Bricchetto
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Ragazzi, non si fa così.
Quello S.ten è stato semplicemente degradato. Non avrebbe più potuto lavorare, non solo con il suo plotone, ma con i marescialli, la maggiorità , l'amministrazione....
Il regolamento dice che le "punizioni" non devono mai essere tali da umuliare in pubblico il punito.

A meno che, quella volesse essere proprio una punizione di quelle toste perché quello chi sa cosa aveva combinato prima.
Voglio dire, una cosa è la dimenticanza o la distrazione una volta, un'altra è il dolo o il menefreghismo.
Inoltre, la "punizione" dovrebbe insegnarti a lavorare meglio durante il servizio. Ma quello, semplicemente non ha lavorato più, perché nessuno deve esserselo filato da allora. Quando ne avrebbe tratto giovamento, della lezione, dopo il congedo, nella vita civile?

E rimane inevasa ancora la solita domanda: quel capitano, adesso che va a comandare una cerimonia con i vfp, a quelli dirà  "dà i, mettetevi sugli attenti!"?
Niente più punizioni, adesso?
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Abbadia
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.

"...........con la massima serietà  ed efficenza possibile "

Non basta(va) !

Che vuol dire possibile ? Che se io ho una gamba sola posso impiegare mezza giornata a fare 100 metri anche se li dovrei fare in un minuto?
Semplicemente non sono la mia ...specialita' i 100 metri...mi pare.
Quel possibile che é di moda aggiungere a tutto e che tutti aggiungono a cominciare dai politici é una comoda scusa per "tirare a campa' "
Se il Caporale non era capace di svolgere il suo compito, veniva semplicemente, prima non nominato , poi se per sbaglio lo era, sostitiuito.

Non sono sicuro che la stessa cosa succedesse agli sten e ai generali.

E non sono sicuro che succeda ora, anche perché chi deve giudicare , deve essere il piu' preparato e piu' giusto....possibile !!!!

Per il discorso sten in questione.
Se lo stesso avesse solo cannato qulla presentazione di forza sul riposo, ritengo non ...produttivo quanto fatto dal capitano; se ha voluto punire un atteggiamento continuato...beh il discorso cambia, ma al suo posto prima lo avrei cazziato a sangue a quattrocchi ( a meno che non lo avesse gia' fatto ).
A volte le situazioni giustificano atteggiamenti che a prima vista sembrano incoerenti.
Non per annoiarvi con le mie solite storie del " c'era una volta..." ,ma a me é capitato a naja di essere al posto del ..famoso capitano.
Sergente ACS , a due mesi dal congedo, leggo sulla lista arrivi il nome di un mio concittadino, conosciuto di vista, ACS anche lui.
La " religione " all'Abbadia c'era e la prima cosa che il tipo ha detto appena arrivato alla stazione é stata che era mio amico e che quindi si guardassero bene di fargli qualsiasi cosa.
Poiché ero anziano ( e non perché serg. ) , i najoni hanno...soprasseduto fino in caserma e mi sono venuti a cercare spiegandomi quanto successo e chiedendomi conferma.
La mia risposta é stata : non lo conosco !!! Ha passato una notte niente male !!! :twisted:
L'indomani mattina l'ho chiamato in cameretta e gli ho spiegato la situazione con le stesse parole usate dal mio vecchio : preferisci trovare lungo tre giorni o eterno dieci mesi ?
Gli ho detto che quanto gli avevano infilato in testa alla Scuola ACS li' non aveva importanza, che i gradi erano un ..optional, che il vero grado era l'anzianita'.
Quindi scordarsi di punire, di sbattere sull'attenti, solo perché portava il doppio baffo nero e il filetto argento al collo.
Qualsiasi cosa sarebbe dovuta passare tramite il sottoscritto....era la legge della naja, la legge dell'anzianita'.
Che ero sempre disponibile per qualsiasi cosa, quindi , per favore domandasse prima di fare.
Mi pareva avesse capito.
All'indomani mattina mentre giro per la caserma mi accorgo che i najoni mi guardano ...strano...ciao, ciao, ma senza la solita confidenza...
Che c...o succede ?
Vado al corpo di guardia a vedere la tabella puniti e la vedo piena zeppa di nomi ...tutte le punizioni portavano la stessa firma, la motivazione : non salutava un superiore.
Esatto, la firma era quella del mio...concittadino !!!
L'ho fatto chiamare dal capoposto e quando é arrivato, sorridendo soddisfatto mi ha salutato : ciao !
Lo so che vi sembra impossibile ed inimmaginabile Abbadia che sbatte qualcuno sull'attenti, eppure successe !!! Per una volta l'impossibile accadde :P
Tipo sergente dei marines gli ho urlato di tutto a due dita dal naso e lui, condizionato da quanto insegnatoli alla Scuola continuava a ripetere: si signore, si signore,. no signore ...
Vi giuro che stentavo a trattenermi dal ridere , e la stessa cosa succedeva a tutta la guardia che chiaramente guardava con occhi vispi.
Conclusione : 5 giorni di consegna , ma la cosa piu'...didattica : prendi la gomma , cancella la tabella da tutti i nomi che hai messo, e scrivi il tuo: motivazione : insudiciava la tabella puniti.
E' stato l'unico mio "punito " in 10 mesi di Reparto.
Purtroppo non é servito a niente
Per questo dico che bisogna vedere cosa aveva spinto quel capitano ad agire in quel modo.
Purtroppo ho qualche perplessita', anche perché " ai miei tempi" non é che avessimo una gran considerazione dei capitani :twisted: :twisted:

E anche oggi ho sparato la mia...

Seconda linea, attenti!!!!

Saluti a tutti.
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Luigi
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Caro Bricchetto, forse non conosci a fondo gli alpini :D

Fatti simili non erano propriamente rari. E dopo, se il tipo capiva, le cose tornavano a funzionare come se niente fosse. Se invece non capiva, affari suoi.
Le cose spesso si sistemavano così, magari un poco fuori dalla disciplina formale, però in modo efficiente.

Ne avevamo parlato anche con Drago 3 a Parma, confrontando le rispettive esperienze.
Mandi.
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Hellis
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Luigi ha scritto:Caro Bricchetto, forse non conosci a fondo gli alpini :D

Fatti simili non erano propriamente rari. E dopo, se il tipo capiva, le cose tornavano a funzionare come se niente fosse. Se invece non capiva, affari suoi.
Le cose spesso si sistemavano così, magari un poco fuori dalla disciplina formale, però in modo efficiente.

Ne avevamo parlato anche con Drago 3 a Parma, confrontando le rispettive esperienze.
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Credo che allo Sten servì la lezione, anche se una certa supponenza ce l'aveva proprio nel carattere.
Per quanto riguarda il Capitano, anche se tutti lo ricordano come un gran cagacazzi etc etc, io ho buoni motivi per dire che per il sottoscritto è stato un bravissimo Comandante, ed una gran persona degna di tutta la mia stima (anche a 14 anni dal congedo)
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Se era "supponente" nel carattere, allora la strigliata se l'è meritata.
Niente di peggio di uno così che ha responsabilità  di altre persone.

Rimango un pò perplesso perché certi metodi usavano anche dalle mie parti.
E quando capitavano quello diventava semplicemente lo "scemo del villaggio".
Onde per cui per tre mesi potevi stare sicuro che veniva trattato con sufficenza in più di una situazione.
Ho assistito, ho vissuto, non mi è piaciuto.

Pensavo fosse una cosa formativa. Poi ho visto che certi metodi sono rimasti nel "vecchio esercito" e quindi, ora capisco, che ci si divertivano pure.

Onde per cui, chi ha fatto l'obiettore non abbia eccessivi rimpianti (non avrebbe imparato né l'orienteering, né la sopravvivenza, né a sparare, né il primo soccorso) e io sono un pirla.
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Federico
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Premessa fondamentale acciocchè certi tipi di disciplina, ma che forse sarebbe più opportuno definire esperienze formative, funzionassero a dovere: che il Capitano fosse degno, agli occhi di tutti, di somministrarle.

Mi spiego: se il Capitano era come o peggio dello Sten, non sarebbe servito a nulla. La Truppa avrebbe semplicemente pensato "ecco il benvenuto ad un altro sfigato come noi, prima o poi gli doveva capitare, chè qui non si salva nessuno" e lo avrebbe immediatamente accolto.

Ma forse bisogna pure aggiungere una cosa: il Comandante di Compagnia, nelle TT.AA. era una pedina fondamentale, essenziale. Non per nulla era soprannominato "Il Dio" ("...dove si puote ciò che si vuole"). Era lui, e nessun altro, ad avere sempre sotto controllo il reparto, ad averlo in mano. Chi stava sopra di lui, spesso mitiche figure di un distante empireo (da noi "i Flash" per via dei riflessi emessi da torri, stellette, greche eccetera) di cui era certa l'esistenza ma scarsa la frequentazione, aveva poca o nulla influenza diretta sulle Compagnie/Batterie.

Ciao
Art. Federico
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Luigi
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Bricchetto ha scritto: Rimango un pò perplesso perché certi metodi usavano anche dalle mie parti.
E quando capitavano quello diventava semplicemente lo "scemo del villaggio".
Onde per cui per tre mesi potevi stare sicuro che veniva trattato con sufficenza in più di una situazione.
Per la mia modesta esperienza, per fortuna non funzionava così da noi.
Poi, aggiungo, magari adesso il Cap. di Hellis è fra coloro che ricevono le lettere minatorie perchè continuano a trattare i soldati da alpini e non da impiegati delle poste.

Come contributo alla discussione, un breve passo del racconto "Scarponerie", da "Ragù" di Gian Maria Bonaldi.
Il neretto è mio.
Mandi.
Luigi

Un giorno che Savorani, l'inflessibile Savorani, passava in rivista la compagnia, chiese a Bergamini del mio plotone, di che paese era e dove era nato.
"Nato, sono nato a Ardesio, e sono della classe del '90 ma ormai il domicilio l'ho portato qui al battaglione Edolo... " e Savorani, il tremendo Savorani, giù a ridere e cinque giorni di permesso al pelandrone che aveva risposto in simile modo, perché andasse a sincerarsi se il campanile del suo paese era ancora in piedi e la Colomba disposta a mettere in lavorazione un Alpino mascalzo e svelto come il padre.
In un altro corpo sarebbero stati dieci di riga, ma da noi era tutt'altra cosa e si poteva assistere al colloquio del tenente con un suo Alpino: "Lo sai bene che non si possono dare permessi, per nessuna ragione, però vedi, tu adesso vai a Edolo a prelevare del corredo con le carrette e poi ti arrangi: io non lo voglio sapere, ma se ti pescano i carabinieri vai secco al Tribunale di Breno e tre anni non te li leva nessuno.." e tutti sapevano che noi mandavamo periodicamente i nostri uomini a casa, per due o tre giorni, non ostante i superiori comandi lo avessero proibito, ma dite che ne abbiano pescato uno solo, lungo la strada o che uno sia rientrato con due ore di ritardo!
Oh Dio! disciplina di quella scritta e formale, no di certo, ma disciplina nostra, di famiglia, cordiale e scarpona, non per questo meno forte e meno sentita e meglio osservata di quell'altra, questo si!
[...]
Gente così erano e bisognava pigliarli per il loro verso, ma non era difficile, perché, fra montanari, ci si intende subito e si è tutti eguali quando si deve compiere lo stesso dovere.
E' gente che vuole essere amata e capita, amata soprattutto, uomini per i quali il grado conta per l'uomo che lo riveste e non per il numero delle stellette sul braccio o dei galloni a triangolo sul cappello, soldati che van presi dalla parte del cuore, anche se sembrano di scorza ruvida e dura questi Alpini sporchi e filibustieri, scanzonati e brontoloni, che se li stai a sentire e prendi sul serio quello che dicono, rischi di proporne la metà  per la fucilazione immediata e gli altri per il giorno dopo.
Ma lascia che, a mezzanotte, quando dormono sodo, ci sia l'allarme, poveri diavoli che han lavorato tutto il giorno a far mine e spaccare granito e quello che bestemmiava naja e guerra insieme lo vedrai ritto sulla cima del murello a buttare bombe a mano e bestemmie nel folto degli assalitori e lo dovrai tirare giù di forza, perché, alla fin fine, è da stupidi farsi cecchinare così allo scoperto.
Vogliono soltanto essere bene comandati: non importa se tiri le redini e sei di polso forte: le punizioni devono essere giuste e ben date: ogni cosa si accomoda in famiglia.
Se è roba da poco, si chiama il reo in fureria: due urlate ed un paio di calci nel sedere, nè troppo forti, né troppo deboli: se si tratta di roba grossa allora si deve usare il manico della piccozza su per la schiena e giustizia è fatta.
Due ore dopo, il primo che ti porge una tazza colma di acqua fresca, allo svolto della mulattiera piena di, sole, e proprio quello che hai spazzolato col manico della picca...
La partita e chiusa e chi mai se ricorda? Tutto al più, se ne può parlare alla prima occasione, per dare un paio di stangate di più, ma sono inezie.
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Paolino
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Caro Abbadia, effettivamente il "percorso" ai tuoi tempi era sicuramente più formativo, purtroppo oggi (metaforico, visto che di cpl non c'è più nessuno...) non è più così.
"...........con la massima serietà  ed efficenza possibile "

Non basta(va) !

Che vuol dire possibile ? Che se io ho una gamba sola posso impiegare mezza giornata a fare 100 metri anche se li dovrei fare in un minuto?
Semplicemente non sono la mia ...specialita' i 100 metri...mi pare.
Quel possibile che é di moda aggiungere a tutto e che tutti aggiungono a cominciare dai politici é una comoda scusa per "tirare a campa' "
Se il Caporale non era capace di svolgere il suo compito, veniva semplicemente, prima non nominato , poi se per sbaglio lo era, sostitiuito.
Come avevo premesso, a causa della scarsità  di personale (nel 2001, alla caserma Salsa, centro incorporazione leva, gli alpini di leva erano assai pochi: una ventina circa alla CCS e 8 c.li ist. alla 78^Cp) a volte veniva promosso al grado di caporale un militare che, in altri tempi, con possibilità  di scelta più ampia, non sarebbe stato scelto. In virtù di questo, con degli incarichi da svolgere e dei servizi da espletare, i "100 metri" diventavano specialità  di molti!
Con "serietà  ed efficienza possibili" intendevo che i ragazzi, vuoi per amor proprio, vuoi per senso di responsabilità , si sono sempre comportati dignitosamente e in maniera soddisfacente, "impiegando solo qualche ora invece che mezza giornata a fare i 100 m, pur essendo senza una gamba" :wink: ovvero, pur non avendo un'attitudine al comando superiore alla media o altri requisiti richiesti in genere per la promozione, hanno svolto i compiti loro assegnati come richiesto ma nei limiti delle possibilità  di ciascuno.
P.S.: la possibilità  di sostituire un graduato era davvero minima ma, per fortuna, nel mio caso, non si è mai resa necessaria :wink: .

Ciao

Paolo
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Abbadia
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Luigi,
quello che hai riportato di Bonaldi, andrebbe bene postato la' dove si chiedono chi sono gli Alpini..................

Ciao Abbadia
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Chiedo scusa , posto qui anche se forse c'entra poco.
Avrei bisogno di informazioni e visto che qualche cosa ho letto qui, elenco quello che mi serve:

- dichiarazione del Gen: Iob sulla percentuale di Giovani di reclutamento Alpino che "potrebbero" essere arruolati nelle TTAA e non lo sono.
- estremo della legge che prevede l'obbligo di arruolamento dei giovani Reclut:Alpino che facciano domanda in TTAA
-percentuale attuale di giovani Reclutamento Alpino nei professionisti.
-Numero dei giovani rifiutati o senza risposta nelle TTAA ( credo che Bergamo e Brescia abbiano conteggi ).

Grazie

Abbadia Ga Tau
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Abbadia ha scritto: - dichiarazione del Gen: Iob sulla percentuale di Giovani di reclutamento Alpino che "potrebbero" essere arruolati nelle TTAA e non lo sono.
- estremo della legge che prevede l'obbligo di arruolamento dei giovani Reclut:Alpino che facciano domanda in TTAA
-percentuale attuale di giovani Reclutamento Alpino nei professionisti.
-Numero dei giovani rifiutati o senza risposta nelle TTAA ( credo che Bergamo e Brescia abbiano conteggi ).
1) Un recente numero de "L'alpino". Forse luglio.
2) Legge n.226 23 agosto 2004, art. 9. Brick, correggi pure se sbaglio.
3) 4) Non saprei.
Mandi.
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Ma poi, dico io, con le nuove regole, tutti quelli provenienti dalle zone di reclutamento alpino che vogliono fare, ad esempio, i poliziotti, i carabinieri, i finanazieri, le guardie forestali, ecc. dovendo fare un anno di servizio militare non dovrebbero transitare negli alpini?
Quindi volendo secondo me le risorse umane per gli alpini sarebbero più che sufficienti... (:-x)
La nostra patria per noi sono i villaggi, i nostri altari, le nostre tombe. La nostra patria è la nostra Fede, il nostro Re. Ma la loro patria che cos’è per loro? Voi lo capite? Loro l’hanno in testa, noi la sentiamo sotto i nostri piedi.
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Abbadia
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sarebbero esuberanti se non si violasse sistematicamente la legge.

I dati che ho chiesto mi servono per porre una semplice e inocua domandina!!! :twisted:

Grazie Luigi, se qualcuno mi da una situazione stimata anche agli altri due quesiti...grazie.

Abbadia Ga tau
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cavalli
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c'è la precisa volontà  di demolire il corpo degli alpini.
Quello di non effettuare il reclutamento sulle regionale tadizionalmente alpine, bensì "meridionalizzando" è uno dei metodi.
Bisogna avere il coraggio di constatare che le truppe alpine non esistono più.
la max trid.
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cavalli ha scritto:c'è la precisa volontà  di demolire il corpo degli alpini.
Quello di non effettuare il reclutamento sulle regionale tadizionalmente alpine, bensì "meridionalizzando" è uno dei metodi.
Bisogna avere il coraggio di constatare che le truppe alpine non esistono più.
la max trid.
Ho la stessa sensazione.

Solo mi chiedo: perchè?

Ciao
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