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Non montiamoci la testa.

Fonte: Comando delle Forze Operative Terrestri
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Data: 31 luglio 2013
Si è concluso la settimana scorsa il primo corso di combattimento in montagna in ambiente estivo organizzato dal Centro Addestramento Alpino. Le quattro settimane di intenso addestramento condotte in Valle d’Aosta, rivolte a personale delle Truppe Alpine, sono l’inizio di un progetto, a livello NATO, per la realizzazione di un’ampia gamma di attività addestrative relative al combattimento in montagna (“mountain warfare”), offerte a livello nazionale dagli stati membri. A partire dal prossimo corso, che sarà organizzato a Settembre, è prevista infatti la partecipazione di Ufficiali, Sottufficiali e Graduati provenienti da Paesi appartenenti alla NATO.
Tali corsi, differenziati tra estivo ed invernale, culminano con una fase di sopravvivenza in montagna, e prevedono specifici moduli addestrativi distinti tra ambiente di bassa, media ed alta montagna. Proprio quest’ultimo terreno, riveste un ruolo fondamentale per spingere l’addestramento del combattente al limite, costringendolo a confrontarsi con tutti i problemi legati all’alta quota, al cambio repentino delle condizioni meteorologiche, ai pericoli oggettivi che influenzano il movimento e lo stazionamento su terreni di roccia, neve, ghiaccio o misto.
Tutte le attività prevedono anche l’esame delle capacità fisiche connesse con l’operare in situazioni estreme, con test biometrici e controlli di saturazione del sangue durante i repentini cambi di quota.
La Valle d’Aosta permette di operare dai 600 metri di altezza fino ai 4000, consentendo di trovare le condizioni ideali di quota e di terreno per le varie tipologie di addestramento richiesto.
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Ai miei tempi li chiamavamo più prosaicamente “campo estivo” [18 giorni fisso e 22 mobile] e “campo invernale ”,[20 giorni] ma non ci montavamo la testa col “mountain warfare”!!!!!!
In più, a tempo perso, c'erano i servizi di guardia ai rifugi, con relative marce in quota.
E di bufere ne abbiamo viste diverse, anche senza test biometrici e controlli di saturazione del sangue(??).
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Re: Non montiamoci la testa.

ahhhaha Grande Winter!!!!

...qualche tempo fa ho partecipato ad una gara podistica sul crinale emiliano, definita 'Eco Trail in regime di autosufficienza'.
Ora se la dici cosi fa molto figo, sembra che vai a fare chissà che cosa...

In realtà si trattava di farsi 24 km facendo attenzione ai segnali sul percorso, dare un'occhiata ogni tanto alla cartina, avere una borraccia con l'acqua, un telefono cellulare (prendeva eh!!), una coperta termica nel caso ti fosti perso nei boschi.
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Re: Non montiamoci la testa.

caro Winter ormai tutto deve essere denominato in inglese ai nostri tempi,haimè lontani, si denominava il tutto nella lingua di Dante e icon inflessioni e moti in dialetto, in ogni caso era sempre cazzi amari e si sborravano lamette accese! chissa come si traduce in inglese :--""
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Re: Non montiamoci la testa.

già caro Wintergreen... è passato qualche annetto dal 1975 .. 79° corso...
la prima settimana sul Vallon d'Orgere con manovre di battaglione a fuoco (noi A.T.T. a salve) ,tiri di mortaio "veri" ecc.ecc..
(una notte siamo montati di guardia io e Dal Lago sotto la tenda fatta di 2 teli tenda.... a fare la guardia a tutte le attrezzature, armi e munizioni...pioggia e un freddo cane..)
poi tiri con i 57 e 106 s.r verso il passo del Piccolo San Bernardo.... poco sole e tanta pioggia... ecc. ecc.
subito dopo... la settimana di marcia ... con tutti gli indumenti bagnati..partenza da La Thuile , ghiacciaio del Rutor ,(nella foto la Testa del Rutor)
79-1.jpg
79-1.jpg (20.04 KiB) Visto 7916 volte
Val Grisenche, Val de Reims, Val Savarenche .. e dormire in 8 sotto le tende ... di teli tenda!!!
(nell'attraversamento del ghiacciaio da capocordata con una corda e ramponi in più, sacco a pelo, materassino, clarinetti,vestiti di ricambio, i viveri K ecc.. lo zaino pesava 35Kg... ed extra ... il Garand...!!!!)
ps. .... i telefonini non esistevano per fortuna.....
beh... su 100 han tirato l'ala solo 4 .....
in ogni caso bellissimi ricordi!!
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Re: Non montiamoci la testa.

Ma dopo niente test biometrici e controlli di saturazione del sangue, solo una bustina di enorcordiale e a nanna
Logicamente in una casa in costruzione, senza serramenti e con la neve sul pavimento, intorno al sacco a pelo per rendere più romantica l'atmosfera.
(Foto già mandata ma rimane sempre un bel ricordo)
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Re: Non montiamoci la testa.

Forse è meglio non montarsi la testa con le gesta della propria naja. A parte le fatiche che tutti abbiamo sopportato, i reparti nel periodo della leva erano tuttaltro che efficienti. Li avrei voluti vedere marescialli ed ufficiali , abituati alla comoda vita di caserma, in missione all'estero. Gli alpini di oggi faranno meno campi ma si prendono le schiopettate.
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Re: Non montiamoci la testa.

Marco Mattei ha scritto:Forse è meglio non montarsi la testa con le gesta della propria naja. A parte le fatiche che tutti abbiamo sopportato, i reparti nel periodo della leva erano tuttaltro che efficienti. Li avrei voluti vedere marescialli ed ufficiali , abituati alla comoda vita di caserma, in missione all'estero. Gli alpini di oggi faranno meno campi ma si prendono le schiopettate.
o ho militato nei reparti"tutt'altro che efficienti" e nonostante tutto, almeeo per i quelli dislocati nel nord est erano sempre in prontezza operativa tra scuole tiro escursioni invernali, estive, autunnali, ex a livello FTASE non c'era tempo di annoiarsi.a tutto ciò partecipavano anche i marescialli, in caserma di solito rimaneva un ufficiale e il maresciallo comandante il plotone infrastrutture. certo che oggi correte più rischi ma essi sono adeguatamente retribuiti. :--""
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Re: Non montiamoci la testa.

Non sono un militare di carriera. Ho fatto il mio anno di alpino nel 1990 nel Battaglione L'Aquila della Brigata Julia e quindi voglio anch'io accoglienza fra i reparti del nord est.
Marce e campi me li sono sciroppati a volontà nella Compagnia 119 Mortai.
Forse eravamo efficienti ma sicuramente non efficaci con in Garand ed il mortaio da 81 portato a spalla.
Il personale di caserma non dava l'impressione di essere molto motivato, eccetto i sottotenenti di complemento che amavano la montagna.

Gli alpini di oggi prenderanno lo stipendio ma la pagnotta se la guadagnano. E poi è normale che usino una terminologia inglese dovendo operare all'estero in ambito NATO. A me è piaciuto vederli al passo Falzarego con attrezzature nuove (bello il mortaio da 120 con le ruote) in zone dove hanno combattuto i veci quasi cento anni fa.

Un saluto da montagna a montagna e senza spirito di polemica ma solo per il piacere di parlare di cose alpine.
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Re: Non montiamoci la testa.

Certamente, sentire pareri diversi è sempre utile.
Però lasciami qualche sfogo: ho fatto il militare nel 68/69 in AA, invecchiando certi ricordi ritornano.
Traggo da wikipedia
***
Laudator temporis acti, ( Lodatore del tempo passato Orazio, Ars poetica, 173).
Il poeta scrisse la frase parlando delle persone anziane che, non potendo far retrocedere gli anni passati, vi ritornano volentieri con la memoria. Il poeta vede con occhio critico questo comportamento, in quanto denota una incapacità, da parte delle vecchie generazioni, di cogliere le innovazioni del presente e di adeguarsi al progresso.
***
E io mi sono atto un bel fondo schiena, girando sui monti dell’AA, senza che questo comportasse di andare sul giornale o ci facessero l’esame del sangue dopo una marcia in quota, anzi di solito ci facevano fare anche la guardia.
Quindi permettimi di sorridere se vedo che attività ordinarie e vecchie come il cucco vengono vendute come una grande novità.
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Re: Non montiamoci la testa.

hai sacrosanta ragione wintergreen!! anche se non per tutti
si denota una incapacità, da parte delle vecchie generazioni, di cogliere le innovazioni del presente e di adeguarsi al progresso.
anch'io il famoso campo invernale me lo sono sorbito subito dopo un mese di Ordine Pubblico sulla linea ferroviaria Bologna -Firenze
(poco dopo la strage dell'Italicus..) :
i miei alpini erano col Garand ed io capomacchina (4 ore servizio, 4 riposo, 4 servizio, 4 riposo,ecc. ... un giorno riposo)
col FAL e la mitica Beretta M34 9corto! su e giù tra gallerie e ponti ferroviari
Forse eravamo efficienti ma sicuramente non efficaci con in Garand ed il mortaio da 81 portato a spalla.
io avrei voluto vederti caro Marco se fosse accaduto qualcosa da come eravamo "in campana" e caricati :
era meglio se non ti trovavi dall'altra parte delle nostre armi!
raccontare tutto è scrivere un romanzo! (per esempio il campo base era a circa 30 Km dalla ferrovia! in uno stabile adibito a "colonia" per bambini a Trasasso nei pressi di Monzuno... una genialata unica!)

al rientro da O.P. il dilemma: comandante delle salmerie oppure ufficiale di picchetto un di si e qualche volta anche l'altro...
e vai coi mitici muli e con la mula Ortega al comando!
(la compagnia in quota dormiva nelle comodissime trune....autorealizzate a mezzo BAL)
e qui mi fermo...
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Re: Non montiamoci la testa.

p.s. nessuno di noi si sta montando la testa... abbiamo solo fatto il nostro dovere!!
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Re: Non montiamoci la testa.

Anche io ho trovato impegnativo il periodo di leva sia per le esercitazioni in montagna con il pezzo sia per il carico aggiuntivo di guardie dal 15 gennaio 1991 per la prima guerra in IRAK all'epoca della presidenza di Bush padre.
La nostra naja è stata cosa lieve rispetto a quella dei veci. E poi la stessa leva era stata ormai privata anche del suo valore educativo, di amalgama fra gente di diversa estrazione e provenienza. Negli anni novanta infatti con una buona raccomandazione il servizio militare si evitava visto che si andava già verso l'abolizione della leva. E poi la leva in reparti di fanteria significava spesso un anno inutile e noioso.
Mi sento orgoglioso del mio cappello non solo perchè me lo sono guadagnato ma soprattutto per la Storia che rappresenta. Ed in questa Storia ci metto anche i nuovi alpini professionisti che parlano inglese.
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