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Federico ha scritto:
Luigi ha scritto: Visto il similare ordine di grandezza dei due numeri, la mia opinione è semplicemente questa: una generazione di italiani assassinati colla complicità  del loro stesso governo è stata sostituita da una generazione di stranieri.
Perchè?

Mandi.
Luigi
Te sempre a mettere il dito nella piaga eh, Luigi? :lol:

Scherzi a parte ciò che dici è vero. Sorprende - o forse no - che pochi, e nessuno dei main stream media, lo dicano chiaro e tondo.

Ciao
Certe cose non si possono dire, sono pensieri anti-europei.
Il nazionalismo e' il male moderno!
Pero' c'e' qualche editoriale estremista/commovente (scelga chi legge) di Ida Magli su Italiani liberi:
http://www.italianiliberi.it/Edito07/nazione130707.html
http://www.italianiliberi.it/Edito07/br ... 80707.html
Quindi, troppo tardi prendersela con i lavavetri, almeno quelli usano acqua a differenza di qualche italiano, senza amor di PATRIA, che usa fuoco.
Quando mancano i valori fondamentali... e' facile fare buonismo di facciata.
Tempo fa trovai un bell'articolo di analisi socio-culturale che propongo:
http://www.conserv-azione.org/islam.htm
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..si è quella dei frati trappisti, ma ha un nome tipo 'San Qualcosa e 12 frati'.. o qualcosa del genere... o forse 12 erano i boccali che mi è toccato pagare... boh...
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eccola

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Federico
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Giulio Tremonti, sul Corsera del 23/08, ha reso un'intervista ad Aldo Cazzullo che mi pare descrivere molto bene ciò che succederà  in campo economico.

La trovate qui (click)

Ciao
Art. Federico
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...giusto giusto per dire che il Tremonti fa le pulci a Prodi per aver sovrastimato la crescita del pilu, dal 2% al 1,5-1,8%.... non mi ricordo chi era quello che sbadierava crescita a due cifre, e poi finiva sempre col segno meno davanti...
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Federico ha scritto:In questo discorso, che giudico rigoroso, si inserisce secondo me la questione dell'eugenetica, materia che sempre dalla patria della cervogia, da oltre Manica e da oltre Atlantico (cioè da paesi nei quali il Cattolicesimo - direi Cristianesimo ma non vorrei essere frainteso - ha evidentemente lasciato solo qualche vaga traccia, come gocce di pioggia che facilmente e velocemente scivolano via) da qualche decennio in qua si propugna ad ogni piè sospito, ìin qualunque occasione e con qualunque mezzo da parte di persone ammantate di autorità , col risultato che più passa il tempo e meno i piccoli, che siamo noi, si scandalizzano.
Il progetto contro la vita e contro l'uomo è in piena realizzazione, ed ha profondità  e dimensioni per cui francamente non trovo aggettivazione adeguata.
Il beffardo di tutto ciò è che viene fatto passare - e 9 su 10 lo credono veramente - come a favore della vita e dell'uomo, un po' come se l'impiccando riflettesse ammirato sulla bellezza della corda, ringraziando il gentilissimo boia e la solerte amministrazione.
Processo del tutto tipico, per altro, della nostra società  virtuale, dove è il pensiero che modifica la realtà  (o pensa di farlo) invece di adattarsi ad essa.

E ora passiamo a Top :wink:
Qualche anno fa avrei quotato e riquotato i tre articoli che hai segnalato.
Ora che con l'età  sono decisamente peggiorato mi danno invece un poco l'orticaria :D
Si potrebbero scrivere pagine sull'argomento, ma mi limito ad analizzare solo questa frase di Ida Magli:
"La fine della cultura europea sarà  la fine del Cristianesimo come religione"

In essa viene completamente invertito il nesso causa/effetto.
Non è la fine dell'Europa che causerà  la morte del cattolicesimo, ma il contrario. È il cattolicesimo che ha fatto grande l'Europa, ed è stato quando l'Europa ha dimenticato le sue radici che ha iniziato a morire (ma non bisogna disperare, perchè come diceva Tolkien "le radici profonde non gelano").
Non sono i musulmani che ci hanno imposto di trasformare in teatri le chiese dove per due millenni i nostri padri si sono inginocchiati. Lo abbiamo deciso noi.
Il che non vuol dire che l'Islam non sia un nemico, ma che non è il principale ("combattiamo l'Islam perchè siamo cattolici" è la visione corretta; qui si porta avanti invece quella del "siamo cattolici perchè combattiamo l'Islam").

Il nostro primo nemico siamo noi stessi, noi che per il 90% ci diciamo cattolici e poi accettiamo aborto, divorzio, liberalismo, democrazia, evoluzionismo, femminismo (e machismo), e tutto le altre porcherie che ci hanno fatto credere essere cose belle e necessarie, deponendo così in un canto quelle armi che ci avevano permesso, quando l'Islam era davvero forte, di sconfiggerlo a Lepanto e sotto le mura di Vienna.
Quelle stesse armi che gli Alpini pregavano Dio di rendere forti, prima che anche loro diventassero moderni e occidentali, e che invece i soldati di quella che era la Cristianità  non avevano paura di usare, inginocchiandosi sulle tolde delle galere per recitare il Santo Rosario.
Ora i soldati dell'Occidente vanno in Iraq portandosi dietro i dvd pedofili.
(Se qualcuno volesse approfondire:
http://www.kelebekler.com/occ/copert00.htm
con l'avvertenza che il sito non è cattolico, per cui sto consigliando solo questa serie di articoli).

A margine, osservo che il nazionalismo è cosa diverso dal patriottismo.
È stato il nazionalismo germinato dal 1789 che ha portato all'abbattimento degli imperi cristiani.
Ora che lo stato nazionale ha svolto egregiamente il lavoro sporco viene giustamente additato come un resto del passato, da eliminare quanto prima.

Spero di non essere stato troppo brusco :P
Mandi.
Luigi

P.S.: la definizione del cattolicesimo come "religione-idea pluralistica" (nel documento di conservazione.org) è forse il punto più alto della confusione :shock:
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In attesa che il buon Top ritorni fra noi, e sperando che non lo faccia con i suoi secondi che bussano alla mia porta :D, e giusto per dare il colpo finale a Cacciatori delle Alpi che mi figuro un poco stupito per le fole che andiamo a pescare :P, riprendo un paio di punti che avevo passato in seconda linea.

Federico ha scritto:Mah... io la vedo brutta. Perchè non vedo nemmeno la possibilità  di una reazione, anche molto violenta (si: sto parlando di sangue che scorre) degli italiani contro la criminale insipienza dei nostri governanti. Altri popoli, forse, reagirebbero così, ma noi no.
In Italia, direi proprio di no. Ma anche se fosse, quali possibilità  di successo? Ci sono già  i no-global a fare gli utili idioti.
Altrove, forse. Ma già  hanno fatto costruire i campi di concentramento.
Meglio la guerra asimmetrica tanto di moda, ma veramente asimmetrica; non come in Iraq, dove pare facciano giusto quanto basta per conservare il pantano sanguinoso. Insomma, tanto per non ripetermi, ricordiamoci di cosa siamo stati, usiamo ancora di quelle armi.

Hellis ha scritto:E i clandestini che ci azzeccano? intanto ci fanno inezioni con gente che si accontenta di molto meno e ha una aspettativa di benessere ben più bassa della nostra. Insomma, vale la legge del 'chi si accontenta gode'.
Certo, ma qui ci arriviamo tutti :D
Da buon commy, ti manca però del tutto il piano superiore. Vedo di provvedere, per quanto permetta la mia modestia.

I francesi hanno un termine illuminante al riguardo: déracinés. Sradicati.
Quando un reparto smette di combattere? Non ci sono valori prefissati delle perdite: si dà  il caso di taluni che fossero ancora operativi con l'80, financo il 90% degli uomini morti, feriti o dispersi. E allora si tratta di altro.
È quanto proviene dalle radici, per gli uomini così come per le unità  militari, che permette la lotta e la sopravvivenza.
Senza, non solo c'è la resa. Si può addirittura sparare sui propri ufficiali, passare al nemico, e tanto altro. Non si è più soldati, ma semplici scatole da riempire con quanto si vuole.
Ecco perchè è necessario lo sradicamento, sia di chi arriva da altre terre, sia di noi che lo riceviamo. E per chi non vuole muoversi, voilà , servizio a domicilio by USMC.
D'altronde, quante possibilità  di sopravvivere ha un albero che venga privato delle radici? Ma l'uomo non è un albero, mi dirai. Vero, e infatti è in grado di trovarne altre, di radici. Ma quali? Quelle che gli vengono offerte.
Capito il gioco?

Infine, mi sono ricordato un passo - eloquente - di un vecchio libro.
Buona lettura.

"È così che pensano all'ONU. E pensano lo stesso nella haute finance. Nel neocapitalismo. Da qualche parte è stato deciso: niente più sviluppo economico, basta con lo sviluppo industriale. E nemmeno più democrazia. Non serve più, a loro: oggi moltiplicano il denaro attraverso il denaro, senza bisogno di produrre nulla. Così, i corpi umani diventano low cost stuff. Disposable commodities. In certe zone del mondo vale già  pochissimo, la materia prima umana.
[...]
Ci sono degli interessi organizzati e potenti. Postindustrializzatori. Zero-growth. Ecologisti, perchè bisogna frenare lo sviluppo industriale. Ieri no, lo cavalcavano. Oggi lo devono frenare. Così tirano fuori le storie per far paura. The ozone hole. The pollution. La sovrappopolazione. Le risorse che si stanno esaurendo.
[...]
E, insieme, tirano fuori una nuova religione adatta ai tempi futuri."

Mandi.
Luigi
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Hellis ha scritto:eccola

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Sempri i Frati hanno le cose buone.
Quasi quasi mi faccio prete.
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Luigi ha scritto:... Insomma, tanto per non ripetermi, ricordiamoci di cosa siamo stati, usiamo ancora di quelle armi.

...

Mandi.
Luigi
Molto interessante. Siccome il mio neurone fatica a rientrare in sintonia, non è che ti andrebbe di ampliare un pochettino il concetto?

Io, dal mio canto, per lavoro parlo con gente che lavora in ambito amministrativo in senso lato (parlo di commercialisti, funzionari di banca, avvocati, amministratori di aziende ecc.) e devo dire che due cose emergono lampanti:

1) Nessuno di loro (ripeto: NESSUNO!!!) ammetterebbe nemmeno sotto tortura di aver cotato per Prodi. Eppure sono certissimo, almeno per alcuni di loro - sulla base di discorsi fatti ante elezioni - che il loro voto sia andato a chi ci prometteva "un po' di felicità " (!). Se dovessi basare le mie deduzioni su costoro, senza in proposito mettere in conto un certo mendacio figlio della vergogna, dovrei concludere che la lista di Prodi&Co ben difficilmente sarebbe rappresentata in Parlamento...

2) Tutti loro, assolutamente tutti, riferiscono di essere stufi marci dell'andazzo nel nostro paese. Peggio: anche le persone con cui essi hanno contatti, sia a livello professionale che familiare, la pensano allo stesso modo.
3) Che stavolta ho la sensazione (basata come ho spiegato più su) che il partito degli indecisi (quelli che una volta votano di qui e la volta dopo di là ) sarà  molto ridimensionato. E' diffusissima la voglia di non votare più, perchè - l'esperienza insegna - nemmeno il governo precedente, che aveva tutti i numeri in Parlamento per rivoltare questo Paese come un calzino (ciò che gl italiani chiedono) ha fatto nulla di tutto ciò (ma non ha criminalizzato una parte del Paese né ha aumentato le tasse alle solite "cash cows" fiscali italiche (l'oramai morente ceto medio e operaio)). Insomma: sfiducia totale. Diversa dal solito però: perchè c'è un nettissimo senso di rifiuto e di fastidio, assolutamente bipartizan considerando il bersaglio del sentimento.

Ora io mi chiedo: ma possibile che invece che indirizzare in maniera costruttiva questo sentire diffusissimo, nessun politico (dovrebbe essere parte del loro mestiere) sappia dire - non dico in modo credibile, basterebbe dirlo e basta... - che è ora di finirla, a cominciare da loro stessi? Perchè il primo che arrivasse a dire in maniera appena appena c onvincente queste cose, sarebbe straeletto.

Invece niente.

Ciao
Art. Federico
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Luigi ha scritto: E ora passiamo a Top :wink:
Qualche anno fa avrei quotato e riquotato i tre articoli che hai segnalato.
Ora che con l'età  sono decisamente peggiorato mi danno invece un poco l'orticaria :D

Si potrebbero scrivere pagine sull'argomento, ma mi limito ad analizzare solo questa frase di Ida Magli:
"La fine della cultura europea sarà  la fine del Cristianesimo come religione"

In essa viene completamente invertito il nesso causa/effetto.
Non è la fine dell'Europa che causerà  la morte del cattolicesimo, ma il contrario. È il cattolicesimo che ha fatto grande l'Europa, ed è stato quando l'Europa ha dimenticato le sue radici che ha iniziato a morire (ma non bisogna disperare, perchè come diceva Tolkien "le radici profonde non gelano").
Non sono i musulmani che ci hanno imposto di trasformare in teatri le chiese dove per due millenni i nostri padri si sono inginocchiati. Lo abbiamo deciso noi.
Il che non vuol dire che l'Islam non sia un nemico, ma che non è il principale ("combattiamo l'Islam perchè siamo cattolici" è la visione corretta; qui si porta avanti invece quella del "siamo cattolici perchè combattiamo l'Islam").
In linea di massima non posso darti torto perche' la tua analisi e' coerente e non sono in grado di smentirla. Purtroppo ho solo una cultura tecnica...
Luigi ha scritto: Il nostro primo nemico siamo noi stessi, noi che per il 90% ci diciamo cattolici e poi accettiamo aborto, divorzio, liberalismo, democrazia, evoluzionismo, femminismo (e machismo), e tutto le altre porcherie che ci hanno fatto credere essere cose belle e necessarie, deponendo così in un canto quelle armi che ci avevano permesso, quando l'Islam era davvero forte, di sconfiggerlo a Lepanto e sotto le mura di Vienna.
Quoto in toto.
Luigi ha scritto: Quelle stesse armi che gli Alpini pregavano Dio di rendere forti, prima che anche loro diventassero moderni e occidentali, e che invece i soldati di quella che era la Cristianità  non avevano paura di usare, inginocchiandosi sulle tolde delle galere per recitare il Santo Rosario.
Molti si scandalizzano solo a sentir la frase "rendi forti le nostre armi" (indipendentemente dal senso attribuito).
Luigi ha scritto: (Se qualcuno volesse approfondire:
http://www.kelebekler.com/occ/copert00.htm
con l'avvertenza che il sito non è cattolico, per cui sto consigliando solo questa serie di articoli).
L'articolo di Copertino ricorda molto l'anti-neocon di Blondet :-)
Simile pensiero ho trovato qui:
http://www.parrocchie.it/correggio/asce ... neocon.htm
(uhm..., da verificare le bibliografie)
Ad ogni modo questa analisi potrebbe essere profetica: l'uomo che si sostituisce a Dio, l'Anticristo che si manifesta con sembianze divine.
D'altronde e' stato dimostrato come certe lobby di potere possano decidere le sorti economiche, politiche del pianeta.
Cio' fa pensare, e non poco.
Luigi ha scritto: A margine, osservo che il nazionalismo è cosa diverso dal patriottismo.
È stato il nazionalismo germinato dal 1789 che ha portato all'abbattimento degli imperi cristiani.
Ora che lo stato nazionale ha svolto egregiamente il lavoro sporco viene giustamente additato come un resto del passato, da eliminare quanto prima.
Quindi ritieni valida la massima di De Gaulle?
«Il patriottismo è quando l'amore per la tua gente viene per primo; nazionalismo quando l'odio per quelli non della tua gente viene per primo.»
Luigi ha scritto: Spero di non essere stato troppo brusco :P
Mandi.
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Anzi. Guai se mancasse il collegamento con il Centro Tiro!. :D

PS: scusa del ritardo ma... periodo incasinato!.
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Federico ha scritto:Molto interessante. Siccome il mio neurone fatica a rientrare in sintonia, non è che ti andrebbe di ampliare un pochettino il concetto?
Certo, piccolo provocatore :D
Niente di eclatante, sia chiaro.
"Rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra Patria, la nostra Bandiera, la nostra millenaria Civiltà  cristiana"
Quali sono queste armi? Forse mitragliatrici e obici?
Questo possono pensarlo davvero solo certi prelati usciti dai disastrati seminari della Chiesa conciliare, e che accettano perciò la castrazione della Preghiera in una vaghissima ottica pacifista, quando non in un mondo parallelo, ma nella stessa preghiera si sono specificate quali siano queste armi: "... salva noi, armati come siamo di Fede e di Amore...".
Fede e Amore, cioè Caritas, e la più alta forma di Caritas è la Veritas.
Questa è la strategia. La tattica non può che discenderne.

Top ha scritto:Purtroppo ho solo una cultura tecnica...
Nessun problema, qui siamo tutti autodidatti. Non le insegnano a scuola queste cose, e di persone che comprendano come tentare di leggere la realtà  solo tramite il "piano terreno" non porti grandi risultati ne sono rimaste pochine (col problema aggiuntivo che una discreta parte di esse sta dall'altra parte). Ma la rete, in ciò, ha diverse risorse.
Io fino a un anno e mezzo fa non sapevo nulla. Poi mi ha rovinato il capo, qui sopra (del resto lui viene dagli osservatori, per cui sia al centro tiro che in linea pezzi dipendiamo da lui. Che è pure della "Taurinense"... Sic transit gloria mundi... :P )

Forse è più Blondet che riecheggia Copertino; quest'ultimo maneggia la materia più abilmente, almeno secondo me. Il primo è meglio quando scrive di economia o politica, sempre secondo il mio umile parere (e certo, dopo la cacciata, è diventato - comprensibilmente - un po' ferigno).
Domanda delle cento ghinee: sei sicuro che si sia ancora al "profetico", riguardo l'analisi?
"Nessuno vi inganni in nessun modo! Prima infatti dovrà  avvenire l'apostasia e dovrà  esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio" (San Paolo, II lettera ai Tessalonicesi, 2,3-4).
E un altro Paolo, un paio di millenni dopo, chiuse il Concilio Vaticano II parlando dell'incontro realizzatosi in quell'evento fra la religione del Dio che si è fatto uomo e la religione dell'uomo che si è fatto Dio. Facendo due più due...
Spunto di riflessione, sia chiaro, e nulla più.

La frase di de Gaulle non è male. E ora vado a leggere il documento che hai segnalato :)
Mandi.
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Grazie della delucidazione, Luigi: confermi quanto il neurone sospettava :D

Top: l'amico Luigi qui mi da del capo... è un grande onore e lo ringrazio. Ma essendo pure tu un Montagnino saprai anche che non sempre i Pezzi hanno bisogno dell'Osservatore per sparare. A volte, come per il Controcarro, si spara a vista. E questo mi pare ben il caso. Aggiungerei poi che Luigi ha fatto moltissima strada, è decisamente avanti. Mi trovo spesso ad inseguirlo...

Ora, siccome mi pare di capire che certi argomenti ti interessano (io ho fatto lo scientifico e non ho finito Economia e Commercio, tanto per parlare di background scolastici. Lo scientifico, però, era un Istituto Religioso - ma di preti in tonaca o Clergyman, solo un paio, e non da me...) potrei se ti va darti gli stessi consigli librari che hanno traviato Luigi :D

Io, per me, ho trovato essenziale dare una vigorosa e rigorosa rinfrescata alle nozioni, fondamentali, apprese durante le lezioni di filosofia, o meglio: ciò che è davvero importante è avere o cercare di costruirsi solide basi in ontologia, cioè scienza dell'Essere. A mio modesto avviso parte tutto da li. Intendo dire che certe teorie e, visto il punto in cui siamo, pratiche, nascono tutte da una errata concezione di che cosa sia l'Essere, tra cui l'uomo è il principale su questo mondo; e pure da considerazioni, nient'affatto peregrine, sulla iniziale volontarietà  di questi errori, che quindi non sarebbero più meramente errori...

Da ultimo, tornando sulla preparazione tecnica: è un vantaggio. Perchè la geometria, per esempio, è un potente aiuto nella comprensione della materia. Che poi essendo di logicità  ferrea è direi quasi obbligata nel suo sviluppo.

Ciao
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Luigi ha scritto:...

"... salva noi, armati come siamo di Fede e di Amore...".
Fede e Amore, cioè Caritas, e la più alta forma di Caritas è la Veritas.
Questa è la strategia. La tattica non può che discenderne.


...
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Luigi
Bene bene bene. Sembrano parolette buttate giù così, ma contengono, in nuce, tutto ciò che stiamo dicendo qui da tempo oramai.

Prima cosa che balza, o divrebbe sperabilmente balzare, all'occhio del lettore è la prima parola che Luigi ha scritto:"salva".

A mio modesto avviso in quella parolina sta tutta la differenza tra i Cattolici (che poi sarebbero i Cristiani tout court, dal momento che gli altri sono eretici o non in comunione con Roma) e tutti gli altri. Con altri mi limito qui ai popoli del libro, cosiddetti. La differenza è epocale e radicale. Noi preghiamo per la salvezza, che non è questione di questo mondo. Gli altri pregano per la vittoria, tutta terrena, hic et nunc direi quasi. Mi pare che questa parolina da sola spieghi l'opposta visione del mondo tra i Cristiani e gli altri. E soprattutto tra Israele e i Cristiani: si tratta del motivo del rifiuto di Cristo da parte degl Ebrei, fin da prima della Croce.

Si potrebbe benissimo allargare il discorso a come questa differente, opposta, visione del mondo influenza le politiche mondiali oggi. Per farlo occorrerà  convincersi del fatto che il protestantesimo, in tutte le sue innumerevoli - non può che essere così una volta che al Magistero si è sostituito il libero esame, inutilmente e vanamente bilanciato dalla (supposta) fedeltà  alla Scrittura - lungi dall'essere meramente una visione più terrena e più vicina all'uomo del messaggio di Cristo, è secondo me quanto di più vicino al talmudismo sia possibile fornire ad un non ebreo. Detto questo non sarà  difficile scorgere nelle politiche estere di USA ed Israele, ciascuna secondo le sue particolari capacità , una sola volontà : la vittoria sul mondo, la sua conquista, il suo dominio.

Il Messia verrà  e conquisterà  il mondo, è scritto. Nella mania speculativa talmudica, chiaramente riflessa nel libero esame, si arriva a dire che - pura speculazione logica, benché basata su falsi presupposti - allora è vero anche il contrario: se io (popolo eletto da Dio perchè a lui consimile, uguale a Dio, quindi Dio) conquisto il mondo, allora verrà  il Messia. Tutto qui: e che differenza col nostro pio "salva". Che presuppone il semplice fatto che anche se non vittorioso hic et nunc, io sarò comunque vittorioso se mi sarò ben portato. Mia sarà  la vittoria in ogni caso, anche se dovessi soccombere ai nemici di quaggiù. Il che è cosa ben diversa dal non lottare, sia ben chiaro: mai il Signore ci ha esortati ad essere imbelli, tutt'altro. Bando, perciò, ai falsi pacifismi, essi non sono altro che, appunto, una delle ennesime negazioni della Parola. Significa solo che si deve lottare con le armi che ci sono consentite e Luigi ha correttamente e sacrosantemente indicato quale è la più potente: la Verità .

Non è consentito ad un Cristiano negare, o non difendere, la Verità . Egli deve difenderla sempre e ovunque. Anche a costo della vita (terrena). E' quindi del tutto lecito per un Cristiano fare la guerra, posto che sia in nome della Verità . In linea teorica non è nemmeno vietato fare una guerra preventiva, di attacco e non di difesa. A patto che le premesse siano rispettate.

Cosa fanno USA e Israele, invece? L'esatto opposto.

Attenzione: con questo non si vuole dire, come piace ai pacifinti arcobalenati o rossi o cattomodernisti (protestanti sotto mentite spoglie), che l'Islam sia religione di pace, che essi siano animati da spirito di pace e di amore nei nostri confronti. Forse è vero il contrario. Ma essi sono un popolo, nel senso "religioso" che non ha, come noi occidentali, perso del tutto financo le più semplici nozioni di Dio. Ad essi andrebbe mostrata la Verità , non la menzogna messianista giudeo-protestante. A quella essi reagiscono come anche noi avremmo dovuto fare: morire piuttosto che accetarla.

Ho detto bestialità , temo. Di sicuro sono stato troppo prolisso, per cui smetto.

Ciao
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Al contrario.
Hai chiaramente dimostrato che, se mi stai inseguendo, è per doppiarmi :D
Complimenti meritatissimi.

Io aggiungo, per adesso, solo una piccola osservazione.
Il fatto che la visione del mondo sia opposta non può che significare una cosa, che è opposto anche il principio da cui tale visione origina.
I padroni di questo mondo lo sanno perfettamente, e la corsa al precipizio è conditio sine qua non affinchè il loro principio (ma si può anche chiamare principe) si manifesti, nel nuovo ordine che essi avranno abilmente tratto dalla confusione.
Perchè questo è il bello: essi sanno essere profondamente vero quello che quasi tutti noi abbiamo dimenticato.

Mandi.
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Luigi ha scritto:...
Perchè questo è il bello: essi sanno essere profondamente vero quello che quasi tutti noi abbiamo dimenticato.

Mandi.
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In effetti è così. E' sconfortante constatare come i più veri e assidui fedeli siano loro. Cioè: loro ci credono davvero.

Essi sanno benissmo che una Cristianità  degna di questo nome, una comunità  di persone che vivessero non dico come dei santi ma almeno, come esorta il Papa, si Deus daretur, come se Dio esistesse, rappresenterebbe un ostacolo quasi insormontabile per loro. Sanno alla perfezione quanto sono efficaci (in primis contro di loro) i riti di Santa Romana Chiesa (con particolare riferimento ai riti preconciliari). Loro lo sanno, noi no.

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