Wintergreen ha scritto:Ottima la speigazione di Gio, ma lui si addestrava coi carri e rimaneva sugli M113 sino al momento gisuto.
Infatti era Bersagliere. A ognuno il suo mestiere.
wintergreen ha scritto:Tra l'altro, pur facendo il II ciclo nella Caserma Petitti di Roreto dove era il Comando del Val Chiese non ci hanno mai spiegato a che servisse e come operare con loro.
Non mi pare in effetti che ad un comandante di squadra degli Alpini fosse necessario conoscere il modus operandi dei reparti d'arresto, visto che per l'appoggio diretto alle opere esistevano apposite aliquote dei btg. d'arresto (almeno questo è quanto ho capito).
Andrea68 ha scritto:che già nel 1967 era stato radiato dall'USAF, e nel 1970 pure dalla ANG. Aveva prestazioni eccezionali, ma scarsa autonomia ed armamento, e nel combattimento manovrato era in grosse difficoltà . Se nel 69 ancora poteva andare, negli anni successivi era sempre più irrimediabilmente obsoleto. Ottimo per attaccare bombardieri nucleari, ma non era nato come caccia da superiorità aerea.
Appunto. Italia e Conus avevano priorità diverse. Noi, il nemico, lo avevamo a due passi.
Non per niente in paesi dalle necessità più simili alle nostre, come Germania e Giappone, l'F104 rimase in linea molto più a lungo. Inoltre non deve essere dimenticato che quella che venne radiata alla svelta dall'USAF era la versione base, mentre quelle in servizio in altre nazioni, Italia compresa, erano state decisamente migliorate.
In ogni caso, fino alla fine degli anni '70 poteva andar bene, e più in là , come hai scritto anche tu, l'URSS non aveva nemmeno più la forza di rimanere in Afghanistan, figurarsi di regolare i conti con la NATO.
Comunque, il punto non è se un'eventuale battaglia d'arresto a nord-est sarebbe stata compito facile o se le dottrine italiane fossero il meglio possibile, sia in teoria che nell'applicazione. Sono del resto notorie le manchevolezze a livello di addestramento, equipaggiamento, inquadramento che da sempre contraddistinguono l'esercito italiano.
La domanda che ci si è posti è invece: le forze del Patto di Varsavia avrebbero fatto una passeggiata? La risposta è no, perchè negli anni '60 (come dice Jolly46) ce la saremmo giocata, nei '70 la minaccia era già scesa (o, forse meglio, trasferita in altri campi), e negli '80 ormai stava scomparendo.
D'altronde, in situazioni oggettivamente molto più facili per l'attaccante non era stata una passeggiata neppure lo sfondamento della linea dell'Armir nel dicembre '42.
Mandi.
Luigi