Bricchetto
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Ridatemi la Penna.

Boys an'gals, non è per fomentare, inteso.
(Ultimamente sono un pò acido.. :? ).
Ho comprato Raid di Gennaio. C'è un servizio sul Monte Cervino, con le consuete belle foto di quel giornale.
Solo che i cosìdetti "Rangers" italiani non hanno la penna sull'elmetto.
Ora, chiaramente i tempi cambiano. Un tempo, immagino e come ampiamente raccontato, tanti Alpini preferivano il loro cappello all'elemetto in trincea.
Oggi arrivi con l'elicottero, ti fai 36 h di rastrellamento in Afghanistan e te ne rivai alle velocità  della luce. Se la pessima policroma dell'Ei ti si strappa te ne prendi un'altra e via discorrendo. In quel caso non è neanche opportuno far sapere a quale specialità  appartieni.
Ben venga il Jungle hat in operazione, perché è più comodo.
Ma almeno per l'addestramento, la penna non si può lasciare? Dopotutto, per il peace keeping in Kosovo o i blocchi stradali sulle strade, che male fa?
Il paradosso è che i coscritti, "obbligati" di Leva, che andarono in Mozambico, litigarono e misero la penna sul casco blu dell'Onu (storico). E erano quelli che il militare erano "obbligati" a farlo.
Questi, invece, lo scelgono.

Ok, per carità  non volevo rinfocolare vecchie polemiche.
Ma in ogni casovi dò il dato di cronaca. Chi sa se qualcuno non ne sappia di più.
Mandi
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Evidentemente della penna ai volontari interessa ben poco.
Fosse solo per l'elmetto... il cappello alpino viene indossato sempre meno, quasi fosse da vergognarsene, perfino in parata viene usata la norvegese, d'estate in alcune caserme addirittura la stupida di tela.
E aggiungo che probabilmente interessa ben poco anche ai superiori, basti pensare al gen. Cabigiosu con la bulgara.
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wintergreen
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Però oggi facedno zapping ho visto una prezzemolina (mi sembra quella brasiliana che ha fatto l'isola dei famosi) che reclamizzava al BIT una regione (mi sembra il veneto) portando un cappello alpino con penna regolamentare.
Adesso sappiamo quando deve essere usato e da chi!
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Riflettere su questo argomento, confesso, mi fa alquanto soffrire...mi chiedo: ha senso oggi parlare di alpinità ? Cos'è oggi l'alpinità  in un esercito divenuto totalmente luogo di lavoro e non servizio "obbligato" alla Patria?
Entrate nelle caserme ancora aperte...l'aria che vi si respira nemmeno lontanamente somiglia a quella che si respiarava quando la naja era obbligatoria...eppure i corpi sono sempre gli stessi.
Un appunto a Leonardo...la norvegese si portava solo in inverno, mentre la stupida era il berretto di servizio estivo (anche se era orribile).
Ciao a tutti.
C.le Busbani
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Abbadia
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Semplicemente : ALPINI STOP
Sarebbe molto piu' onesto e coerente ammetterlo e non arrampicarci sugli specchi con una sorta di accanimento terapeutico.
Abbadia GA TAU
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il 2Vecio" Abbadia ha ragione concordo in pieno, le TT.AA. come noi le intendiamo non ci più!
è inutile recriminare sui perchè e percosa ormai le FF.AA. sono solo un posto di lavoro come tanti altri!
con amarezza
La Max Tridentina
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C.le Busbani ha scritto: Un appunto a Leonardo...la norvegese si portava solo in inverno, mentre la stupida era il berretto di servizio estivo (anche se era orribile).
Ma non a Cima Grappa: guai indossare la stupida! Anche d'estate se non si portava il cappello si doveva tenere la norvegese. Gli anfibi erano tollerati d'estate, altrimenti sempre con i vibram. Si doveva vedere che eravamo alpini.
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Abbadia
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Come mi sento vecchio.....
Per noi non "la stupida" ma " il berretto da stupido ".
Se notate bene, oltre al dispregiativo dello stupido, anche la differenza tra Cappello e...berretto!!!!
E si chiamava così, sia quello estivo che quello invernale.
Mai avuto "anfibi" se non nei cinque mesi di corso come Geniere....roba da buffa !
Scarpe in dotazione : vibram, scarponcini da libera uscita,pantofole da ginnastica e...che durassero 15 mesi...
Eppure si é messo la penna sul casco blu dell'ONU; eppure si teneva a "far vedere" che si era Alpini.
E si era obbligati alla naja...la si faceva bestemmiandola magari, ma per farla nella buffa, meglio pistar la neve, mordersi le mani dal freddo...perché alla fine si portava a casa unicamente quel "coso" quel buffo cappello con la penna e si poteva dire: l'ho fatto negli alpini.
Eravamo ignoranti, brutti e scalcinati, ma veri, vivi, non di plastica.
Penne bufferate, cappelli tirati, cappotti accorciati, barbe lunghe e penne al vento,; non perfettini e fighetti con delle barche in testa e le penne di plastica, ma dentro avevamo qualche cosa che ci rendeva speciali e di cui si é perso la traccia: l'orgoglio, immenso di essere Alpini.
Bah fcl, sono orgoglioso di essere uno di quelli !

Abbadia GA TAU
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Grande Abbadia, se possibile mi rendi ancor più fiero di essere stato Alpino.
C.le Semplicino Luigi
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Re: Ridatemi la Penna.

Allora, il fatto di non andare in "teatro" con la Penna sull'elmetto è tipico del 4° Alp. Para. Non vorrei fosse un fatto legato alla loro peculiarità .
Invece, confermo l'impiego della nostra bandiera portatile :D, in Italia ed all'estero, da parte di 5°, 7°, 8° e 9° Alpini, nonchè di 1° e 3° da Montagna e 32° G. Alp.

Con un'avvertenza: nella maggior parte dei casi, imposizione dall'alto e non onore richiesto come fu in Mozambico. :(
Mandi.
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"Con un'avvertenza: nella maggior parte dei casi, imposizione dall'alto e non onore richiesto come fu in Mozambico"

C.V.D.

Abbadia GA TAU
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Dubbio...

M'è venuto un dubbio. Com'è fissata la nappina sull'elemetto? Il portapiumetto dei Bersaglieri mi pare sia una molla che si aggrappa sul bordo dell'elmetto. Non è che facendo fori s'indebolisce la struttura in compositi? Gli altri reparti alpini, tengono sempre la penna sull'elmetto?
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Re: Dubbio...

Bricchetto ha scritto:M'è venuto un dubbio. Com'è fissata la nappina sull'elemetto? Il portapiumetto dei Bersaglieri mi pare sia una molla che si aggrappa sul bordo dell'elmetto. Non è che facendo fori s'indebolisce la struttura in compositi?
Piccola lezione di "arrangiamento alpino" :D
Si prende l'elmetto e si ricopre con il telino mimetico d'ordinanza (non quello USA!), con l'avvertenza di lasciare sollevato il lato sinistro.
Si inserisce la nappina in uno dei tagli presenti per il materiale di mascheramento, fissandone la fibbia all'elmetto con del nastro da elettricista.
Si completa il posizionamento del telino (non come si vede di solito!).
Si inserisce la penna, ovviamente rifilata in modo da non essere d'impiccio (quattro/cinque dita di altezza circa).
L'esame del risultato fornisce con apprezzabile esattezza il grado di alpinità  del militare.
Mandi.
Luigi
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Ma come la fai semplice Luigi !!!!
Ma gia'....tu sei un Alpino!!!

Mandi come dici tu ...
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Re: Dubbio...

Luigi ha scritto:
Bricchetto ha scritto:M'è venuto un dubbio. Com'è fissata la nappina sull'elemetto? Il portapiumetto dei Bersaglieri mi pare sia una molla che si aggrappa sul bordo dell'elmetto. Non è che facendo fori s'indebolisce la struttura in compositi?
Piccola lezione di "arrangiamento alpino" :D
Si prende l'elmetto e si ricopre con il telino mimetico d'ordinanza (non quello USA!), con l'avvertenza di lasciare sollevato il lato sinistro.
Si inserisce la nappina in uno dei tagli presenti per il materiale di mascheramento, fissandone la fibbia all'elmetto con del nastro da elettricista.
Si completa il posizionamento del telino (non come si vede di solito!).
Si inserisce la penna, ovviamente rifilata in modo da non essere d'impiccio (quattro/cinque dita di altezza circa).
L'esame del risultato fornisce con apprezzabile esattezza il grado di alpinità  del militare.
Mandi.
Luigi
Questa è la Penna "tattica" vero? Cioè più corta di quella portata sul Cappello Alpino?

Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86

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