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Luigi
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Abbadia ha scritto:Caro Luigi, la storia dei "Padri Ufficiali" non l'ho proprio vissuta.... o meglio, essendo stato tra l'incudine e il martello da buon sergente , ho conosciuto un sacco di ufficiali coglioni e boriosi e pochissimi ufficiali degni di questo nome , ma non certo dei PADRI.

Altra cosa: se l'UNUCI diventasse assoarma non potrebbe organizzare :
"E infatti le asso arma non organizzano gare per pattuglie e gare ai poligoni. "
Quindi é questa la differenza?
Sono basito....se il compito istituzionale dell'UNUCI , oltre che a bazzicare in caserma ...é quello di fare gare di pattuglie e tiro a segno...meglio spendere in altro modo i solfi che gli diamo.
Sul primo punto, caro Abbadia, ho in pratica già  risposto nella discussione aperta da Wintergreen.
Non ho nessun motivo per dubitare di quanto mi dici, e del resto io stesso potrei farti - oltre a quelli di almeno tre che rientrano nei canoni descritti - i nomi di due ufficiali (effettivi, per di più) che invece sarebbero stati già  inadeguati a comandare una corvée cucina (quelle che c'erano quando a mensa i soldati mangiavano, non piluccavano le tre forchettate di becchime per canarini che un po' troppo spesso ora gli appalti consentono al più di fornire).

Spero tu sia d'accordo, in ogni caso, che qui stiamo illustrando la teoria, sia sull'UNUCI, sia sugli Ufficiali, considerato come quella proposta dall'eccellentissimo governo non è la riorganizzazione dell'associazione - nel qual caso sarebbe entrata in campo la pratica - ma il suo scioglimento.
E d'altronde era gente che ha vissuto esperienze un po' più dure delle mie a chiamare "papà " il Tenente Colonnello della foto che allego.
Ufficiale che, guarda caso, da padre quale era rifiutò più di una volta la promozione per restare, dal primo all'ultimo giorno di guerra, coi suoi soldati.
Per cui anche la pratica fornisce qualche conforto alle mie opinioni.

Passiamo ora al secondo punto, che per me illustra il centro della questione. Forse quanto scriverò ti urterà  un poco, ma non è minimamente questa la mia intenzione, per cui se ci riesci non prendertela più di tanto :D

Il compito istituzionale dell'UNUCI è quello di mantenere, per quanto è possibile in un paese come il nostro, un minimo di addestramento militare nel personale in congedo (e non solo questo, visto che ho partecipato ad attività  dove l'elemento più scadente era un ufficiale superiore in SPE). Le attività  orientate a questo scopo sono in parte quelle che hai elencato, ma queste non sono le uniche; nelle sedi dell'associazione puoi ad esempio trovare le librette dello SME riguardanti le pattuglie di fanteria o i lavori sul campo di battaglia, così se hai passato i tuoi mesi di servizio dietro una scrivania puoi leggerti almeno l'ABC del soldato prima di cercare, per quanto possibile, di acquisirne una certa infarinatura sul campo.

Si può dire perciò che queste attività  non costituiscono il compito istituzionale dell'UNUCI, che è l'obiettivo strategico, ma quelle manovre a livello tattico che servono a raggiungerlo. Confondere i due piani è un po' come sostenere che, se il compito della scuola è quello di insegnare ai ragazzi a rollare le canne e predicare il nuovo annuncio blasfemo ("In principio era la scimmia..."), allora tanto vale chiuderla.

Quanto ai soldi pubblici, ho appreso nel frattempo che si sta parlando di meno di 100.000 euro. Tanto per fare un paragone, due anni fa il comune ha riasfaltato i 300 metri della via dove abito con una spesa di 250.000 euro e cinque mesi di lavoro, laddove sarebbero bastati cinque giorni e 50.000 euro a dir tanto (la differenza è dovuta al fatto che hanno trasformato la strada in una versione ridotta dell'Avenue des Champs Elysées; cosa non solo inutile, ma pure dannosa).
Il che significa che questo semplice risparmio di un comune di seimila abitanti avrebbe consentito di triplicare i finanziamenti all'UNUCI.

Sia chiaro: se si ritiene che queste attività  non siano adeguate, ai piani alti basta fornire apposite direttive; al nostro livello, basta iscriversi e portare le proprie idee.
Se invece non interessano, tutto finisce lì.
Ad esempio a me non interessa fare il volontario nelle varie pubbliche assistenze, ma non per questo pretendo che siano chiuse o non ricevano più finanziamenti pubblici. Perchè? Semplice, perchè penso che svolgano un compito importante (e magari pure più d'uno).
In un solo caso si potrebbe chiedere la fine di queste, così come dell'UNUCI: quando non se ne accettino le finalità .

Ovvero, quando si pensi che la gente debba crepare per strada, o che non debba poter difendere la propria terra.

Al primo punto non ci siamo ancora del tutto arrivati, ma al secondo ormai si.
All'inizio, l'equazione "militare=fascista".
Quindi l'obiezione di coscienza.
Poi l'abolizione della Leva.
Ora l'UNUCI (e a rincalzo Lega Navale e Tiro a segno).

Risultato: entro pochi anni diventeremo una massa gelatinosa e trasparente.

Non solo non saremo più in grado di morire per i nostri amici, se necessario.

Poichè infatti le virtù militari sono dalla notte dei tempi privilegio degli uomini, diventeremo anche tutti più flaccidi e pingui, pur se con i muscoli scolpiti dalle sedute alla panca, più depilati e ingioiellati, più nervosi e pettegoli, e passeremo più domeniche nei centri commerciali, "in perpetua masticazione di gomma dolciastra", attaccati all'ultimo modello di cellulare, a parlare della formazione della nostra squadra del cuore.
Più di quanto già  non siamo o facciamo, intendo dire.
E naturalmente fino a quando ce lo consentiranno.

E, se non noi, i nostri figli e i nostri nipoti, cui inutilmente faremo frequentare palestre e corsi di nuoto o judo illudendoci che così potranno imparare quelle cose che si imparano solo tenendo in mano - come Cantore comanda! - un fucile (perfino da soft-air, se di più non ci concedono) anche se i muscoli si rifiutano, o prendendosi in spalla lo zaino del compagno, no, del fratello, che non ce la fa più.

A noi rimarrà  sempre il rimpianto di aver chiuso un'epoca, e forse anche il rimorso per non aver fatto di più.

Conserveremo negli occhi i ricordi delle albe sui nostri monti, quando ci svegliavamo intirizziti dopo una notte in tenda - le ossa un po' doloranti, perchè i vent'anni erano passati - o quando affamati rientravamo dopo una pattuglia con gli amici di sempre.
Conserveremo nelle orecchie un'eco delle nostre risa, quando ci si accorgeva che l'ufficiale in comando aveva amabilmente sbagliato a leggere la mappa, e allora lo si sommergeva di bonarie prese in giro (naturalmente i dieci chilometri in più fatti non avevano alcuna importanza).
E conserveremo nella mente una fugace ombra della gioia provata quando, dopo mesi di inattività , entravamo ancora nella nostra SCBT. Non perchè ci sia mai fregato qualcosa della linea, ma perchè il soldato grasso in genere non marcia molto bene.

Perchè questa è la cosa che dà  fastidio, che rischia in ogni momento di inceppare gli ingranaggi della macchina di lor signori.
Il fatto che noi ci sentiamo ancora, sempre e soltanto dei soldati.
Non impiegati del Ministero della Difesa - con orari di lavoro, turni, e per favore dopo le notturne non la rappresentanza a qualche cerimonia d'arma - o ex najoni di qualche reggimento sperso sui monti, ma semplicemente soldati.
Niente di più, niente di meno.

Non è la nostalgia della gioventù che ci muove, anzi.
Se fossimo dei nostalgici, non faremmo niente che ci potesse ricordare i giorni tanto felici (ma come la mettiamo con il nonnismo, il tempo sprecato e gli ufficiali gretti e incompetenti?) quanto ormai passati.
Noi frequentiamo l'UNUCI proprio perchè non siamo nostalgici.
Altrimenti non avremmo che da fare come quegli iscritti all'ANA che, incontrando qualcuno che ha servito quarant'anni dopo di loro nella stessa caserma, gli chiedono se conosce il tenente X e il capitano Y. Altro che zaino in spalla, magari a cinquant'anni suonati.

Alla fine, cosa ci spinge allora? Io penso sia il giuramento.
In tempi più o meno lontani abbiamo giurato davanti a Bandiere che sono - se non realmente, almeno idealmente - quelle dei nostri padri.
E la nostra coscienza ci dice che per tener fede a tale impegno noi dobbiamo fare quello che facciamo, come ad altri la coscienza ha detto "Hai il congedo in mano, è finita". Non si tratta di essere migliori, anzi; solo che a noi è toccata questa sorte, e "al destino non ci si ribella".
Noblesse oblige: non solo l'obbligo della nobiltà , ma anche la nobiltà  dell'obbligo (*)
Anche questa è verità  che non piace, nei tempi nuovi in cui viviamo.

È per tutto questo, anche se dalle mie parole non si sarà  capito molto, che l'UNUCI deve continuare la sua opera. Per tutto questo, e per molto altro ancora che vi risparmio.


Quanto ho scritto, per quanto modesto e prolisso, in memoria del signore con i baffi, qui sotto.

E in memoria del papà  di un amico fraterno, amico che ha voluto nella sua signorilità  destinarmi parole tanto commoventi quanto immeritate, perchè ricordo gli occhi lucidi dei sei reduci del mio Gruppo ANA quando l'anno scorso consegnammo loro la pergamena e la medaglia che l'associazione ha voluto per i combattenti del secondo conflitto mondiale.
A chi nemmeno questo poco ha avuto, che almeno si cerchi di trasmettere quanto abbiamo ricevuto.

(Certo, mi direte voi che lo Stato avrebbe potuto fare prima e meglio, ma capite da voi che bisogna risparmiare.
Ogni lira o euro risparmiati è tanta gelatina in più)

Sursum corda.
Luigi


(*) Per correttezza, ho tratto da qui l'osservazione:
http://iperhomo.splinder.com/post/14423 ... mPermalink$
Con l'avvertenza che chi prosegue nella lettura lo fa a suo rischio e pericolo.
Allegati
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"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


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Abbadia
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Ciao Luigi,
prima di tutto ci mancherebbe altro che mi offendessi per quello che scrivi.
Per me vale sempre quel famoso motto : darei la vita eccetera eccetera che conosci di certo e poi chi ha un ideale e in esso crede é sempre da rispettare , anche se non corrisponde al mio.
Ti confesso che un po' di...timore a risponderti ce l'ho, perché non sono sicuro di aver capito tutto quello che tu hai scritto e quello che ho trovato nei link.
Ti devo confessare che non ho mai amato le firme , ne' ufficiali ne' sottufficiale, qualcuno con motivi...motivati , qualcuno a pelle ( lo confesso).
Per quelli di complemento ...beh pur avendo "esercitato" come sergente ACS ho sempree portato parecchia diffidenza...e solo con pochi sono riuscito a legare oltre le " librette ".
Vedi, io non mi sono mai considerato "soldato" nel modo che intendi tu , e non per questo penso di avere ragione....
Io ho fatto il servizio militare perché é arrivata la cartolina e allora non si discuteva neppure : si partiva e buona notte era come la vaccinazione : bisognava farlo.
Come in tutte le cose che faccio, mi piacciano o meno, se devo farle metto tutto il mio impegno e ritengo di essere stato un buon Geniere Alpino col baffo giallo.
Non ritengo eroico il fare le marce come disonorevole essere in fureria, ma ti devo dire che le mie brave pestate di fiocca me le sono fatte ..e grazie alla attivita' fisica fatta alla scuola l'ho sopportata bene.
Sinceramente non ho mai pensato di essere li' a fare qualche cosa di speciale, di eroico, di particolarmente pericoloso ( era l'anno 1968 e ho fatto ronda armata a Roma , ma avevo ventanni )
Sai benissimo che ho un culto enorme della memoria e che il mio essere in Ana é dovuto in massima parte al ricordo di quei ragazzi mai diventati vecchi che sono stati mandati a morire per non si sa che cosa ( Barattieri non era sui confini !!!!), quindi lungi da me l'idea di denigrare chichessia, anzi ti diro' che sono stato uno dei fautori delle consegne delle pergamene Ana ai Reduci e ho cercato di parlare con loro.
Beh ti diro' che sono riuscito a strappare qualche parola ( in un caso molto di piu' , ma mi puzza...) solo a qualche ex ufficiale ...i najoni ( termine per me altamente onorifico e non dispregiativo) non hanno voluto dire nulla.
Sai che mi interessano i racconti di naja per La Penna del Najone e....volevo vedere se....
Invece niente ....avevano ancora il groppo in gola ...uno mi ha detto : non posso...mi fa ancora troppo male al cuore.....
Ora che spero aver chiarito che per me il militare é finito col silenzio FO e sono rimasto GA, posso dirti due cose d ell'UNUCI, anche se proprio due parole , in quanto devo confessarti la mia ignoranza sull'argomento.
Mi pare che le FFAA e la loro riserva non debbano aver bisogno di gente che si "allena " per proprio conto pagata da noi.
Vuole l'unuci perseguire i suoi scopi ? Bene, un Consigliere Ana mi ha detto che l'Associazionismo costa ....io , per esempio sono contrario ai contributi ana chiaramente , ai Gruppi, in quanto un gruppo che non sa finanziarsi, non merita di esistere .
Quindi il mio parere é che l'UNUCI puo' essere soppresso ( o meglio trasformato in associazione ..pluriarma ) se é un ente pubblico e come tale viene giudicato inutile .
Che non vuol dire dannoso, fascista o altre cose che mi pare di intuire come tue lagnanze, ma inutile , cioè che non serve al popolo, che il popolo ne puo' fare a meno come credo altri 240.
Per me l'UNUCI puo' fare gare di pattuglia , di tiro, cene o serate danzanti che non mi tocca...
Mi interessa che non ci si nasconda dietro 400.000 tessere ANA perché sono tutta un'altra cosa.
L'ho scritto....se si chiede alla gente che cosa é l'Ana , il 90% sa rispondere...non so quanti sappiano cosa é l'UNUCI che pure avra' di certo molti meriti....
Quindi chiaro che io sono assolutamente e fermamente per la possibilita' di associarsi...anche per gli adoratori della dea Kali' se vogliono, quindi non voglio la soppressione di nessuna associazione d'arma , di scout , di pacifisti, di ex qualsiasi cosa.
Voglio pero' , visto che pago le tasse , che se ci sono enti pubblici inutili e finanziati dallo stato, perdano questo privilegio, fermo il loro diritto di associarsi diversamente come credono
Per il discorso che diventeremo tutti amebe perché non siamo militari e militaristi...mi dispiace , ma mi fa sorridere....mai visto tanti marescialli, anche ora con la pancia e a volte la pancia é peggio averla nel cervello e nel cuore che al girovita.
Credo di aver scordato almeno la meta' dei tuoi argomenti e te ne chiedo venia...ahh ancora una cosa sui "padri": ti confermo che pur nel rispetto di tutti , nella mia vita , oltre al mio, ho avuto "padri" che mi hanno insegnato molte cose e molti ideali e che non portavano la divisa...sara' un caso e non vuol dire che quel Signore che tu hai messo in foto, non sia un esempio da imitare.
I miei ufficiali ( come detto escluso un paio) , li ho sempre considerati dei gran rompicoglioni ( anche da serg), saro' stato anche scalognato, ma durante i campi invernali ...preferivo avere davanti dei malgari montagnini che dei derivati d'Accademia....
Durante la mia breve avventura militare ( 15 mesi rispetto ai miei anni sono una bazzecola ) ho avuto modo anche di scontrarmi con alcuni miei ufficiali ( che vuoi se uno nasce testa di c.... tale resta :wink: ), e solo con uno lo...scontro é stato produttivo e chiarificatore ...con gli altri il ...muso duro ha provocato marce indietro e ti posso garantire che non aveva l'aspetto tremendo quel piccolo sergentino ).
Ho avuto la fortuna di fare l'esperienza di comando di una squadra di Genieri Alpini dell'Abbadia 1968 ( e ti garantisco che non erano mammolette ), neppure io sono stato per loro un "padre" anche se non ne ho mai perso nessuno per strada e li ho ritrovati dopo 35 anni come allora; ero solo uno di loro che aveva in piu' la rogna della loro responsabilita'....quello ho cercato di far capire..: fottimi e ti distruggo !
Sai quanti ho punito nella mia naja? : una persona ...un ACS come me che non aveva capito cosa voleva dire essere Alpino.
Sono sicuro che neppure tu te la prenderai...sai gia' che siamo molto diversi, anche se su certi argomenti collimiamo...fatti vedere a Parma domenica...al Circolo Inzani il Sabato, al Tre Ville la Domenica si parlera' di tutto, perché no , anche dell'UNUCI e magari imparero' qualche cosa...
Ciao bocia
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Io non rispondo ad Abbadia perché la discussione è solo una presa per i fondelli. Solo che io lo dico chiaro. Altri, cioè Abbadia, si nascondono dietro a una falsa gentilezza.

Quanti soldi prenda l'Unuci, che parte sono del bilancio, quali i compiti, che natura giuridica abbia, è stato detto fino alla nausea e dovrei io e qualche altro matto come me, esser bannato come spammer.
Ripetiamo sempre le stesse cose a quelli che fanno finta di non capire.

Bene così, dal '68 al '75 fino al '77 hanno preso in mano l'italia facendone il vespasiano che è. Se glielo hanno consentito vuol dire che stava bene ai più.
Contenti loro, contenti tutti.
Fine del confronto con Abbadia, ho ancora un briciolo di dignità .
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Abbiamo dato ampie spiegazioni dei "nostri" 82.050,00 euro sia qui che su altri forum.
Abbiamo detto chiaro e tondo che ne possiamo fare a meno.

Mi piacerebbe ora che qualcuno mi raccontasse come sono divisi i 2.220.000,00 euro (più altri 400.000,00) distribuiti alle varie Associazioni d'Arma e per cosa vengono utilizzati visto che dette associazioni non sono enti pubblici come l'UNUCI.

Detto questo aggiungo che per conto mio raddoppierei i contributi a tutte le Associazioni d'Arma certissimo, anche se ignorante in materia, che centinaia, migliaia di associazioni in questo paese ricevono lauti contributi da parte dello stato.

Ma gli unici "affamatori" del paese risulta siamo noi!
..... E PER RINCALZO IL CUORE!
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Abbadia
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Bricchetto, se temi di perdere la tua dignita' confrontando le tue idee con gli altri e consideri il discutere una presa per i fondelli non so che dirti io ritengo di non aver offeso nessuno, se l'ho fatto ne chiedo scusa.
Forse devo solo specificare una cosa , altrimenti sembra che ce l'abbia con gli ufficiali.
Non intendo che tutti gli Ufficiali che ho conosciuto fossero ignobili e incapaci, ma semplicemente che essendo uomini e uno spaccato di umanita' erano semplicemente persone piu' o meno intelligenti, piu' o meno oneste , piu' o meno capaci, non demoni, ma neppure SANTI come sembra qualcuno li voglia considerare.
Vedi Bricchetto, io ho il rispetto delle tue idee , tu non l'hai per le mie ...peccato , ma detta sinceramente non é che me ne importi granché, e questo va al di la' di ogni discorso UNUCI , ANA e altre amenita' del genere , si tratta solo di forma mentale diversa da individuo a individuo e sinceramente sono contento che la mia non sia simile alla tua , con tutto il rispetto !
Saluti
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Abbadia ha scritto:Vedi, io non mi sono mai considerato "soldato" nel modo che intendi tu , e non per questo penso di avere ragione...
Come del resto non penso di averla io.

L'ho scritto sopra: a ognuno la coscienza chiede cose diverse.

Però a questo punto l'obiezione è facile facile: perchè a te e gli altri che sentono che tutto è finito con il congedo nessuno impone richiami e addestramenti, e noi invece dobbiamo essere impediti nel seguire quello che riteniamo il nostro dovere? La libertà  che ci magnificano è forse solo per fare le cose che piacciono ai manovratori? (Chiaramente la mia risposta è si)

Abbadia ha scritto:Non ritengo eroico il fare le marce come disonorevole essere in fureria, ma ti devo dire che le mie brave pestate di fiocca me le sono fatte ..e grazie alla attivita' fisica fatta alla scuola l'ho sopportata bene
Uhm... spero che il mio "così se hai passato i tuoi mesi di servizio dietro una scrivania" non sia stato interpretato come rivolto a te. Era assolutamente generico.

Abbadia ha scritto:Mi pare che le FFAA e la loro riserva non debbano aver bisogno di gente che si "allena " per proprio conto pagata da noi.
Vuole l'unuci perseguire i suoi scopi ? Bene, un Consigliere Ana mi ha detto che l'Associazionismo costa ....io , per esempio sono contrario ai contributi ana chiaramente , ai Gruppi, in quanto un gruppo che non sa finanziarsi, non merita di esistere.
Ma anche questo è stato spiegato: i contributi statali non coprono che i 2/3 degli stipendi dei 4 impiegati.
"Privatizzando" l'UNUCI, questi andrebbero completamente in carico allo Stato. Per cui la presunta manovra per risparmiare si tramuterebbe in realtà  in un aumento dei costi!
E allora le ragioni vere sono altre...

Abbadia ha scritto:Quindi il mio parere é che l'UNUCI puo' essere soppresso ( o meglio trasformato in associazione ..pluriarma ) se é un ente pubblico e come tale viene giudicato inutile .
Che non vuol dire dannoso, fascista o altre cose che mi pare di intuire come tue lagnanze, ma inutile , cioè che non serve al popolo, che il popolo ne puo' fare a meno come credo altri 240.
Per me l'UNUCI puo' fare gare di pattuglia , di tiro, cene o serate danzanti che non mi tocca...
Il problema è che, non più istituto pubblico, non potrà  fare più pattuglie, tiri, seminari, corsi, brevetti, o semplicemente far leggere qualche libretta.
Rimarranno solo cene e scoponi.
Non è una vera alternativa, ma una imposizione liberalmente mascherata.

Abbadia ha scritto:Mi interessa che non ci si nasconda dietro 400.000 tessere ANA perché sono tutta un'altra cosa.
L'ho scritto....se si chiede alla gente che cosa é l'Ana , il 90% sa rispondere...non so quanti sappiano cosa é l'UNUCI che pure avra' di certo molti meriti....
Quindi chiaro che io sono assolutamente e fermamente per la possibilita' di associarsi...anche per gli adoratori della dea Kali' se vogliono, quindi non voglio la soppressione di nessuna associazione d'arma , di scout , di pacifisti, di ex qualsiasi cosa.
Voglio pero' , visto che pago le tasse , che se ci sono enti pubblici inutili e finanziati dallo stato, perdano questo privilegio, fermo il loro diritto di associarsi diversamente come credono
Se ritieni il compito svolto dall'UNUCI inutile, è un altro conto. Ma allora, in quest'ottica, era inutile anche la naja.
Se pensi che ora il paese sia veramente difeso, ti lascio la tua idea, però esprimendo chiaramente che il mio pensiero è lontano anni luce.
E non è che l'UNUCI si sia nascosta dietro l'ANA. Qualche amico ha chiesto il nostro aiuto, come a suo tempo noi facemmo per la difesa della Leva.
Poichè ricordo la solitudine con cui affrontammo quella battaglia, speravo - e lo spero tuttora - che a parti inverse avremmo dimostrato la nostra tempra.

Abbadia ha scritto:Per il discorso che diventeremo tutti amebe perché non siamo militari e militaristi...mi dispiace , ma mi fa sorridere....mai visto tanti marescialli, anche ora con la pancia e a volte la pancia é peggio averla nel cervello e nel cuore che al girovita
Infatti quelli non sono soldati, ma impiegati militarizzati del Ministero della Difesa. E il militarismo è un'altra forma di gelatinizzazione.
Mandi.
Luigi
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Abbadia
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Beh sarebbe una bella discussione, difficile da farsi con la tastiera.....ma una discussioni fatta su qualche posizione opposta, ma con il massimo rispetto recipproco, cosa che a volte non capita.
Prima di tutto non ho preso la scrivania come mia, anche se non sarebbe stato un disonore , ci vogliono anche quelle....
Nessuno ci impone richiami ed addestramenti solamente perché non l'abbiamo espressamente chiesto all'atto del congedo...tutto qui..
Se c'é un richiamo dello stato io sono d'accordo che debba essere pagato , ci mancherebbe altro...io non sono stato richiamato perché non l'ho chiesto , proprio perché a torto oragione ho ritenuto , per il momento, al congedo, terminato il mio militare.
Se volete fare diversamente liberissimi...ma a spese vostre...se faccio motcross mi devo comprare moto, benzina e trasferte........
Come sarebbe a dire che gli impiegati rimarrebbero lo stesso a carico dello stato?
Non mi risullta che gli impiegati Ana li paghiamo noi.....se l'unuci diventa una associazione d'arma, con i compiti e le intenzioni che i soci vorranno darsi, chiaramente le spese se le devono pagare .
Non ho detto che l'unuci é inutile.....non lo conosco abbastanza per essere cosi' categorico, ho detto che é in odor di scioglimento come ente imutile...quindi non lo dico io, ma chi é deputato a dirlo...per l'unuci e per altri 3000 enti....
Se non sbaglio esiste una Associazione di Riservisti....o simili....non credo che quella sia a carico dello stato...eppure svolge attivita' di pattuglia , tiri...r altre cose similari...perché l'unici non potrebbe ? Perché i suoi soci non possono fare come me che passo domani e domenica due giornio a parlare di Alpini,Ana e di Penna del Najone a Parma lo faccio a mie spese ?
Invito per Parma sempre piu'....pressante ....ma credo che tu abbia problemi...venatori eheheheh
ciao bocia
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Io stavo rispondendo ad Hellis proprio nell'istante in cui Axtolf chiudeva il thread.
Ci terrei rispondere comunque, sempe che il WM sia d'accordo.

Hellis ha scritto:Allo stato attuale delle cose, personalmente la chiusura dell'Unuci mi interessa più o meno come la cancellazione del comitato di salvaguardia dello scopone scentifico.
Detto questo, ho pure ammesso che quasi sicuramente questo 'menefreghismo' deriva anche dal fatto che non conosco l'Unuci.

Ho ben capito che non cercate soldi, così come ho pure capito che protestate per il fatto che vi venga tolto lo status di Ente.

Rispecificato tutto ciò, rispecifico che il non voler perdere l'attributo 'Ente' penso che la sentiate come una cosa che l'Italia vi deve, e di qui parte l'incomprensione.
Perchè sinceramente ritengo tante altre associazioni... comitati chiamali come vuoi, ben più utili e meritevoli dell'Unuci. Solo per fare un esempio la Croce... oh my God.. rossa pure quella....
Allora se l'Unuci ciede all'Italia un riconoscimento, e la quasi totalità  degli italiani risponde 'ecchièl'unuci?' credo che come minimo ci sia un problema di comunicazione.

Ho sottolineato alcuni verbi giusto per specificare che è un mio parere personale, opinabile e legittimo.

No, Hellis, perché dici che sentiamo che l'Italia ce lo deve?
Da cosa lo desumi? Non è così.
Accennasti a qualcosa di simile quando parlasti dei tassisti o dei farmacisti che difendevano la loro categoria
Noi non protestiamo se le nostre prerogative sono assegnate anche ad altri. Ben venga! magari anche le Asso arma avessero le nostre possibilità  da un punto di vista giuridico.

Il punto è che sta accadendo l'opposto.
Siamo noi che diventiamo assoarma e perdiamo la possibilità  di fare e organizzare. E non c'è nessun altro. Quindi tutto questo finirà .

Noi non veniamo ridotti perché la gente non ci conosce.
Noi veniamo cancellati col motivo (errato) di un risparmio. E' diverso.
La discriminante per sapere se l'ISIAO (altro ente) deve essere sciolto, non può essere la conoscenza da parte del sig. Rossi. Deve essere la sua utilità , per cui può essere lasciato così o avere necessità  di essere riformato. Perché anche se pochi lo conoscono, come pochi conoscono lo IAI, quello che conta è se serve o se, con degli aggiustamenti, potrà  essere utile.

Lo Stato, ma noi diciamo l'Italia, non ci deve nulla.
Noi ci siamo iscritti all'Unuci per "servire".
E da noi i gradi non contano. Ci si dà  del tu e conta quello che lavora di più. Tutto qui.

Dopodiché nell'Unuci ci sono anche i frustrati, i vecchi babbei e i travestiti.
Così come questi compaiono in ogni gruppo umano.
Alla maratonina Roma-Ostia a metà  del percorso ho visto un auto che accostava, è sceso un tizio in calzoncini, canottiera e pettorale che si è messo a correre. Era iscritto a un GS amatoriale. S'era pure bagnato i capelli fingendo il sudore.
Che facciamo, limitiamo le maratonine ai professionisti?

A Rieti, ad un seminario NBC dove alcuni di noi erano in uniforme, si è presentato un tale dell'Unuci che aveva almeno 6 (sei!) file di nastrini.
Era ufficiale della CRI e aveva il distintivo di abilitazione al lancio e quello di comandante unità  carri.
Ha fatto un intervento da vergognarsi, con tanto di slang da caserma, ha mangiato e se n'è andato. Mentre noi visitavamo le strutture addestrative della scuola.
Questa gente esiste e ci disonora, come tanti impiegati pubblici disonorano la categoria dei lavoratori onesti.
Il fatto è che è difficile cacciarli.

E' evidente che il vertice dell'Unuci almeno fino al presidente scorso va al rallentatore.
In questa vicenda non hanno fatto un comunicato stampa, non hanno dato comunicazioni ai soci che hanno saputo tutto per fatti loro, hanno rifiutato l'aiuto di chi si è presentato in Presidenza nazionale per offrirlo.

Ma se questo non costa, come è vero (chi ha una carica non percepisce soldi, lo fa a titolo gratuito), è necessario dare la possibilità  a quelli che non si mettono i distintivi finti e lavorano in silenzio, di mantenere in piedi con i propri sforzi il sodalizio, che rimane un contenitore dove chi vuole, senza distinzione di sesso o grado (e anche se non ha fatto il militare!, gli "amici Unuci"), può aggiornarsi, studiare e prepararsi, come d'altra parte è pevisto e definito dalla legge.

Noi non vogliamo soldi, non vogliamo onori, non vogliamo privilegi.
(Se prepari una raccolta di firme perché l'ANA possa avere le preorgative e possibilità  che ha l'Unuci io la firmo).
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Hellis
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Guarda, se proprio te lo devo dire, il dubbio che Vi cancellino per motivi più 'idealistici' che 'realistici' te lo concedo. Anzi. Vedendo di che risma è fatta buona parte dei protagonisti della sinistra 'dura e pura', ex sessantottini etc etc, penso che se si sono fatti l'idea che l'unuci sia un covo di destrorsi, pur di farvi un dispetto si taglierebbero le palle.
Questo per darti un'idea di quanto io sia affine a questa sinistra, ma nemmeno a quella politically correct eschimo e cultura.
A questo punto però la vedo dura per voi, sopratutto per il motivo che ti dicevo, ovvero del sig Rossi che sostiene 'ecchissenefregadell'unuci'.
E purtroppo in questa fase politica chi riesce a far chiasso 'ha ragione'.
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Abbadia
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Hellis, ma di che sinistra sei ?
Di seconda linea? :lol:
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Hellis
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No no una volta per tutte.
Io sono nato in quel lembo di terra che sta fra la via Emilia e il Po. Ad un tiro di schioppo dal paese natale di Guareschi, e poco più lontano dai luoghi di Don Camillo e Peppone.
Quando ero piccolino e c'erano i Comunisti, quelli veri, la sera in campagna ci capitava a noi discoli di assopirci alle discussioni dei grandi.
Erano comunisti ben diversi da quelli di oggi. Anzi secondo me non ci si riconoscerebbero proprio.
Era gente che faceva almeno 15 ore nei campi e nelle stalle, ma non chiedeva ne di lavorare meno, perchè tanto non riusciva a stare lontano dai campi, e nemmeno chiedeva di abolire la proprietà  privata.
Chiedevano che venisse riconosciuta la loro dignità  di lavoratori. Chiedevano al Siur Padrùn di fare il suo lavoro di padrùn nel rispetto della loro dignità . Sapevano che loro erano indispensabili per il Sior Padrùn, ma anche che il Sior Padrùn era indispensabile per loro.
Lo so che è una sinistra che non c'è più. Quella sinistra che 30 anni fa scioperò perchè in un'azienda della zona, il 'padrone' lasciava la baracca in mano ad un figlio debosciato che pensava alle belle macchine e alle belle donne.
Poi erano ingenui e credevano nella Russia, Patria del Lavoratore. Ma loro erano nati in altri tempi, e credo che questo sogno gli potesse essere concesso.
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Federico
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Hellis ha scritto:No no una volta per tutte.
Io sono nato in quel lembo di terra che sta fra la via Emilia e il Po. Ad un tiro di schioppo dal paese natale di Guareschi, e poco più lontano dai luoghi di Don Camillo e Peppone.
Quando ero piccolino e c'erano i Comunisti, quelli veri, la sera in campagna ci capitava a noi discoli di assopirci alle discussioni dei grandi.
Erano comunisti ben diversi da quelli di oggi. Anzi secondo me non ci si riconoscerebbero proprio.
Era gente che faceva almeno 15 ore nei campi e nelle stalle, ma non chiedeva ne di lavorare meno, perchè tanto non riusciva a stare lontano dai campi, e nemmeno chiedeva di abolire la proprietà  privata.
Chiedevano che venisse riconosciuta la loro dignità  di lavoratori. Chiedevano al Siur Padrùn di fare il suo lavoro di padrùn nel rispetto della loro dignità . Sapevano che loro erano indispensabili per il Sior Padrùn, ma anche che il Sior Padrùn era indispensabile per loro.
Lo so che è una sinistra che non c'è più. Quella sinistra che 30 anni fa scioperò perchè in un'azienda della zona, il 'padrone' lasciava la baracca in mano ad un figlio debosciato che pensava alle belle macchine e alle belle donne.
Poi erano ingenui e credevano nella Russia, Patria del Lavoratore. Ma loro erano nati in altri tempi, e credo che questo sogno gli potesse essere concesso.
Perchè, Hellis, dico davvero, non chiedi ad Axtolf se ti può cambiare il nickname? Peppone, naturalmente, sarebbe quello nuovo. Io così ti chiamo ogni tanto, da un po' di tempo in qua. E dopo quanto hai scritto...

E io a Peppone faccio tanto di cappello, tanto per essere chiari. Insomma: sono dalla parte di Don Camillo, ma su certe questioni i due erano una persona sola, no?
Art. Federico
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Abbadia
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Hellis, hai scritto quello che io sapevo gia'.......
Siamo un po' nostalgici.......nel termine totale della parola :wink:
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Luigi
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Abbadia ha scritto:Se volete fare diversamente liberissimi...ma a spese vostre...se faccio motcross mi devo comprare moto, benzina e trasferte...
Mi sembra che, se c'è un punto chiaro, è che gli 80.000 euro per gli iscritti UNUCI non sono un problema. Dispostissimi a metterceli loro.
Quindi basterebbe togliere il contributo, e la cosa è finita lì. Risparmio vero, anche se ridicolo (e anche se, in tutte le Nazioni che in ogni altro campo ci vengono mostrate ad esempio, lo Stato finanzia tali attività . Come mai noi dobbiamo copiare tutto dalla Svezia o dalla Germania, tranne la Riserva?).

Ma se così non è - e così non è, visto che si parla di scioglimento - allora non si può trarre che una conclusione.
Ai politici e a tanti altri non interessa nulla del risparmio. Preme solo una cosa: produrre altra gelatina. Li hanno messi lì per quello.

E aggiungo: se l'UNUCI non ha diritto a soldi pubblici, perchè allora questi soldi devono andare al cinema, allo sport, alla sanità , alla scuola?
Cioè, chi si addestra - senza alcun tornaconto personale - non ha diritto a nulla, e il regista amico degli amici che gira un film che nessuno va a vedere invece si?
Allora facciamo così: ognuno fa tutto con i suoi soldi.
Conseguenza: chi li ha bene, gli altri si mettono ai bordi della strada e allungano la mano.
Che poi è il progetto di fondo che lega lo scioglimento dell'UNUCI al fatto che chi è nato dopo il 1965 non avrà  pensione (solo per fare un esempio).

Comunque, ripeto ancora, gli 80.000 euro non sono un problema, tanto meno il problema.

Abbadia ha scritto:Come sarebbe a dire che gli impiegati rimarrebbero lo stesso a carico dello stato?
Non mi risullta che gli impiegati Ana li paghiamo noi.....se l'unuci diventa una associazione d'arma, con i compiti e le intenzioni che i soci vorranno darsi, chiaramente le spese se le devono pagare.
I dipendenti ANA sono privati, presumo.
I dipendenti UNUCI sono statali. Ho qualche dubbio che, pur volendolo (e sospetto non lo vogliano), potrebbero passare privati. Quindi il risparmio, più correttamente, si avrebbe quando questi andassero in pensione non venendo più sostituiti.
Ma non sono esperto. Se ho sbagliato correggi pure.

Abbadia ha scritto:Non ho detto che l'unuci é inutile.....non lo conosco abbastanza per essere cosi' categorico, ho detto che é in odor di scioglimento come ente imutile...quindi non lo dico io, ma chi é deputato a dirlo...per l'unuci e per altri 3000 enti....
Beh, sono gli stessi "deputati a dirlo" nei cui confronti tu, nella sezione OT, non mostri la stessa fiducia che pari accordar loro adesso.
Io invece non ne ho la minima fiducia tanto giù quanto qui, e senza grandi distinzioni fra "sinistra" e "destra".
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


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Hellis
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Federico ha scritto: Perchè, Hellis, dico davvero, non chiedi ad Axtolf se ti può cambiare il nickname? Peppone, naturalmente, sarebbe quello nuovo. Io così ti chiamo ogni tanto, da un po' di tempo in qua. E dopo quanto hai scritto...

E io a Peppone faccio tanto di cappello, tanto per essere chiari. Insomma: sono dalla parte di Don Camillo, ma su certe questioni i due erano una persona sola, no?
Ti ringrazio per la considerazione. Però mi mancano i baffi, che me li potrebbe prestare Abbadia, e poi William Webb (H)Ellis era quell'anarcoide che si ribellò alle regole del calcio, e durante una partita prese la palla con le mani e creò il rugby. :P

Scusatemi per l'OT

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