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"Assolutismo", superiorità morale e dintorni...

Approfitto dell'otium ferragostano in questo angolo di Mondo piccolo per alcune osservazioni su un paio di interventi dei giorni scorsi.
Ho aperto una nuova discussione per evitare OT nelle originali, nonché per rendere più facile ad Ax una sua eventuale chiusura, trovandoci in campi pericolosamente vicini alla politica.
Nicola ha scritto:ah, ma è indubbiamente una posizione minoritaria la mia, o lo sarà  a breve.
Stando a quanto letto sopra ci stiamo per beccare un futuro di assolutismo senza pari... solo che sarà  l'assolutismo di altri!!
Non ti preoccupare che abbiamo anche il nostrano, di "assolutismo", piccolo e meno piccolo. Solo negli ultimi dieci giorni abbiamo avuto:

- la proposta di legge in Francia per l'introduzione, al compimento del 18° anno di età , di un giuramento di laicità ; qualsiasi commento mi pare superfluo.
- la richiesta a Grass affinché riconsegni il premio Nobel, perché se la commissione avesse saputo che aveva fatto parte delle Waffen SS non glielo avrebbe certo tributato. Cioè, in parole povere, si ammette che i meriti richiesti per l'assegnazione non sono artistici (non che avessi dubbi in proposito, ricordando l'abbioccamento pressoché immediato seguito al tentativo di leggere "Il mio secolo"); a margine, mi chiedo perché queste solito razzismo verso i tedeschi, mentre per la RSI nessuno ha storto il naso. :twisted:
- la discriminazione nelle assunzioni, da parte di una ditta irlandese, dei fumatori perché "puzzano più degli altri", con dichiarazione degli eurocrati di turno che tale discriminazione non viola alcuna regola comunarda. Mi chiedo quale cataclisma si sarebbe scatenato in caso di similare discriminazione nei confronti di immigrati di qualche particolare etnia.
- la questione di Soru e della sua differenziazione degli italiani non residenti in Sardegna; quando però analogo metodo lo impiega il comune di Milano per l'assegnazione delle case popolari scattano le barricate.

Senza contare infine che, come aveva largamente previsto, il sottoscritto, essendo "res nullius", non sa ancora se fra un mese potrà  andare a caccia o meno (mentre pare invece che a nessuna anima candida sia interessato alcunché del consueto sterminio di innocenti pappataci che ha come ogni anno accompagnato l'estate). Perdona questa ultima osservazione personale, ma la carne è debole.
Da questi umili esempi mi sembra si possa dire che il tuo relativismo sia molto poco praticato nella nostra società .
Parafrasando Bergot, non è che si siano abolite le tradizioni dei padri. Solo, le hanno sostituite con ridicoli e meschini surrogati.
Robby73 ha scritto:Mah, in Italia di teorie strane ce n'è a bizzeffe... pensa che anni fa c'era un partito di quelli che contavano (uno, uno solo) che, mentre tutti gli altri intascavano tangenti a piene mani, lui non ne sapeva niente ...non c'era ...e se c'era dormiva ...e se non dormiva comunque non si sa se chi come dove e quando queste tangenti le ha prese ...e poi ne ha prese di meno ...e comunque se qualcuno le ha prese era una mela marcia, anzi un compagno che sbagliava.
Caro Robby, mi meraviglio della tua meraviglia!
Da buon suddito della regione ove regna la serietà  al governo in servizio permanente effettivo, dovresti sapere come vanno le cose. Come ha scritto ottimamente in alcuni suoi interventi Federico, si tratta di superiorità  morale.
Superiori si nasce, e loro, modestamente, lo nacquero.
Mandi.
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Nicola
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A me sembra che tu metta insieme un bel po' di fatti di dubbia organicità  per dimostrare che questi presuntuosi "loro" sono ovunque fallaci.
Laicismo francese, commissione per il Nobel, discriminazioni contro i fumatori, discriminazione contro i non residenti, caccia... non capisco se ti da fastidio tutto ciò che fanno "loro" o se ti limiti a sorvolare su quello che di buono fanno, se qualcosa di buono riescono a fare...


Poi:
ah, ma è indubbiamente una posizione minoritaria la mia...
Da questi umili esempi mi sembra si possa dire che il tuo relativismo sia molto poco praticato nella nostra società .

Mi sembra abbiamo detto la stessa cosa. Resta da vedere se da più fastidio a te beccarti l'assolutismo altrui (da assolutista) o se da più fastidio a me (da relativista) beccarmi l'accozzaglia di assolutismi variegati e personali che vedo in giro.
Comunque lo spunto per la discussione è ottimo, resta da vedere se vogliamo chiuderci in trincea e sparare sul nemico (da artigliere sei avvantaggiato :lol: ) oppure cercare almeno a livello ideale di proporre qualche alternativa che sia costruttiva e non meramente distruttiva...
Questo sempre nell'ottica dell'otium da te citato, in quanto anche se producessimo qualcosa di intellettualmente rilevante ci troveremmo ancora più al margine di questa interessante civiltà  contemporanea :roll: .

Ma non vai in ferie?
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Nicola ha scritto:A me sembra che tu metta insieme un bel po' di fatti di dubbia organicità  per dimostrare che questi presuntuosi "loro" sono ovunque fallaci.
Laicismo francese, commissione per il Nobel, discriminazioni contro i fumatori, discriminazione contro i non residenti, caccia... non capisco se ti da fastidio tutto ciò che fanno "loro" o se ti limiti a sorvolare su quello che di buono fanno, se qualcosa di buono riescono a fare...
"Loro"? E chi sono io, Tartarino di Tarascona? :P
L'apparentemente dubbia organicità , di cui in ogni caso mi scuso, era comunque parzialmente voluta in quanto ho scelto appositamente episodi piccoli e slegati per evitare il minimo sospetto di "partiticità ", e certo non per dimostrare fallacità  evidenti, quanto per suggerire come l'assolutismo non sia solo quello dell'Islam.

[In ogni caso, se organicità  vuoi che organicità  sia.
Iniziamo da un piccolissimo spunto (mi dispiace per l'associazione dal cui sito è tratto il link, la quale pare avere non qualche fessura, ma crateri aperti da un 305 :twisted:):

http://www.we-are-church.org/it/attual/ ... e.2002.htm

Abbozzo di riflessione: Prodi è solamente digiuno di storia, oppure la logica che segue è sottile e coerente?]

Ripeto comunque che gli esempi erano solo "pour parler".
Certo che anche loro (ma chi sono questi "loro"?), ogni tanto, fanno qualcosa di buono; ma altrettanto certo è da cosa si riconoscano le piante. D'altronde mi sembra che proprio qui, tre anni fa, io abbia fatto notare come non si possano giudicare azioni e comportamenti a seconda di chi le compia (nel particolare, se è giusto rovesciare una dittatura lo è indipendentemente da chi siano abbattuti ed abbattitori).
Nicola ha scritto:Mi sembra abbiamo detto la stessa cosa. Resta da vedere se da più fastidio a te beccarti l'assolutismo altrui (da assolutista) o se da più fastidio a me (da relativista) beccarmi l'accozzaglia di assolutismi variegati e personali che vedo in giro.
Infatti la mia risposta era per solo per mettere in evidenza come, di fronte all'assolutismo evidente di chi ci inonda di "migranti" e ci mette le bombe sotto il sedere, ce ne sia anche uno occidentale (così i politicamentecorretti non dicono che sono razzista) invece molto più subdolo e nascosto. Ecco il vero pericolo: che il diavolo, come diceva Guareschi, non sia sempre così brutto come viene dipinto. Altrimenti, a carte scoperte, quel ridicolo assolutismo orizzontale e dal basso che è il relativismo non avrebbe scampo.
Nicola ha scritto:Comunque lo spunto per la discussione è ottimo, resta da vedere se vogliamo chiuderci in trincea e sparare sul nemico (da artigliere sei avvantaggiato) oppure cercare almeno a livello ideale di proporre qualche alternativa che sia costruttiva e non meramente distruttiva...
Dimentichi che sono assolutista 8): la verità  esiste, e si può conoscere, ed è unica, e rende liberi.
Più costruttivo di questo…
Mandi.
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Rieccomi:
Luigi ha scritto:la verità  esiste, e si può conoscere, ed è unica, e rende liberi.
Mi piacerebbe poter dire la stessa cosa, ma... boh!
Dicono la stessa cosa gli islamici :?
Dicono la stessa cosa i comunisti :?

... lo dicono un po' tutti.
Ma se così fosse dovrebbe essere comparabile temporalmente e spazialmente, a parità  di ragionamenti e partendo (immagino si debba fare così) da postulati prefissati i comportamenti dovrebbero coincidere, o almeno assomigliarsi.
Lascio da parte esempi e controesempi, inquinerebbero solo la discussione.
La coerenza invece non esiste - bada bene - nemmeno all'interno dei gruppi singolarmente presi.
E allora?
Allora per credere nella verità  dovrei potermi fidare di chi me la tramanda. Non solo della sua buona fede, ma anche della buona fede di chi ha tramandato la verità  a lui, e così via.
Un casino, insomma. E secondo me nemmeno la buona fede basta.
Certo sarebbe bello, penso. Un po' come le utopie di Moro e Campanella.

Io come relativista mi accontenterei di una verità  di provenienza umana "abbastanza" equa e sempre pronta ad essere messa in discussione dove risultasse inadeguata.
Metto le mani avanti: lascio volentieri la realizzazione di questo a qualcuno molto più preparato di me, le domande su come realizzare questo semplice progetto mi imbarazzerebbero alquanto :wink: .
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Nicola ha scritto: Mi piacerebbe poter dire la stessa cosa, ma... boh!
Dicono la stessa cosa gli islamici :?
Dicono la stessa cosa i comunisti :?

... lo dicono un po' tutti.
Ma se così fosse dovrebbe essere comparabile temporalmente e spazialmente, a parità  di ragionamenti e partendo (immagino si debba fare così) da postulati prefissati i comportamenti dovrebbero coincidere, o almeno assomigliarsi.
Ma così dove troverebbe spazio la libertà  dell'uomo di scegliere? A me pare di scorgere in questa argomentazione un certo determinismo, o sbaglio?
Gli altri devono avere la possibilità  di sbagliare :P, ed in ogni caso mi paiono abbastanza differenti i postulati di partenza.
(Comunque, non metterei le ideologie del XX secolo sullo stesso piano delle religioni tradizionali. Ma ammetto di conoscerle poco, e quindi potrei sbagliare)

Lasciando da parte come chiedi la realizzazione di una "verità  umana abbastanza equa", mi domando: per quale ragione accetteresti il metro di giudizio di altri qualora diverso dal tuo?
Mandi.
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Federico
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Per prima cosa: evviva gli ozii ferragostani :D , visto che ne nascono discussioni così succose!

I miei complimenti ad entrambi per quanto fino ad ora avete scritto.

Mi ha colpito questa tua affermazione, Nicola. Forse qui sta la differenza tra le nostre (io mi riconosco in quanto scritto da Luigi) e la tua posizione.
Nicola ha scritto:
...
Ma se così fosse dovrebbe essere comparabile temporalmente e spazialmente...
Tempo e spazio sono condizioni a cui è sottoposto questo mondo. Una Verità , invece, è incondizionata per definizione. E' assoluta, non relativa al hic et nunc, che poi sono il tuo spazialmente e temporalmente.

Si entra, lo capisci benissimo, nella Metafisica. So bene che non è "di moda" parlarne, ma è precisamente "li", nell'ambito metafisico, che nasce la Verità . Se neghi l'esistenza di qualcosa al di là  del fisico, ti autocondanni alla caducità . La "verità ", l'unica "verità ", che potrai trovare è quella di questo mondo, umana, e cioè di quelle intrinsecamente fallaci (ma Oriana ha ragione :wink: :lol: ), condizionate come sono ab origine. Tutte queste "verità ", nascendo in un mondo che contempla, tra le sue possibilità , l'errore, lo comprendono al loro interno, almeno come possibilità . Nulla può derivare da alcunchè, a meno che non vi sia compreso fin dal principio. Prendi ad esempio la "verità ", assolutamente non priva di effetto e a cui (certamente non a caso) si dà  un gran valore oggi e cioè quella che viene stabilita da un Tribunale. Essa è quanto di più "moderno" si possa immaginare: è basata sulle prove, tutte fisiche, tutte tangibili, tutte inoppugnabili, al momento della scrittura della sentenza. Così uno si becca 30 anni di galera (o la sedia, o una pallottola, o una puntura). Dopo 20 anni, altre prove, altrettanto inoppugnabili fisiche e tangibili, dimostrano che il condannato era innocente. Si vede bene che la "verità " della prima sentenza era invece una balla bella e buona: comprendeva l'errore tra le sue possibilità  di manifestazione e questa possibilità  si è manifestata.

Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86

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