Avatar utente
Jo3
Caporale
Caporale
Messaggi: 61
Iscritto il: dom mar 23, 2008 11:16 am

Professionisti sono piu "professionali" rispetto alla leva?

E' una domanda che da un po' mi assilla.

E' vero che il "militare professionista" si upuo considerare piu professionale rispetto al militare della ex leva?

Molto piu tempo per essere addestrato, molta piu possibilità  di poter partecipare a bandi e concorsi, etc?

La cosa nasce dall'idea che i "najoni" erano solo dei najoni appunto, che non potessero reggere a confronto con i militari "professionisti"
C.le Danieli (Sir Daniel Fortesque)
7°/99 Btg Edolo.
R.C.S.T.Tridentina
Compagnia Trasmissioni.
Sez. Addestramento.
Avatar utente
Aquila
Sergente maggiore
Sergente maggiore
Messaggi: 335
Iscritto il: sab gen 05, 2008 4:22 pm

Re: Professionisti sono piu "professionali" rispetto alla leva?

Jo3 ha scritto:E' una domanda che da un po' mi assilla.

E' vero che il "militare professionista" si upuo considerare piu professionale rispetto al militare della ex leva?

Molto piu tempo per essere addestrato, molta piu possibilità  di poter partecipare a bandi e concorsi, etc?

La cosa nasce dall'idea che i "najoni" erano solo dei najoni appunto, che non potessero reggere a confronto con i militari "professionisti"
guarda...vfb1 è come la leva...come tempo..
la loro efficienza è talmente alta che sembra molto bassa,
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
sono incapaci, terribilmente menefreghisti, maleducati, irrispettosi!
I professionisti sono l'idea di uno sporco politico che al posto di fare le cose per bene ha privato l'italia della sua forza più grande trasfformandola nel calmiere del sud!!! :evil: :evil: :evil:
l'esercito deve essere un esercito non è la caritas!!
se il destino è contro di noi... peggio per lui!!!
Avatar utente
bravo51
Sergente
Sergente
Messaggi: 183
Iscritto il: ven mar 28, 2008 9:58 pm
Località: Pisa

Re: Professionisti sono piu "professionali" rispetto alla leva?

Aquila scrive
guarda...vfb1 è come la leva...come tempo..
la loro efficienza è talmente alta che sembra molto bassa,
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
sono incapaci, terribilmente menefreghisti, maleducati, irrispettosi!
I professionisti sono l'idea di uno sporco politico che al posto di fare le cose per bene ha privato l'italia della sua forza più grande trasfformandola nel calmiere del sud!!!
l'esercito deve essere un esercito non è la caritas!!
Aquila ti ringrazio, vedo che la pensi come dicevo io su questo e su altri argomenti, che in ogni caso è il sud che detiene il controllo su tutti. :twisted: Ma secondo te questi soldati sono +/-bravi di noi najoni,visto la realtà  che vivi attualmente da professionista. :) (:comp:)
Il najone non era un talloccio,ma doveva esserlo x forza, perchè se nel 76 qualcuno avesse ascoltato,di "cecchini" validi ce n' erano +di ora,ma dissero che nn servivano x poi distruggere i fal col cannocchiale e vendere i Garand M1-C e M1-D, questa è la realtà . :twisted: :twisted:
Veni nec recedam.
Avatar utente
axtolf
Massa Forum
Massa Forum
Messaggi: 4231
Iscritto il: mar dic 03, 2002 4:16 pm
Reparto: 16° Reggimento "Belluno" C.C.S.
Località: Seriate (BG)
Contatta: Sito web Facebook

Re: Professionisti sono piu "professionali" rispetto alla leva?

Il najone non era un talloccio,ma doveva esserlo x forza, perchè se nel 76 qualcuno avesse ascoltato,di "cecchini" validi ce n' erano +di ora,ma dissero che nn servivano x poi distruggere i fal col cannocchiale e vendere i Garand M1-C e M1-D, questa è la realtà .
Vediamo di non generalizzare troppo e di rimanere con i piedi per terra. Se consideri che il FAL, Fucile Automatico Beretta, non è altro che un Garand modificato e reso in sostanza automatico, comprenderai che la tua affermazione è un po' insensata. Utilizzare un fucile automatico come il FAL per fare cecchinaggio è follia. Per la cronaca gli M1 sono ancora nelle armerie di molti reparti, nonostante siano diffuse altre armi per fare cecchinaggio ovviamente.

A riguardo dei militari di leva e della questione Nord/Sud, fermo restando che prevalentemente ci si arruola al Sud per ovvii motivi sociali, vi ricordo che l'esercito di Leva era composto anche non solo da nordici ma anche da ragazzi del sud. Quindi la questione esercito del sud=esercito poco professionale non sta proprio in piedi. Diverso è il discorso del reclutamente territoriale che aveva un senso.
La questione è che non c'è in seno all'esercito (con la E minuscola) la volontà  di avere materiale umano di qualità . Oltre alla selezione, manca la volontà  di addestrare correttamente le persone. Il soldato è un essere che va plasmato e reso idoneo alle necessità  della Forza Armata. Se non lo è, la colpa non è del soldato, ma del sistema e di chi lo comanda.
Secondo il militare di leva se non era sottoposto alla disciplina e alle regole, sarebbe stato meglio? Io dico di no. Io non mi sarei mai sognato di presentarmi con la divisa in disordine, sarei stato nella migliore delle ipotesi, richiamato la prima volta e punito la seconda. Stranamente i miei comandanti di allora, sono anche comandanti di oggi. Cosa succede hanno delle direttive dall'alto di essere piu' tolleranti con i militari?
Mi spiace ma non accetto che si tirino fuori le solite argomentazioni sul fatto che il Nord è meglio del Sud, che i militari di leva sono piu' bravi e i professionisti fanno tutti schifo, perchè lasciano sinceramente il tempo che trovano.
Diverso è argomentare sulla qualità  dell'esercito come macchina. Il problema è lì. L'esercito di leva era una macchina poco costosa, piena di inefficenze e in generale di bassa qualità , ma piena di risorse. Un reparto di leva se ben addestrato dava dopo poco tempo risultati ottimi, bastava addestrarsi e dove lo si faceva, la qualità  passava da bassa a media e da media ad alta, come qualcuno dei militari anziani del forum potrà  confermare. L'esercito professionista è molto piu' costoso ma è piu' piccolo e piu' specializzato (in teoria i militari fanno i militari, non il panettiere, il cuoco, l'idraulico ecc). Purtroppo chi ha riformato, invece che prendere i pregi della leva (forte malleabilità  del personale e degli incarichi, economia delle risorse, diffusione sul territorio, reclutamento regionale, estrazione sociale diffusa in tutti i ceti sociali) ha preso solo i difetti sociali della stessa.
Quando qualcuno cita le persone fuori forma, le pance e tutto il resto, si chiede anche dove sono i comandanti di queste persone o si limita a criticare? E se non è colpa dei comandanti, come mai nessuno valuta la preparazione fisica di queste persone periodicamente e non li costringe, previo congedo (= mi sono arruolato per il lavoro. Sono fuori forma -> Perdo il lavoro. Quindi meglio che vada a correre), a rimettersi in forma?
Chiediamoci quindi dove sta realmente il problema se si vuole discuterne. E non dimetichiamoci anche che una cosa è x mesi di naja sapendo che poi si torna alla vita civile. Una cosa sono 5 anni oppure una vita da soldato. Chiediamoci anche se, non sottoposti alle stesse regole, durante il nostro servizio saremmo stati migliori di certi figuri che si vedono in giro.
Vecio.it Forum Admin
Immagine
Immagine
Avatar utente
Jo3
Caporale
Caporale
Messaggi: 61
Iscritto il: dom mar 23, 2008 11:16 am

Re: Professionisti sono piu "professionali" rispetto alla leva?

axtolf ha scritto:
Il najone non era un talloccio,ma doveva esserlo x forza, perchè se nel 76 qualcuno avesse ascoltato,di "cecchini" validi ce n' erano +di ora,ma dissero che nn servivano x poi distruggere i fal col cannocchiale e vendere i Garand M1-C e M1-D, questa è la realtà .
Vediamo di non generalizzare troppo e di rimanere con i piedi per terra. Se consideri che il FAL, Fucile Automatico Beretta, non è altro che un Garand modificato e reso in sostanza automatico, comprenderai che la tua affermazione è un po' insensata. Utilizzare un fucile automatico come il FAL per fare cecchinaggio è follia. Per la cronaca gli M1 sono ancora nelle armerie di molti reparti, nonostante siano diffuse altre armi per fare cecchinaggio ovviamente.

A riguardo dei militari di leva e della questione Nord/Sud, fermo restando che prevalentemente ci si arruola al Sud per ovvii motivi sociali, vi ricordo che l'esercito di Leva era composto anche non solo da nordici ma anche da ragazzi del sud. Quindi la questione esercito del sud=esercito poco professionale non sta proprio in piedi. Diverso è il discorso del reclutamente territoriale che aveva un senso.
La questione è che non c'è in seno all'esercito (con la E minuscola) la volontà  di avere materiale umano di qualità . Oltre alla selezione, manca la volontà  di addestrare correttamente le persone. Il soldato è un essere che va plasmato e reso idoneo alle necessità  della Forza Armata. Se non lo è, la colpa non è del soldato, ma del sistema e di chi lo comanda.
Secondo il militare di leva se non era sottoposto alla disciplina e alle regole, sarebbe stato meglio? Io dico di no. Io non mi sarei mai sognato di presentarmi con la divisa in disordine, sarei stato nella migliore delle ipotesi, richiamato la prima volta e punito la seconda. Stranamente i miei comandanti di allora, sono anche comandanti di oggi. Cosa succede hanno delle direttive dall'alto di essere piu' tolleranti con i militari?
Mi spiace ma non accetto che si tirino fuori le solite argomentazioni sul fatto che il Nord è meglio del Sud, che i militari di leva sono piu' bravi e i professionisti fanno tutti schifo, perchè lasciano sinceramente il tempo che trovano.
Diverso è argomentare sulla qualità  dell'esercito come macchina. Il problema è lì. L'esercito di leva era una macchina poco costosa, piena di inefficenze e in generale di bassa qualità , ma piena di risorse. Un reparto di leva se ben addestrato dava dopo poco tempo risultati ottimi, bastava addestrarsi e dove lo si faceva, la qualità  passava da bassa a media e da media ad alta, come qualcuno dei militari anziani del forum potrà  confermare. L'esercito professionista è molto piu' costoso ma è piu' piccolo e piu' specializzato (in teoria i militari fanno i militari, non il panettiere, il cuoco, l'idraulico ecc). Purtroppo chi ha riformato, invece che prendere i pregi della leva (forte malleabilità  del personale e degli incarichi, economia delle risorse, diffusione sul territorio, reclutamento regionale, estrazione sociale diffusa in tutti i ceti sociali) ha preso solo i difetti sociali della stessa.
Quando qualcuno cita le persone fuori forma, le pance e tutto il resto, si chiede anche dove sono i comandanti di queste persone o si limita a criticare? E se non è colpa dei comandanti, come mai nessuno valuta la preparazione fisica di queste persone periodicamente e non li costringe, previo congedo (= mi sono arruolato per il lavoro. Sono fuori forma -> Perdo il lavoro. Quindi meglio che vada a correre), a rimettersi in forma?
Chiediamoci quindi dove sta realmente il problema se si vuole discuterne. E non dimetichiamoci anche che una cosa è x mesi di naja sapendo che poi si torna alla vita civile. Una cosa sono 5 anni oppure una vita da soldato. Chiediamoci anche se, non sottoposti alle stesse regole, durante il nostro servizio saremmo stati migliori di certi figuri che si vedono in giro.
Axtolf il problema dell'esercito professionista e' il seguente.

Numero di militari VFP1 in previsione per il 2008 per tutto il territorio Italiano suddivisi in 4 scaglioni : 19800.

Numero di militari di leva anno 1990 solo al CAR di Merano per due brigate Alpine : circa 1500 al mese (!) : ossia quasi 18.000 reclute all'anno.

Il discorso cade tutto qui : nei grandi numeri.

Estrarre del materiale umano di spessore da questi grandi numeri era molto piu facile, cosi come era molto piu facile nei grandi numeri avere elementi di prima scelta (sul piano fisico e sul piano culturale) piuttosto che su un numero molto limitato di persone (e' vero, i concorsi scartano una parte di queste, ma e' altrettanto vero la sproporzione del numero di militari di leva rispetto agli attuali di ferma prefissata).

E se un elemento di leva non andava bene, dopo tot mesi era via : qui invece se un elemento VFP non va bene, non c'e il congedo.
C.le Danieli (Sir Daniel Fortesque)
7°/99 Btg Edolo.
R.C.S.T.Tridentina
Compagnia Trasmissioni.
Sez. Addestramento.
Avatar utente
axtolf
Massa Forum
Massa Forum
Messaggi: 4231
Iscritto il: mar dic 03, 2002 4:16 pm
Reparto: 16° Reggimento "Belluno" C.C.S.
Località: Seriate (BG)
Contatta: Sito web Facebook

Re: Professionisti sono piu "professionali" rispetto alla leva?

Il discorso cade tutto qui : nei grandi numeri.

Estrarre del materiale umano di spessore da questi grandi numeri era molto piu facile, cosi come era molto piu facile nei grandi numeri avere elementi di prima scelta (sul piano fisico e sul piano culturale) piuttosto che su un numero molto limitato di persone (e' vero, i concorsi scartano una parte di queste, ma e' altrettanto vero la sproporzione del numero di militari di leva rispetto agli attuali di ferma prefissata).

E se un elemento di leva non andava bene, dopo tot mesi era via : qui invece se un elemento VFP non va bene, non c'e il congedo.
Appunto. Tra le cose che ho sottolineato c'è la selezione e la selezione anche dopo l'assunzione. Credo anche che un ragazzo di 18 possa ancora essere plasmato come soldato efficente se c'è la volontà  di farlo. Manca quella. Uno può essere un potenziale ottimo soldato ma mancare di disciplina ed educazione. Queste due ultime cose a 18 si possono ancora insegnare e si possono imparare.
Vecio.it Forum Admin
Immagine
Immagine
Avatar utente
Federico
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2165
Iscritto il: lun dic 09, 2002 4:59 pm

Re: Professionisti sono piu "professionali" rispetto alla leva?

Jo3 ha scritto:
axtolf ha scritto:
Il najone non era un talloccio,ma doveva esserlo x forza, perchè se nel 76 qualcuno avesse ascoltato,di "cecchini" validi ce n' erano +di ora,ma dissero che nn servivano x poi distruggere i fal col cannocchiale e vendere i Garand M1-C e M1-D, questa è la realtà .
Vediamo di non generalizzare troppo e di rimanere con i piedi per terra. Se consideri che il FAL, Fucile Automatico Beretta, non è altro che un Garand modificato e reso in sostanza automatico, comprenderai che la tua affermazione è un po' insensata. Utilizzare un fucile automatico come il FAL per fare cecchinaggio è follia. Per la cronaca gli M1 sono ancora nelle armerie di molti reparti, nonostante siano diffuse altre armi per fare cecchinaggio ovviamente.

A riguardo dei militari di leva e della questione Nord/Sud, fermo restando che prevalentemente ci si arruola al Sud per ovvii motivi sociali, vi ricordo che l'esercito di Leva era composto anche non solo da nordici ma anche da ragazzi del sud. Quindi la questione esercito del sud=esercito poco professionale non sta proprio in piedi. Diverso è il discorso del reclutamente territoriale che aveva un senso.
La questione è che non c'è in seno all'esercito (con la E minuscola) la volontà  di avere materiale umano di qualità . Oltre alla selezione, manca la volontà  di addestrare correttamente le persone. Il soldato è un essere che va plasmato e reso idoneo alle necessità  della Forza Armata. Se non lo è, la colpa non è del soldato, ma del sistema e di chi lo comanda.
Secondo il militare di leva se non era sottoposto alla disciplina e alle regole, sarebbe stato meglio? Io dico di no. Io non mi sarei mai sognato di presentarmi con la divisa in disordine, sarei stato nella migliore delle ipotesi, richiamato la prima volta e punito la seconda. Stranamente i miei comandanti di allora, sono anche comandanti di oggi. Cosa succede hanno delle direttive dall'alto di essere piu' tolleranti con i militari?
Mi spiace ma non accetto che si tirino fuori le solite argomentazioni sul fatto che il Nord è meglio del Sud, che i militari di leva sono piu' bravi e i professionisti fanno tutti schifo, perchè lasciano sinceramente il tempo che trovano.
Diverso è argomentare sulla qualità  dell'esercito come macchina. Il problema è lì. L'esercito di leva era una macchina poco costosa, piena di inefficenze e in generale di bassa qualità , ma piena di risorse. Un reparto di leva se ben addestrato dava dopo poco tempo risultati ottimi, bastava addestrarsi e dove lo si faceva, la qualità  passava da bassa a media e da media ad alta, come qualcuno dei militari anziani del forum potrà  confermare. L'esercito professionista è molto piu' costoso ma è piu' piccolo e piu' specializzato (in teoria i militari fanno i militari, non il panettiere, il cuoco, l'idraulico ecc). Purtroppo chi ha riformato, invece che prendere i pregi della leva (forte malleabilità  del personale e degli incarichi, economia delle risorse, diffusione sul territorio, reclutamento regionale, estrazione sociale diffusa in tutti i ceti sociali) ha preso solo i difetti sociali della stessa.
Quando qualcuno cita le persone fuori forma, le pance e tutto il resto, si chiede anche dove sono i comandanti di queste persone o si limita a criticare? E se non è colpa dei comandanti, come mai nessuno valuta la preparazione fisica di queste persone periodicamente e non li costringe, previo congedo (= mi sono arruolato per il lavoro. Sono fuori forma -> Perdo il lavoro. Quindi meglio che vada a correre), a rimettersi in forma?
Chiediamoci quindi dove sta realmente il problema se si vuole discuterne. E non dimetichiamoci anche che una cosa è x mesi di naja sapendo che poi si torna alla vita civile. Una cosa sono 5 anni oppure una vita da soldato. Chiediamoci anche se, non sottoposti alle stesse regole, durante il nostro servizio saremmo stati migliori di certi figuri che si vedono in giro.
Axtolf il problema dell'esercito professionista e' il seguente.

Numero di militari VFP1 in previsione per il 2008 per tutto il territorio Italiano suddivisi in 4 scaglioni : 19800.

Numero di militari di leva anno 1990 solo al CAR di Merano per due brigate Alpine : circa 1500 al mese (!) : ossia quasi 18.000 reclute all'anno.

Il discorso cade tutto qui : nei grandi numeri.

Estrarre del materiale umano di spessore da questi grandi numeri era molto piu facile, cosi come era molto piu facile nei grandi numeri avere elementi di prima scelta (sul piano fisico e sul piano culturale) piuttosto che su un numero molto limitato di persone (e' vero, i concorsi scartano una parte di queste, ma e' altrettanto vero la sproporzione del numero di militari di leva rispetto agli attuali di ferma prefissata).

E se un elemento di leva non andava bene, dopo tot mesi era via : qui invece se un elemento VFP non va bene, non c'e il congedo.
E quante domande vengono presentate in base alle quali selezionare i 19.800? Visti gli andazzi dei concorsi pubblici, ipotizzare 10 domande per ogni posto a concorso non mi pare azzardato. E se è azzardato, lo è per difetto. Direi che ragionare su un numero di 200.000 aspiranti VFP1 non dovrebbe essere troppo distante dalla verità , no? Chiedo, perchè non ne sono sicuro.

Il problema per me è quello di cui parla Ax. Il problema è, come sempre, nel manico. Non si scappa da qui. Se manca la volontà  di scegliere gente a posto (cosa che si faceva per la leva), è inutile dar la colpa al luogo di nascita. Ai tempi della leva, lo so perchè ho partecipato ad una di queste riunioni, il Comandante della mia Compagnia CAR all'Edolo (la 50a), prima dell'arrivo dello scaglione successivo chiamò tutti i Caporali e i CM (e invitò pure noi AGI) per informarci su prossimi arrivi. I CC fornivano informative su coloro che stavano per arrivare. I CAR sapevano in anticipo chi e perchè poteva essere fonte di problemi, e di che tipo di problemi. Non si trattava dimeri estratti dal casellario penale. Ma anche se qualcuno faceva parte di compagnie poco raccomandabili. Mi dico: se lo si faceva per i najoni da 60.000 lire al mese, perchè non farlo per i Volontari da 1.500.000?

Poi c'è l'arruolamento territoriale. Qui, che mi legge da più tempo lo sa, io porto esperienze ben diverse dalle vostre. La mia Btr era si ad arruolamento territoriale, e stretto per di più: ben oltre la metà  dei ragazzi erano di Torino. Ma erano tutti, tranne pochissimi, o cresciuti a torino, provenienti dal Sud, o figli di immigrati del Sud. Che di tradizioni pennute e montanare sapevano quanto un pescatore di Lampedusa. Eppure... eppure ne veniva sempre fuori, regolarmente, la Batteria più cazzuta della Taurinense, questo è un dato di fatto, e dell'AMF(L) quasi sempre, comunque sempre ai primi posti. Perchè? Perchè, semplicemente, si voleva che così avvenisse. Ci addestravano a manetta, e basta. E no, non eravamo tutti stinchi di santo. Quacuno con dei problemucci, anche notevoli all'esterno c'era. Eppure...

E quindi? Quindi lo ripeto: se l'ordine di scuderia è di sitemare gente comunque, purchè sia originaria di determinati collegi elettorali, non ci si può stupire se le cose vanno come vanno. E attenzione: il personale, sapendo di essere raccomandato, o proveniente da zona protetta, per così dire, sarà  tendenzialmente mediocre indipendemente dalla latitudine dei collegi elettorali stessi. Un fanigottone brianzolo è uguale ad un fanigottone campano, o no? Il problema è che non esiste la volontà , generalmente, di raddrizzare gli storti. I sistemi ci sarebbero. Solo che non vengono messi in atto.

Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86
Avatar utente
bravo51
Sergente
Sergente
Messaggi: 183
Iscritto il: ven mar 28, 2008 9:58 pm
Località: Pisa

Re: Professionisti sono piu "professionali" rispetto alla leva?

Se consideri che il FAL, Fucile Automatico Beretta, non è altro che un Garand modificato e reso in sostanza automatico, comprenderai che la tua affermazione è un po' insensata. Utilizzare un fucile automatico come il FAL per fare cecchinaggio è follia.
Scusa Axtolf, sai che differenza c'è tra il fAL BM59 con ottica e lo springfield M-14 con ottica ART-II? Nessuna, sono entrambi automatici o semiauto(un colpo alla volta) e se gli USA in viet li usavano da cecchini............!Già  che ci siamo , credo sia il caso di rivedere il capitolo armi degli Alpini, perchè ci sono alcune incongruenze.
Saluti da Bravo 51( è un fucile da cecchino in 308W,derivato dal 7,62 NATO..) :D
Veni nec recedam.
Avatar utente
axtolf
Massa Forum
Massa Forum
Messaggi: 4231
Iscritto il: mar dic 03, 2002 4:16 pm
Reparto: 16° Reggimento "Belluno" C.C.S.
Località: Seriate (BG)
Contatta: Sito web Facebook

Re: Professionisti sono piu "professionali" rispetto alla leva?

Scusa Axtolf, sai che differenza c'è tra il fAL BM59 con ottica e lo springfield M-14 con ottica ART-II? Nessuna, sono entrambi automatici o semiauto(un colpo alla volta) e se gli USA in viet li usavano da cecchini............!Già  che ci siamo , credo sia il caso di rivedere il capitolo armi degli Alpini, perchè ci sono alcune incongruenze.
ehm :oops:
Hai ragione tu ho scritto una stronzata, distratto da una cosa di lavoro che stavo facendo mentre rispondevo all'intervento. In realtà  hai perfettamente ragione.
Ti chiedo scusa per la poco diplomatica risposta, oltretutto fuori luogo.

Per quanto riguarda la sezione, ti ho mandato un PM
Vecio.it Forum Admin
Immagine
Immagine
Avatar utente
linzen
Maresciallo Ordinario
Maresciallo Ordinario
Messaggi: 735
Iscritto il: mer feb 12, 2003 10:07 pm
Località: Bergamo

Re: Professionisti sono piu "professionali" rispetto alla leva?

Comunque pur concordando con bravo51 il nostro fal come arma di precisione non ce lo vedo proprio.
credo che la meccanica profondamente differente aldilà  della somiglianza esterna tra fal ed m14 influisca in modo deciso sulla precisione.
Avatar utente
Paolino
Sergente
Sergente
Messaggi: 170
Iscritto il: ven giu 11, 2004 11:09 am
Località: Belluno

Re: Professionisti sono piu "professionali" rispetto alla leva?

[quote="FedericoE quindi? Quindi lo ripeto: se l'ordine di scuderia è di sitemare gente comunque, purchè sia originaria di determinati collegi elettorali, non ci si può stupire se le cose vanno come vanno. E attenzione: il personale, sapendo di essere raccomandato, o proveniente da zona protetta, per così dire, sarà  tendenzialmente mediocre indipendemente dalla latitudine dei collegi elettorali stessi. Un fanigottone brianzolo è uguale ad un fanigottone campano, o no? Il problema è che non esiste la volontà , generalmente, di raddrizzare gli storti. I sistemi ci sarebbero. Solo che non vengono messi in atto.
Ciao[/quote]
E su questo sono perfettamente d'accordo. Può essere per la paura di perdere il "materiale" umano? Certo qualcuno da arruolare ci sarà  sempre ma quelli un po' più capaci potrebbero scappare a gambe levate se qualcuno gli sbraita contro o li consegna... (:-x) , problema che ai tempi della leva obbligatoria non si presentava, come più sopra riportato.
Purtroppo in Italia, non per tutti è un onore vestire un'uniforme.

Paolo
Fortior ex Adversis Resurgo
Avatar utente
Luigi
Capitano
Capitano
Messaggi: 3075
Iscritto il: sab dic 14, 2002 4:12 pm
Località: Piacenza

Re: Professionisti sono piu "professionali" rispetto alla leva?

Jo3 ha scritto:E' una domanda che da un po' mi assilla.

E' vero che il "militare professionista" si upuo considerare piu professionale rispetto al militare della ex leva?

Molto piu tempo per essere addestrato, molta piu possibilità  di poter partecipare a bandi e concorsi, etc?

La cosa nasce dall'idea che i "najoni" erano solo dei najoni appunto, che non potessero reggere a confronto con i militari "professionisti"
La risposta è: dipende.
La pratica è sovente molto distante dalla teoria, perchè ad esempio ci può essere sicuramente più tempo per l'addestramento, ma se non lo si impiega non è che uno riesce preparato lo stesso.
E poi, non è detto neppure che il tempo in più vi sia: per quale motivo negli stessi dodici mesi un militare volontario dovrebbe imparare di più di uno di leva? (uso il termine "volontario" in quanto, sembrandomi che tu ti riferisca al caso italiano, quello di "professionista" ha una connotazione positiva che non è meritata).

Il problema di fondo è che la riforma dello strumento militare italiano non è avvenuta per meglio tutelare gli interessi nazionali, ma perchè imposta da altri. In pratica si è trattato dell'anglosassonizzazione di quel poco - molto poco - che ancora rimaneva di tradizione militare italica, per meglio essere impiegato a breve termine nelle guerre coloniali presenti e prossime (più in là  si vedrà ).
Poi figurarsi, al Valeri medio italiano non è parso vero di non trovarsi più fra i piedi l'odiata tassa; e se del resto fanno così tutti, pensa il nostro, un motivo ci sarà .

Quanto al sottoscritto, avendo vissuto il periodo di passaggio fra l'antico Esercito Italiano e l'It Army ha ben chiara la sua preferenza, almeno per i soldati con la Penna.
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


Immagine
Luigi.K
Soldato
Messaggi: 22
Iscritto il: ven ago 01, 2008 4:13 pm

Re: Professionisti sono piu "professionali" rispetto alla leva?

Secondo me ogni volta che la storia dà  qualcosa toglie qualcos'altro, si tratta solo di gestire al meglio le innovazioni. Logicamente le truppe di leva erano uno spaccato della gioventù italiana, c'erano ragazzi motivati e altri meno, persone oneste e delinquenti, intelligenti e stupidi.
Le forze armate italiane erano gestite male con la leva, e questo non certo per colpa dei coscritti, e continuano per tantissime altre cose ad essere male anche con l'arruolamento volontario.

Si deve però dire che non esiste e non è mai esistito in nessuna nazione anche un solo corpo militare formato totalmente da personale di leva, quindi è inesatto parlare di forze armate di leva opposte a forze armate professionali, ma si dovrebbe parlare di forze armate miste e forze armate professionali. Se pensiamo a forze armate in nazioni dell'occidente che conservano una componente di leva come la Germania o l'Austria, vediamo che il personale di leva non è in una percentuale altissima ma è solo un 60% del totale mentre il restante 40% è composto da volontari a ferma più o meno lunga o permanente.

Torna a “Vita Alpina di tutti i giorni - Sola Lettura”