Però tornando seri dico: Aspettiamo un attimo a trarre conclusioni cosi gravi è vero che ognuno di noi è rimasto un po perplesso dagli avvenimenti, ma prima di abbandonare la "mamma" i figlioli devono fare di tutto per provare a risistemare le cose, prima di buttare via questa casa (anche se adesso assomiglia molto ad una casa padronale) dove tutti noi abbiamo messo il ns.lavoro e spirito per tanti anni, bisogna fare tutto quello che è nelle ns. possibilità per salvare il rapporto!
Sono certo che queste pagine sono lette e ponderate dal C.D.N. e sono convinto che stanno lavorando per un chiarimento, non posso pensare che siano sordi a questo malessere!
Buon lavoro Cesare!
Se i cambiamenti fossero cambiamenti e basta potrebbe anche stare bene. Il discorso è che sono state fatte una serie di cose che, oltre a spiazzare le persone più attente e più dedite a quella che è la "vita nell'ANA", sono state fatte, non dico in segreto, ma omettendo dettagli per poi riferirli solo a cose fatte.
Risulta un po' strano che il presidente ANA ribadisca che chi non è stato/è militare nelle Truppe Alpine non ha "diritto" a portare il cappello nelle manifestazioni ANA, e prima sia a consegnare i cappelli proprio a chi non ha fatto servizio, ma solo un paio di settimane "pubblicitarie" e propedeutiche all'arruolamento. Solo a cose fatte si è letta una nota del presidente e credo solo a causa delle numerose lamentele che ci sono state.
Poi la chiusura del forum ha messo la cigliegina sulla torta a tutto, dando l'impressione che in ANA ci sia tenta di difendere innovazioni, discutibilissime ben inteso, con argomentazioni che non stanno in piedi.
Come ha notato qualcuno se la cosa fosse stata semplicemente gestita in maniera differente è molto probabile che questa discussione e tutte le discussioni avvenute sul forum di ANA.it sarebbe state decisamente può brevi.
Comunque io attendo i prossimi sviluppi che credo saranno ben nascosti tra le pieghe delle pagine dell'Alpino. Nel frattemppo si è stabilito un precedente e si è in qualche modo creata la scusa per giustificare, tra qualche tempo, altre decisioni discutibili.