novità Progetto Pianeta difesa.

[Hellis]

...il Re è nudo, il Re è nudo! E a Milano rischiano di prendere il raffreddore.

[ribrob]

..i "quattro amici al bar " non solo soli da quel che leggo .....la goccia ha iniziato a scavare anche se la pietra è dura...

[axtolf]

beh vedendo l'ordine di sfilamento dell'adunata comunque, intanto i ragazzi di Pianeta Difesa sono ancora prima del Labaro Nazionale.

[Franz]

beh vedendo l'ordine di sfilamento dell'adunata comunque, intanto i ragazzi di Pianeta Difesa sono ancora prima del Labaro Nazionale.

perchè si vedano meglio !!!

[Abbadia]

Dopo una animata discussione fatta lunedì scorso con il mio Presidente (dove chiedevo lumi anche su quanto mi avevi informato;Franco) ho spedito copia anch'io. Si sà  mai che aiuti ......

Il tuo Presidente sta aspettando il giorno di paga !!!!! eheheheheh

[cavalli]

si hanno notizie se i baldi del Pianeta Difesa sfilino a Roma nei festeggiamenti per il 2 giugno?

[btgtolmezzo]

In questi giorni ho visto da qualche parte che quest'anno tocca ai Bersaglieri!

[Gio]

Eh no!
Ma che male ho fatto.
.......vabbè che a Roma da qualche anno sfilano tutti.

[wintergreen]

L'Associazione Nazionale Alpini ed i giovani che sognano la penna nera




























Per opportuno aggiornamento

26 maggio 2011 Venerdì 27 maggio, con inizio alle ore 10.00, presso la sede dell'Associazione Nazionale Alpini (ANA) di Padova, personale del Comando Militare Esercito “Veneto” incontrerà  una sessantina di giovani padovani aspiranti Volontari in Ferma Prefissata di un anno del 4° blocco 2011, per l'accesso nell'arma di Fanteria, specialità  alpini.
L'attività , si prefigge lo scopo di facilitare il percorso dei giovani nella Forza Armata, sostenendo la loro vocazione di servire il Paese.
Durante l'incontro, che unisce il momento didattico a quello conviviale, sarà  loro illustrato l'iter selettivo cui saranno sottoposti presso il Centro Selezione VFP1 di Bologna.

Fonte: Esercito

[cavalli]

caxxo pure il momento conviviale

[Innichen]

L'Associazione Nazionale Alpini ed i giovani che sognano la penna nera

26 maggio 2011 Venerdì 27 maggio, con inizio alle ore 10.00, presso la sede dell'Associazione Nazionale Alpini (ANA) di Padova, personale del Comando Militare Esercito “Veneto” incontrerà  una sessantina di giovani padovani aspiranti Volontari in Ferma Prefissata di un anno del 4° blocco 2011, per l'accesso nell'arma di Fanteria, specialità  alpini.
L'attività , si prefigge lo scopo di facilitare il percorso dei giovani nella Forza Armata, sostenendo la loro vocazione di servire il Paese.
Durante l'incontro, che unisce il momento didattico a quello conviviale, sarà  loro illustrato l'iter selettivo cui saranno sottoposti presso il Centro Selezione VFP1 di Bologna.

Fonte: Esercito

Su 500 stagisti 70 hanno fatto domanda nelle TTAA , ne hanno preso 17.....

Qui ci sono molti numeri succosi che attendono ansiosi un'onesta interpretazione.

Intanto la sola provincia di Padova (leggi pianura veneta) mette a disposizione 60 aspiranti alpini (quelli che gravitano attorno all'ANA, ovviamente).
Non oso immaginare l'offerta di Vicenza, Verona o Belluno, "privatisti" compresi.

Ce ne sarebbero da riempire interi Reggiglioni Alpini ma si sa, fa tanto comodo liquidare il tutto puntando l'indice contro i giovinastri del Nord slevà  'ntel bombà so...

Eppure su 70 stagisti, che per accedere a Pianeta Difesa hanno dovuto superare le stesse visite di accertamento psico-fisico previste dal bando vièffepiuno, quindi sicuramente di sana e robusta costituzione, solo 17 sono riusciti a coronare il loro sogno.

17 su 70.

Un quarto esatto, anzi scarso (0,24). 1/4

Signori, qui non ci siamo.

Ci dev'essere un quid di scalogna ladra in quel di Bologna, se giovani perfettamente sani vengono falciati così allegramente alla seconda ondata, proprio quando c'è la possibilità  di reclamar quattrini sotto le armi, o sbaglio?
O devo pensare che per voi questa procedura di decimazione sistematica è completamente trasparente, o peggio, banalmente scontata?

Io riesco a leggerci solamente una presa per i fondelli.

Poi apprendiamo che l'ANA tenta benevolmente di pxrxculxre (volete comprare una vocale?) 60 giovani alla loro prima esperienza con pratiche e incartamenti del Ministero della Difesa.
Perfetto!
Ma se uno vuole conoscere i motivi di esclusione che vanno per la maggiore se li trova già  scritti nel bando, è quel quid misterioso che ammorba il centro di selezione di Bologna che andrebbe semmai spiegato o almeno timidamente denunciato.
Tutto il resto è aria fritta, cià cole.

Quanti di loro verrano esclusi, di quei 60 alle prime armi? L'80%? Il 90%?

Ci sono dati ufficiali rilasciati dal MoD? Semplicemente no, perchè apparirebbero vergognosi in tutta la loro spudorata iniquità .

E chi glielo spiega al nostro giovinotto, tanto ansioso di diventare ben presto un dell'alpe bel cadetto, magari rinnovando le tradizioni delle generazioni che lo avevano preceduto, e costretto invece a risalire dalla piatta pianura verso le sue vallate con le pive nel sacco, che tutto sommato meglio un meridionale alpino piuttosto che picciotto o scugnizzo?

Che considerazione maturerà  il nostro tà³so della sua cosiddetta Patria, la quale, pur continuando ugualmente ad annoverarlo nella massa di carne da cannone a lunga scadenza (ragazze dai 18 ai 25 anni escluse, ov còrs) da immolare nel corso di un'ipotetica guerra totale, gli sbatte in faccia ancora una volta il suo doppiopesismo beffardo e assistenzialista, unico strumento rabbonitore di aree depresse o sottosviluppate?

Inutile poi che gli stessi forumisti che solertemente denunciano il presunto celodurismo di altri commentatori piangano lacrime amare alla notizia di trasferimenti di reparti alpini d'elite in sedi di comodo in pianura: proprio questi, i risvolti penosi della professionalizzazione delle FF.AA., sono il vero Re Nudo da deprecare.

[elio1947]

Da l'Alpino di giugno pag 16


Conclude il presidente Perona dichiarando
che nei suoi numerosi viaggi all'estero
ha capito quanto sia importante la presenza
alpina nei Paesi dove i nostri emigrati
hanno trovato una seconda patria.
Nella relazione annuale, che leggerà  all'assemblea
dei delegati, il primo capitolo,
non casualmente è riservato alle sezioni
all'estero. La sospensione della leva
pone in Italia un problema sul futuro dell'ANA.
All'estero, con la fine dell'emigrazione,
le difficoltà  a continuare un'attività 
associativa degna della tradizione
alpina sono già  presenti per cui bisogna
andare oltre lo Statuto e adeguarlo alle
esigenze dei tempi. È difficile negare ad
un figlio di portare quel cappello che il
padre si è portato nella valigia quando
ha lasciato l'Italia.
L'Associazione deve cambiare per poter
continuare ad essere un punto di riferimento
nella società : per questo Perona
sta incontrando i presidenti di Sezione, i
capigruppo e raccoglie idee e proposte
da trasmettere tra qualche anno al suo
successore. I cambiamenti fatti senza
fretta e con buon senso devono mirare
ad una strategia che consenta all'associazione
di continuare ad essere un punto
di riferimento per chi crede ancora negli
ideali dei padri. ô€€€



E dai con la modifica dello Statuto.......!!!

[Franz]

Eppure su 70 stagisti, che per accedere a Pianeta Difesa hanno dovuto superare le stesse visite di accertamento psico-fisico previste dal bando vièffepiuno, quindi sicuramente di sana e robusta costituzione, solo 17 sono riusciti a coronare il loro sogno.

17 su 70.

Un quarto esatto, anzi scarso (0,24). 1/4

Se andiamo sui grandi numeri, 11.500 i posti per VFP1 in un anno per 40/45.000 domande ... il rapporto è identico.

[Hellis]

Da l'Alpino di giugno pag 16


Conclude il presidente Perona dichiarando
che nei suoi numerosi viaggi all'estero
ha capito quanto sia importante la presenza
alpina nei Paesi dove i nostri emigrati
hanno trovato una seconda patria.
Nella relazione annuale, che leggerà  all'assemblea
dei delegati, il primo capitolo,
non casualmente è riservato alle sezioni
all'estero. La sospensione della leva
pone in Italia un problema sul futuro dell'ANA.
All'estero, con la fine dell'emigrazione,
le difficoltà  a continuare un'attività 
associativa degna della tradizione
alpina sono già  presenti per cui bisogna
andare oltre lo Statuto e adeguarlo alle
esigenze dei tempi. È difficile negare ad
un figlio di portare quel cappello che il
padre si è portato nella valigia quando
ha lasciato l'Italia.
L'Associazione deve cambiare per poter
continuare ad essere un punto di riferimento
nella società : per questo Perona
sta incontrando i presidenti di Sezione, i
capigruppo e raccoglie idee e proposte
da trasmettere tra qualche anno al suo
successore. I cambiamenti fatti senza
fretta e con buon senso devono mirare
ad una strategia che consenta all'associazione
di continuare ad essere un punto
di riferimento per chi crede ancora negli
ideali dei padri. ô€€€



E dai con la modifica dello Statuto.......!!!

Non so davvero che pensare.
Se fossi UN Presidente di una qualsivoglia associazione, prima di parlare di mettere mano allo Statuto penserei a tutti quelli che mi hanno preceduto, a tutti quelli che hanno creduto in quello statuto, e mi chiederei davvero se la cosa sia così necessaria, finendo per sentirmi davvero piccino davanti a 90 anni di storia.
A volte ho la remota sensazione, sicuramente sbagliando, che Ana sia diventata una cosa di pochi, una proprietà  di cui poter disporre.
Ma oggi questo non sarebbe che il trend corretto per qualcosa di itagliano.
Massì modifichiamo lo statuto per far sfilare una ventina di ragazzi.
Se uno volesse essere maligno, potrebbe insinuare che le mire potrebbero essere altre. Ma per fortuna siamo Alpini, e secondi fini non ce ne saranno mai.

[Innichen]

Eppure su 70 stagisti, che per accedere a Pianeta Difesa hanno dovuto superare le stesse visite di accertamento psico-fisico previste dal bando vièffepiuno, quindi sicuramente di sana e robusta costituzione, solo 17 sono riusciti a coronare il loro sogno.

17 su 70.

Un quarto esatto, anzi scarso (0,24). 1/4

Se andiamo sui grandi numeri, 11.500 i posti per VFP1 in un anno per 40/45.000 domande ... il rapporto è identico.

Il rapporto non è per nulla identico.

I ragazzi avevano già  superato le visite: sani erano sani.
O all'improvviso sono diventati tutti drogati, ciechi, sordi, zoppi?
Oppure tutti promossi con il minimo dei voti agli esami di terza media?

Voglio dire,di questi benedetti 70 aspiranti, coccolati dai generali, vezzeggiati dall'ANA, imbottiti di belle speranze, con le carte in regola, solo 1/4 sono riusciti ad entrare: e vogliamo paragonare loro con la percentuale di esclusi registrata su scala nazionale?

E già  che si tira fuori la media sui grandi numeri, quanti ne vengono segati a Bologna? E quanti negli altri distretti?

Facile giocare con la media di Trilussa quando tira l'acqua al proprio mulino...

Altri numeri sui quali riflettere:

VFP1 2010 Area Nord
Il quadro complessivo continua ad evidenziare
un incremento nel numero degli arruolati
provenienti dall'Area Nord, ora allargata a
Emilia Romagna, Marche e Toscana.
Gli aspiranti sono passati dai 2.466 del 2009
ai 4.368 del 2010.
A livello nazionale le domande presentate,
sempre per i Reparti Alpini, sono state 13.691.
Nei primi 3 Blocchi l'andamento medio si era
attestato su un 48% di arruolati, rispetto al
dato nazionale.
Il 4° Blocco ha negativamente ridotto tale
percentuale, portandoci ad un complessivo
43,3%.
Insomma su un arruolamento complessivo di
1.299 unità , 563 ragazzi provengono dall'area
nord.

Dati alla mano, è clamorosamente evidente che se venisse ripristinato il reclutamento regionale i volontari del Nord basterebbero a colmare i posti disponibili.

I numeri confermano o non confermano questo?

Ogni anno in pratica servono solo 1.300 alpini (in tutto!), dividiamoli per tutti i reggiglioni da rimpolpare: che cifra salta fuori?

Eppure in tanti, purtroppo molto spesso settentrionali, giustificano tutto con la crisi delle vocazioni e pensano ancora che Verona e Vicenza non siano in grado di alimentare da sole il Bassano, che Belluno non sia in grado di alimentare il Feltre, Bergamo e Brescia il Morbegno, Treviso il Conegliano, Udine e l'intero Friuli il Tolmezzo, e così via.

Ma bisogna dare un lavoro a chi non ce l'ha, capisco.