la foto dello sciatore non è un Alpino, ma bensì un finanziere. la giberna della seconda foto dovrebbe essere un modello in canapa molto simile alla versione bianca che anni fa avevo per le mani, probabilmente fatta appositamente pel la carabina winchester 30 m 1 che si vede nella foto. le cinghie bianche del MAB probabilmente erano quelle già in uso nel Regio Esercito ed impiegate sui 91, visto che il MAB montava la stessa cinghia con cursore in uso nei 91/41 e 91/38. la cinghia bianca in foto dovrebbe essere il modello con ardiglione già in uso sul moschetto di cavalleria durante il primo conflitto mondiale è largamente usato anche per i 91/38.
Mus in pas, leons in vuere (Muli in pace, leoni in guerra)
Ringrazio tutti per le info sulle varie buffetterie e sui gibernaggi vari.
Però, per tornare alle domande iniziali del post, eccovi quanto ho trovato nella pubblicazione degli Alpini di Morsano di Strada:
Alpino Todaro Umberto (classe 1948)
L'Alpino Todaro è membro del direttivo del Gruppo ANA di Morsano da oltre vent'anni; ha ricoperto più volte la carica di segretario.
Alle armi fui chiamato il 3 febbraio 1968.
Svolsi il CAR a L'Aquila prima di essere assegnato alla 269ª compagnia del Battaglione “Val Fella”, XI Raggruppamento Alpini d'Arresto, di stanza ad Ugovizza.
...
Un'altra avventura particolare che ricordo capitò durante il campo estivo svoltosi tra le montagne di Malborghetto e Val Bruna, nel mese di luglio.
Tutta la compagnia partì una mattina per raggiungere il rifugio Grego. Arrivati al rifugio, trovammo accampati un reparto della Fanteria: i “Cacciatori delle Alpi”.
Questi, appena ci videro salire con il pesante zaino sulle spalle, iniziarono a prenderci in giro dal bordo del sentiero gridando: “ecco che arrivano i muli, arrivano i muli!”.
Naturalmente non facevano certo riferimento alle bestie che ci portavamo dietro ma si riferivano a noi Alpini!
Così, non appena arrivammo in cima, udito l'ordine “zaini a terra, uomini in libertà ”, tutti e 160 quanti eravamo siamo corsi verso i “Cacciatori” e li abbiamo spinti di forza nel vicino lago.
Le risate non riuscimmo proprio a trattenerle quel giorno!
Quel pomeriggio ci accampammo in una casermetta sopra il rifugio ed alla sera si andò nel Grego a mangiare.
Lì trovammo anche i comandanti dei “Cacciatori delle Alpi”.
Dopo qualche scambio di battute, per istigare un po' la sfida tra i due reparti, proposero una sfida su chi, tra i due gruppi, fosse salito per primo in cima al pennone della bandiera del rifugio.
Non avevano neppure finito di proporre la sfida che noi Alpini eravamo già su in cima al pennone prima degli altri.
Tralasciando gli spiriti goliardici - che seppur belli a raccontarsi qui non mi interessano affatto - mi sembra importante che al tempo il 52° fosse accampato nei pressi di Malborghetto - Val Bruna.
Le ipotesi sono due: o erano in gita (ma non penso), oppure tenevano un campo in ambito montano e territorio di alp.arr.
Addestramento particolare?
Da parte mia posso confermare, ma ciò non dirime i dubbi sul tema della discussione, che i "campi estivi" (all'epoca mi pare durassero 40 giorni) dei reggimenti di fanteria, anche quelli "di pianura", fossero quasi sempre in località montane.
Ad esempio il 183° Nembo, del quale ho ovviamente memoria personale, fece campi sull'altipiano di Asiago (Malcesina), nella zona Travesio-Vito d'Asio-Monte Ciaurlec ed ai Rivoli Bianchi (dove si narra al rientro fu "dimenticato" un corazzato).
Tornando allargomento: per la mancanza di risposte da tempo, anche sulla pagina di facebook dei Cacciatori delle Alpi, (nonostante sia frequentata da ex ufficiali e militari prestanti servizio all'epoca della foto), sono propenso a credere che alla cerimonia sia stata invitata una compagnia di alpini (vedi scarponi), oppure che abbiano messo addosso delle mimetiche e sci trovati in magazzino, a qualche militare, tanto per far scena. BOOH
Mah, tutto è possibile e ancor di più, ma se fosse stata una cp. alpina - come dici tu - avrebbe avuto le buffetterie bianche, come di regola, e non verde oliva come usuale in fanteria.
Mio pensiero, sia ben chiaro.
Cosa ne dicono gli alp.arr. qui presenti?
E speriamo si faccia vivo - qui o su Facebook - qualcuno informato dei fatti.
dubito fortemente che fosse un plotone di alpini quello in foto, credo che presenziare ad un cerimonia senza il cappello non sarebbe andato a genio a nessuno di loro! e se mettiamo il caso che fossero veramente alpini non credo che si sarebbero presentati con il cappuccio portato in quella maniera!
secondo il mio parere è molto più facile che tale cp esistesse solo sulla carta ma che in realta venisse usata come una qualsiasi altra cp del reparto, quindi il materiale sciistico usciva dai magazzini solo per le cerimonie! proverò a chiedere ad un 1° maresciallo di mia conoscenza visto che ha prestato servizio nella brigata mantova, forse lui sa qualcosa
Mus in pas, leons in vuere (Muli in pace, leoni in guerra)
btgtolmezzo, ti ringrazio moltissimo per il tuo interessamento alla questione: spero che il tuo conoscente possa dare notizie certe sulla cosa.
Grazie in anticipo da parte mia, ma penso di poter estendere i ringraziamenti anche da parte di tutti gli altri appassionati qui presenti, per qualsiasi cosa riuscirai a sapere.
ho chiesto ma purtroppo la risposta è stata negativa, non si ricorda dell'esistenza di tale cp. però anche lui ha fatto il ragionamento che visto la dislocazione delle opere del 52° è possibile che tale cp. esistesse ma che in pratica non è mai stata impiegata come tale. non appena individuo altri che hanno prestato servizio nella mantova ripropongo il quesito.
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