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Hellis ha scritto: TFR... ma se l'hanno quasi tutti lasciato in azienda!?
Forse nella tua, perchè sei uno sporco capitalista sfruttatore dei lavoratori oppressi, ed impieghi metodi fascisteggianti :D

Nel resto d'Italia, a metà  giugno - ultimo dato da me conosciuto, riportato dal Corriere economia di lunedì - il 30% degli interessati aveva deciso, e di questi circa il 50% aveva scelto i fondi. Ora, considerato che una percentuale del 30% non è proprio residuale, si potrebbe anche abbozzare che alla fine dei conti oltre metà  dei lavoratori dipendenti si consegnerà  nelle mani dei fondi (stimo una quota superiore al 50% per via del silenzio-assenso).

Vedremo quando fra qualche anno succederanno anche da noi le belle cosucce d'oltre Atlantico.
Del resto, mastro Veltroni a qualcosa deve pur servire.
Mandi.
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P.S.: gli è molto interessante ascoltare i predicozzi sull'evasione fiscale dal pr già  "crestatore aereo", nonchè di Visco "the fisco" che pare avesse la mano pesantuccia con i finanzieri non sufficientemente rapaci...
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Hellis
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il tuo dove lo metti? :D
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Federico
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Segnalo qui l'ultima, grande, uscita di Uolter, degnamente sottolineata dalla feroce penna di Andrea Marcenaro.

In pratica: lui dà  pieno sostegno al referendum sulla legge elettorale, però non firma.

Il bello è che la cosa, per lui e per tanti della sua risma, è perfettamente legittima. In verità , essendo, come dice qualcuno, che la politica è l'arte del possibile, il ragionamento ci sta, un po' come le coincidentiae oppositorum...

Però qui si tralascia un dato fondamentale: che gli elettori si sono rotti le scatole di sentire scemenze del genere. Ne avevano già  fatto il pieno ai tempi delle celebri convergenze parallele... altra chicca del politichese nostrano. Espressione, quest'ultima, che potrebbe avere senso in un discorso inerente la geometria non euclidea, al limite, e non in Parlamento. La frase "geometrica" ha più di 20 anni. Un'altra generazione è arrivata al diritto di voto e si troverà , come novità  ("buona") uno che appoggia ma non agisce per rendere fattivo, reale, l'appoggio espresso, oltrettutto considerando assolutamente non contraddittoria la sua posizione dialettica.

Nel frattempo Bersani ritira la candidatura in concorrenza a Uolter quale Lìder Maximo del PD. Di certo persona ben più concreta del Sindaco di Roma (ma si dimette?). Sono certo che qui al Nord, e non solo, avrebbe rappresentato una bel numero di voti per la sua parte: si tratta forse della personalità  meno ributtante di quelle allineate dalla sinistra. Ma ha ritirato la sua candidatura. Che dia per scontata la trombata e la voglia lasciare tutta all'americano di Roma? Oppure le pressioni - anche da ambienti non nominabili - lo ha consigliato a desistere? O entrambe le cose?

Certo è che così come si presentano le oramai mitiche "primarie" del centro sinistra, nemmeno Stalin e Mao se le sognavano... Uolter più che candidato unitario (lo chiamano così... come foglia di fico è bella piccolina) assomiglia molto di più ad un candidato unico.

Da ultimo mi permetto di segnalare la violenta inca**atura del Califfo (Franco Califano).

Quel faccione di Diliberto farebbe meglio a smetterla di ridere come un deficiente: mi sa proprio che - non ostante l'invito (che sembra più che altro un'ulteriore presa per i fondelli) - mica ci riesce a sistemare la faccenda davati ad un buon bicchiere di vino. Chiamare il festival dei Comunisti Italiani "tutto il resto è noia", cioè col titolo di una delle più celebri canzoni di Califano - notoriamente di idee politiche "leggermente" diverse - è vissuto dal Califfo come quello che è: un furto.

Diliberto e i suoi potranno pure avere in spregio il diritto d'autore e la tutela delle opere dell'ingegno (quello degli altri, ovviamente), am qui non hanno fatto i conti col fatto che il Califfo è nato a Tripoli, dal che intuisco che di spogliazioni ne abbia subite fin troppe e si difenderà  quindi fino alla fine.

Ma ci pensate che bello se Dilberto, da ex Ministro di Grazia e Giustizia, nonchè ordinario alla facoltà  di Giurisprudenza della Sapienza a Roma, nonchè paladino delle mani pulite in Parlamento, finisse condannato per appropriazione indebita e/o inosservanza delle leggi sul diritto d'autore? E per mano di un personaggio, lui stesso men che limpido, proveniente da un mondo apertamente disprezzato da quelli come lui?

Ciao
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Federico ha scritto: Da ultimo mi permetto di segnalare la violenta inca**atura del Califfo (Franco Califano).
http://www.azionetradizionale.com/2007/ ... to-e-noia/

Il campo della rivoluzione, nel quartiere di destra come in quello di sinistra, è piuttosto incasinato ultimamente.
Intanto noi vecchi arnesi della reazione ci godiamo il Motu Proprio sulla S. Messa di sempre.
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Luigi ha scritto:
Federico ha scritto: Da ultimo mi permetto di segnalare la violenta inca**atura del Califfo (Franco Califano).
http://www.azionetradizionale.com/2007/ ... to-e-noia/

Il campo della rivoluzione, nel quartiere di destra come in quello di sinistra, è piuttosto incasinato ultimamente.
Intanto noi vecchi arnesi della reazione ci godiamo il Motu Proprio sulla S. Messa di sempre.
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Per non parlare di quell'altro "puntino sulla i" rappresentato dall'ultima chiarificazione pubblicata dalla Congragazione per la Dottrina della Fede.

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Federico ha scritto:Per non parlare di quell'altro "puntino sulla i" rappresentato dall'ultima chiarificazione pubblicata dalla Congragazione per la Dottrina della Fede.
In questi giorni, sul Corrierino, Melloni schiuma rabbia. Gli stanno smontando, pezzettino per pezzettino, la rivelazione bolognese.
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Federico ha scritto: Per non parlare di quell'altro "puntino sulla i" rappresentato dall'ultima chiarificazione pubblicata dalla Congragazione per la Dottrina della Fede.
Ciao
Non e' una novita', per chi "frequenta".

Credo in un solo Dio,
[...]
Credo la Chiesa, UNA, santa, cattolica, apostolica.
[...]


Massì. dai,... mettiamo in discussione anche questo!
Ci stanno togliendo tutto, e' giusto che ci portino via anche quel po' di integralismo che ci resta!
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:lol:

Retrogradi, reazionari e oscurantisti. Perfetto!

E' che non capite, testardi che siete: facendo così, dove va a finire il dialogo!?

Perchè voi non riuscite a capire che è molto più importante il dialogo in sé, che non quello di cui si dialoga. E quindi se arriva uno che riafferma i punti saldi dai quali non può e non deve discostarsi, la cosa rompe le uova nel paniere di coloro i quali, dialoga oggi, dialoga domani, annacquano tutto in una brodaglia indistinta che viene ad assomigliare sempre più ad un monologo, altro che dialogo.

Chiaro che ad uno dei due dialoganti (perchè per semplificare le cose si può dire tranquilamente che le posizioni sono due: la Chiesa e gli altri che, con sfumature diverse dicono tutti la stessa cosa. D'altra parte son proprio questi ultimi a parlare di dialogo, correttamente dato che si tratta della contrapposizone di due "loghi") questo rimettere ordine al dialogo rompe un bel po' di uova nel paniere. Credo che tra un po' arriverà  pure un enciclica dell'antipapa, Martini di Sion, a dare l'altolà , ancora una volta al Santo Padre. Ma chissenfrega: molti nemici, molto onore :D . E Sua santità  stessa chiese di pregare per lui affinchè non avesse a fuggire dai lupi, segno che sa benissimo quali sono i punti su cui si deve essere intransigenti, pena la perdita stessa dell'unico vero tesoro della Chiesa: il depositum fidei. Ed è a questo, e a null'altro, che puntano i lupi. Alcuni credendo di poterne diventare i novelli padroni, e sono i più ingenui. Altri, i più pericolosi, sono quelli che sanno perfettamente che non può esistere nessuna fede fuori dal luogo ove essa è stata depositata. E che quindi sanno perfettamente che eliminata la "cassaforte", sparisce pure il tesoro in essa contenuto.

E' chiaro che queste due posizioni sono ontologicamente oltre che dialogicamente inconciliabili. Giusto che si parli con costoro: molti potrebbero essere convinti a rivedere la loro posizione, riconoscendola come errata. Ma il desiderio di recuperare pecore al gregge, non deve giungere al punto di modifcare le definizioni di pecora e di gregge così da comprendervi, senza dirlo, anche i concetti di lupo e di branco.

Ciao
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Federico ha scritto:E' chiaro che queste due posizioni sono ontologicamente oltre che dialogicamente inconciliabili. Giusto che si parli con costoro: molti potrebbero essere convinti a rivedere la loro posizione, riconoscendola come errata. Ma il desiderio di recuperare pecore al gregge, non deve giungere al punto di modifcare le definizioni di pecora e di gregge così da comprendervi, senza dirlo, anche i concetti di lupo e di branco.
Come già  aveva intuito, con il suo "Fronte Pecorale Democratico", Giovannino Guareschi.
A proposito, "Martini di Sion" ti vale un encomio.

Caro Top, non sono così sicuro che tutti coloro che "frequentano" abbiano le idee chiare. Altrimenti, solo per fare un esempio, ci sarebbe qualcuno di più che si inginocchia al momento culminante, invece di restare lì come se non stesse accadendo nulla :oops:

Mandi.
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Hellis
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Evvai! un nuovo pezzo da 90 per il prossimo FamiliDèi, l'onorevole Mele UDC (si si quelli contro la droga, la prostituzione, che difendono la famiglia).
Il ns bravuomo, con moglie e tre figli a carico, ha avuto la 'sfiga' che uno dei due puttanoni con cui si intratteneva in hotel (al posto di starsene in parlamento dove stavano comunque votando una legge) ha esagerato con la coca ed è stata male. Hanno dovuto chiamare l'ambulanza. Quella di Selva.
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Hellis ha scritto:Evvai! un nuovo pezzo da 90 per il prossimo FamiliDèi, l'onorevole Mele UDC (si si quelli contro la droga, la prostituzione, che difendono la famiglia).
Il ns bravuomo, con moglie e tre figli a carico, ha avuto la 'sfiga' che uno dei due puttanoni con cui si intratteneva in hotel (al posto di starsene in parlamento dove stavano comunque votando una legge) ha esagerato con la coca ed è stata male. Hanno dovuto chiamare l'ambulanza. Quella di Selva.
voglio formare un movimento per l'abolizione dei fiori ornamentali sulle facciate delle case.

Non mi importa che sia fatta la legge ma solo sedere in parlamento due anni per andare con 4mila teste in beata pensione.
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Hellis
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...la chicca:
Cesa sottolinea anche il «problema» dei parlamentari che vivono a Roma da fuori sede, «e fuori dalla loro città  hanno una vita abbastanza dura». Lo dice riferendosi anche alla sua vita pubblica: «Quando ero eurodeputato, stavo da solo tutta la settimana e la solitudine è una cosa molto seria». Per questo, ripete più volte, «la vita del parlamentare è molto dura» e bisognerebbe pensare, propone, all'ipotesi di un ricongiungimento familiare: più soldi a deputati e senatori, quindi, per poter permettere il trasferimento delle loro famiglie a Roma.
Vediamo se per l'AndreaSchienaA90Versione suona la sveglia...
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Von Kleist
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Cesa sottolinea anche il «problema» dei parlamentari che vivono a Roma da fuori sede, «e fuori dalla loro città  hanno una vita abbastanza dura». Lo dice riferendosi anche alla sua vita pubblica: «Quando ero eurodeputato, stavo da solo tutta la settimana e la solitudine è una cosa molto seria». Per questo, ripete più volte, «la vita del parlamentare è molto dura» e bisognerebbe pensare, propone, all'ipotesi di un ricongiungimento familiare: più soldi a deputati e senatori, quindi, per poter permettere il trasferimento delle loro famiglie a Roma.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Poli ... mele.shtml

Certo che ogni occasione è buona, eh? :lol:
Daltronde...poverini...prendono così poco...devono soffrire molto :cry:
Ultima modifica di Von Kleist il lun lug 30, 2007 1:38 pm, modificato 1 volta in totale.
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
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Hellis ha scritto:...la chicca:
Cesa sottolinea anche il «problema» dei parlamentari che vivono a Roma da fuori sede, «e fuori dalla loro città  hanno una vita abbastanza dura». Lo dice riferendosi anche alla sua vita pubblica: «Quando ero eurodeputato, stavo da solo tutta la settimana e la solitudine è una cosa molto seria». Per questo, ripete più volte, «la vita del parlamentare è molto dura» e bisognerebbe pensare, propone, all'ipotesi di un ricongiungimento familiare: più soldi a deputati e senatori, quindi, per poter permettere il trasferimento delle loro famiglie a Roma.
Vediamo se per l'AndreaSchienaA90Versione suona la sveglia...
Ops...non avevo notato che l'avevi già  postato tu.
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
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Hellis ha scritto:...la chicca:
«Quando ero eurodeputato, stavo da solo tutta la settimana e la solitudine è una cosa molto seria». [cut]...più soldi a deputati e senatori, quindi, per poter permettere il trasferimento delle loro famiglie a Roma.
Il Cesa "da buon UDC", nei momenti di solitudine poteva fruttuosamente leggersi "L'imitazione di Cristo" Libro I-capitolo XX:

[...]Soltanto chi ama il nascondimento sta in mezzo alla gente senza errare; soltanto chi ama il silenzio parla senza vaneggiare; soltanto chi ama la sottomissione eccelle senza sbagliare; soltanto chi ama obbedire comanda senza sgarrare; soltanto colui che è certo della sua buona coscienza possiede gioia perfetta.

E a questo punto (probabilmente) sarebbe stato zitto.

Ma, tornando alla notizia, alla fine cosa pretendiamo!
E' questo il vero volto della democrazia: i rappresentanti del popolo che identificano fedelmente la societa' in cui viviamo.
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