Ho avuto la fortuna di visitarla nel 1990, proprio in questo periodo di inizio novembre.
All'epoca era presidiata dai fanti del 52° Alpi.
La visita colpì tutti quanti noi per vari aspetti e soprattutto perchè nessuno ipotizzava l'esistenza di simili manufatti all'interno delle montagne.
Gli interni della galleria erano perfetti. Ricordo bene l'effetto lucido che la pavimentazione in cemento del lungo corridoio assumeva sotto l'effetto delle luci. Ci dissero che ci passavano anche la cera per pavimenti. Sarà stata magari una delle solite balle di radio naja; di certo non si limitavano a pulire con la scopa, ma ci davano sotto anche di mocio e detersivo.
Visitammo il PCO e le postazioni M1 e P1. Per accedere alla P1, ricorderete, si passa attraverso la camerata. Qui vi erano delle brande a castello, posizionate all'estremità opposta rispetto al gruppo ventilazione/riscaldamento. Quindi occupavano metà della camerata. Sui letti eranoagganciati gli zaini. Non ricordo se sulle brande vi fossero i "cubi". Questa metà della camerata non era accessibile ed era vigilata da un fante di guardia con Garand. E' sicuro che la P2 fungesse anche da riservetta munizioni per il pronto impiego.
Non visitammo la casermetta. Visita che invece feci nel 2004 assieme a Maurizio e Paolo. La casermetta, per coloro che l'hanno visitata nell'ultimo raduno, è abbastanza limitata come dimensioni. Sono presenti i servizi igienici, le doccie, la cucina e se non ricordo male una piccolissima stanza/sgabuzzino. Non esiste alcuna zona notte che delimita una zona giorno.
A mio avviso i fanti dormivano all'interno della galleria e di giorno vi stazionava esclusivamente il fante di guardia. Mentre nella casermetta lo spazio comune veniva utilizzato dal personale non impegnato nella guardia ed era occupato da tavoli, sedie, armadietti, televisore.
Calcetto

Flipper

Tavolo da ping pong
