Rib , sono dìaccordo con te e con Friz , perché valutate le cose da due punti di vista diversi, esprimendo opinioni e ipotesi valide ognuna nella su faccia della medaglia .
Friz , io ricordo che la cosa che mi aveva colpito di piu' durante la mia naja , é stata la COLOSSALE DISORGANIZZAZIONE a tutti i livelli, disorganizzazione grazie alla quale era possibile ogni tipo di comportamento, da quello di ideale convinto , al ladrocinio piu' evidente, diffuso e tollerato.
Anche la naja ( parlo sempre degli anni miei , prima e dopo non so....) le Truppe Alpine e penso l'Esercito erano un insieme di gente che lo faceva di mestiere , cercando di farlo meglio che poteva , di gente che lo faceva per la decade , cercando di farlo meglio che poteva di gente , di un tipo e dell'altro che voleva solo arrivare alla fine del mese e alla fine della naja.
Tutto questo panegirico per dire che la medaglia non ha mai una faccia sola ....e quindi se non si valutano bene tutti gli aspetti si possono trarre solo considerazioni parziali e magari contradditorie .
Io credo che fino a che c'era la naja , l'ANA fosse appena tollerata

nelle caserme .......io sinceramente all'Abbadia , non ne ho mai sentito neppure parlare ....tanto che alla mia prima Adunata da Alpino ( Cuneo 1971 ) , io me ne sono andato dopo mezza giornata .....non ero preparato, non ci capivo niente ...mi sembrava di essere tornato a naja e io di naja ne avevo avuto abbastanza....
Dal congedo /( 1969 ) io mi sono iscritto e per caso all'ANA nel 1999, non certo per nobili motivi , ma perché amici miei camperisti alpini , andavano a Cremona col camper e mi sono fatto convincere.
Il Btg. Forum , Raggruppamento Frangipalle propse ( tra le tante cose

) le Osterie di Prossimita' che nel linguaggio un po' strano di Pollicino significava cominciare a lasciare nelle osterie vicino alle caserme copie de L'Alpino e magari dei giornali sezionali ( che non sempre arrivavano negli spacci a detta di chi se intendeva ...) Magari farsi trovare in queste ..osterie e contattare i giovani volontari ...bere un bicchiere insieme...e semplicemente parlare .....
Come tutte le cose che venivano dalla parte sbagliata del fiume , la cosa non fu neppure presa in considerazione .,
L'ANA a parole puntava su quei giovani , ma in pratica preferiva curarsi le penne bianche ( ops

) con cerimonie , notizie , servizi giornalistici; davano piu' visobilita'; i volontari che venivano e vengono da Caserta e Maddaloni , che vogliono andare in polizia o Carabinieri...o Pompieri...si sapeva che ben difficilmente sarebbero stati soci ANA al di la' del primo anno Gratis.
Io ho sperimentato questo: iscrizione di alpini ...e alpine al gruppo.... l'anno dopo non si riuscivano neppure piu' a reperire per mandare gratis il bollino .
Secondo me ANA e EI cercavano di ottenere qualche cosa con il minimo sforzo..... le TTAA avevano bisogno di essere ....accettate come quando gli alpini erano a reclutamento regionale e quindi la gente li considerava alla stregua dei loro figli; chiaramente nella piola a Pinerolo non sentire parlare dialetto faceva un certo effetto e isolava un po' questi ragazzi....creando delle enclavi che nei posti meno fortunati esistono anche oggi .
Allora si é pensato , sbagliando secondo me , che facendo un po' di " visibilita' insieme, si sarebbe irusciti a operare almeno un po' di ...osmosi da un vaso all'altro .
Sbagliando secondo me perché non é con una deposizione di corona o con una sfilata che si...contatta la gente .
Quando al Colle di Nava , alle 11.30 il picchetto Armato e la Fanfara della Taurinense hanno finito il loro servizio, saltano veloci sul pulman e se ne scappano di corsa.....
Va bene all'EI che non paga strordinari , va ben a noi che risparmiamo il pranzo, ma non pensate che sarebbe molto bello che quei ragazzi , gli Esposito, i Serra eccetera si sedesero a tavola e passassero una giornata intera non a fare il miliatre alpino , ma a fare il ragaqzzo alpino? Senza obblighi, senza paura di essere accettati solo perché marciano, suonano e fanno coreografia ?
So che ci sono le eccezioni ....e che qualche volta si riesce a lasciar perdere la ...formalita'....ma sono poche , sono poche perché forse a nessuno interessa che accada e l'Ana di certo sa che di tessera da li ne verranno poche , ma forse qualcuno in piu'...o qualche ragazzo che non prende piu' l'essere alpino come una punizione ( a tempi si diceva ...se rompi le palle ti mando a Messina !!! ) ma come una esperienza, magari di un anno solo , ma che poteva lasciare una piccola scalfittura , un piccolo seme ?
Mahhh bisognava essere ciechi per non pensare che la fne della leva obbligatoria e del reclutamento alpino, avrebbero messo fine a quell'enorme serbatoio che l'ANA aveva alle spalle e che permetteva di non dannarsi piu' di tanto sui numeri e sulle tessere.
Secondo me gravi colpe politi e militari ( parlo sempre di alti papaveri.).....conti sbagliati e non fatti....bilanci visti solo da una parte , caccia a voti e a orticelli....e l'ANA ? Come per lo stage........ barcamenarsi ....cercare di stare a galla non sapendo da che parte remare.... e finendo per subire i propri errori e quelli degli altri ....
E ora ? Peggio che andare di notte ...eppure anche qui bisogna essere cischi per non capire ( come alla fine della leva ) che non é certo il cercare di sopravvivere a tutti i costi, con qualunque veste , attraverso qualunque movimento, che puo' allungare di un secondo la vita dell'Associazione .
Anzi ......la faranno terminare prima , molto prima e io mi auguro solo che la discesa non sia gia' cominciata ...
Chi ha fatto sopravvivere l'ANA é sempre stato l'orgoglio e l'appartenenza, lo spirito di corpo anche da borghesi, il sentirsi diversi e migliori, perché " ho fatto l'alpino"...guardate se trovate uno che dice con orgoglio " ho fatto il fante " ..... vorra' ben dire qualche cosa........
Tutto questo lo stiamo mandando a quelle signore, mischiando le carte in tavola ...permettendo che per "fare nunero" si faccia la moltiplicazione dei pani e dei pesci " ; ma non ci interessa il numero...a me interssa sapere che quello che é al mio finaco col cappello alpino , abbia condiviso , anche in modo diverso e magari opposto , l'esperienza di essere stato un alpino .
Non me ne frega una mazza se ha alpinita' o se il nonno ha fatto il carso , ma lui ha fatto il cuciniere nella buffa a Maddaloni ......
Non che disprezzi il cuciniere , ma non voglio pensare che quel cappello che porta quello a fianco a me , sia stato comprato su una bancarella o sia un souvenir di qualche cosa.
Non mene importa una mazza se il tipo lavora nella Protezione Civile , se fa il cuoco, se é un primo eccezionale nel coro o una tromba fantastica nella fanfara ...voglio che se porta il cappello alpino, abbia fatto servizio negli Alpini.
Poi viene tutto il resto...scusate , ma da uno che si traveste da alpino cosa posso pretendere se non apparenza.?
E a me , e agli alpini che hanno sborr... to lamette sotto quel cappello, dell'apparenza , della visibilita' , non ce ne frega una beata pippa ....
Basta fronzoli, paroloni ...se e ma .... io se vedo uno col cappello alpino in testa , non voglio pormi la domanda : sara' un alpino o un carrista amico degli alpini ...o un riformato o ( so che questo vi fa imbestialire ) un obiettore di coscienza?
Friz , scusa, sono partito da te e come solito ho fatto un romanzo, ma sono veramente stufo di sentire certe sonore emerite str...ate .... di sentire unghie che scricchiolano sugli specchi ...e seguire articolati contorcimenti verbali pieni di se e ma ..
Ora basta ...se volete fare una miscellanea di minetroni diversi, che si faccia , ma che non si dicano cose diverse ...e uno si sa regolare ....