Nicola ha scritto:Vi racconto un episodio allucinante dell'Adunata ... un elicottero si è fermato proprio sopra di noi, ad un'altezza di almeno trenta metri. Qualcuno ha aperto il portello e ha lasciato cadere un sacchetto trasparente pieno di vomito, che ha colpito in pieno petto uno dei nostri…
... evidenziato che l'elicottero era dell'esercito ... Grazie Esercito Italiano per questi professionisti che sforni. Adesso la notizia del Tuo continuo ridimensionamento mi mette sempre meno malinconia.
Ehi, ehi, ehi. Che cosa sono queste incazzature.
“Najoni che non siete altro, cos'è tutta questa invidia?. I “professionali” che nelle oggettive difficoltà economiche in cui si dibatte il bilancio della difesa danno fondo a tutto il loro ingegno e riescono a confezionare un ordigno da guerra NBC, e che per dimostrare la loro “bravura” anche senza l'utilizzo dei moderni sistemi di puntamento riescono a centrare un piccolo bersaglio da ragguardevole distanza e in mezzo a refoli di vento, utilizzando come forza di spinta la sempre presente gravità terrestre, meritano ben altro che le vostre “lagne di nostalgici”.
Propongo per loro, “pilota, puntatore, sganciatore” l'adozione di un esemplare provvedimento di encomio con la consegna di un “adeguato” riconoscimento, che fin da ora mi impegno di fornire o di sponsorizzare, consegna per la quale l'incaricato dovrà sicuramente essere il “bersaglio”, accompagnato sicuramente dai suoi amici presenti all'esercitazione, eventualmente coadiuvati da chiunque intenda dare ai “rambo” un “segno” per la prestazione effettuata.
Trabiccoli.
Yes comment.
Penso che dalla prossima Adunata arriverò la mattina di Domenica, onde evitare incazzature e litigi.
Caro Franco, tu hai ragione nell'affermare che la tolleranza zero non sortisce effetti, ma io credo che delle “sanzioni” adeguate, non tanto per la meccanica dei mezzi e la loro inaffidabilità , ma per il “disturbo della quiete pubblica” a causa del rumore infernale che producono, potrebbero essere emesse dagli agenti dell'ordine pubblico, presenti in numero consistente ad Asiago. Io in Altopiano ci sono arrivato alle tre di notte, a piedi, e dopo aver sostato per un po' di tempo nel cimitero inglese di Granezza, salutando uno per uno i giovani figli di Albione che riposano tra gli abeti, e si sentivano gli scoppi di motori privi di scarichi e marmitte, oppure uno strombazzamento da stadio. Per fortuna che la pioggia ha obbligato gli amanti del caos a una disonorevole ritirata, anche se secondo me nulla avevano da temere giacché le zucche vuote nell'acqua galleggiano.
Gli animi nobili che riposano nell'acrocoro vicentino, ove hanno lasciato le loro giovani vite per difendere un'idea o un sogno, stanno gridando “mai più”, mai più un'Adunata sull'Altopiano che finora ci ha accolto nel suo ventre in silenzio e con rispetto.
GianLuca “docet” con il racconto della sua ADUNATA, vissuta con pienezza di spirito e animo. Sì romagnolo, “va in mona”, sei riuscito a commuovermi.