Il 29 novembre si svolgerà in tutta Italia la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Sarà possibile, in quell'occasione, aiutare concretamente i più poveri del nostro paese.
In oltre 3.000 supermercati 100.000 volontari inviteranno le persone a donare alimenti - preferibilmente omogeneizzati ed alimenti per l'infanzia, tonno, olio, pelati e legumi in scatola - che saranno distribuiti a più di un milione di indigenti attraverso gli oltre 6.400 enti convenzionati con il Banco Alimentare (mense per i poveri, comunità per minori, centri di solidarietà , ecc.).
Le tonnellate di generi alimentari raccolte nei sei anni della Colletta ammontano a quasi 18.000 per un valore stimato che supera i 58 milioni e 800 mila euro.
Solamente nella giornata del 2002 gli italiani hanno donato 4.989 tonnellate di cibo.
Anche quest'anno, per introdurre al significato della Colletta Alimentare, viene proposta una frase che sottolinea il valore educativo dell'iniziativa:
L'educazione cambia l'uomo e costruisce una civiltà . Il gesto di donare la spesa ai più poveri, la novità della Legge del Buon Samaritano, che trasforma in risorsa le eccedenze della ristorazione, sono frutto di una educazione al dono e alla condivisione. Da questa educazione germoglia la coscienza del gesto che si compie: una reale occasione di cambiamento personale e civile.
Non sono esclusivamente i poveri, dunque, a beneficiare della Colletta, ma anche i donatori, chiamati a una corresponsabilità rispetto alla emarginazione in cui versano molte persone. Una corresponsabilità condivisa a livello istituzionale e sociale. La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, infatti, ha l'alto patrocinio della Presidenza della Repubblica ed è organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare e dalla Federazione dell'Impresa Sociale della Compagnia delle Opere in collaborazione con l'Associazione Nazionale Alpini e la Società San Vincenzo De Paoli.
fonte <www.bancoalimentare.it>
Io parteciperò...se non potete farlo contribuite facendo un pò di spesa, vi ringrazieranno in tanti.
Saluti
Beppe