Hellis ha scritto:Ci credi che non ho mai toccato roba illegale?
Ma tu non fai testo. Te sei un fascio.
Camerata, questo è il vero progresso:
"(ANSA) - SYDNEY, 28 MAG - Un pub di Melbourne in Australia, frequentato da uomini gay, ha ottenuto il permesso di rifiutare l'ingresso a eterosessuali . Il curioso verdetto e' arrivato dal locale tribunale amministrativo ed esenta il locale dalla legge per le pari opportunita'. La legge proibisce la discriminazione sulla base di razza religione e sessualita'. I titolari del popolare Peel Hotel avevano richiesto l'esenzione per prevenire insulti e violenze agli avventori"
Nota di colore: ieri, preso da una botta di nostalgia per il "Mondo piccolo" che sta scomparendo, mi sono scaricato "L'Internazionale".
Ora sta fianco a fianco a "Le donne non ci vogliono più bene"
Comunque io offro il secondo giro
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
Hellis ha scritto:Ci credi che non ho mai toccato roba illegale?
Perche' non dovrei crederci. Buona educazione e un po' di temperanza.
Il fatto e' che al giorno d'oggi, per non averlo fatto, siamo considerati dei "diversi". E tenendo conto di quello che dice Luigi presto ci verra' negato anche il diritto a non farlo.
Ringrazio mio padre per avermi dato un sonoro sberlone quando, 25 anni fa, mi vide trafficare con una vecchia sigaretta trovata non so dove. Non riuscii e, fino ad oggi, non ho tentato piu' di riaccenderla.
Lo si potrebbe chiamare coordinatore, sentite come suona, “coordinatore del Partito democratico”. O se no organizzatore. O connettore, oppure connettente. Reggente, altrimenti, o sostenente, governante, controllore, conducente, manovratore, o pilota. Pilota viene bene: “Pilota del Partito democratico”. Speaker, in alternativa, portavoce, portaparola, guardaportone, concièrge, viceprimario, portantino, primo assistente, coadiutore, coadiuvante, prima spalla, anche prima spalla è stupendo. “Prima spalla del Partito democratico”. Non seconda, terza, quarta spalla, no, prima. Prima spalla. Bello. Anche fautore, proselito, epigono, apostolo, no, apostolo è meglio di no, ma non va escluso cicerone, vademecum, non tirapiedi, tirapiedi sembra brutto, ma guida sì, sentinella, vedetta, capoposto, damigello, donzello, o se non cardine, maniglia, e perché no staffiere, sentite qui, “staffiere del Partito democratico”. Eh? O palafreniere del Partito democratico. Che se a Prodi sembrasse ancora troppo, potrete sempre chiamarlo col fischio.
Non so voi, ma per me quest uomo è davvero caustico!
Non vorrei mai cadergli tra le grinfie: questo qui ti fa a pezzi con la penna
...Bravo Andrea, e ha pure ragione. Ma sta parlando un giornalista di destra, stipendiato da un leader col carisma di Sarkozy?... va lah va lah patacca...
Pensa se si potesse votare fra un Zapatero e un Sarkozy...
Hellis ha scritto:...Bravo Andrea, e ha pure ragione. Ma sta parlando un giornalista di destra, stipendiato da un leader col carisma di Sarkozy?... va lah va lah patacca...
Pensa se si potesse votare fra un Zapatero e un Sarkozy...
Tra Zappy e Sarky io me ne sto a casa, tant l'è istess.
Se Andrea è di destra, io sono il Maestro di Vladimir Il'ich e di Josif Vissarionovich (che loro si che erano di destra...).
Ultima modifica di Federico il gio mag 31, 2007 3:20 pm, modificato 1 volta in totale.
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
A proposito della notizia segnalata dal Feldmaresciallo
ecco l'Andrea's version
Il Foglio 01-VI-2007
Già è grave che ci sia l'inquinamento. Del mare, dei fiumi, dei boschi, e non parliamo della Campania di Bassolino. Ancor più grave è l'inquinamento dell'aria. Gli scarichi del traffico, ogni sorta di fumo, l'anidride carbonica, l'ossido di carbonio e le polveri sottili riempiono ormai di porcherie il polmone pubblico. E sai la novità , direte voi. Ma la notizia di ieri è doppiamente tragica. Uno studio del Cnr ha reso noto che l'aria della capitale è satura di cocaina. Dicasi cocaina. La terribile droga è presente in concentrazioni preoccupanti, o diciamo meglio, aberranti, in numerose zone della città . E questa è solo la prima parte della tragedia. La seconda parte della tragedia consiste nell'informazione che il quartiere la cui aria risulta in assoluto la più saturata dal rovinoso narcotico è quello a ridosso dell'università . Nuvole di cocaina si addensano sull'università . E' sconsolante apprenderlo. La nostra futura classe dirigente compra la cocaina. E passi. La porta nelle aule. E passi. Ci fa le striscie. E passi. Ma resta ancora così ignorante che poi ci soffia sopra.
Osservazioni abusive e di passaggio sul Gay Pride. Prima osservazione. Particolarmente spassosa la raccomandazione dell'onorevole Luxuria di non presentarsi in topless. Lustrini sì, piumette sì, calzemaglie a piacere, ma guai a presentarsi in topless. Esortazione in particolare spassosa inquantoché dimostra come resistano le tradizioni. Tradizioni centenarie, ma non c'è verso, ogni volta che questi vanno in Russia, gli piglia di reprimere qualcosa. Seconda osservazione. Fantastica dichiarazione del ministro Pollastrini che ha tenuto a specificare alle omosessuali e agli omosessuali italiani come il patrocinio del governo non si estenda “né al corteo né alla piattaforma della manifestazione, ma è limitato agli eventi culturali e sportivi che precededono la manifestazione”. Per capirsi e non illudere i nostri amici gay . Governo e Pollastrini patrocinano esclusivamente i preliminari.
Poichè mi pare come sempre molto ipocrita una manifestazione che ostenta qualcosa, come il famolo dei, anche in questa occasione mi pronuncio in maniera sssolutamente negativa e non capisco cosa ci sia da ostentare. Eppoi si incazzano se la gente comune prende assolutamente le distanze.
Rottura nella notte sulle pensioni. La trattativa era a oltranza, l'intesa sembrava vicina. L'accordo sull'attenuazione dello scalone a portata di mano. Gli scalini al posto dello scalone. L'ottimismo serpeggiava. Prodi: “Penso che stanotte troveremo l'accordo”. Padoa-Schioppa: “Un conto è fare la dieta, un altro è diventare anoressici”. Fine politico. Invece si è rotto. Perché? Noi sappiamo il perché. Prima la giacca. Poi la camicia. Come nello strip-poker. Durato fino a ieri. Prodi si spogliava. Padoa-Schioppa si spogliava. Guardingo, il sindacato puntava. Via la canotta, via la cintura. Tanto il tempo passava. Volarono le scarpe, scomparvero le calze, l'ora X che si stava avvicinando. Si approssima la sera, cala tosto la notte. Prodi è in mutande. Padoa-Schioppa è in mutande. La tensione che sale chiede un ultimo sforzo. Via le mutande, dice qualcuno al tavolo. Anche le mutande? Anche le mutande. Sono le tre del mattino. Prodi fa volare gli slip. Padoa-Schioppa si sfila le sue. I due sorridono. Nudi. Occhi puntati. Proprio là . Sconcerto. Finché un commento si è alzato: “Va là , tutto qui?”.
Qualcuno riuscirà a spiegarmi, prima o poi, l'entusiasmante passione con cui i biologi si dedicano alla voglia di scoprire origini umane via via più schifose. E' un argomento su cui si gasano davvero: abbiamo scoperto che l'uomo ha molte cose in comune col lombrico, evviva. E pure col lumacone bavoso, evviva. Mi sono ormai convinto che il massimo dell'ambizione scientifica di alcuni studiosi consista nel dimostrare, cosa diversa è crederci, che discendiamo integralmente da una scoreggia. E comunque. Resta il fatto che il professor Detlev Arendt, dell'European Molecular Biology Laboratory di Heidelberg, ha dedicato tutta la vita a un minuscolo verme marino, chiamato Platynereis dumerilii, il cui complesso cerebrale sarebbe stato l'antenato del nostro e in grado perfino di fare “piccoli ragionamenti”. Una vita intera di fatiche e di studio per dimostrare che anche gli invertebrati hanno un cervello. Formidabile scoperta, figurarsi. Ma, mi domando e dico, non faceva prima se andava al Lingotto di Torino la settimana scorsa?
Questa è divertente anche al di là della chiosa. Anzi: forse soprattutto al di là della chiosa
Sostegno al referendum elettorale da parte del sindaco di Roma e candidato alla guida del Partito democratico, Walter Veltroni, che tuttavia ha dichiarato che non firmerà . Questione a ben vedere secondaria, dal momento che il problema non è tanto se firma o non firma. Magari fosse così semplice. Veltroni è candidato alla guida di un partito che è parte importante di questa maggioranza di governo e in cui vivono opinioni diverse delle quali uno nella sua posizione non può non tenere conto. Come lui stesso ha spiegato benissimo, incontrando il comitato promotore, tutto questo non gli impedisce di esprimere un convinto sostegno al referendum, il quale resta il più grande stimolo al Parlamento per realizzare quella nuova legge elettorale di cui tanto si sente il bisogno. Questo è molto più importante della sua semplice firma individuale. Ha ragione Veltroni. Anch'io, nel mio piccolo, pur essendo un convintissimo assertore della castità , ieri mi sono fatto un'orgia fantastica.