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Nicola
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Invece sul sole 24 ore dell'altro giorno c'era un articolo in prima (purtroppo non ricordo di chi) nel quale si parlava della preparazione italiana del personale inviato all'estero come di un "brand" riconosciuto a livello nazionale (come la moda, scriveva il tale).
Boh!
Invece ricordo le esternazioni di alcuni militari britannici sulla codardia delle truppe usa in Iraq, dalle quali prendevano le debite distanze...

come al solito a seconda delle fonti citate (mi spiace di non poter essere più preciso sulle mie, ma se non elimino i quotidiani spesso non riesco più a muovermi) il panorama dipinto cambia notevolmente.


... a me davano per certo che il Mullha Omar facesse uso nella fuga di un Benelli 80 con marmitta Proma :lol: :lol: :lol: :shock: .
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cavalli
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è risaputo che il soldato italiano se ben comandato non è secondo a nessuno!
purtroppo mancano i comandanti e i materiali, il resto viene da se!
non ho esperianze di comando con i professional, ma la con la leva ho buoni ricordi. In quel periodo ho visto la Cuneense dare filo da torcere agli alleati in varie ex. , i SEAL venire in Tridentina per imparare còs'e la montagna ,e altri innumeroli episodi che non racconto, alla fine con le nostre pezze sul culo abbiamo fatto sempre la nostra bella figura. In merito alla panza piena che tacciano erano sempre i primi sul tavolo del buffet. :D
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Federico
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Tutto vero, Cavalli.

Ma il problema è, come ho detto di la su ferreamole, che l'etichetta di buoni a nulla in guerra, nonchè traditori, che ci hanno (anche giustamente) appiccicato addosso nel 1943, non ce la siamo ancora levata di dosso.

Tu io e tanti altri sappiamo come stanno le cose, ma vai all'estero e parla di Esercito Italiano: se sei di fronte a persone educate e un po' informate, ne ricavi un sorrisino di compatimento. Altrimenti partono i soliti stereotipi ben esemplificati da quell'articolo.

Ora mettiti nei panni di un Inglese (ma anche un Tedesco od un Francese) che vede alla TV il nostro Prode Conducatòr che arringa le sue legioni dal ponte della nostra portaerei e dimmi in tutta sincerità  se non ti metteresti a ridere a crepapelle, facendo commenti sull' 8 settembre, sulla Catanzaro e su tanti altri episodi che, volenti o nolenti, noi non possiamo dimenticare mai che sono entrati nell'immaginario collettivo di quella gente. Che ha torto, molto spesso, ma noi, questo torto, quando cacchio glielo abbiamo mai dimostrato?

Ciao
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Hellis
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Non ho capito. Il fatto che Prodi che arringa dal ponte della nave sia un pò ridicolo, lo posso anche condividere. Praticamente lo stesso effetto del Cavaliere Mascarato e congrega varia in visita elettorale in Iraq.
Ma a tutti gli effetti che colpa ne hanno loro delle vicende del 43?

...eh se sulla nave non si fosse fatto vedere? scommetti che ce ne sarebbe stato da dire il altrettanta misura? e se avesse rifiutato di mandare i soldati in libano? credo che anche in questo caso se ne sarebbe detto almento altrettano. E' un pò come quello schifo di indulto (cosa che sinceramente mi sta parecchio sullo stomaco): quando ad indicarlo era l'Extracomunitario Polacco gli italiani erano d'accordo al 98%. A me stava sulle balle allora, e per di più adesso. Ma l'altro 98% ora dice che è una stronzata. Gente ferma gli italioti.
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Federico
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Hellis ha scritto:Non ho capito. Il fatto che Prodi che arringa dal ponte della nave sia un pò ridicolo, lo posso anche condividere. Praticamente lo stesso effetto del Cavaliere Mascarato e congrega varia in visita elettorale in Iraq.
Ma a tutti gli effetti che colpa ne hanno loro delle vicende del 43?

...eh se sulla nave non si fosse fatto vedere? scommetti che ce ne sarebbe stato da dire il altrettanta misura? e se avesse rifiutato di mandare i soldati in libano? credo che anche in questo caso se ne sarebbe detto almento altrettano. E' un pò come quello schifo di indulto (cosa che sinceramente mi sta parecchio sullo stomaco): quando ad indicarlo era l'Extracomunitario Polacco gli italiani erano d'accordo al 98%. A me stava sulle balle allora, e per di più adesso. Ma l'altro 98% ora dice che è una stronzata. Gente ferma gli italioti.
Infatti, hai perfettamente ragione, e hai colto il succo del mio messaggio: siamo un paese ridicolo. Pateticamente e vergognosamente ridicolo.

Nessun politico (di leader non ne abbiamo mai avuti) ha mai fatto nulla per far cambiare idea sull'Italia in sede internazionale. A cominciare da De Gasperi che va a piangere col cappello in mano al tavolo dei vincitori (che avevano appena finito di spernacchiare, tra le risate, i nostri partigiani che volevano sedersi li...), passando da Andreotti che dice brutti cattivi terroristi palestinesi, ma poi paga in nero Arafat perchè ci lasci in pace in casa nostra, dandogli via Cossiga una mano di quando in quando, per finire con Uomini della Provvidenza e Prodi Conducatòr.

Come ho detto prima: quando cacchio abbiamo fatto qualche cosa di altrettanto eclatante dell'8 settembre, ma in senso positivo, tale da far loro cambiare idea?

Ah, già !! Che idiota, dimenticavo, scusatemi: abbiamo vinto il Modiale di calcio!! Siamo proprio una squadra fortissimi, non c'è che dire.

Ciao
Art. Federico
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Von Kleist
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Federico ha scritto:Tutto vero, Cavalli.
Ora mettiti nei panni di un Inglese (ma anche un Tedesco od un Francese) che vede alla TV il nostro Prode Conducatòr che arringa le sue legioni dal ponte della nostra portaerei e dimmi in tutta sincerità  se non ti metteresti a ridere a crepapelle, facendo commenti sull' 8 settembre, sulla Catanzaro e su tanti altri episodi che, volenti o nolenti, noi non possiamo dimenticare mai che sono entrati nell'immaginario collettivo di quella gente. Che ha torto, molto spesso, ma noi, questo torto, quando cacchio glielo abbiamo mai dimostrato?

Ciao
Io credo che (militarmente) glielo abbiamo dimostrato moltissime volte, ma naturalmente chi è ignorante si affida solo ai luoghi comuni, perciò se inglesi, tedeschi e francesi non conoscono la storia sono cavoli loro, e non hanno voce in capitolo.
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
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Federico
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Von Kleist ha scritto:
Federico ha scritto:Tutto vero, Cavalli.
Ora mettiti nei panni di un Inglese (ma anche un Tedesco od un Francese) che vede alla TV il nostro Prode Conducatòr che arringa le sue legioni dal ponte della nostra portaerei e dimmi in tutta sincerità  se non ti metteresti a ridere a crepapelle, facendo commenti sull' 8 settembre, sulla Catanzaro e su tanti altri episodi che, volenti o nolenti, noi non possiamo dimenticare mai che sono entrati nell'immaginario collettivo di quella gente. Che ha torto, molto spesso, ma noi, questo torto, quando cacchio glielo abbiamo mai dimostrato?

Ciao
Io credo che (militarmente) glielo abbiamo dimostrato moltissime volte, ma naturalmente chi è ignorante si affida solo ai luoghi comuni, perciò se inglesi, tedeschi e francesi non conoscono la storia sono cavoli loro, e non hanno voce in capitolo.
Quando?

Non mi risulta che dal 1943 ad oggi il nostro Pese sia stato coinvolto in un fatto eclatante al pari dell'8 settembre.

Intendiamoci: io non voglio dire che i nostri soldati siano dei poco di buono. Ma che se all'estero co vedono con sospetto, diciamo così, io non riesco a dar loro torto fino in fondo.

Ciao
Art. Federico
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Von Kleist
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Ma il soldato semplice italiano non ha nessuna colpa dell'8 settembre. Se qualcuno vuole rinfacciarci una nostra eventuale codardia riferendosi all'8 settembre sbaglia.
Per tutto il resto invece hanno ragione (eccome) di sbeffeggiarci, ma visto che l'articolo parlava solo del soldato italiano allora io la vedo così.
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
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Luigi
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Von Kleist ha scritto:Ma il soldato semplice italiano non ha nessuna colpa dell'8 settembre. Se qualcuno vuole rinfacciarci una nostra eventuale codardia riferendosi all'8 settembre sbaglia.
Von Kleist, lei mi cade proprio qui? :P
Le differenze fra i comandi e la truppa sono cose da storici. E infatti anche i libri stranieri (quelli seri) lo scrivono. Ma a livello generale, la figura non l'hanno fatta i generali, che ancora un po' e facevano a botte per un posto in auto.
La figura che resterà  nei secoli l'ha fatta l'Italia (sia chiaro: non per l'armistizio, ma per come venne condotto). È questo che noi, con le nostre beghe da comari, non vogliamo capire. All'interno possiamo anche litigare come e quanto ci pare, ma di fronte al resto del mondo bisogna essere un monolite (o giù di lì). Altrimenti non è merda per i comunisti piuttosto che per i fascisti: è merda per l'Italia.

Invece quale è stato proprio il regalo avvelenato di quel giorno infausto?
Sessant'anni di "Franza o Spagna purchè se magna", divisioni su tutto, un clima putrido che ammorba la più bella terra del mondo.
Spiegami ad esempio, caro feldmaresciallo, come si fa a prendere sul serio un paese che svende la sua dignità  in un paesino delle Marche o si fa espellere 70.000 compatrioti da un altro stato senza aprir bocca.
A questo punto, mi stupisco che all'estero siano ancora così garbati!
Hellis ha scritto:L'articolo non avrà  tutti i torti, ma se invece di analizzare lo stereotipo dell'italiano pizzaiolo facessero le pulci ai loro illuminati strateghi militari, credo che possano farsi i fatti loro per 10 anni buoni.
Intanto quello è un quotidiano di intellettuali sinistri, che si sa come sono.
Poi non cadiamo anche noi nella polemica becera, visto che in fin dei conti non stiamo neppure parlando dell'esercito del Gran Ducato di Ruritania.
Per quanto riguarda casa nostra, mi pare d'altronde che i primi a criticare (giustamente) le nostre FF. AA. siamo proprio noi qui (anche perchè l'eroismo e lo spirito di sacrificio non fanno automaticamente un buon soldato).
Abbiamo personale che confessa candidamente di non vedere un poligono da un anno, un portavoce che usa toni da "Tora! Tora! Tora!" per una missione ONU, e poi ce la prendiamo per quattro stupidaggini?
Mandi.
Luigi

P.S.: e poi, se proprio vogliamo dirla tutta, non facciamo dei soliti generali badogliani un capro espiatorio. Ancora prima dell'8 settembre, sbaglio o un bel po' di gente applaudiva gli invasori?
Abbiamo un bel dire che abbiamo vinto la guerra! All'estero n-o-n s-e l-o b-e-v-o-n-o!
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


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Von Kleist
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Luigi, credo che sia chiaro per tutti (stranieri intendo) che noi la guerra l'abbiamo strapersa, e che l'abbiamo preso in quel posto un pò da tutti. Ma non vedo che responsabilità  possano aver avuto di questo le nostre FFAA, che anche dopo l'8 settembre dimostrarono di essere composte da validissimi elementi. Ricordiamo ad esempio le truppe del regno del sud, la Nembo, gli alpini dei battaglioni Piemonte e Abruzzi, o coloro che decisero di restare fedeli ad un ideale o comunque di non diventare dei traditori. Ma credo che questo non ci sia nemmeno bisogno di scriverlo.
Il giornalista in questione ha senz'altro torto, poi bisogna tener presente che costui non si riferisce solo agli odierni professional (ma se fosse così per me la cosa non cambierebbe più di tanto) ma parla anche dai najoni visto che cita la missione in Somalia. Quindi mi sembra che abbia un pò esagerato a generalizzare in questo modo.
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
Leonardo
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Il cavaliere mascarato in visita "elettorale" alle truppe in Iraq è ridicolo ma almeno coerente con la sua linea politica. Prodi, che fino all'altro giorno si riempiva la bocca di pacifismo e no alla guerra, e ora si diverte a fare il maresciallo d'Italia, oltre che ridicolo è penoso e ipocrita.
Difficile che un osservatore straniero non ci consideri ancora una volta dei voltagabbana: fino a qualche mese fa eravamo i migliori alleati degli Usa dopo la Gran Bretagna, adesso grazie al marinaretto siamo gli amici dei terroristi.
I soldati si comportano come gli viene insegnato/ordinato. Se ben comandati e addestrati, dice giustamente Cavalli, gli italiani non sono secondi a nessuno: pensiamo agli alpini e alla Folgore dei bei tempi. Spiace che i giornalisti giudichino i soldati e non invece i loro comandanti o meglio ancora i politici.
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Federico
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Von Kleist, il problema è che se all'estero sanno perfettamente che noi la IIGM l'abbiamo persa eccome, qui da noi ci siamo sempre comportati come se l'avessimo vinta. E guarda che se giri per strada e fai la domanda: "l'Italia ha vinto o perso la IIGM?" moltissimi italiani ti diranno che l'abbiamo vinta.

Questo comporta che tutto il Paese, ed con lui le nostre FF.AA., visto dal di fuori è spesso visto come una brazelletta. Simpatica e amica, se vuoi, ma sempre una barzelletta.

La cosa fa girare le scatole, e tanto, ma non è gridnado e scapigliandosi che si fa cambiare idea. Bisogna comportarsi da adulti, e non da bimbetti a cui hanno portato via il giocattolo.

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Non concordo con la prima parte, Leonardo. Leggi un pò cosa scrive l'altro giorno The Guardian a proposito di ciò che dici. Insomma: sono sempre pareri personali, sia i miei, che i tuoi che quelli del Guardian.
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Luigi ha scritto: Intanto quello è un quotidiano di intellettuali sinistri, che si sa come sono.
...sinistri, appunto.
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Federico ha scritto:Von Kleist, il problema è che se all'estero sanno perfettamente che noi la IIGM l'abbiamo persa eccome, qui da noi ci siamo sempre comportati come se l'avessimo vinta. E guarda che se giri per strada e fai la domanda: "l'Italia ha vinto o perso la IIGM?" moltissimi italiani ti diranno che l'abbiamo vinta.
Ma come? Non abbiamo vinto? E tutte le sfilate, le bandiere, i discorsi, le commemorazioni che si vedono il 25 aprile? Stai a vedere che mi hanno sempre preso in giro...
Federico ha scritto: Questo comporta che tutto il Paese, ed con lui le nostre FF.AA., visto dal di fuori è spesso visto come una brazelletta. Simpatica e amica, se vuoi, ma sempre una barzelletta.
Celebriamo come festa nazionale il giorno della nostra sconfitta, non è che possiamo sperare di essere visti molto meglio.

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