demarchi
Caporale Maggiore
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Resto sempre esterefatto del livore (inutile livore, vorrei dire) di alcuni forumisti come Luigi, che tra l'altro danno giudizi senza badare ai fatti.

Lidia Menapace è sottotenente nel foglio matricolare che non è stato redatto dai sovietici ma da un distretto militare dell'Esercito italiano. Che cosa c'entrino i soviet eccetera me lo deve spiegare. Tra l'altro i Partigiani erano anche monarchici, cattolici, liberali, eccetera, oltre che socialisti e comunisti, ma questo mi pare ad alcuni di quelli che frequentano questo forum sembra dispiacere e comunque sono i Partigiani che hanno costruito questa Italia e questa Repubblica, compresa la Menapace.

Infine, Previti non è soltanto un condannato, ma è un detenuto che deve ancora scontare alcuni anni di reclusione.
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axtolf
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Credo che si stia andando un po' alla deriva in questo thread, soprattutto se cominciamo a parlare di politici, politici sottoposti a giudizio, arresti, scacerazioni ecc ecc. Ci sono molti altri posti dove parlarne, non di certo qui.

Tra parentesi il tirare in ballo certi argomenti a sostegno di certe tesi significa anche perdere di vista il problema principale.

Mi dichiaro concorde alle affermazioni di Jolly, che sintetizzano molti aspetti del mio pensiero.

In risposta ad alcuni interventi:
a) la sen. Menapace è stata partigiana combattente e sul foglio matricolare è riportato il suo grado: sottotenente;
E quindi? Il fatto di essere stata partigiana dà  a lei il diritto di fare certe dichiarazioni, nonchè di giudicare chi oggi fa il mestiere delle armi? Davvero viene da chiedersi che genere di combattente era questa persona.
b) al di là  dei giudizi, perché anziché gridare alla lesa patria a proposito delle Frecce Tricolori non si chiede che vengano sospese le costosissime esibizioni considerato lo stato agonizzante dei bilanci della difesa e perché non si chiede che per feteggiare le forze armate non si ricorra a esercizi meno costosi della parata del 2 giugno ( per chi non lo sapesse, il solo noleggio delle tribune per quella di quest'anno è costato oltre 800 mila euro)?;
Ah le costosissime esibizioni... quali? A parte le frecce tricolore e il 2 di giugno, di quale manifestazioni parliamo? E comunque i costi sono ben altri e non tutti sono frutto dell'esercizio diretto delle funzioni delle Forze Armate.
c) il vero scandalo, per restare alle commissioni difesa, è che a quella della Camera sieda il deputato Cesare Previti, pregiudicato per reati corruttivi, condannato in via definitiva, attualmente detenuto agli arresti domiciliari grazie ad una leggina confezionata su misura: credo che questo sia molto più grave, per il prestigio delle nostre istituzioni e delle nostre forze armate, di una senatrice che esprime opinioni per qualcuno discutibili, ma pur sempre opinioni.
Ho detto sopra. Non è questo il luogo per parlare di questi argomenti. Se volessi fare un elenco di persone degli schieramenti che si sono macchiati di qualcosa oppure che sono sospettati, oppure che hanno accuse, oppure che sono in attesa di giudizio, non so quanti si salverebbero. Per dirla breve, la classe politica italiana è uno scandalo con poche eccezioni. Rimpallare le macchie piu' grosse a destra o a sinistra dimostra solo la pochezza dei politici tutti, e non di questo o di quello schieramento.
Resto sempre esterefatto del livore (inutile livore, vorrei dire) di alcuni forumisti come Luigi, che tra l'altro danno giudizi senza badare ai fatti.
Sinceramente ho cercato di trovare da qualche parte tutto questo livore, ma senza grandi risultati. Capisco che forse Lei sig. Demarchi (ma da quando ci diamo del lei su sto forum?????) non conosce bene la maggior parte dei partecipanti di questo forum. Si argomenta e si discute. Se tutti fossero d'accordo sempre e su tutto, non ci sarebbe nesssun motivo di avere questo e altri luoghi di discussione. Discudento si alza la voce spesso quando si è di persona, non per questo si pyuò parlare di Livore oppure di sentimenti negativi nei confronti di qualcuno. Si è qui per discutere.
ma questo mi pare ad alcuni di quelli che frequentano questo forum sembra dispiacere e comunque sono i Partigiani che hanno costruito questa Italia e questa Repubblica, compresa la Menapace.
Forse invece i partecipanti di questo forum sono anni che si devono sorbire manifestazioni politicizzate a segno unico, che monopolizzano certe festività  nazionali in cui ad esempio si festeggia la liberazione dell'Italia. A vederle queste manifestazioni sembra che non sia merito dei partigiani, ma dei partigiani di sinistra e loro e solo loro abbiano liberato l'Italia e combattutto.
Probabilmente i partecipanti che lei cita sanno che esistono altre persone che hanno combattutto per la liberazione e dire che solo i partigiani hanno fatto l'Italia è riduttivo. Vogliamo parlare di coloro che hanno combattutto vestendo una divisa comunque italiana per lo stesso obiettivo? Vogliamo parlare di Comitato di Liberazione Nazionale? Di altri ancora?

Dire che l'Italia è stata fatta dai partigiani è una visione limitata della storia.
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A vederle queste manifestazioni sembra che non sia merito dei partigiani, ma dei partigiani di sinistra e loro e solo loro abbiano liberato l'Italia e combattutto.
Tanto x rinfrescarci la memoria:
i badogliani del 1°Raggruppamento Motorizzato (battaglia di Montelungo)
Corpo Italiano di Liberazione (btg.Alpini Piemonte battaglia di Monte Morrone)
Gruppi Combattimento Folgore, Legnano, Mantova, Piceno, Friuli e Cremona, liberazione di Ravenna, Bologna...
Nei Balcani, la Div.Garibaldi, formata dagli Alpini della Taurinense insieme ai Fanti della Venezia
Il rgrp. Patrioti della Majella che risalì l'Italia insieme alla 5^armata USA
Div.Regina e Acqui, isole greche...con luci e ombre...ecc....

Saluti Alpini
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Pierpa
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E non dimentichiamo il Comando della Brigata Osoppo, trucidato a Porzus da partigiani "rossi" della Garibaldi solamente perchè rifiutava di passare agli ordini del IX Corpus sloveno (i titini) che aveva chiare intenzioni annessionistiche delle terre al confine orientale d'Italia.
Per fortuna che c'erano altre formazioni partigiane oltre a comunisti e socialisti, perchè se dovevamo metterci nelle mani dei primi... I risultati sono quelli di cui sopra!
Mi fa comunque specie sentire parlare di Resistenza e delle sue diverse anime quando fa comodo, sig. Demarchi. Nelle manifestazioni, come ricordava correttamente Axtolf, pare proprio che l'epopea partigiana fosse monocolore...

E comunque non vanno dimenticati i soldati dell'esercito regolare, quelli che ripresero le armi e fecero onore alla bandiera italiana. Come pure si deve ricordare il contributo determinante della 5 armata americana, come ricordava Max, e dell'8 britannica, dei soldati polacchi di Anders e dei neozelandesi di Freyberg, che non ringrazierò mai abbastanza per aver detto stop ai sopprusi (chiamiamoli eufemisticamente così... :evil: ) dei partigiani titini, alleati dei "nostri" garibaldini.

Concludo con una precisazione, caro Demarchi: non per simpatia per il personaggio ma per amor del vero ricordo che Previti si dimise il giorno stesso dell'arresto e che tuttora sta aspettando che l'organismo parlamentare apposito prenda atto delle sue dimissioni. Un tanto per la precisione.
Ultima modifica di Pierpa il dom giu 18, 2006 10:09 am, modificato 2 volte in totale.
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cavalli
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tanto per consolarvi le frecce saranno ridislocate in altro aereoporto al sud.
e poi il reparto in caso di guerra diventa un gruppo intercettori alla faccia di quelli che credono all'arcobaleno! :D
la max trid.
Leonardo
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Avete fatto bene a citare le altre formazioni, regolari e partigiane, che parteciparono alla guerra di liberazione (guerra civile sarebbe più corretto a mio avviso). Tra l'altro per le formazioni rosse, che nel dopoguerra si sono prese tutti i meriti, la resistenza non era altro che un primo passo per instaurare a guerra finita il loro regime in Italia; loro stessi parlarono di "resistenza tradita" quando fortunatamente ciò non accadde.
Aggiungo che dopo 60 anni sarebbe ora di rivalutare il mito della resistenza. Di elementi ne sono emersi a sufficienza, ma nonostante ciò guai a chi osa mettere in dubbio il dogma indiscutibile dei partigiani-buoni-salvatori della patria.
Si fanno tanti discorsi sulla "memoria storica condivisa", ma forse tale memoria storica è quella che fa comodo solo ad una certa parte politica.
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jolly46
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Vogliamo parlare di partigiane?
Bene un luminoso esempio ce l'abbiamo eccome: Paola Del Din, Medaglia d'Oro al Valor Militare, sorella di un'altra luminosa Medaglia d'Oro "alla memoria", il Ten. degli alpini Renato Del Din.
Gente che ha combattuto e pagato con il sangue l'amore per la Patria.
E la signora Paola Del Din è sempre rimasta ben vicina ed indissolubilmente legata ai militari ed alle Forze Armate.
Questi sono esempi da additare e da far conoscere ai giovani!!

Questa è un po' di storia:

http://www.anpi.it/uomini/deldin_paola.htm

Così invece i colleghi della senatrice Menapace hanno ritenuto di ossequiare Paola Del Din:

http://www.stay-behind.it/News/Segnalaz ... 202005.htm

Propongo Paola Del Din per la nomina a Senatrice a vita!
..... E PER RINCALZO IL CUORE!
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Pierpa
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Grande Jolly! :D
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Luigi
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Signor Demarchi,

so bene che c'erano formazioni partigiane di vario colore: a quali di queste apparteneva la compagna Menapace? Forse a quelle "azzurre"? O forse a quelle stesse del massacro delle malghe di Porzus? Mi dica Lei. Inoltre, visto che sono conscio della mia ignoranza, le ripeto gentilmente la domanda: quale corso AUC ha seguito la compagna Menapace?
Se poi lei non coglie l'assurdità  del qualificare fra il clangore delle trombe "sottotenente" una persona che parla dei caccia atomici che l'Iveco prova a Grosseto, non so cosa farci. Deve essere il grigiore sovietico (si, sono livoroso. E ne vado fiero). Il problema è che questa stessa persona volevano eleggerla presidente della Commissione Difesa.
(Nota numero uno. Visto che nessuno li ha ricordati, lo faccio io: c'erano anche gli IMI. Uno di questi era mio zio. Ora dorme il sonno dei coraggiosi in un cimitero tedesco. Perché in Germania? Sa, i soldati italiani giurano quando ricevono le stellette. A volte, tener fede a tale Giuramento può avere conseguenze tragiche. Ma capita che qualcuno preferisca la dignità )

Signor Demarchi, lei è stato molto cauto: non solo mi dispiace che ci fossero i comunisti fra i partigiani. Mi dispiace che ci siano stati partigiani tout court (ha notato? Io scrivo partigiani col minuscolo, ma Patria col maiuscolo. Lei il contrario. Io scelgo il tutto, lei una parte)
Il periodo fra l'8 settembre 1943 ed il 25 aprile 1945 per me è il più buio, il più tragico, il più orrendo della nostra storia. Lo sa che ci fu una guerra civile? Lo sa che la nostra terra era spaccata dal fronte? Lo sa che gli italiani torturavano e uccidevano altri italiani?
Lo sa o non lo sa che i fratelli sparavano sui fratelli? Io non riesco a trovare un'alternativa peggiore. E Lei?
Quanto al resto, i partigiani avranno costruito la sua, di "Italia".
La mia, no. Perché non si può costruire qualcosa che c'è già .
La mia Italia è quella della Preghiera che chi è venuto prima di me mi ha insegnato:
"... rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra Patria, la nostra Bandiera, la nostra millenaria civiltà  cristiana."
Capito? "Millenaria", altro che 60 anni soli di vita.
Non sono di quelli che pensano che ogni volta si possa ricostruire dal niente. Perché gli alberi solidi hanno radici profonde. Quelli che non le hanno, come la vostra "Italia", se li portano via la pioggia ed il vento. Come infatti sta accadendo.
Per questo io non rinnego niente. Neppure gli errori che sono stati compiuti. Che servano di monito.
"Non, je ne regrette rien..."
(Nota numero due. Un altro mio zio morì per le conseguenze del secondo conflitto mondiale. Partito volontario per la conquista dell'Etiopia, era rimasto là  prima come colono, e poi come combattente nella difesa dell'Impero. Dopo l'otto settembre volle restare fedele ad un sogno, finendo in un campo di punizione in India. Morì nei primissimi '50, in conseguenza dei postumi di una raffica di mitraglia inglese e del trattamento non proprio umanitario dei "liberators").

Signor Demarchi, giungiamo al punto centrale.
Lei ha introdotto la variabile politica in questa discussione. Io Le ho solo risposto di conseguenza.
Perché in questa discussione, finora, nessuno aveva fatto politica. Io tanto meno, visto che un politico che tocca i nostri soldati, fosse anche dell'ultimo partito da me votato, non troverebbe in me il minimo tentativo di difesa. Lo testimoniano le critiche portate in più occasioni al ministro Martino, ed in ultimo perfino al presidente Berlusconi. Io ho infatti un naso magari non bello, ma normale.
Vede, qualche giorno fa ho rivisto un film abbastanza noto, titolato "Black Hawk down". È la storia, un pochino romanzata, di un combattimento sostenuto da truppe USA in Somalia nel 1993. Ad un certo punto, un razzo di un gruppo di guerriglieri somali colpisce un mezzo nemico. Dai rottami di questo, uno degli uomini viene estratto ancora vivo, ma senza più gambe. Si vede un ammasso sanguinolento di carne sfilacciata. Uno sgomento improvviso: forse, così, anche Manuel e Luca.
Pure loro facevano un "lavoro di merda". Chissà , forse proprio e solo per soldi. O, ancora peggio, perché portare le stellette li rendeva orgogliosi. Ma allora che certi "sottotenenti" si diano un po' di coraggio, e vadano dai padri.
"I vostri figli facevano un lavoro di merda".
E poi dalle madri.
"I vostri figli facevano un lavoro di merda".
E dalle fidanzate.
"I vostri ragazzi facevano un lavoro di merda".
Dai fratelli, infine.
Ma qui la vedo dura. Perché di case ne dovrebbero visitare.
Mandi.
Luigi

P.S.: il soldato del film, prima di morire, riesce a pronunciare poche parole. Da sole valgono i 9,90 euro del DVD.
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
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Federico
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Sulla sten Menapace, e sul suo ruolino, consiglierei una rilettura attenta delle pagine finali di un bel libretto, del tutto ovviamente oramai introvabile nelle librerie. E' pleonastico chiedersi il perchè dell'assenza: il testo è molto scomodo, e non credo che farete fatica a capire per chi. Parlo di Alpino alla Macchia dell'indimenticato e indimenticabile Magg. (all'epoca dei fatti) Paolo Conte Caccia Dominioni. Che fu il "numero uno" dei partigiani in Lombardia e credo anche in qualche area del Piemonte. Leggetevi a che cosa dovette assistere dopo il 28 Aprile, diciamo ai primi di Maggio. Leggetevi della fila interminabile di gente mai vista prima che chiedeva, a lui, il "timbro" di partigiano combattente. E leggetevi, infine, che cosa fece il Conte. Per chi già  lo conosce dai suoi altri scritti il finale è scontato. Per gli altri, invece, è secondo me una lettura opportuna: un Uomo, in certi frangenti, non ha scelte.

Una cosa che ancora non è stata detta qui su questo thread: io, e con me - ma vado ad intuito - molti altri, sono arcistufo del velo di superiorità  morale di cui taluni personaggi, autentici novelli sepolcri imbiancati, si ammantanto e da dietro, sottolineo: dietro, al quale si permettono di distribuire patenti di liceità  democratico-istituzionale e di "bontà " a destra e a manca. E' dai tempi della scuola che mi sfondano le tasche con la solita tiritera del democratico (è per forza un valore la democrazia? Io pensavo che fosse solo un sistema, al pari di tanti altri, per governare uno stato), della solidarietà  (che a me hanno insegnato essere un atteggiamento del singolo, scaturente dalla sua coscienza personale, non un provvedimento calato dall'alto per legge. Quest'ultima "solidarietà ", invece, si chiama osservanza delle leggi e non ha nulla di solidale, tranne la pelosità ), e della pace (che a me hanno insegnato essere uno stato dell'essere, prima di tutto interiore, effetto a sua volta del raggiungimento di determinate conoscienze e, conseguentemente, di forza. All'esterno tutto ciò, a livello sociale, si manifesta con un ben consapevole e forte atteggiamento pacifico e non violento, che però al tempo stesso non ammette compromessi riguardo alle basi, alle pietre angolari, da cui questa forza, e quindi questa non violenza, trae l'origine e la sua stessa ragion d'essere. In questo è assolutamente e totalmente intransigente. Su certi argomenti non esiste e non può esistere mediazione alcuna. Non si tratta, quindi, di "pace" e "non violenza" senza se e senza ma, bensì dell'esatto opposto. Guardatevi ad esempio le statue della Giustizia, simbolo più che millenario, che si trovano in tutti i nostri Tribunali, oggidì assurti a laici luoghi di culto ove essa statua è adorata da taluni, fragili verginelle timorose di perdere una illibatezza già  da tempo buttata alle ortiche, e guardate bene che cosa, e anche come, essa regge nella mano destra. Poi tornate qui e parlatemi ancora di ripudio senza se e senza ma della violenza cioè dell'effetto di un'altra manifestazione di quella stessa forza che sta all'origine della pace, quando quest'ultima è messa in discussione da chicchessia e comechessia e di contemporaneo rispetto della giustizia).

Ci state propinando, e state insegnando ai nostri figli un mondo al contrario, allo specchio. Dove tutto ciò che è basso è preso a simbolo di altezza e purezza mentre al contrario tutto ciò che è Alto e che dall'Alto promana è relegato al ruolo di infimo. E fate tutto ciò, ripeto, nascosti dietro al velo della superiorità  morale di cui vi ammantate. E' una falsa rivelazione, non per nulla ho parlato di velo, quella che propinate, la cui origine e il cui fine, tuttavia, non sfuggono a coloro i quali, e qualcuno ancora esiste, forse più di quanti immaginiate, non si fanno ingannare da codesta moderna e falsa "lieta novella", dato che sono fra coloro che "hanno intelligenza".

Ciao
Art. Federico
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Volevo ringraziare i moderatori di questo forum per l'ospitalità  che da qualche tempo mi viene data.

Questa discussione mi fa capire che i forumisti sono preparati e molto competenti e giudicano la storia a 360°.

Io non ho questa competenza storica, però parlo con la gente, molti di noi girano le montagne e possono scambiare chiacchere con i muntagnì 80/85 anni e non è che tutti parlino poi tanto bene dei partigiani, chiaro bisognerà  fare i distinguo su chi lo era e su chi diceva di esserlo, su chi faceva date cose e su chi ne faceva altre.

Nel paese cadorino di mio suocero, ne hanno fatte di cotte e di crude.

Questo non vuol dire, la Sen. Menapace sarà  senz'altro una brava persona, però quella carica la paragono a Borrelli su calciopoli, Tutte prese per i fondelli alla "controparte" (questa non è una parola politica, ma giuridica, Axtolf mi son salvato)
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Luigi
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Federico ha scritto:Sulla sten Menapace, e sul suo ruolino, consiglierei una rilettura attenta delle pagine finali di un bel libretto, del tutto ovviamente oramai introvabile nelle librerie. E' pleonastico chiedersi il perchè dell'assenza: il testo è molto scomodo, e non credo che farete fatica a capire per chi.
Riflettendo su questa osservazione, mi sono accorto di quanti libri ho dovuto leggere o comprandoli usati su qualche bancarella, o in prestito da una biblioteca: "Il soldato dimenticato", "Fanteria dello spazio", "La guerra è bella ma scomoda",...
Possibile che a nessuno interessi ristampare, invece del solito clone di Dan Brown, qualcuno di questi testi di valore letterario indiscusso?
O forse danno fastidio le cose che vi sono scritte?
Come diceva quel tale? "Purchè sia nera e di modello T".
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Federico
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Luigi ha scritto:
Federico ha scritto:Sulla sten Menapace, e sul suo ruolino, consiglierei una rilettura attenta delle pagine finali di un bel libretto, del tutto ovviamente oramai introvabile nelle librerie. E' pleonastico chiedersi il perchè dell'assenza: il testo è molto scomodo, e non credo che farete fatica a capire per chi.
Riflettendo su questa osservazione, mi sono accorto di quanti libri ho dovuto leggere o comprandoli usati su qualche bancarella, o in prestito da una biblioteca: "Il soldato dimenticato", "Fanteria dello spazio", "La guerra è bella ma scomoda",...
Possibile che a nessuno interessi ristampare, invece del solito clone di Dan Brown, qualcuno di questi testi di valore letterario indiscusso?
O forse danno fastidio le cose che vi sono scritte?

Ma certo che danno fastidio. Quando un Ministro in carica (Diliberto alla giustizia) si permette di definire le foibe un "falso storico", dovrebbe essere cristallino anche a chi dà  fastidio. E poi, recentemente, basta vedere chi, dove e come ha innalzato barricate culturali a base di scomuniche e insulti, contro gli ultimi libri di Gianpaolo Pansa.
Luigi ha scritto: Come diceva quel tale? "Purchè sia nera e di modello T".
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Parli forse di quel tale americano che sulla sua scrivania teneva una sola fotografia, quella di Adolf?

Ciao
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...tale Henry? :roll:
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Federico ha scritto: Parli forse di quel tale americano che sulla sua scrivania teneva una sola fotografia, quella di Adolf?
Ach, a lei non sfugge nulla. :P

Direi che fece pure di più: se non mi confondo con i "cugini", fece un bel po' di quattrini con la filale Europa contribuendo allo sforzo bellico tedesco anche dopo il dicembre '41. E pare che i bombardamenti alleati fecero ben pochi danni a queste fabbriche, sempre di proprietà  USA (anche se la direzione, per ovvi motivi, venne cambiata).

Tanto i cattivi erano già  pronti da servire, sotto forma di qualche milione di poveri Guy Sajer.
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