Anche stamattina, come da un pò di tempo a questa parte, entrando e uscendo da vari caselli della A1 noto presidi di associazioni di coltivatori (varie sigle) che protestano contro il Governo.
Ora, anzi prima, mi risultava che molti agricoltori, ma sopratutto molte sigle organizzate, erano uno zoccolo duro del celodurismo leghista-berluscoide.. sfociato nell'elezione a ministro dell'agricoltura dell'On. Zaia.
Che è successo? un conto erano i proclami populisti e un conto è lavorare sul serio? o questi che protestano sono i pochi residui di un anacronistico comunismo di campagna?