...all'uscita da Disenyland Paris, con la mia comitiva, sabato 31 Maggio prendo la 'metropolitana' per raggiungere l'hotel.
A bordo del treno ovviamente un sacco di famiglie con bambini da tutte le parti d'europa.
Vuoi perchè i bimbi erano stanchi dopo la giornatona a Disneyland (non andateci, non vale i soldi che spendete), vuoi per educazione o per la soggezione di trovarsi in un paese foresto, tutti i bimbi se ne stavano buoni accanto ai genitori. Anche le nostre bimbe e i figli dei nostri amici ci han fatto ben figurare.
Una comitiva parecchio chiassosa, dal chiaro accento campano, lasciava liberi allo scorrazzamento i pargoli, pieni di costosi ninnoli disneyani. Fra l'altro correndo di qui e di la, continuavano a sbattere e ad urtare le persone, ma vigliacco se qualcuno gli avesse detto qualcosa.
Vabbeh, ma non è questo il punto.
Al momento di scendere, l'allegra comitiva lascia nella metro (devo dire molto ben tenuta e pulita) il segno immortale (la plastica non è biodegradabile) del loro passaggio: un bel mucchietto di bottigliette e cartacce sui loro sedili, con tanto di sacchetti di plastica tracotanti.
Al che gli faccio notare che si 'sono dimenticati' i loro 'bagagli', e loro con noncuranza scendono dal metrò mandandomi 'affanculo'.
Un'ometto francese si alza sorridendo e indicandomi mi dice 'Italie du nord' e poi girandosi verso l'allegra comitiva '...Italie du sud'....
E allora prendiamocela giustamente coi politici di turno, però la stragrande maggioranza di responsabilità su questa questione è dei napoletani. E se si trovano bene nella merda, che ci restino...
Mi spiace scrivere queste parole, perchè sono convinto che a Napoli ci siano persone in grado di darmi lezioni di civiltà , ma putroppo la statistica è una scienza che tiene conto del 'complesso' e non dei singoli.. e in questo caso il complesso vive nel mondo che si è creato.