Hellis ha scritto:Personalmente credo che per la vicenda Berlusconi, il tutto nasca dal fatto che sia stato lui stesso ad utilizzare la sua famiglia e la sua vita come format pubblicitario, quindi lui per primo ne ha messo in piazza le virtù. Poi ovviamente la piazza ha preteso anche i vizi.
Vizi? Quali vizi?
Perdona se non credo che i gruppi editoriali RCS e L'Espresso, dopo aver potentemente contribuito alla postribolarizzazione della società italiana, si ergano ora a fustigatori dei costumi per sopprassalti morali.
Proprio loro - che hanno sdoganato le più rutilanti perversioni così che ormai anche per vendere un loculo al cimitero bisogna mettere nella pubblicità una donna nuda - adesso svergognano Berlusconi per quella che al confronto è una marachella?
Questi sono complessi da oscurantismo cattolico-medioevale. Pensavamo di essercene liberati da un pezzo.
Poi forse non ricordi come, ai bei tempi, l'abbronzata e nerocchialuta coppia Fini apparisse sui giornali un giorno sì e l'altro pure.
Loro sì che erano moderni. La destra del 2000. Come ai bei tempi, però, "il nostro onore si chiama fedeltà ". O così pareva.
E allora diciamo che a qualcuno il patentino di rispettabilità viene concesso e a qualcuno no, prescindendo completamente dai comportamenti (almeno di quelli che finiscono all'attenzione dei giornali). Vedi anche il caso di Bossi, del cui colpo le cause sono state pudicamente passate sotto il tappeto.
È inutile: la nota stonata si sente lontano un chilometro.
Non che mi dispiaccia per il Presidente del Consiglio, che tramite il suo impero mediatico ha portato il suo bravo apporto alla sovversione, in puro spirito di fraternità (massonica).
Mi dispiace come sempre per l'Italia, o ciò che ne rimane.
Mandi.
Luigi