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Amedeo Guillet

E' andato avanti il 16 giugno 2010. Un ricordo.

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Re: Amedeo Guillet

Come gia' ricordato in altro forum, se il "Comandante Diavolo" avesse indossato un'uniforme diversa da quella del Regio Esercito Italiano, magari britannica o yankee, sulla sua storia e sulla sua guerra guerrigliera anti-inglese nelle ex colonie italiane avrebbero fatto sicuramente films, libri, documentari....invece era solo un semplice ufficiale italiano di cavalleria, non necessariamente un 'eroe', a capo di una banda di askari che non si arrese quando tutto fini'.
Una storia da non divulgare, non abbastanza political correct, si dice cosi'?
saludos
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Luigi
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Re: Amedeo Guillet

Mi rincresce, ma non sono d'accordo :-k

Ad Amedeo Guillet sono stati dedicati, dalla micragnosa editoria italiana, ben due saggi completi di successiva edizione economica (!).
Per fare un esempio, alla vigilia del primo centenario dello scoppio della Grande Guerra non si ha in catalogo - salvo mia ignoranza che spero rapidamente corretta - un solo testo generale che ricostruisca tale conflitto dalla parte degli sconfitti.
Per trovarne uno, temo bisogna risalire alle rispettive storie ufficiali; roba, cioè, di ottanta e settant'anni fa rispettivamente.

Diverse volte negli ultimi quindici anni è stato inoltre oggetto di articoli sul "Corriere della Sera" (fra l'altro, se ben ricordo, era amico di Montanelli).
Nessuno, per quanto mi risulta e sempre a modo d'esempio, il suddetto quotidiano ha pensato di dedicarne ai combattimenti di El Mechili o - Dio non voglia - a quelli di Bir el Gobi.

Il programma "La storia siamo noi" ha realizzato un documentario interamente dedicato all'Ufficiale, che viene periodicamente riproposto e su RAI3 e su RAI Storia:
http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=524
Per contro, sempre fatto salvo un mio errore, nessuna puntata della trasmissione è stata dedicata - che so - alle vicende della divisione alpina "Cuneense" in terra di Russia piuttosto che al centinaio di navi nemiche affondate in Atlantico dagli uomini di Betasom.

È vero, manca il film. Ma è mezzo secolo che in Italia non si produce un film di guerra. Se qualcuno prova a citarmi "El Alamein" od "U 571"... ad metalla :--""

Ovvero, naturalmente senza alcuna sua colpa, le vicende dell'allora tenente Guillet sono assurte, assieme ad altri episodi rievocati alla nausea come l'azione di Alessandria d'Egitto, la carica di Isbuscenkij o, un poco più in grande, Nikolajewka ed Alamein, ad archetipo (di massa e per la massa) della partecipazione italiana alla Seconda Guerra Mondiale e più in generale della italian way of war: va bene quando si tratta di pochi audaci sportsmen, va bene quando si tratta di "fare il muro" in più o meno dignitosa povertà , ma più di questo non ci è concesso.

Le guerre sono cosa troppo seria, insomma, per gli italiani: questo il messaggio che emerge da tale episodica divulgazione.
Visione per altro non indigena, ma sapientemente alimentata da una pretesa concezione "sportiva" della guerra da parte anglosassone, per cui si ammira comunque il nemico sconfitto degno di episodi in stile beau geste, salvo dimenticare tutto il resto perchè di fastidiosa impudenza (per quanto riguarda la pretesa "sportività " dei gentlemen, rimando alle voci "Dresda" o "Hiroshima").

Quindi va bene Nikolajewka, ma tutti zitti se si tratta di ricordare il mese passato dalla "Julia" sulla steppa gelata a dar lezioni a sovietici e tedeschi (tanto che il buon Vicentini si è sentito in dovere di scriverne, a ottant'anni passati).
Va bene Alamein, ma niente da dire per l'espugnazione di Tobruk ricordata qui qualche giorno fa.
Non che sia pecca solo italiana: se noi festeggiamo l'otto settembre, in Germania fanno lo stesso con l'otto maggio...

Mandi.
Luigi.

P.S.: Guillet, naturalmente, era nato a Piacenza.
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Re: Amedeo Guillet

Luigi dice:...(per quanto riguarda la pretesa "sportività " dei gentlemen, rimando alle voci "Dresda" o "Hiroshima").



La guerra è una cosa sporca, distruttiva, dolorosa che viene in qualche modo addolcita, giustificata con l'onore, la gloria, il dovere.
Quindi quando si è in guerra, bisogna arrecare più perdite/distruzioni al ”nemico” per vincere.
Perciò non ha senso tirare in ballo Hiroshima.
Quanti Americani sarebbero morti per invadere il Giappone? Comunque troppi.
Hanno fatto bene ad usare la nuova arma per “impressionare” i Giapponesi.

Come ho sempre detto a mio figlio, non bisogna menare le mani; ma se ti ci tirano dentro.. beh allora devi far male.
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Re: Amedeo Guillet

Per quanto riguarda Hiroshima, e aggiungerei di buon grado anche Nagasaki, a questo punto, l'impellenza yankee di mollare la Bomba non era dovuta alla necessità  di piegare un popolo già  costretto a cibarsi di lombrichi, presumo, e già  incenerito a sufficienza sotto gli spezzoni incendiari delle Superfortezze (centinaia di migliaia di morti a Tokyo e Kobe), quanto all'urgenza di scongiurare una seconda Berlino: l'Unione Sovietica invase la Manciuria l'8 agosto 1945, a tre mesi esatti dalla capitolazione tedesca. E si sa, i Russi, a differenza degli Americani, non avrebbero certo lesinato sulla carne da cannone da sbarcare sulle sponde nipponiche, nell'eventuale assalto finale.
Immagino il panico nelle alte sfere yankee al solo pensiero di dover spartire anche Tokyo con i sovietici.

Mettere sulla bilancia i cadaveri delle scelte fatte e delle soluzioni alternative e vedere dove pende l'ago lo trovo un esercizio poco rispettoso dei morti (un civile "nemico" morto vale meno di un caduto "alleato"? Se si, in base a quale rapporto? 1 a 3? 1 a 5? 1 a 10?), e pure penosamente giustificazionista, visto che per impressionare i Giapponesi bastava un'azione dimostrativa senza un contributo massiccio di vittime civili.
Non ci sono film per l'assalto fallito di Dieppe (al cinema passano solo Omaha...), non ci sono pellicole sulla batosta al passo di Kasserine (compensano quelli sulle Ardenne, evidentemente...) o sui tiratori finnici di Mannerheim nella Carelia invasa dai russi. Come pure scarseggiano le trasposizioni cinematografiche delle biografie dei vari Galland, Moelders, Marseille, Hartmann, Mayer, Rudel, Sakai... ma si spreca celluloide per incensare l'ineccepibile condotta di un G.I. "tipo" o di equipaggi "tipo" inseriti nel solito contesto de i bravi ragazzi e buoni sentimenti...
Ci accontentiamo delle didascalie che ci passa History Channel (:sss:) , in onda su Cielo, ovvio! (:c:)

P.S. Qualcuno di voi si ricorda di U-Boot 96 di Wolfgang Petersen, il Das Boot? Altri tempi...
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Re: Amedeo Guillet

Alla fine del secondo conflitto mondiale, non pochi generali e ammiragli tedeschi vennero incriminati, processati e condannati perchè avevano partecipato alla preparazione di una guerra di aggressione (ovvero, tradotto dalla neolingua, perchè avevano semplicemente fatto il loro mestiere).
Nessuno si è sognato di mettere sul banco degli imputati chi, nelle fila alleate, si era reso colpevole dello stesso "crimine".
Solo per esempio e visto che ne ricorreva ieri il dimenticato settantesimo, come mai sir James Sommerville e Winston Churchill, responsabili dell'immondo massacro di Mers-el-Kebir e sopravvissuti al conflitto, non hanno avuto identica sorte dei Doenitz o dei Kesserling? O vogliamo parlare della sequela di provvedimenti aggressivi adottati da Roosevelt nei confronti della Germania, con gli USA ancora sedicenti neutrali?

Quanto alla pretesa "necessità " di Hiroshima e Nagasaki, essa è stata chiaramente smontata da tempo (si veda ad esempio il bell'articolo di Ghergo su "Storia Militare", un paio di anni fa).
Ma anche se ci fosse stata, questa necessità  - e, ribadisco, non c'era - allora perchè non si è usato metro identico a quello impiegato verso tedeschi e giapponesi anche contro Le May, per non dire del suo omologo britannico Harris, colpevoli di quelli che erano e restano crimini di guerra, ovvero bombardamenti indiscriminati e terroristici contro popolazioni civili? (Bombardamenti, fra l'altro, che le élites inglesi avevano coscientemente pianificato già  in tempo di pace...)

Perchè i casi sono due.
O le regole sono saltate per tutti, ma allora vanno riabilitati anche gli sconfitti; o valgono invece per tutti, e allora il Bomber Command e la 15^ Air Force sono, al pari delle Waffen SS, organizzazioni criminali. Tertium non datur.
Questo, naturalmente, se si vuole impiegare un minimo di logica. Altrimenti, in tutta evidenza, giustizia e ragione risiedono solamente nella forza bruta, e risultando sovietici e anglosassoni più brutali dei loro avversari, ecco che avevano tutto il diritto di giudicarli.

Non si è mai dato nella storia che i vincitori si permettessero un giudizio "legale" sugli sconfitti.
Giulio Cesare avrà  anche fatto uccidere Vercingetorige, ma nessun tribunale romano si è sognato di condannarlo per "crimini di guerra" dopo che Alesia era stata presa nel modo che sappiamo. Solo pirati e franchi tiratori soggiacevano, nel migliore dei casi, all'infamia del tribunale.
Invece a Norimberga i giudici di quattro potenze che avevano compiuto efferatezze perfino peggiori di quelle tedesche si sono permessi di giudicare soldati che avevano combattuto per la loro Patria.

Non contenti di tutto ciò - ed è questo il punto che contestavo, anche se non è stato capito - i vincitori anglosassoni della Seconda Guerra Mondiale hanno poi costruito il consenso nella loro parte d'Europa occupata a colpi di retorica su pretese quanto inesistenti superiorità  morale, rispettabilità  e "sportività " della loro condotta bellica. Cioè, detto altrimenti, loro potevano fare le porcherie perchè combattevano per democrazia, libertà  e Coca-Cola...
Da un popolo eletto "di complemento" quali sono, non ci si poteva aspettare niente di meno.

Che poi, a dirla tutta, bisognerebbe usare maggior cautela nell'impiegare affermazioni del tipo "in guerra bisogna arrecare il maggior danno possibile al nemico" al fine di giustificare l'incinerimento (da vivi) dei civili giapponesi e tedeschi.
Perchè allora non si comprende come mai si debba condannare l'incinerimento (da morti) di ebrei, cattolici, omosessuali e slavi praticato dai nazisti. Alla fine per loro anche questi erano il "nemico"...

Mandi.
Luigi

P.S.: sì, mi ricordo di Das Boot. Ma è una ciofeca... :wink:
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Re: Amedeo Guillet

Come sott'intende Luigi le regole le dettano i vincitori.E questo è sempre stato (purtroppo)

Ma sono contento che abbiano vinto gli alleati. Ed è grazie a ciò che noi siamo qui a discuterne liberamente.

La cosa tragica non è l'incenerimento da morti degli ebrei, è il fatto che siano morti perché ebrei. l'incenerimento successivo ha rilevanza relativa.

Tutti hanno fatto le loro porcherie (direi che ora di finirla con “italiani brava gente”) proprio perché la guerra è una cosa orrenda.
Ma paragonare SS (anche se waffen ss) con bomber command e 15^air force lo trovo esagerato.
Andrea68
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Re: Amedeo Guillet

Rispetto per Guillet.
Meno invece per il solito gruppo di allegri riscrittori di storia. A chi ama ricordare Dresda (che, per inciso, anch'io valuto negativamente) ricordo che prima ci sono state Varsavia, Rotterdam, Coventry e Londra, e Belgrado. E se queste città  non hanno fatto la fine di Dresda è solo perchè non ci sono riusciti.
Sulla onorabilità  di certi personaggi processati a Norimberga invece (:-x) perchè non posso star qui tutto il giorno a combattere le delusioni di chi porta occhiali scuri. Per quel che serve. Mi dispiace che non l'abbiano fatto anche qui, invece dell'amnistia.
Vediamola così: in questo mondo poichè la guerra l'hanno vinta gli Alleati certa gente può esprimere liberamente la propria detestabile opinione. Se invece avesse vinto l'Asse io e tantissimi altri probabilmente saremmo già  in galera o peggio. Capisco che questo pensiero possa anche suscitare un momentaneo piacere per qualcuno, ma sono felice che non sia così.
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Re: Amedeo Guillet

Che poi, a dirla tutta, bisognerebbe usare maggior cautela nell'impiegare affermazioni del tipo "in guerra bisogna arrecare il maggior danno possibile al nemico" al fine di giustificare l'incinerimento (da vivi) dei civili giapponesi e tedeschi.
Perchè allora non si comprende come mai si debba condannare l'incinerimento (da morti) di ebrei, cattolici, omosessuali e slavi praticato dai nazisti. Alla fine per loro anche questi erano il "nemico"...
Sinceramente è un paragone che non sta in piedi. Paragonare vittime civili di bombardamenti con la soluzione finale, dati gli intenti e le motivazioni diverse, oltre che le modalità , direi che è sbagliato.
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linzen
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Re: Amedeo Guillet

ma perchè in ogni "discussione" storica o assimilabile o peggio in discussioni in cui si ricorda un ben preciso personaggio e si spererebbe di lui e delle sue gesta si deve sempre finire a parlare se và  bene di inglesi americani e se siamo sfortunati di aborto e israeliani?
francamente fà  decisamente passare la voglia di postare qualsiasi cosa trovarsi sempre davanti alle solite tirate o il pensiero che ad aprirne una nuova si ricaschi ancora li'
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Re: Amedeo Guillet

Andrea68 ha scritto:Rispetto per Guillet.
Meno invece per il solito gruppo di allegri riscrittori di storia.
Allegro riscrittore della storia?!
Spiacente, l'ucronia non rientra nei miei generi letterari preferiti pur avendovi sconfinato qualche volta...

In parole povere, se Guernica è stata oscurata da Dresda (consiglio la lettura di "Mattatoio N.5" di Kurt Vonnegut a tal proposito) è perchè i Tedeschi non furono, a suo tempo, quando la partita giocava a loro favore, spietati a sufficienza, quindi alla fin fine dal suo ragionamento salta fuori che i buoni, Inglesi e Americani, hanno vinto perchè privi di scrupoli: che situazione paradossale!
Andrea68 ha scritto:Vediamola così: in questo mondo poichè la guerra l'hanno vinta gli Alleati certa gente può esprimere liberamente la propria detestabile opinione. Se invece avesse vinto l'Asse io e tantissimi altri probabilmente saremmo già  in galera o peggio. Capisco che questo pensiero possa anche suscitare un momentaneo piacere per qualcuno, ma sono felice che non sia così.
Vediamola così: questo discorsetto (che fa tanto citazione (presunta) di Voltaire, qui sostituito dal Soldatino Ryan morto per permettere a me, ingrato bamboccione del 2000 che non vedrà  mai la pensione, di poter dire che proprio lui, il Soldatino Ryan, 70 anni fa è morto contro la sua volontà  per esportare anche in Europa lo Starbucks, la sanità  e l'istruzione privata, il credito al consumo, la nuova moda socio-economica fondata sui working poors con il doppio lavoro ora costretti a soggiornare nelle nuove tendopoli californiane ecc.) andrebbe recitato, che ne so, davanti alle madres de Plaza de Mayo, portavoci di 30.000 desaparecidos, quelli si finiti "già  in galera o peggio" grazie alla mirabile strategia geopolitica di Kissinger...
Oppure fare una puntatina a Città  del Messico, nella Plaza de las Tres Culturas, magari il 2 di ottobre che c'è qualche peones in più all'ascolto...

Se noi italiani siamo stati "fortunati" (escludendo la Prima Repubblica, la stragi coperte dal segreto di Stato, l'impoverimento del patrimonio industriale, basta vedere come è stata polverizzata e soprattutto da chi l'Olivetti, per fare un esempio...) ciò non toglie che la Pax Americana abbia permesso non poche allegre porcate in giro per il mondo...

Riportando on-topic la discussione, è inevitabile scadere nei soliti discorsi "del sangue contro l'oro", forse perchè se il Soldatino Ryan spopola fra i nostri giovinastri più di Angelo Schiocchet o, passatemi il blasfemo (ma non troppo) accostamento, Sepp Innerkofler (tra l'altro morto esattamente 95 anni fa, il 4 luglio 1915, fra le guglie del Paterno) lo dobbiamo in buona parte ai vari parti cinematografici di Hollywood e alla guerra sparatutto videogiocata su Call of Duty... Fatevi un giro sui forum militari per constatare la povertà  (miseria?!?!) culturale dei nostri futuri as-soldati, e qui chiudo. (:-x)
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Re: Amedeo Guillet

linzen ha scritto:ma perchè in ogni "discussione" storica o assimilabile o peggio in discussioni in cui si ricorda un ben preciso personaggio e si spererebbe di lui e delle sue gesta si deve sempre finire a parlare se và  bene di inglesi americani e se siamo sfortunati di aborto e israeliani?
francamente fà  decisamente passare la voglia di postare qualsiasi cosa trovarsi sempre davanti alle solite tirate o il pensiero che ad aprirne una nuova si ricaschi ancora li'
Chiedo scusa.
Non succederà  più (spero).

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Re: Amedeo Guillet

Innichen ha scritto: In parole povere, se Guernica è stata oscurata da Dresda (consiglio la lettura di "Mattatoio N.5" di Kurt Vonnegut a tal proposito) è perchè i Tedeschi non furono, a suo tempo, quando la partita giocava a loro favore, spietati a sufficienza, quindi alla fin fine dal suo ragionamento salta fuori che i buoni, Inglesi e Americani, hanno vinto perchè privi di scrupoli: che situazione paradossale!
non è ciò che ho detto, quanto a spietatezza i nazisti non avevano da imparare da nessuno. Era sotttinteso che non erano materialmente in grado di farlo, sennò figurati...
Innichen ha scritto:Vediamola così: questo discorsetto (che fa tanto citazione (presunta) di Voltaire,
Sono lusingato, ma in realtà  andavo a braccio. Ma la libertà  di espressione non è cosa da poter dare così per scontata. Anzi a qualcuno proprio non piace.
Innichen ha scritto:qui sostituito dal Soldatino Ryan morto per permettere a me, ingrato bamboccione del 2000 che non vedrà  mai la pensione, di poter dire che proprio lui, il Soldatino Ryan, 70 anni fa è morto contro la sua volontà  per esportare anche in Europa lo Starbucks, la sanità  e l'istruzione privata, il credito al consumo, la nuova moda socio-economica fondata sui working poors con il doppio lavoro ora costretti a soggiornare nelle nuove tendopoli californiane ecc.) andrebbe recitato, che ne so, davanti alle madres de Plaza de Mayo, portavoci di 30.000 desaparecidos, quelli si finiti "già  in galera o peggio" grazie alla mirabile strategia geopolitica di Kissinger...
Oppure fare una puntatina a Città  del Messico, nella Plaza de las Tres Culturas, magari il 2 di ottobre che c'è qualche peones in più all'ascolto...

Se noi italiani siamo stati "fortunati" (escludendo la Prima Repubblica, la stragi coperte dal segreto di Stato, l'impoverimento del patrimonio industriale, basta vedere come è stata polverizzata e soprattutto da chi l'Olivetti, per fare un esempio...) ciò non toglie che la Pax Americana abbia permesso non poche allegre porcate in giro per il mondo...
Se gli americani non sono stati all'altezza dei principi che predicavano, i nazifascisti invece erano estremamente coerenti con i loro ideali. Servirebbe a qualcosa spiegarti che sono d'accordo su tutte queste cose che dici, e ciononostante non rimpiango che la Seconda Guerra Mondiale sia finita come è finita? Probabilmente no e Guillet non si merita altre polemiche che non lo riguardano.
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Re: Amedeo Guillet

C.......................... ................................... .......................................................
C.le Mazzocco Valentino
70^cp Btg Alp. Gemona 4110
Brigata Alpina Julia
8° sc '81
caserma Lamarmora Tarvisio UD
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Re: Amedeo Guillet

Andrea68....e Guillet non si merita altre polemiche che non lo riguardano.

effettivamente siamo andati fuori.
tutta la nostra ammirazione a Guillet

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