Beppe
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e ci credo!
il fatto è che le varie associazioni di volontari sono in difficoltà  e la bella pubblicità  sul servizio civile in tv non serve a colmare il vuoto lasciato dai più che invece di farsi la naja cercavano una scappatoia col s.c.
alla fine metteranno il servizio civile obbligatorio...ihihi :roll:
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Beppe ha scritto: alla fine metteranno il servizio civile obbligatorio...ihihi :roll:
E' da quando hanno abolito la naja che penso che la cosa piu' saggia sia servizio civile obbligatorio e servizio militare facoltativo.....il contrario di quello che era anni fa....
Alp. Malaguti Daniele
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Abbadia
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Fatemi capire, se il 90% degli obiettori sono scansafatiche , quali difficolta' possono creare alle associazioni di volontariato ? Anzi forse si tolgono dei pesi morti dai piedi !

Dalla mie esperienza non é che fossero pochi gli imboscati anche sotto naja, gente che bregava per essere messa in un ufficio o in magazzino, per scansare marce e campi; gente che strisciava per essere in caserma sotto casa o almeno a casina tutte le volte che era possibile, gente che inventava malattie, infortuni o licenze agricole per raccogliere il grano nel mese di marzo.
Forse il mio pewnsare é influenzato dalle belle esperienze di collaborazione che ho avuto col volontariato ( es. Colletta Alimentare eccetera ).
Penso soprattutto che non sono le categorie ad essere buone o meno buone, ma i singoli individui.

E non capisco come se sono buoni ora i Volontari Obbligatori ( che non si trovano ed essendo obbligatori saranno ancora di meno motivati ) non lo fossero quelli di prima .
Sono convinto che la naja sia , o almeno fosse, una buona maestra di vita e contribuisse a far crescere i ragazzi, sono addirittura convinto che fossero giuste le destinazioni ben lontane da mammina e nn sotto casa, ma non posso non rispettare chi non la pensa come me, ma per quello che concerne gli odc, sono convinto che i motivati veri non sono distanti , come percemntuale dai motivati veri che sono sotto naja.

Ciau a tuch

Abbadia
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Federico
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Si ma il discorso sui volontari del servizio civile non può prescindere da un dato di fatto: se prima (in periodo di leva obbligatoria) le necessità  delle varie organizzazioni/istituzioni/uffici pubblici/onlus eccetera in materia di personale erano in buona parte, se non completamente, soddisfatte dai cosiddetti obbiettori di coscienza, ora, che l'obbligo della naja non c'è più, si assiste all' "evaporazione", passatemi il termine, del tanto decantato spirito volontaristico di servizio alla comunità  che molte anime belle hanno dipinto come tratto costitutivo della gioventù italiana.

Tutte balle! La gioventù italiana NON è composta, nella sua stragrande maggioranza, da San Franceshi e Madri Terese allo stato laico bensì dai ragazzi che incontriamo per strada tutti i giorni, che con lo spirito di sacrificio volontario hanno ben poco, se non nulla, a che spartire. Il che, sotto questo aspetto, ad onor del vero, non li rende molto differenti né dai loro fratelli maggiori, né dai loro padri né, molto probabilmente, dai loro coetanei di altri Paesi. Quanti di noi, mettetevi una mano sul cuore, sarebbero partiti volontari per fare il militare o il servizio civile?

E allora: che la si smetta, una volta per tutte, di badare alla verità  virtuale (ciò che io vorrei che la realtà  fosse) e si affronti la verità  effettuale (ciò che la realtà  è) e ci si rassegni al fatto che, stanti così le cose, centinaia di oragnizazioni di Protezione Civile/Onlus/assistenze sociali e chi più ne ha più ne metta perderanno, da un giorno all'altro, buona parte, se non tutta, la loro mano d'opera e quindi chiuderanno. Per alcune di queste (molte?) sarà  anche la fine di un bel business: era bello ricevere contributi e non pagare il personale :wink: :roll:

Il fatto è uno solo, secondo me: non so se per cretineria pura e semplice, o per calcolo, ma si è voluto credere e far credere che il servizio militare obbligatorio fosse veramente un anno buttato via e che quindi andava eliminato alla radice. Grosso errore perchè così facendo si è anche comunicato al Paese che, in generale, il concetto di servizio obbligatorio fosse roba da antiquariato nazionalista. I risultati si vedono, e si sentono: gli allarmi che vengono dal "mondo dell'assistenza" (parlando in generale) si fanno sempre più pressanti.

Forse, invece di buttare il bambino insieme all'acqua sporca come è stato fatto, si fosse solo eliminata l'obbligatorietà  del servizio militare, salvando però il concetto di obbligatorietà  del servizio (che secondo me è sacrosanto: vivere in Italia non è obbligatorio, è un privilegio o quantomeno un diritto, e come tutti i privilegi ed i diritti ha un costo che deve essere pagato), ora non si sarebbe in questa situazione.

Se fosse stato salvato questo concetto di obbligatorietà  del servizio, si sarebbe potuto modularlo in molte maniere, magari, come ha detto già  qualcuno, rendendo facoltativo il servizio militare, ma sicuramente non si sarebbe giunti sull'orlo del baratro come oggi.

Saluti
Art. Federico
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mida2
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Abbadia ha scritto:Fatemi capire, se il 90% degli obiettori sono scansafatiche , quali difficolta' possono creare alle associazioni di volontariato ? Anzi forse si tolgono dei pesi morti dai piedi !
Penso soprattutto che non sono le categorie ad essere buone o meno buone, ma i singoli individui.

non posso non rispettare chi non la pensa come me, ma per quello che concerne gli odc, sono convinto che i motivati veri non sono distanti , come percemntuale dai motivati veri che sono sotto naja.
Sono d'accordissimo con te nel valutare i singoli, non le categorie. Ho anche il massimo rispetto per una parte degli obiettori: so che c'è chi l'ha fatto per convinzione (soprattutto quando si dovevano fare 20 mesi invece dei 12: diciamo che quello era un bel test motivazionale... :-) ).
Secondo me il problema consiste nel come gestire la parte rimanente - ovvero i "poco motivati".
In caserma, obiettivamente, non era molto difficile diventare "motivati" (i modi erano tanti...).
Per quanto riguarda il servizio civile la situazione è molto più difficile, perchè chi gestisce gli obiettori non ha praticamente possibilità  di intervento.
Stando a quanto mi ha raccontato il responsabile di un ente, se ti capita il tipo che, quando gli chiedi tre copie di un documento, ti risponde "ma io non so usare la fotocopiatrice", non puoi fare praticamente nulla. Anche se ti rivolgi al distretto, segnalando il problema, magari dopo qualche mese lo trasferiscono ad un altro ente, ma alle 18 se ne torna comunque a casa bello bello - la cella di rigore non c'è...
Quindi concordo sul fatto che effettivamente è meglio che i pesi morti se ne stiano direttamente a casa.
Così saranno tutti soddisfatti: loro, che si sentiranno molto furbi e fortunati, e chi non se li troverà  tra i piedi.
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Abbadia
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Federeico, solo per dirti che sono d'accordo al 100% con te !
Ciau a tuch

Abbadia
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Federico
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mida2 ha scritto:
Abbadia ha scritto:Fatemi capire, se il 90% degli obiettori sono scansafatiche , quali difficolta' possono creare alle associazioni di volontariato ? Anzi forse si tolgono dei pesi morti dai piedi !
Penso soprattutto che non sono le categorie ad essere buone o meno buone, ma i singoli individui.

non posso non rispettare chi non la pensa come me, ma per quello che concerne gli odc, sono convinto che i motivati veri non sono distanti , come percemntuale dai motivati veri che sono sotto naja.
Sono d'accordissimo con te nel valutare i singoli, non le categorie. Ho anche il massimo rispetto per una parte degli obiettori: so che c'è chi l'ha fatto per convinzione (soprattutto quando si dovevano fare 20 mesi invece dei 12: diciamo che quello era un bel test motivazionale... :-) ).
Secondo me il problema consiste nel come gestire la parte rimanente - ovvero i "poco motivati".
In caserma, obiettivamente, non era molto difficile diventare "motivati" (i modi erano tanti...).
Per quanto riguarda il servizio civile la situazione è molto più difficile, perchè chi gestisce gli obiettori non ha praticamente possibilità  di intervento.
Stando a quanto mi ha raccontato il responsabile di un ente, se ti capita il tipo che, quando gli chiedi tre copie di un documento, ti risponde "ma io non so usare la fotocopiatrice", non puoi fare praticamente nulla. Anche se ti rivolgi al distretto, segnalando il problema, magari dopo qualche mese lo trasferiscono ad un altro ente, ma alle 18 se ne torna comunque a casa bello bello - la cella di rigore non c'è...
Quindi concordo sul fatto che effettivamente è meglio che i pesi morti se ne stiano direttamente a casa.
Così saranno tutti soddisfatti: loro, che si sentiranno molto furbi e fortunati, e chi non se li troverà  tra i piedi.
Non sono d'accordo, mi spiace. Così facendo si comunica che i furbi hanno ragione a fare i furbi, chè tanto ci sono i coglioni a fare anche il loro lavoro. No. Questa mentalità  è già  fin troppo diffusa nel nostro Paese, non c'è bisogno di premiarla ulteriormente.

Piuttosto: si diano i mezzi a chi ce li ha tra i piedi, sti furbi, di poter utilizzare dei mezzi correttivi. Ad esempio: vogliamo scommettere che messo di fronte alla scelta tra fare tre fotocopie o pulire i cessi (o le padelle in un ospedale) il tipo impara immediatamente a fare le migliori fotocopie del mondo? Il che comunque non gli dovrebbe risparmiare nè i cessi nè le padelle, dovrebbe solo diminuirne la frquenza di servizio in quei posti.
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Federico ha scritto: Piuttosto: si diano i mezzi a chi ce li ha tra i piedi, sti furbi, di poter utilizzare dei mezzi correttivi. Ad esempio: vogliamo scommettere che messo di fronte alla scelta tra fare tre fotocopie o pulire i cessi (o le padelle in un ospedale) il tipo impara immediatamente a fare le migliori fotocopie del mondo? Il che comunque non gli dovrebbe risparmiare nè i cessi nè le padelle, dovrebbe solo diminuirne la frquenza di servizio in quei posti.
Sarebbe piaciuto tantissimo anche a chi doveva gestire l'imboscato mandarlo a pulire i cessi, o tenerlo in ufficio fino a che le fotocopie non erano state fatte - ma non aveva alcun potere per farlo. Piacerebbe anche a me sapere che è possibile, ma a quanto pare non lo è, e temo che introdurre misure restrittive nei confronti dei furbi sia molto fuori moda.
Quando mi ha raccontato quest'episodio, e io avevo appena finito la naja, mi sono incazzato più di te. Adesso, tendenzialmente, mi limito a compatire la gente di quel genere (certo, se ci devi lavorare assieme la cosa cambia!).
Citando a spanne (e forse anche un po' a sproposito...): "Nelle piccole cose che io faccio bene vedo l'immagine delle cose grandi che si fanno bene nel mondo".
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Federico ha scritto:Forse, invece di buttare il bambino insieme all'acqua sporca come è stato fatto, si fosse solo eliminata l'obbligatorietà  del servizio militare, salvando però il concetto di obbligatorietà  del servizio (che secondo me è sacrosanto: vivere in Italia non è obbligatorio, è un privilegio o quantomeno un diritto, e come tutti i privilegi ed i diritti ha un costo che deve essere pagato), ora non si sarebbe in questa situazione.

Se fosse stato salvato questo concetto di obbligatorietà  del servizio, si sarebbe potuto modularlo in molte maniere, magari, come ha detto già  qualcuno, rendendo facoltativo il servizio militare, ma sicuramente non si sarebbe giunti sull'orlo del baratro come oggi.
Sono d'accordo con te.
Ma io proporrei sì il servizio obbligatorio, ma da decidere tra servizio militare e civile. Ma che siano dei VERI servizi, utili alla comunità  e formativi per la persona.

Alla prossima
...Ma gli alpini non hanno paura

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