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IVAN_BG
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jolly46 ha scritto:A mio parere quella è una bandiera politica, non c’entra nulla con la vera PACE: e chi l’ha proposta ed ha convinto tanta gente in buona fede sapeva benissimo quali sono gli scopi ultimi di tutta questa messa in scena!
Gente in piazza per la Cecenia non l’ho vista, gente in piazza perché in Algeria si sgozzano e s’ammazzano non ne ho vista, gente in piazza perché Saddam fa fuori i curdi con i gas non ne ho vista.
Gente in piazza perché i ragazzi israeliani vengono trucidati da fanatiche bombe umane per la sola colpa di essere ebrei non ne vedo. E non mi si venga a dire che i palestinesi fanno così una “guerra di liberazione”, questo è solo desiderio di annientamento di un popolo e di una religione.
Il terrorismo arabo, che sia di Saddam o di altri, non è come tanti dicono la rivolta degli oppressi verso i ricchi, è il desiderio fanatico, condito da pseudomotivazioni religiose, di far fuori Israele facendo la guerra agli americani che ne sono i soli e coerenti difensori. Questa credo sia la vera motivazione, lasciamo stare il petrolio ed altre amenità  del genere.
Ho visto e sentito tanta gente da “dagli all’amerikano”, “è una guerra per il petrolio” e via dicendo, gente che blatera contro l’imperialismo americano ed il capitalismo di quella società .
Sì la società  americana è fatta così, ma è una società  che può mandare a casa un Presidente, è una società  dove regolarmente sono indette elezioni, dove ognuno può manifestare liberamente il suo pensiero, potrei portare degli esempi opposti ma mi pare superfluo.
Tutti noi siamo liberi di rifiutare od accettare quel tipo di società , abbiamo le elezioni, abbiamo altri strumenti come quelli delle scelte personali.
Non dobbiamo aspettare che altri pensino per noi, se riteniamo che quella sia una strada sbagliata, possiamo fare noi stessi le nostre piccole scelte: rinunciamo ai modelli di vita tutto profitto, a certi lussi superflui, alla vita tutta esibizionismo, divertimento sfrenato, strafregandoce di chi sta peggio di noi.
Ed invece siamo i soliti furbi, ci piace da matti questa vita “capitalistica” e poi ci diamo una lavatina alla coscienza dando tutte le colpe agli “americani” di turno, magari una capatina in Chiesa per un “mea culpa” domenicale e dal lunedì via di nuovo come prima.
Per chiedere meglio perdono delle volte poi cosa c’è di meglio che mettere ad un balcone una bella bandiera della PACE o magari dare qualche Euro in beneficienza come salvacondotto per la coscienza.

Essere coerenti è molto più difficile e faticoso!
Le Bandiere, quelle vere, sono ben altre!
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bandiera della pace "

tutti possono manifestare come gli pare,ma non credo sia una buona idea comprare ed esporre i deriva ti del petrolio(bandiera della pace).[/quote]
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bandiera della pace "

Hellis ha scritto:Al di là  del lato economico, della forma, del colore, quella bandiera sta a significare una condanna alla guerra.
Io la esporrò. La mia condanna è rivolta ad una guerra portata avanti solo per interessi personali di pochi potenti (Cespuglione Bush è petrolire

Tutti possono manifestare come credono, non penso sia una buona idea comprare ed esporre i derivati del petrolio,visto che molti dicono che e' una guerra del petrolio.
ciao a tutti
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Hellis
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Ah quindi dovrei ringraziare il tuo unico dio perchè mi da la possibilità  di toccare la plastica? quindi ongi qualvolta tocchi una tastiera ti prende un'orgasmo pensando a bush? Bush non ha "inventato" il petrolio.. ci si è solo arricchito. E mi può stare pure bene che una persona si arricchista legalmente e legittimamente col petrolio, ma ripeto .. legalmente e legittimamente. Lo sapevi che la ditta che si è già  aggiudicata la ricostruzione petrolifera dell'Iraq (i cui titoli volavano la settimana scorsa) vede come azionista di riferimento tal Cheney (lo sai vero chi è Cheney?)?
Lo sai che questa ditta, pur non possedendo i requisiti minimi richiesti dall' US Army, è l'unica fornitrice di materiale logisitico (gabinetti, tende, cucine da campo, etc etc) dell'esercito USA? Non è una guerra per il petrolio e per gli interessi che comporta? allora spiegami che guerra è.. senza cadere nella retorica dell'11 settembre, che per le persone che ragionano un pochino è solo aria fritta.. Wow che patrioti
cap. rinaldo
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Hellis ha scritto:Ah quindi dovrei ringraziare il tuo unico dio perchè mi da la possibilità  di toccare la plastica? quindi ongi qualvolta tocchi una tastiera ti prende un'orgasmo pensando a bush? Bush non ha "inventato" il petrolio.. ci si è solo arricchito. E mi può stare pure bene che una persona si arricchista legalmente e legittimamente col petrolio, ma ripeto .. legalmente e legittimamente. Lo sapevi che la ditta che si è già  aggiudicata la ricostruzione petrolifera dell'Iraq (i cui titoli volavano la settimana scorsa) vede come azionista di riferimento tal Cheney (lo sai vero chi è Cheney?)?
Lo sai che questa ditta, pur non possedendo i requisiti minimi richiesti dall' US Army, è l'unica fornitrice di materiale logisitico (gabinetti, tende, cucine da campo, etc etc) dell'esercito USA? Non è una guerra per il petrolio e per gli interessi che comporta? allora spiegami che guerra è.. senza cadere nella retorica dell'11 settembre, che per le persone che ragionano un pochino è solo aria fritta.. Wow che patrioti
Come promesso anche io intervengo sull'argomento (molte le divagazioni anche se correlate e attinenti).

Ogni bandiera deve essere rispettata poichè in essa si riconoscono persone che hanno uguali attese ed ideali. In questo caso mi sembra però che la distanza tra i vari movimenti che l'hanno adottata siano "siderali". Io non l'ho appesa, non l'ho acquistata, e non l'appenderò, almeno fino a quando questo Simbolo verrà  usato per denigrare ed offendere chi non la pensa allo stesso modo (non c'è alcun collegamento con un altro topic di questo forum, ma per me vale sempre il fondamentale rispetto dell'altro).

LA MIA LIBERTA' FINISCE DOVE COMINCIA QUELLA DI CHI MI STA ATTORNO, VICINI O LONTAN I CHE SIANO.

Hellis, ammiro la determinazione che hai nel difendere le tue idee, che in parte condivido. Quello che non capisco è questa "virulenza" nei confronti del Signor Busch (del quale non ho alcuna simpatia). E' innegabile che il verificarsi del conflitto armato provochi una ridda di spintoni per le forniture, ma da questo ad affermare che tutti, o quasi, "gli investimenti" per questo "scherzetto" siano appannaggio del Presidente o del suo enturage ce ne corre. E questa mia affermazione trae origine non da notizie lette o sentite ma dal ragionamento. Gli Stati Uniti d'America sono una nazione in cui la Democrazia regna sovrana (il caso Nixon insegna), in cui le elezioni si possono risolvere sul filo di lana per una manciata di voti, in cui i Magistrati (e non le Procure o i giornalisti) emettono delle sentenze in totale ed assoluta autonomia. Sono il Paese in cui ogni candidato è libero di farsi finanziare da persone od enti per le sue campagne elettorali, concretizzando poi, alla luce del sole, quelli che erano gli intendimenti programmatici. Sono il Paese in cui vige ancora la pena di morte (pollice verso), in cui c'è ancora il carcere "duro" (ripollice verso), in cui maggiore è la sproporzione tra i ricchi e i poveri (riripollice verso), e poi ancora, e ancora, e ancora, in negativo. Ma è anche il Paese in cui chi vuole protestare lo può fare sempre e comunque, ma nel pieno rispetto dell'altrui libertà .

Bene dice Jolly, almeno per la maggioranza delle persone che conosco, a cominciare dalle mie figliole, " ... invece siamo i soliti furbi, ci piace da matti questa vita “capitalistica” e poi ci diamo una lavatina alla coscienza dando tutte le colpe agli “americani” di turno, magari una capatina in Chiesa per un “mea culpa” domenicale e dal lunedì via di nuovo come prima ...".

Ora mi fermo altrimenti domani col cavolo che posso presentare ai miei clienti il lavoro che mi hanno commissionato. A proposito un mio cliente è in attesa di realizzare un tratto di recinzione lungo una strada provinciale; naturalmente i tempi sono biblici per l'autorizzazione. Ebbene egli ha esposto alla sua finestra la Bandiera multicolori con la scritta "PACE", ma il suo atteggiamento nei confronti dell'automobilista che in manovra ha "osato" calpestare l'erba del suo giardino era l'opposto a quanto asserito nel Simbolo appeso.

Un caloroso abbraccio a tutti, e continuiamo a confrontarci. Qualcosa di buono ne uscirà  di sicuro, come del resto è già  avvenuto, almeno per quanto mi riguarda.
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Mauro
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In primis, un salutone a Rinaldo.

Un giorno a scuola mi hanno insegnato che la storia è fatta di nomi e di date. Ebbene, io vorrei conoscere la storia di questo ormai famoso "patchwork", per i migliori amici "bandiera della pace": quando è nata? Chi l'ha inventata e perchè? C'è anche un inno? etc...etc...etc...
Se non ho risposte esaudienti è come parlare della mia cartaigienica, o sbaglio. :roll:
senza cadere nella retorica dell'11 settembre
Un grande interrogativo pervade le mie notti: sarebbe mai nato tutto questo casino se non ci fosse stata la tragedia dell'11 settembre?

P.s. quante domande....è dura la vita, è dura... :lol:
Dio creò l'alpino, lo mise sulla montagna e poi gli disse arrangiati.
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Hellis
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Molto bello il tuo post Cap. Rinaldo. In effetti il mio accanimento non è in particolare contro gli Americani (ci mancherebbe), ma contro questa amministrazione Bush.
Concordo su tutto quando dici che la bandiera della pace è esposta "di comodo", e per questo io la espongo solo simbolicamente (mia figlia ce l'ha ma non l'ho messa fuori per coerenza).
Questa amministrazione Bush continua a ricevere tirate d'orecchie per questo atteggiamento da tanti ex presidenti, fra i quali anche Bush padre.
Sappiamo tutti che States significa ciò che hai scritto, ma States significa pure una forte influenza mediatica. Mi sono trovato a lavorare con statunitensi e devo dire che gli ho trovati eccezionali sul lavoro (abbiamo veramente da imparare), ma come scattava la fine della giornata lavorativa si trasformavano in idioti patentati (non per nulla si ingozzano da McDonald, e per me che sono parmigiano è un'eresia pura).
Questa guerra tirata per le lunghe ha avuto il solo effetto di distogliere l'attenzione dal dissesto finanziario in cui sono piombati grazie a questa amministrazione (non lo dico io, ma un tal Greenspan e vari nobel in economia statuinitensi).
Questo atteggiamento tirato avanti per anni (non per mesi) sta soffocando l'economia di un pianeta intero (attacco, borse giù, non attacco, borse su).
Tutto ciò, ripeto ancora una volta, mi da sinceramente l'idea che questo entourage non è all'altezza di ciò che vorrebbe fare (non scordiamoci ancora una volta che Bush prima di diventare presentabile, era l'alcolizzato figlio scemo di casa Bush; il fratello era destinato a far carriera.. potere dei media).
Sappiamo tutti che anche se volesse, quell'altro scellerato di Saddam Hussein, potrebbe far poco per attentare alla sicurezza degli Stati Uniti.. è stato più redditizio cavalcare l'emotività  religiosa come ha dimostrato quell'altro scellerato di Bin Laden.
In sostanza io dicevo parzialmente "si" all'Afghanistan (ora dico che tutto sommato è servito, anche se gli effetti indesiderati si riveleranno fra anni), ma "no" a questa guerra in cui gli interessi offuscano la "ragione".
Non che la Francia sia pulita nella sua posizione.. sappiamo tutti che è una posizione di comodo per instaurare un filo diretto con lo sfruttamento petrolifero "pacifico"... lo dicessero apertamente, è una posizione che si potrebbe "anche" sostenere.
Quando penso all'11 Settembre, ma anche ad altri attentati, mi domando sempre perchè gli States e non il Canada, o la Svezia, o la Norvegia...
Allora non è che si fometerà  il terrorismo con questa guerra?
Mi ricollego alla vicenda del Cermis.
Sappiamo tutti che un coglionazzo giocando con un caccia bombardiere da 18 miliardi , ti ammazza 34 persone.
Niente di più bello che essere lindi e coerenti, e ammettere "gente, ci dispiace.. i cretini non hanno bandiera.. condanna giusta."
E invece che ti fanno? con estrema arroganza ci hanno imposto la loro "verità " scaginando completamente quel cretino (mi risulta che vola ancora in Europa).. dove erano le nostre bandiere Italiane allora? dov'è finita la nostra dignità ? siamo stati trattati peggio dello scopino del cesso.. e non sfoghiamoci coi politici Italiani, qualunque coalizione fosse stata al governo l'avrebbe dovuta prendere istituzionalmente in quel posto restandosene zitta.
Queste sono le regole che ci hanno imposto, senza diritto di replica.
Allora quando ci si erige a "superpoliziotto" del mondo intero, si dovrebbe avere il rispetto degli antagonisti senza imporre situazioni prepotenti, a meno di non fomentare reazioni di disperati.
Ovviamente non per questo approvo chi lancia aerei contro civili e militari americani, e condannerò sempre chi lo fa.
Non lo so ragazzi, ma per me questa guerra non è la quadratura del cerchio. Il rischio è di precipitare in un baratro..e ripeto ancora che il spensiero che più mi fa paura è che ho il fondato sospetto che questo figuro sia un incoscente, che non si pone il minimo problema sulle possibili conseguenze.
Per il resto, tutte le diatribe sul senso della bandiera della pace etc etc sono fini a se stesse. Per me la potente anche bruciare. Io a questa bandiera ho dato questo significato, che non mi pare così incoerente.
Un saluto a tutti
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Mauro ha scritto:
...

Un grande interrogativo pervade le mie notti: sarebbe mai nato tutto questo casino se non ci fosse stata la tragedia dell'11 settembre?

P.s. quante domande....è dura la vita, è dura... :lol:
Ecco il punto vero di tutta sta faccenda, a mio modestissimo avviso.

In altre parole, se il Sig. Laden, sulle cui motivazioni d'azione non intendo discutere, mi porterebbe troppo lontano, non avesse deciso di far schiantare gli aerei su edifici simbolo per gli USA, il Sig. Hussein si troverebbe lo stesso nelle grane in cui si trova ora? E noi, europei, saremmo lo stesso così divisi? E l'alleanza con gli USA sarebbe lo stesso così pesantemente discussa? E Francia e Germania avrebbero adottato lo stesso un atteggiamento di opposizione frontale agli USA? E la Russia? E la Cina?

La mia idea è che, ben inteso con altra tempistica e con altre motivazioni immediate, ci saremmo arrivati ugualmente.

Perchè, con buona pace dei pacifisti arcobalenati e di tutti i contestatori della guerra in Iraq (tra cui mi metterei anche io per certi versi ma con motivazioni assolutamente diverse da quelle da loro adottate, motivo che me ne fa stare il più lontano possibile) forse, e sottolineo il forse, il vero motivo che sta alla base di tutto questo bailamme non è Bin Laden, non è Saddam Hussein, non è il terrorismo, e non è nemmeno il petrolio. Certo, ognuno di questi fattori gioca il suo ruolo ma alla base di tutto c'è la contrapposizione elementare, dicotomica, tra il Dollaro USA e l'Euro.

Ok, ora mi direte: questo è impazzito. Forse. Ma provate un po' a pensare a che cosa realmente rappresenta il Dollaro per gli USA e a che cosa rappresenta l'Euro nei confronti del Dollaro.

Da almeno 60 anni il Dollaro è la moneta con cui si svolgono praticamente tutte le transazioni internazionali. Quelle che non ne fanno uso diretto, si riferiscono al suo valore per regolare i rapporti di conversione. E' stimato che nel mondo (cioè all'esterno degli USA) circolino almeno 3.000 miliardi di Dollari. Di più. In molti Paesi il Dollaro rappresenta un bene rifugio. Si stima che solo in Russia circa 30 miliardi di Dollari siano detenuti cash.

Tutta questa domanda di Dollari ha consentito il mantenimento del suo (alto) valore sui mercati valutari mondiali ed ha di conseguenza abilitato la Federal Reserve a stampare danaro in modo da coprire i deficit commerciali i quali in caso contrario avrebbero avuto un effetto negativo sul valore del Dollaro.

La domanda di Dollari ha pure consentito agli USA di finanziare all'estero il loro deficit federale poichè molti stranieri hanno invesito parte dei loro Dollari in Bonds federali.

Tuuto ciò, tutto questo bel marchingenio, a detta di molti osservatori dell'economia internazionale, sta mutando: un numero sempre crescente di transazioni internazionali si svolgono mediante un'altra moneta. L'Euro. Non molto tempo fa il governo Iracheno ha stabilito che tutte le sue vendite di petrolio, due terzi del quale è acquistato da compagnie petrolifere USA, si svolgeranno in Euro. Lo scorso anno, in un discorso in Europa, un importante rappresentante Iraniano ha ipotizzato che le loro transazioni petrolifere potrebbero svolgersi sempre più in Euro anzichè in Dollari. Lo stesso Governo Cinese ha più volte manifestato il suo interesse per la nostra moneta.

Se l'Euro diventasse sempre di più l'alternativa al Dollaro nelle transzioni internazionali, la domanda per quest'ultimo calerebbe, il che provocherebbe una sua diminuzione di valore ed il Governo USA troverebbe sempre più difficile sia esportare l'inflazione che finanziare i suoi deficit. L'escamotage finanziario ed i muscoli del Governo Americano sarebbero drasticamente ridotti con il Dollaro a non essere più la sola moneta di scambio presente sul mercato.

Con i Militari USA a far la guardia ai pozzi petroliferi iracheni, il primo cambio di politica che effettuerà  il nuovo Governo post Saddam sarà  molto probabilmente quello di assicurarsi che le transazioni vengano nuovamente effettuate in Dollari, in più sarà  più facile convincere i Sauditi a non modicare le loro abitudini di vendere petrolio in Dollari e gli stessi Iraniani, con gli Americani davanti all'uscio di casa, potrebbero veder svanire il loro "amore" per L'Euro.

Mi riesce imposibile pensare che questi aspetti della faccenda Iraq non sano stati approfonditamente discussi nei luoghi appropriati e che i vantaggi di tutto ciò non siano evidenti a chi deve decidere tra guerra e pace. In quale altra maniera è possibile continuare a convincere gli Americani che i loro deficit federali sono un biglietto che è possibile far pagare ad altri nel mondo? In quale altra maniera è possibile che gli USA continuino nella loro "diplomazia del Dollaro" che ottimamente li ha serviti negli ultimi decenni?

E come si potrebbe spiegare altrimenti l'accanimento di Francia e Germania nel non volere la guerra se non come una protezione dell'Euro? (Questi due Paesi fanno da soli circa la metà  dell'Economia dell'UE).

Secondo me, quindi, è la lotta tra Dollaro ed Euro che sta alla base di tutto quello che sta accadendo. E vista la posta in gioco non credo che gli USA rinunceranno alla guerra.

Un vecchio proverbio del mondo anglosassone dice "follow the money" quando si giunge in una situazione di cui non si afferra nè il capo nè la coda. A me questo ragionamento, che non è ovviamente tutto farina del mio sacco: ho preso molti spunti qua e la sulla rete, spiega molte se non tutte le cose che si continuano a ripetere in questi giorni. Non so se questa trattazione vi soddisferà , spero di si.

Ciao
Art. Federico
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In un precedente post scrivevo:
Ho quasi l'impressione che questo braccio di ferro e questo dispiegamento servano in realtà  più a spaccare l'Europa, che a punire hussein. Se poi penso anche all'euro forte e al dollaro in picchiata, alla saturazione dei mercati di riferimento statunitensi etc etc, non è che niente niente sia un[ braccio di ferro che serva in realtà  a far breccia nell'area euro?
E' vero che ormai ne ho dette di tutte "contro" eheheh però mi in accordo con Federico.. questa non è fantapolitica...pensateci
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Federico ha scritto: Ecco il punto vero di tutta sta faccenda, a mio modestissimo avviso.

In altre parole, se il Sig. Laden, sulle cui motivazioni d'azione non intendo discutere, mi porterebbe troppo lontano, non avesse deciso di far schiantare gli aerei su edifici simbolo per gli USA, il Sig. Hussein si troverebbe lo stesso nelle grane in cui si trova ora? E noi, europei, saremmo lo stesso così divisi? E l'alleanza con gli USA sarebbe lo stesso così pesantemente discussa? E Francia e Germania avrebbero adottato lo stesso un atteggiamento di opposizione frontale agli USA? E la Russia? E la Cina?

La mia idea è che, ben inteso con altra tempistica e con altre motivazioni immediate, ci saremmo arrivati ugualmente.

Perchè, con buona pace dei pacifisti arcobalenati e di tutti i contestatori della guerra in Iraq (tra cui mi metterei anche io per certi versi ma con motivazioni assolutamente diverse da quelle da loro adottate, motivo che me ne fa stare il più lontano possibile) forse, e sottolineo il forse, il vero motivo che sta alla base di tutto questo bailamme non è Bin Laden, non è Saddam Hussein, non è il terrorismo, e non è nemmeno il petrolio. Certo, ognuno di questi fattori gioca il suo ruolo ma alla base di tutto c'è la contrapposizione elementare, dicotomica, tra il Dollaro USA e l'Euro.

Ok, ora mi direte: questo è impazzito. Forse. Ma provate un po' a pensare a che cosa realmente rappresenta il Dollaro per gli USA e a che cosa rappresenta l'Euro nei confronti del Dollaro.

Da almeno 60 anni il Dollaro è la moneta con cui si svolgono praticamente tutte le transazioni internazionali. Quelle che non ne fanno uso diretto, si riferiscono al suo valore per regolare i rapporti di conversione. E' stimato che nel mondo (cioè all'esterno degli USA) circolino almeno 3.000 miliardi di Dollari. Di più. In molti Paesi il Dollaro rappresenta un bene rifugio. Si stima che solo in Russia circa 30 miliardi di Dollari siano detenuti cash.

Tutta questa domanda di Dollari ha consentito il mantenimento del suo (alto) valore sui mercati valutari mondiali ed ha di conseguenza abilitato la Federal Reserve a stampare danaro in modo da coprire i deficit commerciali i quali in caso contrario avrebbero avuto un effetto negativo sul valore del Dollaro.

La domanda di Dollari ha pure consentito agli USA di finanziare all'estero il loro deficit federale poichè molti stranieri hanno invesito parte dei loro Dollari in Bonds federali.

Tuuto ciò, tutto questo bel marchingenio, a detta di molti osservatori dell'economia internazionale, sta mutando: un numero sempre crescente di transazioni internazionali si svolgono mediante un'altra moneta. L'Euro. Non molto tempo fa il governo Iracheno ha stabilito che tutte le sue vendite di petrolio, due terzi del quale è acquistato da compagnie petrolifere USA, si svolgeranno in Euro. Lo scorso anno, in un discorso in Europa, un importante rappresentante Iraniano ha ipotizzato che le loro transazioni petrolifere potrebbero svolgersi sempre più in Euro anzichè in Dollari. Lo stesso Governo Cinese ha più volte manifestato il suo interesse per la nostra moneta.

Se l'Euro diventasse sempre di più l'alternativa al Dollaro nelle transzioni internazionali, la domanda per quest'ultimo calerebbe, il che provocherebbe una sua diminuzione di valore ed il Governo USA troverebbe sempre più difficile sia esportare l'inflazione che finanziare i suoi deficit. L'escamotage finanziario ed i muscoli del Governo Americano sarebbero drasticamente ridotti con il Dollaro a non essere più la sola moneta di scambio presente sul mercato.

Con i Militari USA a far la guardia ai pozzi petroliferi iracheni, il primo cambio di politica che effettuerà  il nuovo Governo post Saddam sarà  molto probabilmente quello di assicurarsi che le transazioni vengano nuovamente effettuate in Dollari, in più sarà  più facile convincere i Sauditi a non modicare le loro abitudini di vendere petrolio in Dollari e gli stessi Iraniani, con gli Americani davanti all'uscio di casa, potrebbero veder svanire il loro "amore" per L'Euro.

Mi riesce imposibile pensare che questi aspetti della faccenda Iraq non sano stati approfonditamente discussi nei luoghi appropriati e che i vantaggi di tutto ciò non siano evidenti a chi deve decidere tra guerra e pace. In quale altra maniera è possibile continuare a convincere gli Americani che i loro deficit federali sono un biglietto che è possibile far pagare ad altri nel mondo? In quale altra maniera è possibile che gli USA continuino nella loro "diplomazia del Dollaro" che ottimamente li ha serviti negli ultimi decenni?

E come si potrebbe spiegare altrimenti l'accanimento di Francia e Germania nel non volere la guerra se non come una protezione dell'Euro? (Questi due Paesi fanno da soli circa la metà  dell'Economia dell'UE).

Secondo me, quindi, è la lotta tra Dollaro ed Euro che sta alla base di tutto quello che sta accadendo. E vista la posta in gioco non credo che gli USA rinunceranno alla guerra.

Un vecchio proverbio del mondo anglosassone dice "follow the money" quando si giunge in una situazione di cui non si afferra nè il capo nè la coda. A me questo ragionamento, che non è ovviamente tutto farina del mio sacco: ho preso molti spunti qua e la sulla rete, spiega molte se non tutte le cose che si continuano a ripetere in questi giorni. Non so se questa trattazione vi soddisferà , spero di si.

Ciao
:shock: ora si che mi verranno gli incubi!!!
Battute a parte: "la lotta tra Dollaro ed Euro" è un altro punto di vista, mai sentito sinceramente prima di adesso. E comunque anch'esso nel gran minestrone per far scaturire una guerra.
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Il tema "scontro dollaro-euro" emerso in questi ultimi interventi è interessante, da valutare e meditare, accontenta le dissertazioni "filosofiche" dei media in cerca di scoop, può avere dei riscontri concreti ma a me, personalmente e sottolineo personalmente, non mi sembra esaustivo o comunque non tale da suggerire di scatenare una guerra.
Piaccia o non piaccia, indipendentemente da chi al momento od in futuro governerà , gli Stati Uniti sono rimasti l'unica vera potenza a livello globale, come nel passato anche remoto ce ne sono state altre (vi dice niente il nome di Roma?).
E' scontato che conscia di questo ruolo cerchi di imporre il suo ruolo (ma pensandoci bene, è più "tranquillizzante" la sua ingombrante presenza oppure sarebbe meglio quella di soggetti senz'altro più piccoli ma forse più pericolosi e violenti ?) ma ha tutti i mezzi pacifici che vuole per imporre ciò, non vedo perchè per "ributtare" indietro l'Europa corra il rischio di andare a fare una guerra nel Medio Oriente!
No, l'argomentazione non mi convince, non c'è proporzione fra le due cose.
In un mondo aperto come quello occidentale, per far breccia basta aprire qualche McDonald o avere il monopolio nei computer, non serve scendere in guerra, noi tutti siamo prontissimi ad arrenderci davanti a qualche bene di consumo od innovazione tecnologica, non abbiamo necessità  di veder spuntare una canna di fucile.
Mi sembra che la questione vista dal lato dollaro-euro sia troppo arzigogolata, un po' troppo creata ad arte per i "misteri" da raccontare in TV od in rete ad opera delle "teste d'uovo" di cui sono piene le nostre società .
Ovviamente è una mia opinione senza dati di fatto.
..... E PER RINCALZO IL CUORE!
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Ciao Jolly46,

da un certo punto di vista quanto hai detto mi trova concorde: in poche parole sa molto di romanzo d'appendice ciò che ho detto prima.

Ma da un altro punto di vista, quando dici "basta aprire un McDonalds" ribadisci l'importanza, forse da me non sottolineata a sufficienza, della "diplomazia del Dollaro" (non è un'espressione inventata da me).

Certo che per imporsi non occorre fare la guerra: la suddetta diplomazia è servita proprio a questo e cioè ad "imporre" (volutamente virgolettato) la propria visione del mondo e della vita in maniera pacifica. Ma questa possibilità  si basa sulla forza persuasiva che l' "arma" utilizzata ha.

L'unica altra possibilità , che si fa sempre più tenue man mano che il tempo passa, è che Saddam Hussein se ne vada per conto suo in esilio e che il Governo che si insedierà  al suo posto si dimostri buon amico degli USA.

Anche se credo che con tutti gli spostamenti di truppe effettuato e con la determinazione più volte esternata dalle autorità  USA, il non fare la guerra potrebbe essere oramai politicamente troppo costoso per l'Amministrazione USA.

Una cosa mi preme aggiungere, dopo aver letto il mio post precedente: non vorrei che il tutto fosse interpretato come anti americano. Lungi da me l'idea. Se la teoria è corretta - e, stando al mondo economico, il sempre maggior successo dell'Euro sui mercati internazionali, non tanto in termini del suo valore sul Dollaro, quanto come valuta di scambio per le transazioni internazionali, lo è - io, al posto del governo USA, molto probabilmente agirei allo stesso modo.

Interessante mi è parsa la posizione della Russia: se da un lato un suo ministro ha dichiarato che si opporranno alla risoluzione presentata da USA, UK e Spagna, senza mai pronunciare la parola "veto" (ma il suo enturage ha spiegato che la cosa era implicita), dall'altro il Presidente Putin ha fatto sapere che comunque la posizione Russa non può essere letta come un suo allineamento sulle posizioni Franco-Tedesche, poichè è opinione russa che passata la crisi attuale, i rapporti tra USA e Francia e Germania ritorneranno ad essere quelle di sempre.

E' fuori discussione, comunque, che le diplomazie ultimamenete siano sottoposte a carichi di lavoro inauditi. E non è detto che chi se ne sta in silenzio o quasi (ad esempio la Cina) lo faccia per scarso interesse.

In certi momenti mi piacerebbe essere una mosca e svolazzare in certi uffici per sapere che cosa si dice li dentro... :D :D
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Hellis
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Dopo le prime battute iniziali, il livello della conversazione si è naturalmente evoluto, soprattuto grazie al Vostro apporto (Federico, Jolly, Bricchetto, Sten Pagotto, Cap Rinaldo, Beppe, Mauro, Luigi e tutti quelli che sono intervenuti). Io mi son preso l'onere di rappresentare l'avvocato del diavolo, ma se ci torvassimo tutti d'accordo l'argomento sarebbe già  esaurito da un pezzo.
Quello che però vorrei sottolineare è che penso sia ormai chiaro che siamo ben al di là  dell'antiamericanismo, all'appoggio del terrorismo, della dipendenza filo-americana.
Queste cose ce le siamo già  dette all'inzio e abbiamo sgombrato l'area dalla pura demagogia.
Io, ripeto, non boccio in assoluto ciò che dite, Anzi. Ammetto con piacere che ci sono degli spunti molto intelligenti in ciò che sostenete, anche quando vanno contro i miei pensieri, e magari è motivo per me di comprendere un pò più le motivazioni di chi sostiene la guerra (senza però scendere dal mio fortino ehehhe).
Il fatto che non ritengo necessaria e giusta questa guerra, non vuol dire che odio o che ce l'abbia con gli americani in particolare. Avete avuto modo di leggere il discorso di Dustin Hoffman fatto circa un paio di mesi fa? Dustin Hoffman ha dato voce ad una parte di America che non è d'accordo con questa guerra, e ritiene che sia una faccenda in cui Bush appare troppo compromesso (ciò che sostengo e appoggio pienamente da ben 97 post). Per questo Dustin Hoffman è contro l'America?
Non comprendo l'equazione per la quale chi non approva quetsa guerra, odia automaticamente l'America.
Ciao a tutti
Matteo D.
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anti americani

Hellis scrive:
Non comprendo l'equazione per la quale chi non approva quetsa guerra, odia automaticamente l'America

Credo che ci siano attualmente 2 modi per non approvare la guerra:
1- dirlo pubblicamente come stai facendo tu o forse come me ne sto convincendo io, che sono un noto filoItaliano ma non ho mai disdegnato gli States ma nel ruolo di superpotenza economico-militare mondiale li vedo un po' stretti.Vorrei anche l'Italia e di conseguenza l'Europa nel novero di Superpotenza mentre attualmente siamo solo super-spaccati.
Questo modo di non approvare la guerra porta sostanzialmente a riconoscere una propria idea legata anche alla non approvazione di altri 24 (+ o -) conflitti in tutto il mondo.La mia bandiera ideale è una scritta PACE attorniata dai nomi delle guerre in atto da aggiornare quotidianamente. Riconosco che per fare la Pace occorre la guerra ed approvo lo strumento militare in tutte le sue forme consentite ai fini della stessa.
Non credo che sia antiamericanismo.

2- appiccicare sul balcone uno straccio (le bandiere non si appendono , si innalzano sui pennoni) di colore arcobaleno con scritto in bianco Pace alla "così fan tutti" legandosi a volte inconsapevolmente ma al più CONSAPEVOLMENTE, al movimento politico rigorosamente antiamericano che ha partorito l'idea e la colorazione dello straccio.

Viva l'Italia!!
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andrea
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Matteo D. ha scritto:Viva l'Italia!!
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