mi ero perso questo interessante "coso", che ripesco con il mio retino/scavatore
Le statistiche che ho io, che riguardano il mio gruppo (Faenza-Castelbolognese), ed anche la mia sezione (Bolognese-romagnola) dicono che, salvo eccezioni, i romagnoli e i bolognesi costituivano bacino di leva alpina della Cadore e venivano regolarmente spediti fra le penne nere senza specifica richiesta. Infatti una volta sciolta la Cadore gli alpini romagnoli hanno avuto un tracollo nel numero.
E' vero però che ai miei tre giorni, che feci nel 1988 (o 1989, boh....) mi chiesero espressamente se volevo fare la naja negli alpini dicendo che un sacco di romagnoli la facevano in questo Corpo.
Dalle mie letture ho notato invece che i romagnoli nel periodo anteguerra venivano mandati, normalmente, nella Julia.
Altro discorso per gli emiliani (bolognesi esclusi): ad esempio i parmensi venivano quasi sempre mandati nella Julia.
Questo, come è stato giustamente detto, fino ai primo anni novanta.
Chissà quali strane regole c'erano.
Invece nel '97 nel Gruppo Bergamo della Tridentina i ragazzi erano per la stragrande maggioranza di Brescia e Lecco. Nella mia batteria "eccezioni" erano un piemontese, due abruzzesi, tre marchigiani, quattro bolognesi, due romagnoli, un ferrarese, due milanesi, un toscano, un padovano (unico veneto).
Di questi un romagnolo, un bolognese e due marchigiani hanno chiesto l'avvicinamento ottenendolo senza alcun problema.
P.S. OT: altro grande mistero, di cui abbiamo già parlato: il grado di istruzione dei diversi scaglioni....ma questa è un'altra storia....
E siccome aveva un fisico forte, ed era alto e ben fatto, lo assegnarono all'artiglieria alpina... (M. Rigoni Stern)