cavalli ha scritto:Luigi alla fine siamo sempre nella cacca! e loro si ingrassano e sperperano il denaro "rapinato" al popolo

Caro Cavalli,
siamo al punto dolente, che tu indichi con la precisione assoluta del cannoniere
Intendo dire: tu dici: danaro rapinato al popolo.
La tua frase sottintende il concetto che il popolo sia proprietario del danaro. Non solo o non tanto quello che si è guadagnato col lavoro. Parlo, sopratutto, del danaro in quanto tale.
Credete forse che sia vostro? Certo che lo credete: se il popolo è sovrano, come ci dicono, è ovvio che anche il danaro, emesso da sempre dai sovrani, sia del popolo, no?
E invece no: da un po' di tempo a questa parte, un secolo più o meno, anche a seconda dei paesi, il danaro NON è più del popolo. E' di qualcun'altro, che NON è lo stato né un qualunque altro organismo aventa la benchè minima parvenza di rappresentanza popolare. Il danaro è di qualche privato, qualche banca, emesso attraverso le Banche Centrali.
Voi, noi tutti, ne siamo meri utilizzatori-schiavi. Né più e né meno. Essi ce lo lasciano in tasca (facendoselo comunque pagare, di riffa o di raffa, che lo si sappia o no - vedi il signoraggio) fin tanto che ciò fa loro comodo. Se poi per un qualunque motivo (di solito si tratta di influenzare in qualche maniera le masse - il loro umore, il loro cosiddetto sentire comune - in vista di azioni da compiere) decidono che la situazione deve cambiare, oplà , se lo riprendono, sempre facendoci pagare il costo dell'operazione (interessi in su, pignoramenti, politica fiscale, tariffe energetiche: i metodi sono molti).
Mai frase di senso comune è stata più sbagliata: i miei soldi. Frase che ognuno pronuncia, ma che quanto di più lontano dal vero si possa immaginare.
Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86