documenti storici eccezzionali , provvederò a ricercare per poi postare se qualcuno non ha già in archivio i fornelli per mine dei ponti sul fiume tagliamento
se vi puo' interessare, segnalo che vi erano (e credo siano tuttora li) alcuni (credo 3 o 4 ) fornelli posizionati sulla strada che da Contovello porta a Trieste (strada del Friuli), proprio nella zona rocciosa sotto la Napoleonica. messi in maniera tale da far franare la massicciata in caso di bisogno. Non so quando siano stati costruiti (forse opere belliche dei tedeschi?) ma mi ricordo che erano stati riaperti ed ispezionati dalla Polizia negli anni 90, quando si cercavano altri possibili nascondigli "nasco" della GLADIO.
Negli anni della guerra fredda erano stati definiti piani dettagliati per attuare demolizioni, interruzzioni e orstruzioni ad alto "valore impeditivo intrinseco" per rallentare una eventuale invasione dall' est.
Ponti, gallerie, passi montani, ecc. che potevano essere utilizzati in tal senso, sicuramente erano stati studiati e predisposti.
Tali attività risultavano particolarmente efficaci in zone montuose dove un eventuale nemico sarebbe stato obbligato a "penetrare" i fondi valle.
Ovviamente le possibili aree utilizzabili dal nemico per aggirare queste interruzioni sarebbero state opportunemente minate e difese.
E' noto che lo sforzo principale eventualmente condotto dall' ex. Patto di V. sarebbe stato condotto con le divisioni corrazzate. Le unità carri sono in grado di mantenere alta la loro potenza offensiva finchè mantengono il movimento.
Un battaglione corazzato costretto a fermarsi di fronte ad un ostacolo tattico (es. un campo minato o un ponte interrotto) difeso da fanteria dotata di adeguati sistemi contro carro si trova in una condizione di estrema vulnerabilità (vedasi il battaglione carri russo decimato in Cecenia qualche anno fà ).
La nostra dottrina difensiva si proponeva proprio questo: imporre battute di arresto, attuare il massimo logoramento al nemico per poi arretrare su una nuova posizione prima di compromettere le proprie forze.
bat64 ha scritto:... E' noto che lo sforzo principale eventualmente condotto dall' ex. Patto di V. sarebbe stato condotto con le divisioni corrazzate. Le unità carri sono in grado di mantenere alta la loro potenza offensiva finchè mantengono il movimento.
Un battaglione corazzato costretto a fermarsi di fronte ad un ostacolo tattico (es. un campo minato o un ponte interrotto) difeso da fanteria dotata di adeguati sistemi contro carro si trova in una condizione di estrema vulnerabilità (vedasi il battaglione carri russo decimato in Cecenia qualche anno fà ).
La nostra dottrina difensiva si proponeva proprio questo: imporre battute di arresto, attuare il massimo logoramento al nemico per poi arretrare su una nuova posizione prima di compromettere le proprie forze.
Allego una foto di uno sbarramento anticarro presente in Alto Adige. Abbinato ad un campo minato e con un paio di cannoni controcarro che battevano di lato, sarebbero stati ostacoli piuttosto ostici da superare.
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Stefano
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«Oltre la morte, Fanteria d'Arresto»
a braccio è il muro anticarro dello sbarramento di Braies dove il nonno (io) ha prestato servizio negli anni 66 e 67. lo sb. era di competenza della 347 cp. del val cismon.
La max trid.
I carri avrebbero solo potuto accompagnare le fanterie per superare lo sbarramento in quanto poi,su quella strada,i carri non riescirebbero mai a ridiscendere in Val di Landro.
OT:Tra il muro e l'op.di lato,sulla cunetta della strada, c'ho trovato un porcino grande come un piatto e......non cercavo certo funghi!
Alfa1 ha scritto:Vi risulta che i principali ponti del FVG (pinzano,dignano,casarsa,ecc) risultassero predisposti per alloggiare esplosivo?
Da mie fonti risulta di si.
Il ponte di Dignano ad esempio a dei fori che lasciano pensare proprio a questo.
Cerco notizie al riguardo.
Ciao
tutti i progetti di opere stradali e viarie di una certa importanza per legge devono già da progetto prevedere un progetto con relativi calcoli strutturali per sistemare nei punti piu critici della costruzione una predisposizione per essere minati .....anche la nuova autostrada tarvisio e stata pèrogettata con questi criteri ed anche li ci sono i punti minabili
cavalli ha scritto:a braccio è il muro anticarro dello sbarramento di Braies dove il nonno (io) ha prestato servizio negli anni 66 e 67. lo sb. era di competenza della 347 cp. del val cismon.
La max trid.
...quindi in quegli anni il fosso era manutenzionato?
come tutto il resto: Tra i compiti della pattuglia di manutenzione/sorveglianza che ogni giorno era in azione c'era anche quello di controllare l'integrità del fosso a.c., che non ci fossero nuove piantagioni e costruzioni, in tal caso utilizzandio un apposito modello all'uopo predisposto si comunicava il fatto al c.do btg. il quale interveniva attarverso i canali del c.do genio per far eliminare quanto manomesso o modificato.
la max trid.
Predisposizione di interruzione_distruzione di comunicazione stradale del ponte sul Tagliamento a Invillino: -indicata dalla freccia la posizione della mensola per il tavolato dell'operatore; nell'ovale della foto si nota la chiusura del cunicolo di accesso situato sotto una delle pile del ponte (la seconda mensola trovasi in corrispondenza della pila sulla riva sinistra del fiume-) Xmaregio
Gio ha scritto:Alcuni dei grossi piloni cilindrici della nuova autostrada in FVG (nel tratto Campiolo.Chiusaforte) hanno in alto,proprio sotto la sede stradale delle aperture. Forse anche queste predisposte per speditive cariche di demolizione.
Allegati
ponte_tagliamento.jpg (195.01 KiB) Visto 1976 volte
A proposito di Genio, qualcuno ha mai sentito parlare di campi minati schierati sul confine orientale nel dopoguerra durante la crisi con la Yugoslavia per la definizione del confine?
Ciao Bat64
in proposito ti posso citare quanto scrive il Gen. Stefani nel suo "Storia della dottrine e degli ordinamenti ...".
In sostanza in occasione dell' "Esigenza T" dell'autunno 1953, allorchè furono schierate al confine jugoslavo le nostre forze di copertura, il V Corpo d'Armata dispose:
- l'immediata esecuzione dei lavori di fortificazione campale e la messa in opera dei reticolati
- per l'attivazione delle interruzioni e per lo schieramento dei campi minati (compresi quelli affidati ai pionieri d'arresto), il trasferimento a piè d'opera del personale e dei materiali (mine comprese) riservandosi l'ordine della messa in opera.
Le mine furono prelevate da 10 depositi del genio tutti dislocati ad est del Tagliamento nelle seguenti quantità : 180.580 mine antiuomo e 108.586 mine anticarro.
Ringrazio Sergio per averci inviato la foto del Ponte di Invillino che si trova lungo la strada - realizzata all'epoca del Vallo - che collega Invillino a Verzegnis, poco oltre l'antica chiesetta della Madonna del Ponte. Lungo questa rotabile furono realizzate molte importanti opere fortificate appartenenti ai Gruppi di Invillino e Plan Sieas (Verzegnis). Stando a testimonianze locali, all'interno dei "fornelli" da mina erano state posizionate delle cariche esplosive già pronte quindi per interrompere il transito. L'interruzione era battuta dalle armi poste nell'opera di Viertide (realizzata su più livelli), poco distante. Nel dopoguerra per sminare il ponte fu chiusa la circolazione ed isolata l'area per un'intera giornata !!!
Saluti a tutti,
Enrico