio discorso era molto più generale. Come sia andata realmente non si sa.
Solo che, fra il governo di un paese alleato e una decina di loro soldati (neppure dei migliori), gli USA scelgono i secondi. Noi, pure.
Mi pare sconfortante.
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


Immagine
Avatar utente
cavalli
Maggiore
Maggiore
Messaggi: 4247
Iscritto il: sab feb 01, 2003 2:59 pm

appunto perchè non si sà  come esattamente sono andate le cose prima di conferire la massima decorazione al valore dovevano pensarci un po. E chi non ti dice che sia stato l'urto dei proiettili mandarlo addosso alla Signora?
comunque siano andate le cose negli ultimi tempi nella nostra Patria "EROE" spesso e volentieri è stato usato un modo poco appropriato.
Non mi dilungo oltre......... resta il fatto che era una missione gestita male,. molto male.....
La max trid.
Avatar utente
Abbadia
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2136
Iscritto il: mer feb 26, 2003 12:42 pm
Località: imperia

Sul significato dela parola "eroe" nei tempi passati e presenti forse ognuno avrebbe da dire e parecchio, e alla fine ognuno resterebbe della propria idea.
Anche in questo caso, come in mille altri...l"eroe" évenuto bello e comodo a fini poltici e non ci si é fatti tanti scrupoli ad usarlo...come sempre..
Io credo che quando uno fa il suo lavoro, e fa il suo dovere fino in fondo, dovrebbe essere una cosa normale, non "eroica" !
E non parlo per Calipari o almeno, non solo per Calipari di cui ho tutto il rispetto di questo mondo.
Forse un po' di piu' "eroici" sono stati i montanari , i malgari, i montanari visto che siamo alpini, che, non da volontari, hanno lasciato i loro vent'anni sul Carso, in Africa, in Albania o in Russia, facendo quallo che era chiesto loro, senza capirlo e senza condividerlo.
Ma quelli non servivano...si sono date medaglie a chi li tradiva e a chi li mandava allo sbaraglio...erano molto piu'...rappresentativi.
Ecco, scusate, vedete che sono il primo io a farmi trascinare...

Saluti sereni a tutti

Abbadia Ga tau
Avatar utente
Luigi
Capitano
Capitano
Messaggi: 3075
Iscritto il: sab dic 14, 2002 4:12 pm
Località: Piacenza

Abbadia ha scritto: Anche in questo caso, come in mille altri...l"eroe" évenuto bello e comodo a fini poltici e non ci si é fatti tanti scrupoli ad usarlo...come sempre..
Io credo che quando uno fa il suo lavoro, e fa il suo dovere fino in fondo, dovrebbe essere una cosa normale, non "eroica" !
E non parlo per Calipari o almeno, non solo per Calipari di cui ho tutto il rispetto di questo mondo.
Forse un po' di piu' "eroici" sono stati i montanari , i malgari, i montanari visto che siamo alpini, che, non da volontari, hanno lasciato i loro vent'anni sul Carso, in Africa, in Albania o in Russia, facendo quallo che era chiesto loro, senza capirlo e senza condividerlo.
Ma quelli non servivano...si sono date medaglie a chi li tradiva e a chi li mandava allo sbaraglio...erano molto piu'...rappresentativi.
Ecco, scusate, vedete che sono il primo io a farmi trascinare...
Le decorazioni le hanno date anche ai ragazzi di Russia.
E per coloro di cui non si seppe l'eroismo ci sono quelle, ancora più importanti, alle Bandiere.

La MOVM a Calipari non ha legami con il fatto che a sbagliare sia stato lui, o i GIs, od entrambi. Gliel'hanno concessa per aver salvato la giornalista del "Manifesto".
Sono due cose differenti.
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


Immagine
Avatar utente
Hellis
Tenente
Tenente
Messaggi: 2617
Iscritto il: ven gen 24, 2003 2:22 pm
Località: Parma

Mah, capisco il valore simbolico di una medaglia e condivido fino ad un certo punto gli aspetti della questione.
Però mi chiedo se non sia sufficiente ricordare Calipari come un onesto, corretto, leale, coraggioso Servitore dello Stato.
Non c'è già  tutto il rispetto possibile dicendo questo? una medaglia fa la differenza fra un pirla che si è preso una schioppettata ed un eroe?
Se la medaglia pone in essere questa differenza, allora ben venga.
E allora tutti quelli che sono morti per servire la Patria e non l'hanno avuta per mille motivi?
E tutti quelli che meriterebbero una medaglia al valor civile?
Avatar utente
cavalli
Maggiore
Maggiore
Messaggi: 4247
Iscritto il: sab feb 01, 2003 2:59 pm

Hellis che ci vuoi fare in questa nostra Patria (scassata) da qualche tempo le autorità  distribuiscono medaglie e riconoscimenti a pioggia quello che mi manda ijn bestia è che conferiscono tali decorazioni come MOVM o l'ordine militare per azioni che di eroico hanno poco a che fare. Esistono altre decorazioni o riconoscimenti che possono testimoniare la lealtà , professionalità  ecc. senza toccare quelle, poche, decorazioni che possono testimoniare atti di eccezionale valore.
la max trid.
Avatar utente
Hellis
Tenente
Tenente
Messaggi: 2617
Iscritto il: ven gen 24, 2003 2:22 pm
Località: Parma

Importazione della democrazia:

Los Angeles, dieci agenti sotto inchiesta
per aver sparato 120 colpi contro auto
L'incredibile sparatoria ripresa da un video-amatore

LOS ANGELES - Un inseguimento ad alta velocità  per le strade di Monterey Park: un gruppo di agenti ha seguito un fuoristrada e quando è riuscito a bloccarlo, bucando le gomme, si è avvicinato alle vettura ferma aprendo il fuoco. La scena della sparatoria è stata ripresa da una videocamera amatoriale e ora i dieci agenti della polizia di Los Angeles sono finiti sotto inchiesta per aver sparato 120 colpi contro l'automobile. Il guidatore, che era disarmato, è rimasto ferito; le sue condizioni sono stazionarie.

L'indagine è stata aperta dallo stesso ufficio dello sceriffo della contea di Los Angeles in cui lavorano i dieci. "La domanda è: dovevano sparare tutti quei colpi che hanno sparato?", ha sottolineato lo sceriffo Lee Baca.

Dopo un inseguimento nel quartiere residenziale di Compton, i dieci vicesceriffi sono riusciti a bloccare il Suv bianco guidato da Winston Hayes, 44 anni. Non è chiaro perché Hayes fosse finito nel mirino della polizia; quando è stato interrogato ha raccontato che era solo un po' alterato dalla cocaina. Di certo, non appena ha fermato la macchina i poliziotti l'hanno circondato e cominciato a sparare. "Attenti al fuoco incrociato, attenti al fuoco incrociato", ha urlato uno degli agenti ripresi nel filmato.

Alcuni dei colpi hanno centrato Hayes alla gola, a un dito e a una spalla. Un poliziotto è stato colpito, ma indossava il giubbotto antiproiettile che lo ha protetto. Alcune pallottole sono finite contro cinque case delle vicinanze, rotto i vetri alle finestre e costretto gli inquilini terrorizzati a gettarsi a terra nel panico.


Leggendo questi fatti, la morte di Calipari non pare più una cosa così abnorme
Beppe
Maggiore
Maggiore
Messaggi: 4255
Iscritto il: lun dic 09, 2002 10:36 pm
Località: Prato - Vernio
Contatta: ICQ Sito web

non mi meraviglio, d'altronde hanno un cow-boy al comando!
e poi si sa le strade ormai sono diventate dei far-west
Beppe - http://www.gruppoalpiniprato.it - Riservismo Estremo
Immagine

Torna a “Vita Alpina di tutti i giorni - Sola Lettura”