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Sulla numerazione delle opere

La documentazione ufficiale relativa alle opere di Fanteria presenta una caratteristica su cui mi piacerebbe ragionare con voi.

Essa riguarda alcune opere del Tagliamento e, nelle linee più avanzate della pianura friulana, quelle costituite da più "gruppi di postazioni" (ad esempio Sant'Andrat, comprendente Case Badino e San Giorgio).

Le prime all'epoca dei Reggimenti comprendevano più di una delle opere che conosciamo, ad esempio Dignano e Villa Teresa figuravano come un'unica opera, con una numerazione unica per le postazioni. Una volta "scisse" (una Compagnia per un'opera), la numerazione diventa separata, partendo da "1" per le postazioni di ciascuna delle opere-prodotto.

Le seconde, invece, seguono un percorso opposto: nascono con una numerazione distinta (le postazioni ad es. di Case Badino e San Giorgio partono entrambe da "1") e nella fase successiva si unificano in una numerazione unica. Stessa cosa per le opere del Calvario (1-2-3 alias Gradiscutta e 4-5-6 alias Calvario in origine erano sei opere distinte successivamente raggruppate in due sole).

Supponendo che le postazioni assegnate ad un'unica Compagnia non possano avere dei numeri ripetuti (innescherebbe credo dei problemi di gestione), nulla impedisce invece che una Compagnia gestisca le postazioni (diciamo) 1-10 e un'altra dello stesso Btg. le 11-20. Quindi non ci sarebbero controindicazioni in nessuno dei due periodi storici, ammettendo che all'epoca dei Rgt. un'opera come S.Andrat avesse una compagnia assegnata a Case Badino ed una a San Giorgio (cosa peraltro plausibile vista l'esistenza di due casermette di presidio distinte).

Ma mi rimane la curosità: perchè sul Tagliamento si è proceduto in un modo e altrove in modo diametralmente opposto? C'era qualche motivo legato alla consistenza numerica dei reparti, alla loro ubicazione o ad altro ancora? E, in seconda battuta e dando per scontata la ripartizione di cui parlavo prima, perchè in passato serviva una Compagnia per S.Giorgio, una per Case Badino, una per Villa Blanchis, una per Ucizza ecc. e successivamente "bastava" una Compagnia sola per le opere prodotte dall'aggregazione di queste?
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Francesco 53°
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Re: Sulla numerazione delle opere

Azzardo un'ipotesi su due distinte situazioni operative:

(1) "tempo di pace", ovvero servizio di "guardia alla polveriera" (turni di guardia alla riservetta, pattugliamento, pulizia e manutenzione ordinaria delle postazioni);
(2) "tempo di guerra", ovvero attivazione dell'opera (con intervento di tutti gli specialisti necessari).

Nel senso che la suddivisione dell'opera in gruppi di postazioni, la presenza di più casermette e il criterio di numerazione delle postazioni potrebbe essere più funzionale alla situazione (1), mentre nella situazione (2) lo scenario ovviamente cambia.

C'è forse qualche relazione tra i criteri che indichi e il fatto che l'opera fosse o meno una di quelle costantemente presidiate?
53° Btg. Fanteria d'Arresto "Umbria"
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Re: Sulla numerazione delle opere

Grazie Francesco. Potrebbe anche essere che nei primi anni della fortificazione permanente si pensasse ad una struttura più performante e successivamente le cose siano state fatte in maniera più "diluita".
Francesco 53° ha scritto:C'è forse qualche relazione tra i criteri che indichi e il fatto che l'opera fosse o meno una di quelle costantemente presidiate?
Sì, c'è: tutte le opere in cui ho osservato questi cambi di numerazione erano del tipo presidiato.
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Re: Sulla numerazione delle opere

midnight ha scritto: Ma mi rimane la curosità: perchè sul Tagliamento si è proceduto in un modo e altrove in modo diametralmente opposto?
Probabilmente perchè la connotazione geografica e le diverse funzioni di reparto chiedevano soluzioni diverse.
A mio modo di vedere.
Un Pco identifica un'opera. Di norma.
Dignano e Villa Teresa rappresentano fortificazioni di terza linea. Sono molto estese, ma sono assegnate ad un Reggimento che opererebbe a supporto della Divisione Ariete. Perchè gestire tali fortificazioni con più compagnie? Forse nell'organico del reparto quella di presidio a Dignano Villa Teresa era numericamente più consistente.
Poi subentrano i Battaglioni, si apportano interventi migliorativi alle fortificazioni (carri in vasca M26) ed aggiunta di Pco, spacchettando il complesso in due opere per funzione logistica migliore. E sicuramente anche a livello di reparto le Cp vengono ridefinite, nelle competenze e nella loro struttura.

Calvario 4-5-6 è sempre stata opera unica, ma suddivisa in gruppi fortificati perchè di fatto coprivano tre distinte quote. Un unico Pco. Opera di prima linea. Presentava solo postazioni M e presumibilmente la riservetta munizioni garantiva armi e munizioni in grado di attivare immediatamente diverse postazioni con il personale di presidio. Facilmente e velocemente raggiungibile dalla caserma di riferimento. Qui c'è stata sempre una Compagnia di presidio essendoci solamente un distaccamento.

Calvario 1-2-3 (Gradiscutta) è sempre stata opera unica, ma suddivisa in gruppi fortificati data l'estensione della zona e la presenza di colline. Opera di prima linea. I 3 Pco servivano a garantire la copertura visiva del fronte di possibile avanzata nemica per il proprio settore. E ' sempre rimasta un'unica opera forse perchè disponeva di una riservetta munizioni molto grande, con probabile elevata dotazione di munizionamento per cannoni e mitragliatrici, che poteva garantire l'attivazione immediata di diverse postazioni. Anche qui c'è stata sempre una Compagnia di presidio essendoci solamente un distaccamento.

Case Badino e San Giorgio. Opera di prima linea. Se in origine era un'unica opera non è detto che le casermette di guardia fossero state costruite contestualmente. E' possibile che nel momento della divisione del complesso in due opere si sia costruita la seconda casermetta. Probabilmente nel passaggio fra Rgt e Btg.
Oppure rappresentando un punto difensivo nevralgico, per evitare agli arancioni l'accesso diretto alla pianura friulana si è pensato fin da subito di mantenere un doppio distaccamento di guardia con altrettanto personale e munizionamento.
Gradiscutta invece protegge Gorizia da Nord, e nel caso fosse stata superata, ulteriori opere avrebbero rallentato l'avanzata (San Lorenzo, Corona, Quota 28, Romans, Roncada, Cormons, Villa Orba). E quindi lì una casermetta di presidio poteva bastare.
Stefano
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Re: Sulla numerazione delle opere

Dunque, vediamo se ho capito bene le tue interessanti considerazioni. Anche qualora ci siano opere che nascono divise in più parti costitutive (ciascuna con il suo foglio di inventario), si ha una Compagnia assegnata per ogni distaccamento di guardia, e gli stessi non è detto che esistano dall'inizio, ma possono essere creati anche in seguito. Mi sta bene, in particolare per le opere del Calvario che effettivamente non hanno consistenza ed estensione tali da richiedere più reparti. S.Andrat e Ponte S.Quirino potrebbero avere una storia diversa.

Ma possiamo concludere che anche sul Tagliamento opere come Dignano+Villa Teresa, Delizia est+ovest e Pinzano+Ragogna avessero all'epoca dei Rgt. una sola Compagnia -numericamente adeguata- assegnata, visto che in tutte c'era una sola casermetta?
E la presenza dei "posti comando per Btg." (che abbiamo visto solo sul Tagliamento) cosa ci dice? Si trattava dello stesso Btg. che quindi aveva posti comando diversi sparsi sul territorio, oppure di Btg. distinti dello stesso Reggimento, ciascuno però impiegante una sola Cp.per opera?
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Gio
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Re: Sulla numerazione delle opere

Non è una risposta al quesito sulla numerazione delle opere. Però mi vengono in mente le opere e gli sbarramenti alpini. Non credo che l'op di S.Nevea o di case Marco avesse la stessa consistenza di Valbruna (la sola n.4....o la 1..!) o Cavazzo. Eppuure sempre compagnie venivano chiamate.
Lo stesso per Lusevera Est o M.te S.Michele e, per esempio, Campolongo.
Anche se S.Michele era importante per il doppio PCO e su questo quanto mi farei una bella chiacchierata con Jolly. Sai le ipotesi..... :wink:
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Re: Sulla numerazione delle opere

Dai dati sinora emersi risulterebbe che dalla costituzione dei reggimenti in poi ad ogni Opera corrispondesse una Compagnia (indipendentemente fosse in vita o quadro) mentre precedentemente il livello era Opera=Plotone: ad esempio la 41^ cp. di Purgessimo aveva 4 plotoni per le quattro opere di Vernasso, Ponte San Quirino, Monte Mladesena e Castelmonte (solo con il passaggio a reggimento Vernasso e Ponte San Qurino furono unificate in un'unica Opera).
L'equiparazione Opera/Compagnia direi che non è collegata alla presenza ed al numero dei distaccamenti di guardia, questi rispondevano solo all'esigenza operativa del presidio permanente e di rapida attivazione delle opere a ridosso del confine.
Questo sembrerebbe in contrasto con le casermette sul Tagliamento ma teniamo conto che quella linea fu realizzata prima e quindi potrebbe essere stato usato lo stesso metro di valutazione.

Dovendo comunque saltar fuori altra documentazione (si spera!) rimangono molti altri interrogativi di non poco conto, ad esempio con la costituzione all'emergenza del 54° Umbria e dei battaglioni II e V quale sarebbe stata la ripartizione delle opere tra i cinque battaglioni del settore Folgore? Sarebbero state costituite altre compagnie anche se quelle esistenti erano in numero esatto per le opere esistenti oppure ci sarebbe stata una ripartizione di quelle esistenti tra cinque battaglioni anzichè tre?
E quale funzione avrebbero avuto questi comandi di battaglione se all'impiego le opere sarebbero passate sotto il Comando del gruppo tattico "in zona"?

Non so se ho ulteriormente accresciuto i dubbi, ma almeno teniamo ben acceso il cervello e la curiosità di scoprire ed apprendere.

Per le chiaccherate in tema non on-line sempre disponibile compatibilmente con gli impegni e meglio se fatte in loco! :mrgreen: :D
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Re: Sulla numerazione delle opere

jolly scrive"ad esempio con la costituzione all'emergenza del 54° Umbria e dei battaglioni II e V quale sarebbe stata la ripartizione delle opere tra i cinque battaglioni del settore Folgore? Sarebbero state costituite altre compagnie anche se quelle esistenti erano in numero esatto per le opere esistenti oppure ci sarebbe stata una ripartizione di quelle esistenti tra cinque battaglioni anzichè tre?
E quale funzione avrebbero avuto questi comandi di battaglione se all'impiego le opere sarebbero passate sotto il Comando del gruppo "
il 54° Umbria da costituire all'atto della mobilitazione per trasformazione del XXI btg. da costituire all’atto dell’emergenza quale filiazione di un btg. in vita del 53° rgt.f.Arr., a mio parere esso doveva avere in organico le cp. (Q).
in operazioni il comando battaglione aveva le incombenze amministrative sulle proprie compagnie mentre, come noto l'impiego tattico era di competenza del gruppo tattico che in quel mometo operava nella zona di competenza della cp. arr.
Jolly ha risposto in modo esaustivo se vi interessa vi posso scrivere l'organico della cp. f. arr. che può chiarire alcuni dubbi sulla numerazione.
La Max Trid.
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Re: Sulla numerazione delle opere

cavalli ha scritto:se vi interessa vi posso scrivere l'organico della cp. f. arr. che può chiarire alcuni dubbi sulla numerazione.
Certo che interessa! Grazie
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Re: Sulla numerazione delle opere

definizione di opera: complesso stabilmente organizzato di postazioni blindate, cooperanti, dotate di elevato potere di arresto e sottoposte ad un unico comando ai fini dell'adempoimento di un compito unitario.
questa definizione vale sia per la f.arr. che per gli alp. arr.;
in montagna le opere sono riunite in "sbarramenti" e sottoposte ad unico comando (cp, alp, Arr.);
l'opera fortifica di pianura/collina comprende:
- un posto comando osservatorio P.C.O.;
- un complesso di postazioni blindate armate di cannoni c/c;
- un complesso di postazioni blindate armate di mitragliatrici;
- postazioni campali per mortai leggeri e mitragliatrici leggere;
- postazioni campali per mitragliatrici, per lanciarazzi c/c; per cannoni s.r., eccezionalmente assegnati a talune opere;
- ricoveri per il plotone difesa vicina.
La compagnia d'arresto per opere fortificate di pianura/collina si compone in:
- Comandante;
- plotone comando;
- plotone presidio opera. quando l'opera è costituita su più gruppi doi postazioni , la cp. ha in organico tanti plotoni presidio opera quanti sono i gruppi di postazioni,
- il plotone presidio opera si articola su:
- comandante;
- squadra cannoni, su tanti nuclei quante sono le postazioni P
- squadra mitraglieri, su tanti nuclei quante sono sono le postazioni M
- squadra armi (eventuale)
- Plotone difesa vicina:
- comandante;
- 4 squadre difesa vicina (assaltatori);
- 1 squadra armi leggere;
alcune opere possono avere in organico due o più plotoni difesa vicina. :
Riassumendo avremmo una forza organica variabile a seconda dell'ampiezza dell'opera .
la compagnia alpini arresto ha lo stessa composizione tenendo presente che come opera si intende un singolo manufatto ed è presidiato da un plotone, per cui ci saranno tanti plotoni presidio opera quante sono le opere che compongono uno sbarramento, anche in questo caso la forza della campagnia è variabile.
notizie tratte da appunti personali.
:D
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Re: Sulla numerazione delle opere

Grazie.
Un amico del forum mi raccontava della consistenza delle Cp. del 53° Btg. assegnate alle opere di S.Andrat e Subida. Nel primo caso avevamo meno di un centinaio di persone, che a spanne non sarebbero nemmeno sufficienti ad attivare tutte le P e M (nb. l'opera comprendeva sia Case Badino che San Giorgio, quindi siamo oltre la ventina di postazioni), mentre a Subida era assegnata un'intera Cp. di Pavia di Udine, con duecento e rotti effettivi. A questo punto confesso di essere perplesso: può essere forse che in caso di necessità vi fossero dei trasferimenti di personale (magari anche dalle Compagnie Q.?) che creassero un riequilibrio degli organici? Oppure cosa altro poteva essere messo in campo per ottenere una gestione efficace della F.P.?
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Re: Sulla numerazione delle opere

le cp. d'arresto erano suddivise in
- tipo A organici di pace al 80% rispetto a quello di guerra, più il plotone difesa vicina;
- tipo B organici di pace al 50% rispetto a quello di guerra . plotone difesa vicina da costituire all'atto dell'emergenza:
- tipo C in posizione quadro, solo una squadra per la manutenzione dei materiali, organici da completare all'atto dall'emergenza:
la suddivisione nelle tre tipologie era dettata dalla posizione pio o meno strategicamente importante dell'opera/sbarramento.
questo è quello che so e che giustifica la forza dei reparti che tu citi:D
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Re: Sulla numerazione delle opere

Egregi signori,

interessantissima dissertazione sugli organici della cp.arr. di fanteria e alpina.

Lodi e plausi.
Maurizio, fante d'arresto ("rottamato" NATO)
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Re: Sulla numerazione delle opere

Concordo, molto interessante.
Ricambio con una notizia, da dire sottovoce e incrociando le dita... a Dignano si è salvata parecchia roba, almeno per ora.
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Re: Sulla numerazione delle opere

midnight ha scritto:Concordo, molto interessante.
Ricambio con una notizia, da dire sottovoce e incrociando le dita... a Dignano si è salvata parecchia roba, almeno per ora.
silenzio il nemico di ascolta! (:-x)
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