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Franz
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Re: Dal lontano Afghanistan

Sempre chiaro e diretto Luigi, condivido!

Dal sito del Comando Truppe Alpine http://www.truppealpine.eu/

Il Comando Truppe Alpine ha organizzato, alle ore 10.30 del giorno 21 gennaio 2011,
una celebrazione eucaristica presso la chiesa parrocchiale del Centro Militare Druso di Bolzano per ricordare il Cle Magg. sc. Luca SANNA dell' 8° Rgt.Alpini, deceduto martedì scorso in Afghanistan.
La Cittadinanza è invitata a partecipare.
Allegati
http://www.truppealpine.eu/
http://www.truppealpine.eu/
sanna.jpg (55.18 KiB) Visto 1906 volte
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Nicola
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Re: Dal lontano Afghanistan

Allego un estratto da un articolo odierno del Sole24ore.
Mi ha sorpreso molto la parte che ho evidenziato.
Penso contribuisca a capire meglio le difficoltà  che incontrano le truppe dispiegate in Afghanistan.

"Sul fronte afghano la Nato affronta un nemico che utilizza la rete per la propaganda ma che recluta i miliziani in aree dove l'information age non è mai arrivata. Lo dimostra un rapporto dell'International Council on Security and Development dal quale emerge che il 92% dei mille afghani intervistati nelle province di Helmand e Kandahar è all'oscuro degli attentati dell'11 settembre 2001 e quindi del motivo che ha portato le truppe alleate in Afghanistan. Una mancanza di consapevolezza che secondo il presidente dell'Icos, Norine MacDonald, «contribuisce alla percezione negativa della popolazione nei confronti dei militari della Nato e favorisce l'azione dei talebani». La contro-insurrezione, prioritaria in Afghanistan, potrebbe non esserlo in altri teatri operativi."

Va beh, qui si dà  anche per scontata la causa effetto diretta tra attentati a NY ed invasione dell'Afghanistan, cosa di cui abbiamo discusso anche in altri termini :? .
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Lorenzo
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Re: Dal lontano Afghanistan

Non posso fare altro che sottoscrivere ogni parola di Luigi.
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Re: Dal lontano Afghanistan

Nicola ha scritto:Allego un estratto da un articolo odierno del Sole24ore.
Mi ha sorpreso molto la parte che ho evidenziato.
Penso contribuisca a capire meglio le difficoltà  che incontrano le truppe dispiegate in Afghanistan.

"Sul fronte afghano la Nato affronta un nemico che utilizza la rete per la propaganda ma che recluta i miliziani in aree dove l'information age non è mai arrivata. Lo dimostra un rapporto dell'International Council on Security and Development dal quale emerge che il 92% dei mille afghani intervistati nelle province di Helmand e Kandahar è all'oscuro degli attentati dell'11 settembre 2001 e quindi del motivo che ha portato le truppe alleate in Afghanistan. Una mancanza di consapevolezza che secondo il presidente dell'Icos, Norine MacDonald, «contribuisce alla percezione negativa della popolazione nei confronti dei militari della Nato e favorisce l'azione dei talebani». La contro-insurrezione, prioritaria in Afghanistan, potrebbe non esserlo in altri teatri operativi."

Va beh, qui si dà  anche per scontata la causa effetto diretta tra attentati a NY ed invasione dell'Afghanistan, cosa di cui abbiamo discusso anche in altri termini :? .
Questi qui non hanno ancora capito che agli afghani non frega una mazza perchè siamo li e quelli che non conoscono le motivazioni "ufficiali" non cambierebbero idea anche se le conoscessero. Non ci vogliono e basta.

Occidentale: "Sai, abbiamo bombardato il villaggio di tua madre perchè dei SAUDITI 10 anni fa ci hanno buttato giù due grattacieli"
Afghano: "Ah scusate, io pensavo che lo faceste solo perchè eravate cattivi, in tal caso continuate pure. Una sola domanda: che centra il villaggio di mia madre, se sono stati i SAUDITI?"
Occidentale: "Fatti bastare i giocattoli che abbiamo regalato a tuo figlio, bifolco ignorante".
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Hellis
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Re: Dal lontano Afghanistan

Io credo che, per mille motivi geopolitici e geoeconomici, stiamo conducendo una campagna di conquista dell'Afganisthan (o come cappero si scrive).
Bisogna mettersi nella testa che tutto ciò non è nient'altro che un ricorso storico.
Possiamo discutere sulla opportunità  del tentativo di conquista, ma non nasconderci dietro ad un dito.
Così come non possiamo pensare che siano solo cazzi dei militari che sono là .

Per 'conquistare' le terre occupate ci sono vari metodi, ma quello che nella storia ha dimostrato di gran lunga di essere migliore, è quello dell'Impero Romano.
Ovvero, oltre all'azione armata iniziale, è necessario poi esercitare una influenza culturale non invasiva, non prepotente, sui popoli delle terre conquistate. E' un discorso a lungo termine, ma si lega al mio commento del 2002/2003 in cui dicevo che non 'sarà  l'apertura un mc donald in mezzo al deserto a cambiare la cultura degli iracheni' (si parlava dell'imminente attacco all'Iraq).
Ed è quello in cui stanno riuscendo i nostri Alpini e per questo, ne deduco, danno parecchio fastidio.

Per l'afgano cambia poco, o meglio cambia solo il padrone che tiene la catena. Perchè se non sarà  'controllo occidentale', sarà  'giogo talebano'. Può solo sperare nel meno peggio.

Poi se ci vogliamo nascondere dietro l'11 settembre, dietro le missioni di pace, facciamolo pure, ma sappiamo bene che questa è pura ipocrisia.
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piemont
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Re: Dal lontano Afghanistan

leggere i post di Luigi è sempre un piacere, intenso, profondo, diretto. Complimenti :)

quoto anche la frase finale


"voi siete la Julia" ed aggiungo io, noi siamo orgogliosi di voi
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Abbadia
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Re: Dal lontano Afghanistan

Lorenzo ha scritto:
Nicola ha scritto:Allego un estratto da un articolo odierno del Sole24ore.
Mi ha sorpreso molto la parte che ho evidenziato.
Penso contribuisca a capire meglio le difficoltà  che incontrano le truppe dispiegate in Afghanistan.

"Sul fronte afghano la Nato affronta un nemico che utilizza la rete per la propaganda ma che recluta i miliziani in aree dove l'information age non è mai arrivata. Lo dimostra un rapporto dell'International Council on Security and Development dal quale emerge che il 92% dei mille afghani intervistati nelle province di Helmand e Kandahar è all'oscuro degli attentati dell'11 settembre 2001 e quindi del motivo che ha portato le truppe alleate in Afghanistan. Una mancanza di consapevolezza che secondo il presidente dell'Icos, Norine MacDonald, «contribuisce alla percezione negativa della popolazione nei confronti dei militari della Nato e favorisce l'azione dei talebani». La contro-insurrezione, prioritaria in Afghanistan, potrebbe non esserlo in altri teatri operativi."

Va beh, qui si dà  anche per scontata la causa effetto diretta tra attentati a NY ed invasione dell'Afghanistan, cosa di cui abbiamo discusso anche in altri termini :? .
Questi qui non hanno ancora capito che agli afghani non frega una mazza perchè siamo li e quelli che non conoscono le motivazioni "ufficiali" non cambierebbero idea anche se le conoscessero. Non ci vogliono e basta.

Occidentale: "Sai, abbiamo bombardato il villaggio di tua madre perchè dei SAUDITI 10 anni fa ci hanno buttato giù due grattacieli"
Afghano: "Ah scusate, io pensavo che lo faceste solo perchè eravate cattivi, in tal caso continuate pure. Una sola domanda: che centra il villaggio di mia madre, se sono stati i SAUDITI?"
Occidentale: "Fatti bastare i giocattoli che abbiamo regalato a tuo figlio, bifolco ignorante".

Quoto Lorenzo e Hellis.
Se reputiamo cosa degna ed onorevole "andare a mettere ordine " a casa d'altri, cosa succederebbe se altri volessero mettere ordine in casa nostra?

Come dice Lorenzo, se la "scusa ufficiale " é l' 11 settembre ( opera di SAUDITI ) come mai andiamo in Irak , Afganistan e prossimamente in Iran ?

Altra cosa : se decidiamo che i militari non servono per fare le guerre di pace , cosa nei facciamo della struttura " esercito" ? Pensiamo veramente che saremo attaccati dalla Francia , Svizzera , austria e Croazia ?
L'Esercito che ora é un "comodo " sistema per ridurre la disoccupazione in zone a rischio, riverserebbe sul mercato decine di migliaia di giovani disoccupati .....ci abbiamo pensato , invece che fare tanti discorsi pieni di Patria e Onore ?
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piemont
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Re: Dal lontano Afghanistan

Abbadia con tutto il rispetto per il tuo pensiero, ma per me (anche se non sono militare) esistono gli ideali di Patria e Onore, e non sono parole usate per riempire i post :-)(-:
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Re: Dal lontano Afghanistan

piemont ha scritto:Abbadia con tutto il rispetto per il tuo pensiero, ma per me (anche se non sono militare) esistono gli ideali di Patria e Onore, e non sono parole usate per riempire i post :-)(-:
Condivido in buona parte quanto sostenuto da Lorenzo ed Hellis; è provato (e non siamo così ingenui da limitarci a prendere per buono tutto ciò che ci viene ufficialmente propinato) che le motivazioni di molti interventi hanno finalità  ben diverse da quelle ufficiali - vedi il caso Blair dell'intervento in Iraq tornato alla ribalta in questi giorni - ma bisogna nel contempo sottolineare anche la imprescindibilità  dell'esistenza stessa di NATO ed ONU.
Non si può non riconoscere la funzione vitale che la NATO ha svolto e, con diverso contesto, sta tuttora svolgendo nell'interesse del mondo occidentale.
Certo che ci vorrebbe il coraggio di ammettere che molti interventi hanno finalità  prettamente economiche il che, piaccia o no, è vitale per la nostra stessa sopravvivenza.
Siccome però l'ammetterlo non è "politicamente corretto" si devono per forza trovare motivazioni che in alcuni casi altro non sono che la classica foglia di fico, ma vale sempre purtroppo il principio che pecuniam non olet...
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Re: Dal lontano Afghanistan

Difficile parlare in questi momenti se non per esprimere il proprio dolore.
E' pur vero, però, che se non se ne parla ora, poi tutto cade nell'oblio.
Comunque a me resta difficile e da quanto ho letto condivido un po' tutti e rischio di dir caxxate.
Del resto con la caduta del -muro- ormai le ns FFAA fanno operazioni di polizia e....pulizia (monnezza). :(
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Re: Dal lontano Afghanistan

piemont ha scritto:Abbadia con tutto il rispetto per il tuo pensiero, ma per me (anche se non sono militare) esistono gli ideali di Patria e Onore, e non sono parole usate per riempire i post :-)(-:
Beh mi pare che ho inteso proprio quello...cioe' non abusare di certi ideali per non svalutarli , e d'altra parte renderci conto di cosa servirebbe un Esercito in Italia , se non ci fossero le missioni all'estero.
E intendo un esercito di professionisti, non una leva che abitui i giovani a pensare a qualche cosa di diverso da se stessi.
Se la leva non serviva piu' ( sputtanata prima e abolita volontariamente poi ) , mi pongo il problema se c'é la necessita' di delegare dei professionisti alla " difesa dei confini" se verra' il momento che non ci fossero le " missioni all'estero ".
Servirebbero come medici chiusi in ospedale , in attesa che qualcuno si possa ammalare ....in qualche parte del mondo .
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Re: Dal lontano Afghanistan

................-Il deserto dei Tartari-.
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Luigi
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Re: Dal lontano Afghanistan

piemont ha scritto:leggere i post di Luigi è sempre un piacere, intenso, profondo, diretto. Complimenti
Pur vecchio di naja, sei però "nuovo" del forum. Come tutti, avrai modo di ricrederti (:so:)

Mandi.
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Ultima modifica di Luigi il mer gen 26, 2011 2:54 pm, modificato 1 volta in totale.
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


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Re: Dal lontano Afghanistan

Del tutto condivisibile quanto postato da Luigi in ordine al diverso approccio alle crisi internazionali tenuto dai vari Paesi - USA in primis - rispetto all'atteggiamento italiano.
Emergono chiaramente visioni diametralmente opposte frutto di elaborazioni strategico-politiche che, nel caso italiano, hanno radici millenarie come ben argomentato da Luigi, ed è inequivocabilmente l'unica via che può dare qualche risultato positivo.
Stupisce (ma invero non tanto) che la Storia insegni così poco...
Anche nel contesto afghano vale quindi l'assunto che "l'America potrà  (forse) vincere le guerre ma molto difficilmente riuscirà  a vincere la pace"
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Re: Dal lontano Afghanistan

Certo che queste belle disquisizioni interesseranno moltissimo ai nostri Alpini che combattono in Afganistan...
Franz vecioAlpin

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