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Abbadia ha scritto:essenziali di ogni giorno di naja ,che ti porta a conoscere prima e ad amare poi quel buffo cappello con la piuma..
Perdonami ma.....non piuma, ma PENNA!!!!
Alp. Malaguti Daniele
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Abbadia
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Siiiii penna e nn piuma...non siamo bersaglieri !!!!
Chiedo umilmente scusa...malgrado l'eta' e gli acciacchi cinque pieghe e cinque pince e colossale bevuta se dovessimo incontrarci....
Ciao a tuch


Abbadia
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Abbadia ha scritto:Siiiii penna e nn piuma...non siamo bersaglieri !!!!
Chiedo umilmente scusa...malgrado l'eta' e gli acciacchi cinque pieghe e cinque pince e colossale bevuta se dovessimo incontrarci....
Ciao a tuch
Abbadia
Mi segno la bevuta e poi, visto che stiamo parlando di servizio di leva oserei correggere nuovamnete il tuo post specificando che le pieghe e le pince non saranno cinque ma ovviamente......8
Il tutto per la scaglia, s'intende. :wink:
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Ciao Lele,
l'hai visto lo stemma vicino al mio nik ?
Bene lo sai che i crinacci che rimbeccavano sotto quello stemma trovavano lunghissimo ?
Hai gia' ottenuto la luna con le scuse e le 5+5 pieghe/pince che il vej ha VOLUTO concederti ...non esagerare...
Da noi i crinacci erano onorati di fare le pieghe/pince che dovevav fare il vej !!!!
Sto scherzando naturalmente...da noi non c'era il numero magico e prefissato anche perché " il vej l'é misteriùs !! " quindi " as sas nen " quante ne fa fare !!!

Tutta questa tiritera per dirti che purtroppo la mia Compagnia non esiste piu'...e sarebbe mia intenzione recuperare, prima che se ne perda la memoria, usi e tradizioni della stessa...compresa la "religione " con Poesie, servizi, obblighi, modi di dire e di fare...tutto quello insomma che é la "tradizione " della Compagnia Genio pionieri della Taurinense, per poi riunirla in un libercolo ad usum Peones !!!

Quindi praticamente ho usato il tuo post..per lanciare questo appello:

TUTTI QUELLI CHE SANNO ANCORA QUALCHE COSA DELLA "RELIGIONE DELL'ABBADIA " ME LO COMINICHINO, SCRITTA SU UN FOGLIO, DETTA A VOCE, REGISTRATA...IN QUALUNQUE MODO, POI PENSO IO A METTERLA INSIEME
CHI RICORDA ANCORA QUALCHE COSA, PUO' PRENDERE ACCORDI AL CELL N. 3284105595..

Scusa l'uso/ abuso... , se ottengo risposte ti faccio le famose 8 pieghe/pince ok ?

Chiaramente mi interessano anche le religioni altrui, nel senso che potrebbe essere interessante un collegamento /confronto tra le religioni ( sembra una cosa seria, ma nn lo é !! ) , ma SOLO DELLE COMPAGNIE GENIO PIONIERI DELLE VARIE BRIGATE!!!!

Lele, ti faccio 8 pieghe se mi dici la differenze tra la piega invernale e piega estiva !!

Ciau a tuch

Abbadia
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Abbadia ha scritto: Lele, ti faccio 8 pieghe se mi dici la differenze tra la piega invernale e piega estiva !!
Ti posso rispondere come so......
quando era estate le pieghe le facevi fare perche' il proprio congedo era vicino
quando era inverno la Pioppa sull'omonimo monte era ancora alta.
Scherzi e battute a parte...... :?:
Alp. Malaguti Daniele
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Lele ha scritto:...non saranno cinque ma ovviamente......8
Il tutto per la scaglia, s'intende. :wink:
Non ci far caso Abbadia, errori di sintassi... è malattia cronico.
Meglio 9 !!!:lol: :lol: :lol:
Dio creò l'alpino, lo mise sulla montagna e poi gli disse arrangiati.
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Abbadia
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Naaaaa,
La piega ( flessione sulle gambe con braccia avanti ) era estiva se fatta con le mani orizzontali per fare fresco al vej; era invernale se fatta con le mani in verticale ( di costa ) per non fare corrente...deleteria per il vej !!

E' un esempio di quello che voglio raccogliere e di cui voglio mantenere la memoria..
Forse qualcuno lo potra' trovare puerile, infantile e anche deleterio..ti assicuro che non é vero, la religione era parte importante nel nostro essere alpini..( o meglio ancora GA )

Ciao Giuvu... ciau a tuch

Franco Ramella
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Federico
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Abbadia ha scritto:Ciao Lele,
l'hai visto lo stemma vicino al mio nik ?
Bene lo sai che i crinacci che rimbeccavano sotto quello stemma trovavano lunghissimo ?
Hai gia' ottenuto la luna con le scuse e le 5+5 pieghe/pince che il vej ha VOLUTO concederti ...non esagerare...
Da noi i crinacci erano onorati di fare le pieghe/pince che dovevav fare il vej !!!!
Sto scherzando naturalmente...da noi non c'era il numero magico e prefissato anche perché " il vej l'é misteriùs !! " quindi " as sas nen " quante ne fa fare !!!

...(omissis)

Abbadia
Caro Abbadia,

noto che da te si faceva sul serio. Il linguaggio che usi, poi, mi ha fatto ritornare un pochettino indietro con gli anni (non tanti come i tuoi, ben inteso! :D ) .

Non badare a Lele: è il classico "banfone istituzionale", non sente proprio :D ; ma non lo fa di proposito (altrimenti avrei detto che "ti ha fatto un bel truuut" :D ), è che è fatto così. (Sarebbe andato bene da noi in Batteria: uno dei motti era : Siamo così o non siamo :) ).

Dici bene sul numero prefissato: al gesto del vejass (o anche solo allo sguardo) un buon rospo era già  a terra a pinciare (niente pieghe da noi, non usavano) di buona lena. Eventualmente il vejass che aveva "dato l'ordine" (ripeto: spesso non ce n'era bisogno. Un buon figlio sa sempre anticipare un anziano, e ne previene le intenzioni ed i desideri :) ) poteva chiedere: "quante ne hai fatte", o "quante sono"? Al che il figlio spovveduto, la vera spina, rispondeva ad esempio "25" o il numero a cui era arrivato. :roll: :cry: Mai, MAI dare risposte di questo tipo!! Si deve rispondere "in 40 non si conta!" (il che valeva anche all' Edolo, "all'Edolo non si conta!"). In questo secondo caso, il vejass, soddisfatto dell'impegno del figlio, poteva far cenno di alzarsi. A volte però, c'era il "secondo esame": per farlo alzare diceva: "stai su, vecchia roccia!". E' ovvio, non ci sarebbe nemmeno bisogno di spiegarlo, che se il figlio a questo punto faceva anche solo finta di alzarsi, un grido di raccapriccio, di disperazione quasi, sarebbe uscito dalla gola del vejass: "ma sarai già  una vecchia roccia! Impazzito!?!", e le pincie sarebbero continuate per un bel po' :) . Se invece, il buon figlio, al sentire la frase di cui sopre, non avesse mosso una piega, nè avesse interrotto il suo pinciare, "l'esercizio", sarebbe finito con un bel, "bravo, stai su".

Naturalmente tutto questo, nella mia (fortunata) esperienza era sempre fatto col sorriso sulle labbra di tutti, "giovane" per primo, e senza il benchè minimo accenno di cattiveria, la quale esisteva prima che arrivassi io in Batteria (fino ad un mese o due prima), e a livelli di codice penale, ma una denuncia in Magistratura (!) fece finire tutto, per lasciare solo la parte divertente, volontaria e goliardica della cosa, come è giusto che sia.

Nel mio reparto, che puoi leggere nella mia firma qui sotto, di "religioso" c'era questo: la prima volta che si faceva qualcosa, tipo entrare in camerata la prima volta, entrare la prima volta nel magazzino radio, eccetera, il vej chiedeva: "è la prima volta che...?" ricevuta risposta affermativa, il figlio veniva invitato a pinciare un po'.

Non vi dico che pinciamento generale (Sten compresi!!) quando andammo a sparare con l'obice la prima volta (più di metà  della Batteria era composta di scaglioni che non avevano ancora partecipato a scuole tiro), sia alla Linea Pezzi che all'Osservatorio, dove stavo io. :D :D Veramente divertente.

Ultima cosa che mi viene in mente: il vejass chiede: "ehi tu!, scajun!?!", a questo punto il buon figlio non doveva rispondere di botto il suo scaglione, dato che cifre e numeri stellari come il suo potevano avere effetti maligni sulla salute del vejass (che come tutti i vecchi è a volte fragile, pu essendo una vecchia roccia :D ). Anche alla domanda "a quanto la va?", si doveva andare cauti nella risposta, per lo stesso motivo: cifre astronomiche potevano essere pericolose per la salute dell'anziano :) , meglio rispondere una semplice "a una vita", rivolti verso il muro, od il soffitto, dato che la domanda proveniva da un fantasma, che come tutti sanno, è invisibile :D :D

Ciao
Art. Federico
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Abbadia ha scritto:Naaaaa,
La piega ( flessione sulle gambe con braccia avanti ) era estiva se fatta con le mani orizzontali per fare fresco al vej; era invernale se fatta con le mani in verticale ( di costa ) per non fare corrente...deleteria per il vej !!

...(omissis)
Ciao Giuvu... ciau a tuch

Franco Ramella


:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Assolutamente grande. Questa della piega "stagionale" (cambiava come la divisa, tra estate ed inverno? :wink: :) ) mi mancava proprio.

Ciao
Art. Federico
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Abbadia
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Ciao Federico,
sei il primo dei miei " collaboratori " ahahahahahah
E ti ringrazio per le informazioni che mi hai mandato....
Lele...chiaramente é nebbia...invisibile...ahahahaha ma é un alpino...quindi é giusto che quello di...religioso che non ha imparato sotto naja lo apprenda adesso.....ahahah

Certo, si faceva sul serio...
Visto il tuo reparto credo tu abbia senz'altro sentito parlare dell'Abbadia Alpina...
E nel 1968 la religione era ancora molto osservata...e vedi..non c'era bisogno di interventi della magistratura...
era proprio questa la vera ...religione...
Il vej era giusto e il vej non giusto ( esistevano certamente ) era controllato dagli altri...piu' che dagli ufficiali..
Il Figlio ( crinass ) chiedeva il permesso e la licenza all'anziano...prima di andare a rapporto e solo con la sua autorizzazione poteva procedere....
Ma sai quante volte i miei anziani sono montati di ispezione al posto mio a quindici giorni dal loro congedo per permettermi di uscire una domenica ?
E la stessa cosa l'ho fatta io....da anziano...
Sai i delinquenti esistevano ed esitono ancora...e gli unici che potevano controllarli erano porprio i vej

Parlando di queste cose mi viene in mente il mio arrivo all'Abbadia Alpina, da CM acs... indottrinati e convinti di essere...minimo generali...

Beh siamo arrivati con basco e mostrine del genio..
Appena arrivati in caserma.chiaramente le mostrine sono saltate a colpi di baionetta e il basco é finito sotto i piedi...

La preoccupazione deglia altri miei due ...soci...era l'adunata del mattino...abituati alla scuola...!!!
Bene, dopo aver girato tutta la notte ( noi ci facevano girare sottufficiali truppa e anche sten !!! ) alla sveglia del mattino abbiamo trovato sulla branda disfatta le mostrine e il cappello alpino....il vej in silenzio aveva provveduto...come un buon padre fa verso i figli...
E pensa che quel vej l'ho rivisto domenica 9 ...dopo 34 anni !!
Non erano no tutte rose e fiori, ma erano cose che ti ..tempravano...ti staccavano un po' dalle gonne della mamma, ti facevano aprire gli occhi e capire un pochino..goliardicamente quello che avremmo poi incontrato nella vita borghese..
Certo qualcuno l'ha sofferta piu' di altri, ma avrebbero sofferto allo stesso modo altre...discipline...

Ormai avete capito che nn sono un fanatico,ne' un militarista...ne' un amante delle divise ...quindi non é in quel verso che vanno prese le mie parole... ma resto convinto che la "religione" ha insegnato tante cose...sia ai giuvi, ma anche ai vej...

Per ora ciau a tch se qualcuno vuole imitare Federico, ne saro' contentissimo....


Abbadia.
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Federico
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:D

Ciao Abbadia,

il tuo racconto del tuo primo arrivo in Caserma ad Abbadia, mi ha fatto tornare in mente il racconto che un nostro amico di famiglia, come te Sottufficiale di Complemeto, ci fece del suo arrivo a Silandro (BZ) (nel 1959/60).

Arrivava, insieme a due colleghi, dalla scuola di Artigleira. Destinazione: Gruppo Bergamo, 33a Batteria (e dici poco...!).

Scendono dal treno e si avviano alla Caserma. Erano attesi, per usare un eufemismo. Lungo i muri di cinta della Caserma, ai lati della carraia, al loro avvicinarsi, ecco spuntare prima una, poi due poi decine di teste con tanto di Cappello Alpino. tutti con barbe lunghe da far spavento, che venivano appoggiate all'infuori, come per farle sporgere all'esterno del muro. Poi, come ad un comando, questi barbuti esseri, quasi dei giganti, cominciaraono ad ululare! UUUUH! UUUUUUUUUUUUUUUHHHH!!!

Si trattava dei Veci del Gruppo (Truppa), che davano il "benvenuto" ai Sergenti "spine". E lo facevano così, mettendosi in piedi sulle spalle del volenteroso figlio in modo da raggiungere il bordo del muro, ululando, da veri "Lupi di Silandro", come erano conosciuti gli Artiglieri del Bergamo.

Il mio amico non nasconde, tuttora, di essersela fatta addosso allora :D , un suo collega, a quella vista, tentò di ritornare in stazione, ma lo fermarono.

Eppure, non ostante questo, se potesse tornare indietro, rifarebbe tutto!

Ciao
Art. Federico
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Ciao federico,
sono le 11,15...non ho voglia di lavorare...non ho voglia di guardare la tv, non ho voglia di sentire tutto quello che spargeranno su quelle bare...
E allora, come si usava alle veglie funebri nei paesini, soprattutto di montagna, voglio immaginare che stiamo tutti insieme e vegliare...e parliamo...magari davanti a un bicchiere di vino...e di cosa parlano glia alpini...parlano della lor naja...
E allora immaginandomi dei piu' vecchi, in effetti la barba é quasi bianca, comincio io.....a voce bassa, con rispetto....non siamo al cine...

Vi racconto il mio arrivo all'Abbadia Alpina, niente di strano, uguale all'arrivo di tanti..fratellini di quei tempi.
Ma proprio perché di quei tempi, forse non molto immaginabile oggi...

Dunque...
partiamo dalla scuola del genio di Roma in tre cm acs, destnazione Cp Genio Pionieri Taurinense - Abbadia Alpina di Pinerolo.
Immaginate che alla scuola a Roma ci avevano fatto un addestramento fisico e mentale pazzesco...quindi si era convinti che come Allievi Comandanti di Squadra eravamo praticamente quelli che dovevano reggere le sorti dell'Esercito Italiano .
Quindi molto orgogliosi dell doppio baffo nero e del filetto d'argento sul colletto.
Io avevo chiesto espressamente di andare nel genio Alpino, avevo amici che avevano najato negli alpini e quindi diciamo che ero abbastanza istruito...i miei soci molto ma molto meno...

Arriviamo alla stazione di Pinerolo intorno alle dieci di sera.... Chiediamo della Caserma del Genio....poca gente in giro...nessuno ne sapeva niente: Berardi e Nizza Cavalleria ok, ma Genio ???
Cerchiamo sull'elenco telefonico e appuriamo che non é proprio a Pinerolo, ma in un posto chiamato Abbadia Alpina...
I miei soci propongono di telefonare per farci venire a prendere....d'altra parte nessun autobus ne' taxi...
Ok prendo il telefono...faccio il numero...con molti dubbi...invece mi rispondono ...
Dico che siamo in stazione, che abbiamo bisogno di essere...prelevati !!
La voce un po' impastata, mi chiede chi siamo....
Mia risposta orgogliosa : Siamo i Caporalmaggiori ACS destinati alla Caserma dell'Abbadia........
Un urlo....un urlo direi disumano: I FIGLIIIIII !!!!
Da li' ho capito che c'era da drizzare le orecchie...e da essere pronti...a tutto....
Ho guardato i miei due colleghi...ho detto poco...solo di ricordarsi che eravamo alpini e che quindi , magari, tante formalità  nn c'erano...non ho osato dire quello che avevo sentito di risposta al telefono.

Dopo quasi un'ora di attesa vediamo arrivare un CM...si ferma davamnti alla stazione, ne scende un capomacchina...andiamo incontro...piccolo, brutto, una barba da Gesu' Cristo....

Facciamo per presentarci, ma il tipo ( caporale di truppa ) proprio nn ci c...onsidera !!
Ci gira solo intorno...come per annusarci...ci guarda il basco ben calzato, i guanti di pelle...il cappotto con fregi d'argento...e nn parla....

Ci fa solo un segno con la testa di salire sul cassone aperto e risale in cabina...
Chiaramente facciamo appena in tempo a buttare su i bagagli e a saltare su che il camion parte........sobbalzando...

Un po rassicurati cerchiamo di scaldarci ( Dicembre ....neve tutto in giro... strada ghiacciata )...

Ma il vej non tarda a colpire : fatti circa 500 metri il CM si ferma; il motore si spegne....
Il capomacchina scende boffonchiando dalla cabina e ci ordina : figli, scendere, il cm é stanco bisogna spingere !!!!
Si puo' immaginare la faccia di almeno due dei tre CMACS provenienti dalla scuola...
Per evitare guai maggiori ho preso l'iniziativa e sono saltato giu'...i miei due soci...mi hanno seguito...

Conclusione, in tre, alle undici di notte in mezzo alla neve e al ghiaccio, abbiamo fatto ripartire a spinta un CM....

La caserma dell'Abbadia era in mezzo alla campagna...poco illuminata...casettine basse...poi risultata bellissima, ma quella sera ci é apparsa come un incubo....
Il camion é entrato in caserma e noi ci aspettavano di andare a rapporto almeno dall'ufficiale di picchetto, per consegnare le basi di passaggio e essere sistemati....

Veramente poi abbiamo appurato che delle basi non fregava niente a nessuno e che per quanto concerne l'essere sistemati............ahahahahah

La piu' alta autorità  che ci viene incontro é il capoposto...un CM anziano..barba incolta ( La nostra canzone comincia con "Barbe lunghe..." ) che si avvicina al CM ; che la divisa fosse in perfetto ordine beh..non si poteva proprio dire...aveva poi un'andatura piuttosto strana...

Beh dico : ora ci porteranno dall'ufficiale di picchetto...all'ufficio maggiorita'...cercavo dei gradi nella penombra, qualche baffo dorato, qualche stelletta....ma niente...

Invece ci portano allo spaccio....boh...

Vi garantisco che lo spaccio era pieno zeppo di genieri alpini ....ed era quasi mezzanotte......

Come siamo entrati...un boato....noi tre....gli unici col basco......abituati alla disciplina della scuola.... inquietante...
Io ormai avevo deciso che avrei seguito la corrente...non mi sarei fatto mettere le mani addosso, ma per il resto.....nui summa alpin !!

Il capoposto ci ha fatto mettere sull'attenti ( ahahaha ci avessero visto i nostri istruttori della Cecchignola !!!! ) e con la baionetta ha fatto saltare le mostrine del genio dal nostro colletto.....
Con fare misterioso ( dopo abbiamo saputo che il vej é sempre misteriùs !! ) ci ha detto di prendere il basco, buttarlo a terra e calpestarlo " violentemente "...
Tre pestate ed é diventato uno straccio....
I miei due colleghi molto preoccupati di come presentarsi all'adunata della mattina dopo... io molto meno, dopo aver visto le divise che mi circondavano...

Senza stellette e senza basco ( ma azzo non c'erano in giro ne' ufficiali ne' sergenti ?? ma che caserma é questa ! ) eravamo praticamente ...purificati...quindi potevamo cominciare ad essere trattati da Genieri alpini...( mai si parla tra di noi solo di ...alpini )..
Quindi sul banco dello spaccio tre di quei bicchieri da birra...non so se ricordate...quelli fatti a stivale....credo contenessero un ...ettolitro !!
Dentro di tutto : grappa , cognac, e una infinita' di liquori che allora usavano ed ora nn ci sono piu'....
Pieno fino al bordo !!!!!

Eh gia' quella era la nostra tisana prima di andare a dormire !!!!

IO so che ho bevuto tutto...i due con me nn so...so solo che uno era astemio , mi ha detto che é riuscito a buttarlo a terra mezzo e un po' a farselo colare addosso....
Dopo un mese, non ne sprecava piu' una goccia....

L'ultima preoccupazione é stata di come ci saremmo presentati all'alzabandiera l'indomani mattina...poi in coma etilico siamo stati...accompagnati nei nostri alloggi....

Credevamo che fosse finita...e gia'...

Non sapevano che dovevano ancora rientrare ( libera uscita molto elastica..) sia i CMACS anziani, che i sergenti, sia i Serg AUC che gli Sten di Cpl e noi eravamo i LORO figli !!!!!

IO so che mi hanno girato la branda per un'infinita' divolte, fino a che mi sono rotto di rifarla e mi sono addormentato sotto il materasso....sul telo....
Alla sveglia...smaltita un po' la tisana serale , panico al pensiero dell'alzabandiera, per la divisa un po'..... deficitaria...e qui la prima cosa che mi ha consolato: ad ognuno di noi tre si é avvicinato un Sergente ACS prossimo al congedo, e ci ha dato il SUO cappello da CM ( uguale alla truppa, ma con fregio dorato...dicevano che eravamo gli unici a portarlo ) e le SUE prime mostrine...

Mi ha guardato e mi ha detto solo: qui puoi trovare lungo, se nn vuoi trovare eterno adeguati in fretta alla religione...

Quell'anziano l'ho riabbracciato quindici giorni fa dopo 34 anni .....

Ora se fossimo ad una veglia reale...mi ci vorrebbe un bicchiere di vino..ho la gola secca...

Forse qualcuno riterra' irriverente questo mio raccontare, questa mia veglia virtuale...atipica.. proprio durante il funerale dei Morti dell'Irak...... io la riengo una cosa molto rispettosa ....molto alpina....un modo degno di stare in compagnia di quei morti in divisa..

Pace


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Concordo con te.
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Abbadia ha scritto: ..barba incolta ( La nostra canzone comincia con "Barbe lunghe..." )

Pace
Abbadia
Molto bello, condivido in toto la tua scelta perchè è dalla morte che nasce la vita, e sono convinto che LORO si stanno divertendo alla lettura del tuo racconto, che si sarebbe potuto usare come commento alla diretta tv, in luogo delle "banali" considerazioni esternate, e delle "ridicole" interviste effettuate.

(e continua con " ... e penne nere, sguardo d'aqulia real, ...")

Pace anche da me.
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Posso dire che alcuni interventi sulla naja mi hanno deluso e mi hanno riconfermato nel mio concetto che la naja è inutile (meglio un periodo sabbatico ad imparare le lingue i Inghilterra, o a zappare la terra).
Dalla descrizione di Federico e Abbadia appare un mondo semibarbarico e tribale in cui determinati simboli, vedi mostrine e basco, sono sbeffeggiati e calpestati perché di un’altra tribù [anche se avrebbero invece dovuto essere rispettati in quanto simboli della “Patria”, espressione che io uso raramente ma che in questo caso ha il suo peso].
Non comanda l’Ufficiale , ma l’anziano e più becero è più comanda.
Il superiore chiude gli occhi per non assumersi responsabilità , o addirittura partecipa ai riti, per cercare di essere accettato.
Non è questo il mio mondo ed il mio modo di vedere un servizio militare serio.
E non mi interessa che queste cose appaiano anche in altri eserciti!
Ho fatto l’alpino nel 69 (l’ho detto più di una volta) in un reparto che aveva da lavorare ed anche gli anziani non avevano molto tempo per giocare .
Non mi sono mai fatto fare la branda ed ho cercato di farmi rispettare non perché ero un anziano, ma perché ero un uomo!
Difendere queste tradizioni (?) per me vuol dire dare benzina a chi vuol bruciare l’esercito!

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