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Re: Ridatemi la Penna.

Luigi ha scritto:
Federico ha scritto: Grazie per la bellissima e storica foto. Chissà  come mai, ma sul calendesercito 2005, celebrativo della Leva, non mi pare di averne viste di simili. Chissà  perchè?
Vero, è? :oops:
Volti così, seri, puliti, orgogliosi, non sono forse da mostrare...

Una piccola nota sulla cinghia di trasporto (o bindella, se non erro, per il FAL TA): una dei primi insegnamenti ricevuti è che si usa solo per le cerimonie. Perchè? Altrimenti viene naturale, come dire, "adagiarsi", ovvero rilassarsi e non impugnare l'arma correttamente. Quando si era in addestramento di pattuglia l'arma andava tenuta contro l'incavo della spalla, dito lungo il ponticello, pronta al fuoco.

Mandi.
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Si, anche a noi quando eravamo di pattuglia (col FAL se in esercitazione, col Garand se in polveriera/guardia) avevano detto di non usare mai la cinghia. L'arma andava tenuta "in caccia" (così si diceva da noi), dalla descrizione che fai era identica alla modalità  da te descritta. Ma io mi riferivo più che altro alle tracolle moderne "da professionisti", che se non ho capito male sono a tre punti di attacco e fanno come un giro intorno al collo e ad una spalla. Mi pare che queste, almeno un po', aiutino a sorreggere l'arma. Mi sbaglio?

Ciao
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Re: Ridatemi la Penna.

Beppe ha scritto:
Federico ha scritto:Immagine

ma soprattutto si va a giro ancora col FAL?
Luigi non lo sai che anche in guerra c'è la pausa mensa? :lol:
Beppe: la missione in Mozambico è avvenuta ante adozione/distribuzione ai reparti della "famiglia" di armi Beretta in calibro 5,56 NATO. Perciò: o il FAL TA che vedi nella foto (che come ho già  detto, per me ai nuovi "plasticoni" gli fa un gran baffone), oppure Garand. Altro mica c'era. E questo anche se il Susa, almeno una sua Compagnia, nel 1986 fosse reparto designato a testare sul campo i nuovi Beretta. La nuova arma, quindi, la conoscevano. Nello stesso periodo il Saluzzo testava la concorrenza, cioè l'arma prodotta dalla Franchi (di derivazione Heckler und Koch). Molto migliore (ad occhio era molto più robusta) ma predestinata ad essere scartata.

Ciao
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Re: Ridatemi la Penna.

Federico ha scritto: Ma io mi riferivo più che altro alle tracolle moderne "da professionisti", che se non ho capito male sono a tre punti di attacco e fanno come un giro intorno al collo e ad una spalla.
Tre punti di attacco? Mi sembra difficile, perchè l' SC ne ha solo due, ed in alcuni "arrangiamenti" della cinghia questa viene fissata ad uno solo degli agganci.
Forse non capito bene... :roll:
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Bricchetto ha scritto:Sempre in Mozambico, ma qui il Monte Cervino è senza penna. vai a capire.

Immagine
Non solo: hanno pure la SCBT verde oliva (mitica!), con tasconi sulle gambe (come noi) ma fanno il presentat' arm con l'arma a tracolla sulla spalla destra.

Credo che fosse una banfata tipica dei Parà , probabilmente inculcata alla SMIPAR (penso che pure la Folgore facesse così).

Noi col FAL per fare il presentat' arm facevamo gli stessi movimenti che col Garand. Partendo da Riposo e arma sul "Pied Arm" (arma appoggiata col calcio a terra, tenuta con la mano destra all'altezza della base del tromboncino, inclinata in avanti (Riposo) oppure tenuta diritta in piedi, lungo la gamba destra (Attenti)):

Attenti

- Baionetta (mano sx che si incrocia sul davati del corpo e va a sorreggere l'arma che si inclina verso sx fino ad avere il tromboncino "propio li" cioè al centro del corpo, la mano dx intanto va sulla sinistra a prendere la baionetta, la estrae da fodero e con fluido movimento la va a posizionare al suo posto sul tromboncino (tutti qusti movimenti andavano fatti insieme ai colleghi e andavano quindi testati nella tempistica. Si imarava a "tenere il tempo" mentalmente), fino a far combaciare il fermo sul manico della stessa con lo zucchetto posto sull'arma. Lo scatto finale, cioè l'inserimento del fermo nello zucchetto andava fatto TUTTI INSIEME in modo da sentire un solo "clack" e non una raffica!, fatto questo la mano sx ritornava di scatto (movimento sincronizzato con gli altri) dove stava e cioè lungo la cucitura dei pantaloni, la destra scendeva verso la base del tromboncino e riportava l'arma lungo la gamba dx, in posizione di Attenti))

Riposo (se del caso. Posizione come con l'arma senza baionetta).

altrimenti si passava direttamente (essendo già  in posizione di Attenti) al Presentaaat'-- ARM! al presentaat la mano sx si muove verso dx, mentre la dx sposta l'arma sul davanti. Al ARM!, avviene tutta una serie di movimenti che vanno sicnronizzati all aperfezione coi colleghi: la mano sx alza l'arma, la dx è lungo la gamba dx. La sx, sa sola, porta l'arma verso l'alto, stando lungo l'asse centrale verticale del corpo, fino ad evere lo zucchetto della baionetta a livello degli occhi, al centro. La mano sx regge l'arma dalla parte di legno che sta sotto alla canna (che non mi ricordo come si chiama, scusate), col pollice diritto lungo l'asse longitudinale dell'arma, avendo la punta del dito a livello della fine della parte di legno dell'arma, verso la sua volata. Arrivati a questo punto (arma sospesa davanti agli occhi, ma diritta, verticalissima, "mica siete dei pescatori, ca**o!!") la mano dx scatta verso l'impugnatura (sul FAL TA è a pistola) e colpendola col palmo della mano (si deve sentire bene una sola botta) la impugna.

E qui si sta il tempo nesessario. tenendo presente che se l'impugnatura può aiutare a distribuire il peso, in realtà  bisogna fare affidamento il più possibile al braccio sx, perchè atrimenti si rischia di "andare a pesca" con l'arma.

Pieeed ARM!, in pratica per scendere si fa al contrario ciò che si è fatto per salire, ma passando per il saluto all'arma: la mano dx sale verso la sx, prende l'arma, la porta, tenedola sempre in alto, ma non a livello degli occhi: lo zucchetto va + o - a livello dell'ascella dx, verso dx e si ferma un attimo. La mano sx allora, ben tesa (a penna) si porta verso l'arma, all'altezza della spalla sx ed esegue il saluto all'arma (si tratta di una serie di angli retti: tra il braccio e il corpo, verso il davanti, tra braccio ed avambraccio), ridiscendendo poi verso la gamba sx, di scatto, dando una pacca (UNA, non una raffica) alla gamba stessa. Nel contempo il braccio dx porta l'arma sulla posizione di pied arm (Attenti), col calcio di fianco al piede dx e arma lungo la gamba dx. Pacca su gamba sx e calcio a terra/arma lungo la gamba dx sono coontemporanei.

Riposo (sia per attenti che per riposo i piedi si muivono come per i medesimi ordini senza arma), la mano dx porta la canna verso il davanti, facendo perno sul calcio, che resta esattamente dove stava prima.

Di nuovo Attenti per dare il Levate! Dalla posizione di Attenti la mano sx va verso il centro del corpo, dove la dx sposta la canna dell'arma. Si regge l'arma con la sx mentre la dx estare la baionetta e la si reinserisce nel fodero (un solo clack) e si riporta la dx sull'arma. Quindi, come un sol uomo, l'arma ritorna dove si trovava: lungo la gamba dx, mentre la sx va lungo la sx (una sola pacca).

Sia il Baionetta, che il Levate vanno fatti con la testa FERMA, sguardo fisso sul davanti e quindi alla cieca. Il Cappello Alpino, con la sua Penna, rende il tutto molto più difficile dato che i più piccoli movimenti della testa si notano moltissimo all'interno di un reparto inquadrato. Per me è stata forse la cosa più difficile il tenere la testa ferma immobile mentre si fanno tutti questo movimenti. La "tempistica", cioè la coordinazione di tuti su dei tempi scanditi, invece, forse perchè ho un buon orecchio musicale, non ha mai rappresentato un problema, al contrario di altri.

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Re: Ridatemi la Penna.

Luigi ha scritto:
Federico ha scritto: Ma io mi riferivo più che altro alle tracolle moderne "da professionisti", che se non ho capito male sono a tre punti di attacco e fanno come un giro intorno al collo e ad una spalla.
Tre punti di attacco? Mi sembra difficile, perchè l' SC ne ha solo due, ed in alcuni "arrangiamenti" della cinghia questa viene fissata ad uno solo degli agganci.
Forse non capito bene... :roll:
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A me pare di avere visto (ripeto: pare, e forse non addosso ai nostri) che al giorno d'oggi portano l'arma come "appesa", cioè la cinghia fa come un giro sopra ad una spalla ed intorno al collo e poi si fissa verso il centro dell'arma, nella zona del castello/impugnatura. In questo mdo si vedono i soldati far scorrere l'arma verso dietro, se per esempio si chinano per raccolgliere qualche cosa, e poi rifarla scorrere verso il davanti per poi portarla verso il torace.

Di sicuro queste cose con le cinghie del FAL non riuscivi a farle, erano troppo corte.

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Re: Ridatemi la Penna.

Federico ha scritto: A me pare di avere visto (ripeto: pare, e forse non addosso ai nostri) che al giorno d'oggi portano l'arma come "appesa", cioè la cinghia fa come un giro sopra ad una spalla ed intorno al collo e poi si fissa verso il centro dell'arma, nella zona del castello/impugnatura. In questo mdo si vedono i soldati far scorrere l'arma verso dietro, se per esempio si chinano per raccolgliere qualche cosa, e poi rifarla scorrere verso il davanti per poi portarla verso il torace.
Ok, capito. :D
Si, è proprio così (i punti di attacco all'arma sono sempre due).
Inoltre la cinghia è praticamente doppia, ed una delle parti può essere resa libera per "semplificare" i movimenti (a me è sempre sembrato li complicasse...)
Mandi, e compliments per la libretta sopra. :P
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Re: Ridatemi la Penna.

Luigi ha scritto:
Federico ha scritto: A me pare di avere visto (ripeto: pare, e forse non addosso ai nostri) che al giorno d'oggi portano l'arma come "appesa", cioè la cinghia fa come un giro sopra ad una spalla ed intorno al collo e poi si fissa verso il centro dell'arma, nella zona del castello/impugnatura. In questo mdo si vedono i soldati far scorrere l'arma verso dietro, se per esempio si chinano per raccolgliere qualche cosa, e poi rifarla scorrere verso il davanti per poi portarla verso il torace.
Ok, capito. :D
Si, è proprio così (i punti di attacco all'arma sono sempre due).
Inoltre la cinghia è praticamente doppia, ed una delle parti può essere resa libera per "semplificare" i movimenti (a me è sempre sembrato li complicasse...)
Mandi, e compliments per la libretta sopra. :P
Luigi
Meno male, non riuscivo a spiegarmi.

Mica male come libretta, no?

Pensa a starsene 15 minuti o più, immobili sul Presentat Arm fatto in quella maniera. E col Garand. Che non ha l'impugnatura a pistola che un po' ti aiuta a bilanciare il peso fra le due braccia. per non parlare di chi usava il FAL normale, che l'impugnatura a pistola non ce l'aveva.

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Re: Ridatemi la Penna.

Federico ha scritto: Pensa a starsene 15 minuti o più, immobili sul Presentat Arm fatto in quella maniera. E col Garand. Che non ha l'impugnatura a pistola che un po' ti aiuta a bilanciare il peso fra le due braccia. per non parlare di chi usava il FAL normale, che l'impugnatura a pistola non ce l'aveva.
Vuoi fare proprio far pesare tutta la mia figliolanza eterna... :D
Ricordo ancora le non belle sensazioni del presentat-arm fatto con l'SC, che veniva sorretto in pratica da tutto il braccio, ed eventualmente presentava l'extrema ratio di appoggiare l'impugnatura a pistola sul cinturone (con il dovuto tatto, altrimenti si rischiava lo sbrago del medesimo). Posso dunque solo immaginare il farlo in modo "tradizionale"...

Comunque comprendo dalle foto (anche se, per ovvie ragioni non condivido...) il tuo considerare Garand e FAL dei "signori fucili" rispetto ai plasticoni odierni. Lo stile è certo di un altro livello.
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Re: Ridatemi la Penna.

Luigi ha scritto:
Federico ha scritto: Pensa a starsene 15 minuti o più, immobili sul Presentat Arm fatto in quella maniera. E col Garand. Che non ha l'impugnatura a pistola che un po' ti aiuta a bilanciare il peso fra le due braccia. per non parlare di chi usava il FAL normale, che l'impugnatura a pistola non ce l'aveva.
Vuoi fare proprio far pesare tutta la mia figliolanza eterna... :D
Ricordo ancora le non belle sensazioni del presentat-arm fatto con l'SC, che veniva sorretto in pratica da tutto il braccio, ed eventualmente presentava l'extrema ratio di appoggiare l'impugnatura a pistola sul cinturone (con il dovuto tatto, altrimenti si rischiava lo sbrago del medesimo). Posso dunque solo immaginare il farlo in modo "tradizionale"...

Comunque comprendo dalle foto (anche se, per ovvie ragioni non condivido...) il tuo considerare Garand e FAL dei "signori fucili" rispetto ai plasticoni odierni. Lo stile è certo di un altro livello.
Mandi
Luigi
:lol:

Attenzione: il mio dire che il FAL gli fa un baffo ai moderni plasticoni deriva solamente da questo: vorrei vedere un SC/70, dopo 30 anni di uso najesco, essere ancora in grado di sparare più che decentemente (col mio, a 100m, si facevano delle discrete rose (col Garand ancora meglio) sulla sagoma (e non sono un tiratore "dotato"), presentarsi decorosamente come aspetto fisico eccetera. Sulle prestazioni dei fucili di oggi non posso dire nulla, non avendo mai avuto la fortuna di provarli. Non dubito che siano, tutto considerato, anche migliori dei "miei ferri vecchi", ma essendo io un tenace conservatore (come vado poco di moda oggi eh? :D ), esponente dell'ancien regime ( :lol: ), capirai il perchè di quanto ho detto.

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Re: Ridatemi la Penna.

Federico ha scritto:
Luigi ha scritto:
Federico ha scritto: Pensa a starsene 15 minuti o più, immobili sul Presentat Arm fatto in quella maniera. E col Garand. Che non ha l'impugnatura a pistola che un po' ti aiuta a bilanciare il peso fra le due braccia. per non parlare di chi usava il FAL normale, che l'impugnatura a pistola non ce l'aveva.
Vuoi fare proprio far pesare tutta la mia figliolanza eterna... :D
Ricordo ancora le non belle sensazioni del presentat-arm fatto con l'SC, che veniva sorretto in pratica da tutto il braccio, ed eventualmente presentava l'extrema ratio di appoggiare l'impugnatura a pistola sul cinturone (con il dovuto tatto, altrimenti si rischiava lo sbrago del medesimo). Posso dunque solo immaginare il farlo in modo "tradizionale"...

Comunque comprendo dalle foto (anche se, per ovvie ragioni non condivido...) il tuo considerare Garand e FAL dei "signori fucili" rispetto ai plasticoni odierni. Lo stile è certo di un altro livello.
Mandi
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:lol:

Attenzione: il mio dire che il FAL gli fa un baffo ai moderni plasticoni deriva solamente da questo: vorrei vedere un SC/70, dopo 30 anni di uso najesco, essere ancora in grado di sparare più che decentemente (col mio, a 100m, si facevano delle discrete rose (col Garand ancora meglio) sulla sagoma (e non sono un tiratore "dotato"), presentarsi decorosamente come aspetto fisico eccetera. Sulle prestazioni dei fucili di oggi non posso dire nulla, non avendo mai avuto la fortuna di provarli. Non dubito che siano, tutto considerato, anche migliori dei "miei ferri vecchi", ma essendo io un tenace conservatore (come vado poco di moda oggi eh? :D ), esponente dell'ancien regime ( :lol: ), capirai il perchè di quanto ho detto.

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...pensa che un Alpino del Monte Cervino, lo scorso 2 giugno, ha definito l'M4 un fucile "usa e getta", mentre il nostro Ar 70, "buono, ma ingombrante, grosso, però fatto bene".
Come cambiano i tempi, eh?!
Ormai è tutto sull'usa e getta.
Prima scbt, fucile e gibernaggi erano fatti per durare (mio padre portò il cappotto da aviere a casa per farlo rivoltare), militare era sinonimo di qualità , pensa ai campeggi fatti con gli zaini militari nei '70, '80. Andarono in disuso solo perché dal nord Europa arrivarono quelli col telaio in metallo. Se no, erano indistruttibili.
Le scbt durano poco, si strappano e si consumano, solo che vedi i militari che scendono dall'aereo (di linea) con altre 2 incellophanate (non nello zaino!) di scorta.
A me mancano le cassate gelato. Non sto scherzando, le fa solo Sammontana ma sono una mezza schifezza. Il croccante all'amarena, invece, non mi ha mai entusiasmato.
Quindi, dico io, voi datemi un Leopard!, che io penso al resto... :lol:
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Re: Ridatemi la Penna.

Federico ha scritto: Attenzione: il mio dire che il FAL gli fa un baffo ai moderni plasticoni deriva solamente da questo: vorrei vedere un SC/70, dopo 30 anni di uso najesco, essere ancora in grado di sparare più che decentemente (col mio, a 100m, si facevano delle discrete rose (col Garand ancora meglio) sulla sagoma (e non sono un tiratore "dotato") [...]
Purtroppo posso riferirmi solo allo "stile", non avendolo mai provato (solo impugnato al corso capisquadra).
Se ci fosse la possibilità , mi piacerebbe comprare un TA "civilizzato", ma mi sembra si sia già  parlato della triste fine che fanno... :roll:

[Comunque io mi definisco "tradizionalista": è molto più elegante 8)]
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Re: Ridatemi la Penna.

Bricchetto ha scritto: ...pensa che un Alpino del Monte Cervino, lo scorso 2 giugno, ha definito l'M4 un fucile "usa e getta", mentre il nostro Ar 70, "buono, ma ingombrante, grosso, però fatto bene".
Il che è tutto dire, visto che a sentire chi ha provato sia FAL che SC non ci sono dubbi nel considerare migliore il primo.
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Per comprare un TA Luigi ci sono 2 possibilità .

1 (la piu' pratica e meno dispendiosa :D )ti trasferisci in america prendi la licenza classe 3 e lo compri tale quale full-auto senza modifiche per soli circa 8500$ :shock: (attualmente in vendita su sito americano)

2 compri un bm62 civile (simile al fal fanteria ma brunito lucido e senza tromboncino) cifre superiori ai 3000€(mi pare) e gli monti il calcio del TA (abbastanza comune) commettendo tra l'altro un reato se te lo trovano. :cry:
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linzen ha scritto:Per comprare un TA Luigi ci sono 2 possibilità .

1 (la piu' pratica e meno dispendiosa :D )ti trasferisci in america prendi la licenza classe 3 e lo compri tale quale full-auto senza modifiche per soli circa 8500$ :shock: (attualmente in vendita su sito americano)

2 compri un bm62 civile (simile al fal fanteria ma brunito lucido e senza tromboncino) cifre superiori ai 3000€(mi pare) e gli monti il calcio del TA (abbastanza comune) commettendo tra l'altro un reato se te lo trovano. :cry:
Propenderei per la prima...

curiosità : ma come ci è arrivato un TA (il mio sogno nel cassetto delle impossibilità , date le leggi...) negli U.S.A.?

Visto che vanno via per 'ste cifre, non è che magari all'E.I. converrebbe venderli sul mercato degli appassionati invece che mandarli, a peso, in fonderia (che tristezza!)? Mica tutti, e non tutti insieme, sennò si rischia di uccidere il mercato. Ma studiare la cosa...

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Per il poco che ne so' parecchi fal sono giunti da altri paesi che all'epoca li avevano comprati, alcuni africani che li hanno rivenduti.
Altri credo siano dell' E.I. magari venduti come i suoi garand a peso (poche decine di euro al quintale penso) ad una società  francese che li ha rivenduti anche in Italia a 600/700 o piu' euro al pezzo.
Se come in altri paesi civili o piu' civili l' E.I. si prendesse la briga di demilitalizzarli e di venderli agli aventi diritto direttamente anche a prezzo di mercato farebbe una barca di soldi invece se mai li liberalizzeranno li svenderanno hai soliti francesi che saranno gli unici a guadagnarci.
Comunque 8500$ come da link sono per un classe 3 che è esattamente uguale a quello che usavamo noi senza modifiche.
I modificati semiauto sono piu' abbordabili a 2000/3000$.
http://www.gunsamerica.com/guns/976533154.htm

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