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7°Alpini
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Il ruolo di portaordini, scomparso, sarebbe invece stato da mantenere.
Infatti noi su un Acl ci portavamo sempre dietro la mitica 'Guzzi' e relativo 'eroico' autiere-motociclista-falegname nonchè 'spaccista-campale'
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Federico
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7°Alpini ha scritto:
Il ruolo di portaordini, scomparso, sarebbe invece stato da mantenere.
Infatti noi su un Acl ci portavamo sempre dietro la mitica 'Guzzi' e relativo 'eroico' autiere-motociclista-falegname nonchè 'spaccista-campale'
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Noi ne avevamo due in Batteria di Nuovo Falcone 500. E una delle due ho avuto la ventura di portarla io in uscita. Arrivati in zona, dopo il primo appostamento tattico a protezione della zona di occultamento, quando fu il momento di sbalzare sulla prima zona di schieramento, la moto decise che ne aveva abbastanza e si rifiutò di partire. Non ci fu nulla da fare, nemmeno con l'intervento di un Servente che era meccanico da civile.

Quindi fu dieciso che io la riportassi in Caserma (la mia più breve esercitazione :D ) sul cassone dell'ACM80 del magazzino. La Guzzi però era una vera "vejassa": appena arrivata in Caserma e fatta scendere dal cassone, riprovai a metterla in moto: partì al primo colpo :lol: . Era semplicemente stanca :lol:

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Art. Federico
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Andrea68
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Federico ha scritto: 1) potresti rimanere molto, ma proprio tanto, sorpreso nel constatare quanto poco tempo impiega una Batteria di 105/14 a scomparire da una zona di schieramento dopo aver effetuato una missione di fuoco. In una prova realistica, non il classico vasetto dell'E.I., noi riuscimmo a effettuare messa in batteria, calcoli di tiro, missione di fuoco, allestimento per la marcia e movimento verso la nuova posizione di tiro in parecchio meno di 10 minuti. Senza elitrasporto, cioè effettuando i movimenti coi normali ACL 75.
I miei complimenti! E' senz'altro un'ottima prestazione. Non voglio passare da rompiballe, però in una volata così non si sparano molti colpi. Certo che meglio pochi ma buoni, e mantenersi la possibilità  di spararne altri in seguito.

Giuste le osservazioni sul disturbo alle trasmissioni: trovarsi costretti a comunicare tramite staffette ci avrebbe creato grossi problemi di coordinamento. C'era qualche soluzione alternativa?
Andrea68
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Luigi ha scritto: Tanto per fare un esempio, la prima volta che dovemmo mettere il nostro pezzo in posizione c/c per proteggere la zona di occultamento della btr. il Capitano chiese se fossimo coscienti che questo ruolo implicava, in operazione, la nostra condanna a morte. Ci limitammo ad annuire; quanto all'influsso sul morale, lascio immaginare. Ed era già  il 1998.
Non sono cose che fan piacere di sicuro, ma se stanno così c'è poco da fare. Meglio dire agli uomini che sarà  una passeggiata?
E' successo tante volte in guerra che a degli uomini fosse assegnato un compito senza speranza, e che loro pur sapendolo lo abbiano portato a termine ugualmente. Dirglielo a me sembra un atto dovuto.
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Federico
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Andrea68 ha scritto:
Federico ha scritto: 1) potresti rimanere molto, ma proprio tanto, sorpreso nel constatare quanto poco tempo impiega una Batteria di 105/14 a scomparire da una zona di schieramento dopo aver effetuato una missione di fuoco. In una prova realistica, non il classico vasetto dell'E.I., noi riuscimmo a effettuare messa in batteria, calcoli di tiro, missione di fuoco, allestimento per la marcia e movimento verso la nuova posizione di tiro in parecchio meno di 10 minuti. Senza elitrasporto, cioè effettuando i movimenti coi normali ACL 75.
I miei complimenti! E' senz'altro un'ottima prestazione. Non voglio passare da rompiballe, però in una volata così non si sparano molti colpi. Certo che meglio pochi ma buoni, e mantenersi la possibilità  di spararne altri in seguito.

Giuste le osservazioni sul disturbo alle trasmissioni: trovarsi costretti a comunicare tramite staffette ci avrebbe creato grossi problemi di coordinamento. C'era qualche soluzione alternativa?
1) Grazie. Ma nulla di speciale. Si tratta della normale applicazione dello "Shoot and Scoot" (spara e scappa). Più o meno funziona così: arrivi, piazzi i Pezzi, calcoli i dati di tiro (sulla base della missione di fuoco richiesta dall'Osservatore), li comunichi ai Pezzi, spari, smonti tutto e riparti. In questo modo riduci ad un paio di minuti o tre la permanenza dei Pezzi nello stesso luogo tra quando hai sparato il primo colpo (e cioè da quando il nemico ha possibilità  di rilevarti coi radar di controbatteria) e quando te ne sei andato. Il che richiede un enorme coordinamento di tutto l'ambaradan di Batteria perchè intanto che tu stai piazzando i pezzi, la tua Recce con un aliquota di Difesa Vicina se ne sta andando oppure è già  sulla nuova zona di schieramento, la bonifica, piante le paline per segnare le nuove piazzole dei Pezzi, con tutti i relativi calcoli topografici. La tua colonna di rifornimenti, invece, deve essere sempre pronta a raggiungere i Pezzi ovunque siano. Poi qualcuno della Recce deve, se del caso, tornare indietro a prendere i Pezzi per accompagnarli alla nuova posizione e/o fermarsi in punti nevralgici del percorso (incroci, punti di svolta eccetera) onde facilitare alla batteria il prosieguo verso le nuove posizioni eccetera. Si tratta, credimi, di un lavoro pesantissimo, un vero caos organizzato. Il tutto per sparare 5 o 6 colpi per pezzo, di volta in volta. Possibilmente senza aggiustamento o al limite effettuandone uno al volo. La tempistica, come è intuibile, è la base di tutto. Si deve fare in fretta.

2) I disturbi, con le moderne tecnologie basate su compressione e criptazione dei messaggi unita all'agilità  di frequenza, sono meno un problema. Anche se, sulla falsa riga dell'eterna lotta corazza/arma perforante, fatta la legge, trovato l'inganno. Per quanto mi riguarda, con i mezzi allora a disposizione, le uniche soluzioni erano i telefoni campali e/o i portaordini. Con tutte le limitazioni del caso.

Ciao
Ultima modifica di Federico il mer dic 13, 2006 6:29 pm, modificato 1 volta in totale.
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Federico ha scritto:
7°Alpini ha scritto: Infatti noi su un Acl ci portavamo sempre dietro la mitica 'Guzzi' e relativo 'eroico' autiere-motociclista-falegname nonchè 'spaccista-campale'
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Quindi fu dieciso che io la riportassi in Caserma (la mia più breve esercitazione :D ) sul cassone dell'ACM80 del magazzino. La Guzzi però era una vera "vejassa": appena arrivata in Caserma e fatta scendere dal cassone, riprovai a metterla in moto: partì al primo colpo :lol: . Era semplicemente stanca :lol:

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Fino a quando è rimasta in servizio?
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Andrea68 ha scritto:
Federico ha scritto:
7°Alpini ha scritto: Infatti noi su un Acl ci portavamo sempre dietro la mitica 'Guzzi' e relativo 'eroico' autiere-motociclista-falegname nonchè 'spaccista-campale'
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Noi ne avevamo due in Batteria di Nuovo Falcone 500. E una delle due ho avuto la ventura di portarla io in uscita. Arrivati in zona, dopo il primo appostamento tattico a protezione della zona di occultamento, quando fu il momento di sbalzare sulla prima zona di schieramento, la moto decise che ne aveva abbastanza e si rifiutò di partire. Non ci fu nulla da fare, nemmeno con l'intervento di un Servente che era meccanico da civile.

Quindi fu dieciso che io la riportassi in Caserma (la mia più breve esercitazione :D ) sul cassone dell'ACM80 del magazzino. La Guzzi però era una vera "vejassa": appena arrivata in Caserma e fatta scendere dal cassone, riprovai a metterla in moto: partì al primo colpo :lol: . Era semplicemente stanca :lol:

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Questo è un colpo basso. Mitico Nuovo Falcone :)

Una volta c'era on line un sito di uno Sten che prestò servizio nel mio stesso reparto negli anni '90, e la moto era ancora in servizio. Di più non saprei dirti.
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Se è vero che si potevano colpire i ns rinforzi e rifornimenti durante il trasferimento è pur vero che la NATO poteva fare altrettanto. Ho già  detto che il nemico non avrebbe attaccato in colonna ma in colonna avrebbe attraversato il proprio territorio per ammassarsi ai ns confini ed è lì che si sarebbe colpito. In quanto alle ns apere di sparare alle colonne seguenti rammento che le postazioni erano progettate per tirare sui fianchi ed addirittura a tergo dell'opera proprio per evitare tiri d'imbocco nelle feritoie. Certo non avremmo potuto lasciare un varco nel campo minato e segnalarlo al nemico per sparae poi alle truppe successive.
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Luigi
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Andrea68 ha scritto: Non sono cose che fan piacere di sicuro, ma se stanno così c'è poco da fare. Meglio dire agli uomini che sarà  una passeggiata?
E' successo tante volte in guerra che a degli uomini fosse assegnato un compito senza speranza, e che loro pur sapendolo lo abbiano portato a termine ugualmente. Dirglielo a me sembra un atto dovuto.
Forse non ti ricordi chi ha parlato di immolarsi per una roccia.
Semplicemente, fornivo un esempio vissuto di come questo comportamento fosse diffuso anche nell'EI.
Ah, questa omelette...
Mandi.
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Andrea68
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Luigi ha scritto:
Andrea68 ha scritto: Non sono cose che fan piacere di sicuro, ma se stanno così c'è poco da fare. Meglio dire agli uomini che sarà  una passeggiata?
E' successo tante volte in guerra che a degli uomini fosse assegnato un compito senza speranza, e che loro pur sapendolo lo abbiano portato a termine ugualmente. Dirglielo a me sembra un atto dovuto.
Forse non ti ricordi chi ha parlato di immolarsi per una roccia.
Semplicemente, fornivo un esempio vissuto di come questo comportamento fosse diffuso anche nell'EI.
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Ma in che lingua scrivo io? etrusco? :shock: O sei etrusco tu?
Anche riguardo all'offensiva in Pusteria: non sono stato a rileggermi tutto il thread perchè comincia ad essere una cosa un po' onerosa, ma ricordo di aver detto più volte che era una mossa complementare o diversiva rispetto all'attacco "classico" sulla soglia di Gorizia.
Parlamm' e 'un ce capimm' come dicono a Napoli :roll:
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МАСКИРОВКА!
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Max Falchi
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Re: E se fosse scoppiata?

Andrea68 ha scritto:Hannover era in "BAOR", vero? Purtroppo quello non ce l'avevamo nel gruppo di amici con cui giocavo. Comunque sia nei giochi della serie Central Front che in quelli World War 3 preferivamo lasciare da parte l'opzione nucleare, un po' per avversione un po' perchè la partita diventava più stimolante.
Esatto!
Il “Northern Army Group” (NORTHAG) doveva difendere il confine settentrionale della Germania Ovest (Niedersachsen e Nordrhein-Westfalen).
Il “British Army of the Rhine” (BAOR) che dipendeva dal NORTHAG era stanziato in posizione più arretrata rispetto ad Hannover, nella cui città  era invece di base la “1. Panzerdivision”.
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Ora io non vorrei passare per l'amico del giaguaro :D , ma anche i sovietici avranno messo nel conto la difficoltà  di manovrare con le forze meccanizzate nelle vallate e il rischio di rimanervi imbottigliati.
Probabilmente era previsto l'uso di ordigni nucleari tattici per “ammorbidire” quei punti in cui si era a conoscenza della presenza di opere fortificate.
Non dimentichiamoci che all'epoca ogni Armata o Gruppo di Armate sovietiche erano equipaggiate con Scud-B e C, per non parlare dei FROG-7 che erano in organico a ogni Divisione Corazzata e di Fucilieri Motorizzati.

Per quanto riguarda la mancanza di forze di seconda linea, che non era un problema solo Italiano, dipendeva anche dal fatto che in sede NATO non volevano forze convenzionali oltre un certo numero per far intendere ai russi nel qual caso che queste non fossero state in grado di fermare l'attacco da parte del Patto di Varsavia, non avrebbero avuto alcun problema all'uso delle forze nucleari tattiche.
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Max Falchi ha scritto:Ora io non vorrei passare per l'amico del giaguaro :D , ma anche i sovietici avranno messo nel conto la difficoltà  di manovrare con le forze meccanizzate nelle vallate e il rischio di rimanervi imbottigliati.
Figurati! Anche noi giaguari abbiamo bisogno di amici :D
Max Falchi ha scritto: Probabilmente era previsto l'uso di ordigni nucleari tattici per “ammorbidire” quei punti in cui si era a conoscenza della presenza di opere fortificate.
Questo dell'ammorbidire è un gran bell'eufemismo! :lol:
Max Falchi ha scritto: Non dimentichiamoci che all'epoca ogni Armata o Gruppo di Armate sovietiche erano equipaggiate con Scud-B e C, per non parlare dei FROG-7 che erano in organico a ogni Divisione Corazzata e di Fucilieri Motorizzati.
Motivo per cui avevo ingenuamente proposto di lasciarle fuori: perchè sennò ci avrebbero fatto in marmellata e spalmati sulle gallette.
Max Falchi ha scritto: Per quanto riguarda la mancanza di forze di seconda linea, che non era un problema solo Italiano, dipendeva anche dal fatto che in sede NATO non volevano forze convenzionali oltre un certo numero per far intendere ai russi nel qual caso che queste non fossero state in grado di fermare l'attacco da parte del Patto di Varsavia, non avrebbero avuto alcun problema all'uso delle forze nucleari tattiche.
Mha... in parte sì in parte no: i tedeschi avevano un esercito territoriale considerevole e contavano di mobilitarlo molto in fretta. omprensibilmente erano ben motivati a cercare di evitare il più a lungo possibile l'uso di atomiche in casa loro. Belgi e olandesi avevano poca roba, ma se i russi facevano tanto di arrivare lì a quel punto cosa vuoi fare? I danesi nel loro piccolo avevano delle forze territoriali notevoli. Pure i francesi prevedevano di formare nuove unità  di mobilitazione. Noi invece il nulla...
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Andrea68 ha scritto:Mha... in parte sì in parte no: i tedeschi avevano un esercito territoriale considerevole e contavano di mobilitarlo molto in fretta. omprensibilmente erano ben motivati a cercare di evitare il più a lungo possibile l'uso di atomiche in casa loro. Belgi e olandesi avevano poca roba, ma se i russi facevano tanto di arrivare lì a quel punto cosa vuoi fare? I danesi nel loro piccolo avevano delle forze territoriali notevoli. Pure i francesi prevedevano di formare nuove unità  di mobilitazione. Noi invece il nulla...
Dipende da che cosa si intende per seconda linea.
Per i sovietici erano unità  equipaggiate più o meno con gli stessi mezzi di quelli di prima linea, che erano in grado di sostituire queste ultime nel caso non fossero più state in grado di avanzare dopo i primi scontri.

Nel caso dei francesi e danesi che tu stesso citi, erano invece dei semplici reparti di Fanteria motorizzata (nell'Armée de Terre appoggiati da blindati ruotati), che non potevano senza alcun dubbio rilevare il compito delle forze corazzate qualora ci fosse stata la necessità .

Per quanto riguarda la Germania, il suo Esercito territoriale aveva soltanto il 15% della forza e altro che seconda linea… una volta pronto sarebbe stato buttato subito nella mischia, sempre che i sovietici avrebbero dato loro il tempo di mobilitarsi visto che venivano a trovarsi a ridosso del confine, che tra Germania Est e Cecoslovacchia sarà  stato come minimo 700 chilometri di lunghezza.
E noi che eravamo preoccupati per la nostra Soglia di Gorizia, con in mezzo oltretutto uno stato teoricamente neutrale.
Faccio notare che le forze sovietiche di base in quei due paesi erano a pieni organici.
Inoltre non bisogna dimenticare che l'Heer si doveva preoccupare anche di difendere le posizioni assegnate ai belgi e agli olandesi in attesa che arrivassero.
Infatti, i primi avevano in Germania solo due Brigate, mentre le altre quattro (di cui due in riserva) dovevano arrivare dal Belgio, per non parlare degli olandesi che l'avrebbero presa con più comodità  considerato che le tre divisioni (di cui una in riserva) dovevano giungere direttamente dall'Olanda.

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