Calma figliuoli
La trasformazione da Esercito Italiano in IT ARMY non è certo avvenuta in una notte (basta del resto leggersi le passate discussioni del forum per accertarsi di come le critiche vadano anche indietro nel tempo).
Se si vuole proprio scegliere un inizio di tale processo, è difficile trovare qualcosa di più adatto che la riforma del 1975, la prima delle tante all'insegna del minchionesco - e mi scuso per il francesismo - "meno quantità più qualità ".
Del primo assunto abbiamo avuto effetti sovrabbondanti, del secondo è meglio tacere.
Altrettanto certo però è che ora l'IT ARMY, ormai adulto, dispiega tutta la sua potenza, con assortimento vario di meschinità degenerante in farsa (e noi prendiamo semplicemente atto della sua esistenza).
Che tutto ciò avvenga secondo le regole non fa che peggiorare (e di molto) la situazione.
Non penso però che l'italiano medio possa oggi insegnare alcunchè, tanto meno cultura, a chicchessia. Se infatti esiste una lingua che egli conosce ancor meno dell'inglese è proprio l'italiano.
Che infine Del Vecchio stia con i rossi di sinistra poco importa. Gli altri son rossi di destra, nessuna differenza.
Rimane il fatto triste che, oltre ad essere un popolo di servi, siamo anche fieri di esserlo.
Mandi.
Luigi
P.S.: se un militare non italiano, destinato ad un comando NATO, non riesce a decifrare il messaggio costituito dalla scritta "Esercito" unita allo scudetto tricolore...