Sarà ma io non capisco.
Siamo una società energo-dipendente. Letteralmente affamati di energia eppure facciamo di tutto per tagliarci gli attributi da soli. Va tutto bene finchè a fottersi sono gli altri, ma guai se dovesse toccare a noi in prima persona. Eppure non ci rendiamo conto che, senza accorgercene, questo atteggiamento ci fotte, alla stragrande, e molto di più che se accettassimo un sacrificio nel nostro giardino.
Secondo voi, quanti di quelli che ora protestano in Basilicata, protestavano e protestano perchè la luce, il gas, la benzina costano un occhio della testa? Tutti. Dove sta la coerenza? Quale la logica di dire "qui le scorie no"? Non ci rendiamo conto che qui o li, in Sardegna o in Basilictata o in una caverna sotto alle Alpi di riffa o di raffa bisogna pure metterle? Dice: ma esistono delle discariche già operative e sicure all'estero, mandiamole li. Pazzesco che si arrivi a pensare questo. Ammettiamo che lo si faccia. Si rinuncia alla nostra discarica e si va all'estero. Due soluzioni: o nel Terzo Mondo, magari a costi accettabili, e allora tutti in piazza a girotondare sul bieco e rapace sfruttamento di Popoli meno fortunati del nostro e tiritere simili; oppure nel Primo Mondo, e allora si paga salatissimo, e quindi tutti in piazza a girotondare perchè il Governo (qualunque esso sia) è costretto a spendere paccate di milioni di Euri per stoccare i
nostri rifiuti in casa d'altri.
Vicino a dove lavoro c'è una cementeria. Uno dei processi industriali meno inquinanti che esistano, solo che l'impatto ambientale, per via delle miniere per la materia prima, è piuttosto importante. Tutti in piazza a girotondare per la sua chiusura. Chiedo in giro: ma, mi scusi, casa sua con cosa è fatta? Risposta: cemento. Bene, dico, e la casa che sta costruendo per suo figlio, con che cosa la sta facendo? Risposta: ma che domande, cemento no? Chiedo allora: e se chiude questa cementeria, con che cosa la fa la casa? Risposta: uè va che ce n'è delle altre di cementerie, mica solo questa. Vero, dico io, ma mi tolga una curiosità : dove sta scritto che i vicini di casa dell'altra cementeria debbano fottersi al posto suo per fornirle il cemento per la casa di
suo figlio? Nessuna risposta. Sguardo vacuo, un "ma và a caga..." mormorato a mezza voce e via di nuovo col girotondo. Sconfortante a dir poco. Coerenza sottozero. Mai che mi sia capitato, e di domande di questo tipo ne ho fatte tante nel girotondo, una risposta del tipo: lei c'ha ragione, infatti io giuro che se chiudono la cementeria, non userò mai più un solo chilo di cemento. Costruirò la casa di mio figlio in legno. Mai.
Egoismo puro. Uno schifo.
Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86