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Re: Fanarresto: Prossimo appuntamento

cavalli ha scritto:Orrore i fanti d'arresto non dormivano nelle postazioni /PCO durente le attivazioni?
noi alpini si! :--""
Come ho già  avuto modo di dire: di attivazioni (amalgama di 48 ore) ne ho fatte 2 in un anno di naja e una volta ho fatto da attivatore (il nemico) per un'amalgama di un'altra cp.
Mai abbiamo dormito in opera: si sbaraccava tutto la sera, rientrando al tramonto in caserma per poi ritornare, di buon mattino, in opera.
Il rancio - da una cucina da campo - si consumava, per logistica, nella casermetta del distaccamento di guardia.

Per Tracer: veramente bello quel PCO, che mi par quasi di conoscerlo... mah, in fin dei conti son tutti uguali!
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Re: Fanarresto: Prossimo appuntamento

mi pare pochino come addestramento di specialità , và  bè che eravamo prossimi alla fine, da noi una volta al mese lo sb. veniva attivato con un addestramento di 36 ore.
Soggiungo che durante le escursioni invernali ci si appoggiava per gli accantonamenti alle opere! :--""
La Max Trid.
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Vita di un fante d'arresto nel periodo pre-dismissione

:oops: Hai ragione: si stava andando inesorabilmente verso la fine...
Comunque, l'addestramento al "pronto intervento" (quella che da noi si chiamava ipotesi) era molto più curato: significa che settimanalmente, per minimo un paio di volte (e se il com.te del plotone PO o se il com.te di Cp. non erano contenti del risultato... anche tutti i giorni... a me non è mai successo :mrgreen: ma ad alcuni altri si!) venivano approntate le postazioni P e M di pronta attivazione (col personale presente in distaccamento di guardia) e si attivava la difesa della casermetta.
Esisteva l'ipotesi 1 (attacco militare) e l'ipotesi 2 (attacco terroristico).
L'ipotesi 1 veniva controllata con un'apposita ispezione da un ufficiale del 5° corpo d'armata (a me è successo sia da fante sia da cap.magg.).
Vi ricordo - come ho già  spesso detto - che vista la vicinanza delle postazioni alla casermetta (dov'ero io) avevamo 10 minuti per attivare la P e la M. La M si attivava in molto meno, la P era sempre sul filo... ma con molto affiatamento nel pacchetto...


Per chiarezza, l'attività  "normale" da me svolta è stata:

GIORNALMENTE
distaccamento di guardia
- manutenzione dell'opera (ispezioni alle postazioni, pulizia cannoni, ingrassaggio, controlli sull'attrezzatura per la messa in batteria, ripitturazioni varie, taglio dell'erba e della vegetazione sovrabbondante, "cercare" di scacciare gli scoiattoli e i ghiri che si facevano le loro belle tane al riparo delle postazioni, entrando dai più piccoli pertugi - tipo i funghetti e le griglie delle aerazioni). Ovviamente, non tutte queste cose nello stesso giorno
- studio delle consegne, della propria arma e degli aggressivi chimici (difesa NBC)

SETTIMANALMENTE
caserma
- addestramento formale, il mercoledì pomeriggio. Nessuno esonerato (se non avevi altri incarichi importanti da terminare). Davanti a te marciava minimo lo STen. e, a volte (spesso), anche il Com.te della Cp.
- addestramento nel campo sportivo della caserma con passaggi vari (passo del gattino e simili). Qualcuno fece anche il CAGSM (soprattutto i cosiddetti "assaltatori" del plotone DIV - difesa vicina).
distaccamento
prova di ipotesi (min. 2 volte)

MENSILMENTE
caserma
marcia del Btg. su e giù per il Collio, partenza subito dopo l'alza bandiera (con zaino tattico completo, elmetto, borraccia "piena", maschera antigas, arma individuale - Garand o FAL BM59 in relazione al grado) si mangiava alla cucina da campo e si rientrava la sera; nell'occasione venivano fatte prove di orientamento, istruzioni sul pattugliamento e sul mascheramento, prove di indossamento della maschera antigas, spiegazioni sulla difesa NBC e sul pacchetto di medicazione individuale, montaggio tende.

OGNI 4/6 MESI
opera
- amalgama continuativa
Tutta l'opera veniva messa in allarme, attivandola completamente (compreso i mascheramenti mimetici antiaerei dei pezzi) sia per il plotone PO sia per il DIV: era l'esercitazione dell'intera compagnia, per 48 ore consecutive, con un attacco simulato da soldati di un'altra Cp. ("attivatori"). Anche questa esercitazione era controllata da un Ufficiale ispettore del 5° CdA.

In più, circa ogni bimestre (ovviamente senza regolarità ), si era in allarme: ora vigilante NATO, ora antiterrorismo, ora infrastrutture (in quel periodo, il 1983, capitò anche il COSMOS, satellite russo che poi precipitò ... non ricordo dove, ma la traiettoria di rientro poteva anche portarlo a cadere in Italia ... restammo in allarme per un eventuale aiuto come "ordine pubblico").

La nota positiva: se l'Uff. ispettore del 5° CdA giudicava l'addestramento minimo "buono" erano sicuri 3 giorni di licenza premio per chi allora era in distaccamento; idem per la prova dell'operatività  totale (per tutta la Cp. ovviamente a turno).
Ah, avere un giudizio meno di "buono" era altamente disdicevole ... personalmente e per l'intera Cp.

Non parlo di picchetti armati o altre occasioni formali (giuramenti solenni, alzabandiere) o men che meno dei servizi armati di caserma, che giudico normale amministrazione.

Graditissimi i commenti dei tanti amici fanti d'arresto e non qui presenti.
Maurizio, fante d'arresto ("rottamato" NATO)
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Re: Vita di un fante d'arresto nel periodo pre-dismissione

120Fornovo ha scritto::oops: Hai ragione: si stava andando inesorabilmente verso la fine...
Comunque, l'addestramento al "pronto intervento" (quella che da noi si chiamava ipotesi) era molto più curato: significa che settimanalmente, per minimo un paio di volte (e se il com.te del plotone PO o se il com.te di Cp. non erano contenti del risultato... anche tutti i giorni... a me non è mai successo :mrgreen: ma ad alcuni altri si!) venivano approntate le postazioni P e M di pronta attivazione (col personale presente in distaccamento di guardia) e si attivava la difesa della casermetta.
Esisteva l'ipotesi 1 (attacco militare) e l'ipotesi 2 (attacco terroristico).
L'ipotesi 1 veniva controllata con un'apposita ispezione da un ufficiale del 5° corpo d'armata (a me è successo sia da fante sia da cap.magg.).
Vi ricordo - come ho già  spesso detto - che vista la vicinanza delle postazioni alla casermetta (dov'ero io) avevamo 10 minuti per attivare la P e la M. La M si attivava in molto meno, la P era sempre sul filo... ma con molto affiatamento nel pacchetto...


Per chiarezza, l'attività  "normale" da me svolta è stata:

GIORNALMENTE
distaccamento di guardia
- manutenzione dell'opera (ispezioni alle postazioni, pulizia cannoni, ingrassaggio, controlli sull'attrezzatura per la messa in batteria, ripitturazioni varie, taglio dell'erba e della vegetazione sovrabbondante, "cercare" di scacciare gli scoiattoli e i ghiri che si facevano le loro belle tane al riparo delle postazioni, entrando dai più piccoli pertugi - tipo i funghetti e le griglie delle aerazioni). Ovviamente, non tutte queste cose nello stesso giorno
- studio delle consegne, della propria arma e degli aggressivi chimici (difesa NBC)

SETTIMANALMENTE
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- addestramento formale, il mercoledì pomeriggio. Nessuno esonerato (se non avevi altri incarichi importanti da terminare). Davanti a te marciava minimo lo STen. e, a volte (spesso), anche il Com.te della Cp.
- addestramento nel campo sportivo della caserma con passaggi vari (passo del gattino e simili). Qualcuno fece anche il CAGSM (soprattutto i cosiddetti "assaltatori" del plotone DIV - difesa vicina).
distaccamento
prova di ipotesi (min. 2 volte)

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OGNI 4/6 MESI
opera
- amalgama continuativa
Tutta l'opera veniva messa in allarme, attivandola completamente (compreso i mascheramenti mimetici antiaerei dei pezzi) sia per il plotone PO sia per il DIV: era l'esercitazione dell'intera compagnia, per 48 ore consecutive, con un attacco simulato da soldati di un'altra Cp. ("attivatori"). Anche questa esercitazione era controllata da un Ufficiale ispettore del 5° CdA.

In più, circa ogni bimestre (ovviamente senza regolarità ), si era in allarme: ora vigilante NATO, ora antiterrorismo, ora infrastrutture (in quel periodo, il 1983, capitò anche il COSMOS, satellite russo che poi precipitò ... non ricordo dove, ma la traiettoria di rientro poteva anche portarlo a cadere in Italia ... restammo in allarme per un eventuale aiuto come "ordine pubblico").

La nota positiva: se l'Uff. ispettore del 5° CdA giudicava l'addestramento minimo "buono" erano sicuri 3 giorni di licenza premio per chi allora era in distaccamento; idem per la prova dell'operatività  totale (per tutta la Cp. ovviamente a turno).
Ah, avere un giudizio meno di "buono" era altamente disdicevole ... personalmente e per l'intera Cp.

Non parlo di picchetti armati o altre occasioni formali (giuramenti solenni, alzabandiere) o men che meno dei servizi armati di caserma, che giudico normale amministrazione.

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Ciao Mau,

alla fin fine, le giornate ti/vi passavano veloci ?
"Cosa facciamo noi dell'esercito ? Noi sforniamo efficenza"

(Da una allocuzione del vice comandante la compagnia reclute in un soleggiato primo pomeriggio di uno dei primi giorni da spina nel novembre 1978)
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Re: Fanarresto: Prossimo appuntamento

Molto interessante la descrizione delle attività  svolte ai "bei tempi" al FORNOVO.

Grazie Maurizio!

Mandi
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Re: Fanarresto: Prossimo appuntamento

Per vedere che eravamo (scusate il prurale maiestatis) prossimi alla fine basta leggere la presentazione di Francesco 53°......al quale, naturalmente, do il benvenuto.
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Per le giornate: dipende!

La maggior parte delle giornate "scorreva" (almeno il mattino) o per il giro dei rifornimenti giornalieri ai diversi distaccamenti, o per la "manutenzione"... se non eri di guardia in distaccamento: allora era tutta altra musica (guardie/riposo/guardie/riposo/etc... e prove di ipotesi e ispezioni notturne a gogo...).

Le giornate più "lunghe" erano quelle in caserma: un'altra musica ancora.

(:s:) Per la descrizione delle attività : penso doverosa, dopo tanto tempo, per un minimo di chiarezza, senza aver detto cose che non si potevano dire, dato il tanto tempo trascorso.
E poi, molto "riservate" non erano nemmeno allora, se mettevamo i cannoni in batteria e chi passava per la strada lo poteva vedere e se a gruppetti armati scorazzavamo per i dolci pendii del Collio...
Maurizio, fante d'arresto ("rottamato" NATO)
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Re: Fanarresto: Prossimo appuntamento

grazie Gio
nel 1982 non eravamo poi così prossimi alla fine...
pur avendo fatto una vita principalmente da "scritturale", in postazione ci ho dormito un paio di volte (PCO di Cà  Badino): d'estate magnifico, ma a marzo/aprile c'era ancora da uscirne ibernati!
e pensare che abbiamo scampato un "allarme" (da noi si chiamavano così) con la neve, per ordine superiore (fosse stato per il comandante di compagnia saremmo morti tutti congelati)
in realtà  si pensò più alle difficoltà  di manovra coi CM che alla sopravvivenza dei fanti d'arresto!
saluti
53° Btg. Fanteria d'Arresto "Umbria"
6a cp, caserma Colobini, Brazzano (GO)
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Re: Fanarresto: Prossimo appuntamento

Benvenuto Francesco,
Qui troverai anche un tuo collega (53°Umbria) che ti abita anche vicino, tutto sommato.

Se non l'hai già  fatto, ma io penso di sì, dato il tuo nome che ho letto nella presentazione, ti invito a visitare il sito "il portale della Fanteria d'Arresto" http://infinito.it/utenti/fanteriadarresto

(:so:) Axtolf, vista l'amicizia e il gemellaggio esitente con Vecio.it non se ne avrà  certo a male se uso il Forum per pubblicità .

A proposito: nella tua presentazione scrivi: ...ma apparentemente il reparto non era dotato di radio funzionanti (ricordo solo una AN-GRC9 al centralino, mai accesa).
:arrow: Domanda: ma come venivano tenuti i contatti con le casermette/distaccamento di guardia e la caserma?

Con "in cuor l'antica Patria", ti saluto calorosamente!
Maurizio, fante d'arresto ("rottamato" NATO)
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Re: Fanarresto: Prossimo appuntamento

ciao Maurizio
ho già  scambiato qualche mail con Marino, lui è passato da Brazzano qualche anno dopo di me

il sito della fanteria d'arresto l'ho scoperto due/tre anni fa, ricordo che avevo inviato subito una mail per correggere il nome della caserma da "Colombini" in "Colobini"

come venivano tenuti i collegamenti con le casermette?
semplicemente per telefono (allora c'era la SIP)

gli unici apparati inerenti le "trasmissioni" che mi ricordo d'aver maneggiato erano il centralino da campo (che montavo/smontavo al PCO) e i telefoni CPRC-26 per le varie postazioni
durante gli "allarmi" tiravamo anche qualche doppino "volante" perchè con l'aratura i cavi interrati venivano spesso tranciati...

non escludo che al Comando (Pavia d'Udine) ci fossero anche radio (e funzionanti), certo sarebbero state più utili a chi si trovava in "prima linea"
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Re: Fanarresto: Prossimo appuntamento

Forse che così vicini al confine era più saggio comunicare via cavo che via etere?
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Re: Fanarresto: Prossimo appuntamento

va be Maurizio per stavolta ti sei salvato! :D
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